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CMC14209-D&T-Novembre09:D&T 16-11-2009 13:10 Pagina 8 8 diagnosi & terapia 08/09 spazio-salute.it Salute UNA MALATTIA RARA AL MESE La cistite interstiziale Autore: Loredana NASTA Presidente AICI Ass. Italiana Cistite Interstiziale Onlus Viale Glorioso 13 - 00153 Roma Tel./fax 06 58333384 Email: segreteria@aici-onlus.it Website: www.aici-onlus.it Descrizione La Cistite Interstiziale (CI) è una patologia rara e cronica, severamente debilitante, riconosciuta nel D.M. 279 del 2001 con codice esenzione RJ0030, che colpisce l’interstizio della parete vescicale, cioè lo spazio che esiste tra la muscolatura della vescica (detrusore) e il rivestimento interno della vescica (mucosa), determinando modificazioni strutturali a livello della parete di tale organo che comportano un progressivo deterioramento dell’attività vescicale fino ad una sua completa defunzionalizzazione. Viene erroneamente confusa con la più comune cistite batterica che può invece essere diagnosticata mediante una semplice urinocoltura e curata con terapia antibiotica. La CI si traduce in un quadro clinico ingravescente che ha inizio con i sintomi simili di una cistite che progressivamente incrementano la loro intensità, con aumento della frequenza minzionale fino a 60/80 volte tra il giorno e la notte, urgenza minzionale da sinistra a destra: Loredana Nasta (Pres. AICI), Lynne van Poelgeest (Pres. Ass. Olandese), Prof. Mauro Cervigni (Pres. Comitato Scientifico MICA, Ann Chesnut (Ass. Americana)durante il Meeting Internazionale della MICA (Multinational Interstitial Cystitis Association) svoltosi recentemente a Montreal in Canada alternata a difficoltà di svuotamento vescicale fino alla ritenzione completa e comparsa di intenso dolore pelvico cronico che non recede con la somministrazione dei comuni antidolorifici. La CI colpisce prevalentemente le donne in un rapporto di 5:1 ma anche gli uomini ed i bambini possono esserne colpiti. La CI di tipo non ulcerativo si presenta nel 90% dei pazienti mentre la forma più severa, quella ulcerativa, colpisce solo il 10% dei soggetti affetti ed è caratterizzata dalla presenza delle ulcere di Hunner. Eziologia l’esatta causa della CI non è nota; probabilmente la patologia è multifattoriale. Tra le varie ipotesi di insorgenza, tre sono le più accreditate: -- deficit negli strati di rivestimento della mucosa vescicale, i glicosaminoglicani (GAG) mucopolisaccaridi con proprietà idrorepellenti. Le sostanze presenti nelle urine vengono così assorbite dall’urotelio creando un meccanismo di infiammazione, irritazione tissutale, degranulazione dei mastociti e depolarizzazione dei nervi
CMC14209-D&T-Novembre09:D&T 16-11-2009 13:10 Pagina 9 Salute 08/09 diagnosi & terapia spazio-salute.it 9 Glomerulations nella fase diagnostica sensitivi, con conseguente dolore. - teoria dell’infiammazione neurogena: dal midollo spinale si determinerebbe un aumento di impulsi che provocherebbero una stimolazione continua sui nervi responsabili del funzionamento vescicale, provocando un’infiammazione cronica. -- anomalie nei mastociti: teoria avvalorata dal riscontro di un elevato numero di mastociti nella vescica di pazienti affetti da CI. I mastociti sarebbero responsabili del rilascio di istamina e di altri mediatori attivi come prostaglandine, leucotrieni, triptasi che a contatto con la muscolatura liscia e con l’epitelio vascolare, determinano dolore, vasodilatazione, aumento dell’apporto sanguigno e successivamente aumento della formazione di tessuto connettivo con formazione di cicatrici e riduzione del volume dell’organo. <strong>Diagnosi</strong> La diagnosi della CI è un processo lungo e complesso anche a causa della grande variabilità dei sintomi che la caratterizzano. Il National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK) ha sviluppato criteri di inclusione ed esclusione per la determinazione della patologia. Sebbene i criteri del NIDDK siano utili per la ricerca, sono oramai considerati troppo restrittivi per essere utilizzati dai medici per la diagnosi della CI. La conferma di diagnosi di CI dipende dai risultati della cistoscopia con idrodistensione della vescica (riempimento con soluzione salina o acqua distillata fino al raggiungimento della massima capacità vescicale) in anestesia totale. Con la distensione possono apparire sulla parete della vescica emorragie localizzate o fessurazioni sanguinanti chiamate glomerulazioni, presenza di ulcere di Hunner e severa riduzione della capacità vescicale. Le biopsie sono indicate nei pazienti con sospetta CI per: - escludere specifiche patologie della vescica come un carcinoma, displasia o tubercolosi; - confermare un’infiammazione delle pareti vescicali - identificare sottogruppi di pazienti (ad esempio quelli con quantità eccessive di mastociti o eosinofili) Trattamenti E’ pertanto indispensabile giungere il più tempestivamente possibile ad una diagnosi di certezza che consenta l’instaurarsi di un’opportuna terapia, prima che la progressione della CI abbia indotto a livello della parete vescicale e di tutti gli altri organi coinvolti, un danno irreversibile. L’infiammazione può indurre diverse modificazioni a carico dei tessuti tra cui la sostituzione fibrosa della tonaca muscolare, l’assottigliamento e la discontinuità della tonaca mucosa, la proliferazione capillare e la degenerazione dei vasi sanguigni attorno alla vescica. I trattamenti sono indirizzati quindi ad una o più possibili cause e comprendono trattamenti orali, intravescicali, neuromodulatori e chirurgici. AICI L'Associazione Italiana Cistite Interstiziale è una organizzazione non a scopo di lucro, che lavora nell'interesse di tutte le persone affette da Cistite Interstiziale (CI) e delle loro famiglie ed aiuta a giungere ad una diagnosi corretta nel più breve tempo possibile, a dare informazioni corrette ed aggiornate sulla malattia, a tutelare i diritti delle persone colpite ed a stimolare la ricerca. Fondata nel 1995 a Roma da un gruppo di persone affette da CI , è nata dall'esigenza di diffondere una maggiore comprensione di questa malattia in Italia, in Europa e nel mondo tra le persone, la comunità medico-scientifica ed i mass-media e lavora nell’esclusivo interesse di tutte le persone affette da CI svolgendo attività esclusivamente di volontariato. Rappresenta oggi circa 800 persone affette da CI e le loro famiglie. L’AICI fa parte di un Network internazionale comprendente 18 nazioni: Australia, Austria, Brasile, Canada, Cecoslovacchia, Danimarca, Germania, Giappone, India, Inghilterra, Italia, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Spagna, Stati Uniti, Svezia ed ha fondato nel 2003 un’Alleanza tra Giappone, Stati Uniti, Germania, Austria e Spagna denominata MICA (Multinational Interstitial Cystitis).
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