dorso curvo e postura - liposcultura - Diagnosi e Terapia
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CMC14209-D&T-Novembre09:D&T 16-11-2009 13:11 Pagina 50<br />
50 diagnosi<br />
spazio-salute.itSalute<br />
& terapia 08/09<br />
campo: è stato realizzato un itinerario<br />
fra le "antiche trattorie e osterie" presenti<br />
a Candelo, e, inserito nell'ambito<br />
del percorso museale integrato, è<br />
stato allestito un vigneto-laboratorio<br />
in regione Dossere, vigneto che svolge<br />
soprattutto un ruolo di testimonianza<br />
storico-culturale del passato.<br />
L'itinerario azzurro (della fede) sviluppa<br />
i temi storici e artistici, collegati<br />
dal sentimento religioso che ha ispirato<br />
architetture e dipinti, dalle chiese<br />
come S. Maria Maggiore all'itinerario<br />
della preghiera dipinta (affreschi).<br />
Infine la natura, con l'itinerario verde<br />
con passeggiate ed escursioni fra<br />
punti panoramici e didattici attrezzati<br />
e completi di cartellonistica.<br />
Sono previsti inoltre degli itinerari<br />
fuori le mura del Ricetto, come quello<br />
dell'Eco-Vigneto, laboratorio tra scienza<br />
e storia che concretamente fa rivivere<br />
l'antica cultura vitivinicola candelese.<br />
E’ possibile infatti anche la visita<br />
ad un vigneto esplicitamente realizzato<br />
nell'ambito dell'ecomuseo, con<br />
finalità didattiche e scientifiche.<br />
L'eco-vigneto, grande poco meno di<br />
2000 mq, è situato in Regione<br />
Dossere, che, nell'immediato circondario<br />
del paese, era rinomata per la<br />
produzione delle uve migliori. L'ecovigneto<br />
ripropone gli antichi metodi di<br />
coltura della vite e tenta anche di<br />
recuperare vitigni ormai rari, che si<br />
stanno perdendo.<br />
E’ infine in fase di realizzazione l’itinerario<br />
dell'Eco-Castagneto. Alla viticoltura<br />
è infatti fortemente collegata<br />
la produzione di paleria di castagno e<br />
pertanto all'interno dell'Ecomuseo<br />
della vitivinicoltura uno spazio importante<br />
sarà da destinare a questa particolare<br />
selvicoltura attraverso la creazione<br />
di un impianto per la produzione<br />
di paleria a scopo didattico.<br />
La formazione di una stanza didattica<br />
Ricetto di Candelo<br />
dedicata al ceduo (coltura da legno)<br />
di castagno, completerebbe l'itinerario<br />
culturale, storico e paesaggistico<br />
dell'Ecomuseo della vitivinicoltura di<br />
Candelo. E' raro trovare, in Italia, un<br />
castagneto didattico per la produzione<br />
di assortimenti legnosi pertanto<br />
l'Ecomuseo di Candelo potrebbe<br />
essere l'occasione per non disperdere<br />
le conoscenze legata a questa particolare<br />
selvicoltura.<br />
Ecomuseo della Vitivinicoltura, Ricetto<br />
di Candelo: aperto tutta la settimana<br />
rivolgendosi all'ufficio accoglienza<br />
all'ingresso del Ricetto - tel. 015<br />
2534203. Visite guidate e laboratori su<br />
prenotazione; itinerari nel borgo senza<br />
limitazioni. Info: info@atl.biella.it<br />
Il Ricetto di Candelo è una struttura fortificata tardo-medievale (XIII - XIV sec.) realizzata<br />
dalla comunità contadina locale, senza alcun intervento feudale, su un fondo in origine<br />
proprietà dei nobili Vialardi di Villanova e poi riscattato dai Candelesi. In origine, il ricetto<br />
doveva fornire protezione stabile alle cose più preziose della comunità, ossia i prodotti<br />
della terra. In primo luogo le granaglie e il vino. Solo in casi estremi di pericolo, e per<br />
breve tempo, anche la popolazione vi si rifugiava. Il ricetto è a pianta pseudo-pentagonale,<br />
occupa una superficie di circa 13.000 mq ed è cinto da mura difensive costruite con ciottoli<br />
di torrente posti in opera a "spina di pesce" (opus spicatum); agli angoli garantivano<br />
la difesa quattro torri rotonde e, a metà del lato nord, una torre quadra da cortina. Il<br />
segreto delle splendide condizioni di conservazione del monumento e che fanno sì che<br />
esso possa essere considerato un "unicum" del suo genere, consiste nell'uso totalmente<br />
contadino che se n'è fatto fino a tempi molto recenti ed in parte ancora oggi. Il ricetto di<br />
Candelo, a differenza di molti analoghi monumenti che costellavano il Piemonte (più di<br />
200, di cui 112 nel Biellese, ora in gran parte scomparsi o fortemente trasformati) ha<br />
subito, nel complesso, pochi rimaneggiamenti. E' stato oggetto di approfonditi studi anche<br />
da parte di università straniere ed è fra i meglio conservati in Europa. Oggi l'atmosfera<br />
che si respira per le "rue" è ancora intatta: i suoi momenti di silenzio e di quiete suggeriscono<br />
magiche sensazioni di un antico mondo contadino che forse non è più. Il vocabolo<br />
"receptum" aveva nella lingua latina e mantiene in periodo basso-medievale il significato<br />
letterale di "rifugio". Compare nelle fonti scritte dell'area piemontese solo alla fine del XII<br />
secolo, in concomitanza o in alternativa a "castrum" e "castellum" attinti dal lessico latino.<br />
Con varianti più o meno dirette, quali "rezetum" o "reductum", il vocabolo è ripreso<br />
negli attestati notarili ancora nel XVI secolo mutando successivamente in "ricetto" o<br />
"recetto".<br />
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