Gruppi critici della Flora d'Italia - Società Botanica Italiana
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SBI Gruppo per la Floristica — 2009 13<br />
Duilio Iamonico<br />
I generi Chenopodium e Dysphania (Amaranthaceae) in Italia: stato<br />
attuale delle conoscenze<br />
Il genere Chenopodium L. s.l. comprende nel mondo oltre 200 specie (cfr. Zhu Gelin &<br />
al. 2003; Mosyakin & Clemants 2008).<br />
R ecenti indagini molecolari e filogeografiche (Kadereit & al. 2003, 2005) hanno messo in<br />
evidenza l’affinità delle specie caratterizzate dalla presenza di peli ghiandolari, supportando la<br />
scelta di Mosyakin & Clemants (2002, 2008) di trasferire tale gruppo nel genere Dysphania R.<br />
Br. In accordo con questi autori Iamonico (2009a) ha proposto l’abilitazione del genere<br />
Dysphania nella flora italiana. Anche Celesti-Grapow & al. (2009) accettano tale suddivisione.<br />
Per l’Italia sono attualmente segnalate 23 specie (Conti & al. 2005, 2007, Celesti-<br />
Grapow & al. 2009, Iamonico 2009a): 5 appartengono al genere Dysphania, 18 (21 entità)<br />
al genere Chenopodium. 7 specie vengono considerate aliene (Celesti-Grapow & al. 2009).<br />
In Italia la conoscenza dei generi Chenopodium e Dysphania è assai lacunosa.<br />
La letteratura disponibile è pressoché mancante: fatta eccezione per le flore nazionali<br />
[in parte tuttavia superate per questi taxa (da un punto di vista sistematico e nomenclaturale)],<br />
non risultano infatti lavori monografici. Solamente 8 le segnalazioni floristiche.<br />
Le collezioni d’erbario (almeno quelle sinora esaminate) includono un ridotto numero<br />
di exsiccata, specialmente considerando i campioni di confronto sicuri.<br />
La carenza di notizie sui generi Chenopodium e Dysphania è correlata a vari fattori:<br />
- problematiche di carattere tassonomico, conseguenza di confuse applicazioni dei nomi;<br />
- notevole variabilità fenotipica (intraspecifica e intrapopolazionale);<br />
- frequenza non trascurabile di ibridi;<br />
- ridotto interesse per gli ambienti antropizzati rispetto a quelli a maggiore naturalità;<br />
- mancanza di chiavi analitiche aggiornate per il territorio italiano.<br />
Al fine di colmare tali lacune, è stata avviata da circa 2 anni una ricerca su questi taxa,<br />
la prima a livello nazionale.<br />
Le indagini procedono sia effettuando rilievi di campagna, sia revisionando i plichi conservati<br />
nei vari erbari italiani (ad oggi sono stati esaminati campioni depositati in: AO, BI,<br />
BOZ, CAME, FI, LEC, PERU, PESA, RO, ROV, TSB, URT).<br />
Circa 20 (nuove segnalazioni, conferme storiche, esclusioni) sono le novità registrate<br />
(Iamonico 2008, 2009b, 2009c; Iamonico & Iberite 2008, Iamonico & Bovio 2009).<br />
Particolare attenzione si sta prestando al complesso gruppo di C. album. È stata precisata<br />
la presenza di C. album L. subsp. album (Iamonico 2008, Iamonico 2009c, Iamonico<br />
& Bovio 2009), entità indicata frammentariamente in Italia (Conti & al. 2005, 2007), e