dorso curvo e postura - liposcultura - Diagnosi e Terapia

CMC14209-D&T-Novembre09:D&T 16-11-2009 13:11 Pagina 24
24 diagnosi
& terapia 08/09
spazio-salute.it
Salute
individuare la quota carente (infermieri,
fisioterapisti, altre specializzazioni
mediche) e, una volta entrati in Italia,
aiutarli ad inserirli nel mondo del
lavoro, accelerando la procedura del
riconoscimento dei titoli esteri e nello
stesso tempo incentivando gli aiuti ai
Paesi in via di sviluppo affinché i
medici locali possano svolgere le loro
professioni curando i loro connazionali,
per non perdere capitale umano
che danneggia soprattutto le Nazioni
africane visto l’alto numero del personale
medico e qualificato che lascia i
loro Paesi per cercare sistemazioni
migliori nelle mete più ambite, come
Europa e USA.
LA POLIOMIELITE QUARANTA ANNI
DOPO: LA POST POLIO
“QUESTA SCONOSCIUTA”
Dott.ssa Francesca BELLAFEMINA
Segretario della Sezione ANIEP di Roma
Tra le patologie emergenti e riemergenti
possiamo annoverare anche la
“post polio” o effetti tardivi della
poliomielite. I polio – survivors contagiati
dal polio virus da bambini, a
distanza di 30 – 40 anni manifestano
una nuova sintomatologia (aumentata
affaticabilità muscolare, astenia, perdita
delle funzioni motorie preesistenti,
intolleranza al freddo, atrofia e
dolori muscolari). Si assiste a un progressivo
ed irreversibile declino delle
funzioni nell’attività della vita quotidiana
che compromettono gravemente
la vita di relazione e quindi lavorativa
dell’individuo. Mentre negli Stati
Uniti e in molte Nazioni Europee svariati
studi sono stati effettuati su questa
nuova patologia neurologica che
colpisce circa l’80% dei sopravvissuti
alla poliomielite, in Italia vi è una
sorte di disinteresse e nonostante le
numerose sollecitazioni e raccomandazioni
che la Comunità Europea ha
inviato agli Stati Membri. L’ANIEP
(Associazione Nazionale Invalidi Esisti
di Poliomielite) Sezione di Roma,
assieme ad altre Associazioni
(Associazione Post polio, ex Allievi di
Don Gnocchi, AIDM) da anni sta conducendo
una battaglia per ottenere
un riconoscimento da parte dello
Stato della “post polio” che consenta
lo studio, la ricerca e la cura di tale
patologia e la creazione di centri di
riferimento, collegati a strutture universitarie
che effettuino ricerche sul
secondo neurone di moto e sulle
cellule staminali.
IL COLERA
Prof. Guglielmo BORGIA
Professore Ordinario di Malattie
Infettive Dipartimento di Medicina
Pubblica e della Sicurezza Sociale,
Università degli Studi di Napoli
“Federico II”.
Direttore Dipartimento Assistenziale di
Malattie Infettive e Medicina Legale,
AOU “Federico II”.
Presidente Sezione Campania Società
Italiana di Malattie Infettive e Tropicali
(SIMIT)
Introduzione
La globalizzazione, le interconnessioni
della moderna società, i flussi migratori,
i mutamenti climatici, l’adattamento
dei patogeni, l’aumento della
suscettibilità umana stanno determinando
una situazione a rischio per le
malattie infettive anche nei Paesi
industrializzati. Nuovi agenti patogeni
sono emersi recentemente: l’agente
responsabile della nuova variante
della Creutzfeldt-Jakob (cosiddetto
morbo della mucca pazza), il
Coronavirus che causa la Sindrome
Acuta Respiratoria Sistemica (SARS),
l’influenza aviaria. Altre patologie
sono, invece, in fase di riemergenza:
tubercolosi, lue, colera, dengue, etc.
Il colera è un’infezione intestinale
acuta causata dall’ingestione di
acqua o cibo (frutti di mare, frutta e
verdura o altri cibi inquinati durante la
preparazione o lo stoccaggio) contaminati
con il batterio denominato
Vibrio cholerae. La trasmissione interumana
è rara ma possibile.
E’ caratterizzato da diarrea imponente
che conduce a disidratazione severa
e morte se non trattata(letalità: 30-
50%). Diversamente dalle altre patologie
diarroiche può uccidere un adulto
sano in poche ore.
La Storia
Segnalazioni di malattie simil-colera
risalgono ai tempi di Ippocrate (460-