GREGORIANA 15 - Pontifical Gregorian University
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Lo Spirituale nell’Arte:<br />
dalle icone copte ad Angelo Boccardelli<br />
Sua Santità Giovanni Paolo II benedice la<br />
scultura a Lui donata il 13 dicembre 2000<br />
da Angelo Boccardelli.<br />
Settecento, tutto l’Ottocento e gli inizi<br />
del Novecento. Se lo stile di tutte<br />
queste opere rimane unitario<br />
attraverso i secoli, i modelli imitati<br />
possono risalire fino all’arte<br />
occidentale del Trecento. Certe pieghe<br />
abbinate e simmetriche dei vestiti,<br />
corrispondono particolarmente a<br />
opere tardo-gotiche, con cui qualche<br />
artista etiope dovrà essere venuto in<br />
contatto; ma da questo momento in<br />
poi, non si nota più un nuovo influsso<br />
o un cambiamento in quest’arte. Tutti<br />
gli altri influssi debbono essere<br />
cercati prima del Trecento e<br />
dimostrano che, l’arte etiopica, è stata<br />
molto influenzata dall’arte siriaca e<br />
palestinese, e ci trasmette la realtà di<br />
come queste ultime si presentavano<br />
prima dell’iconoclastia bizantina e<br />
dell’arrivo degli arabi mussulmani.<br />
Essenzialmente questa arte cristiana<br />
africana ci ha conservato gli stilemi<br />
della Siria e della Palestina del sesto<br />
secolo.<br />
Lo spirituale di questa arte consiste<br />
nella negazione della varietà e della<br />
ricchezza del mondo, come esso si<br />
presenta all’occhio esterno. Solo le<br />
persone sante nella loro essenzialità<br />
sono degne di essere raffigurate e i<br />
loro occhi scuri, profondi e limpidi<br />
rispecchiano la loro anima che<br />
prevale, in questo modo, sulla forma<br />
del corpo umano. Due cose vengono<br />
attratte dal mondo visibile: i colori<br />
puri e le linee di contorno. Questi<br />
segmenti esistono più nella mente<br />
dell’artista che non nella natura<br />
stessa, fatto che fu insegnato, al più<br />
tardi, dagli impressionisti francesi.<br />
I puri colori essenziali, che vengono<br />
stesi come primo elemento sulle tele,<br />
sono la cosa più astratta e nello stesso<br />
tempo la più universale, ovvero<br />
spirituale. Le linee dei contorni sono<br />
opera di un artista che crea un ordine<br />
servendosi del proprio spirito, che si<br />
fa un tutt’uno con lo spirito di Dio.<br />
Anche nelle opere di Angelo<br />
Boccardelli troviamo gli stessi due<br />
elementi, macchie di colore, che<br />
spesso sono costituite da un oro, che<br />
impreziosisce i quadri e conferisce ad<br />
Essere o apparire, olio su tela, cm 70 x 100.<br />
San Giorgio, dipinto su tela, cm 89 x 82.<br />
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essi un carattere sacro, e le linee<br />
scure che appaiono come reticolati<br />
davanti a tale sfondo prezioso e<br />
misterioso. La differenza con l’arte<br />
etiope è che le linee di Angelo non<br />
danno il contorno, non delimitano<br />
figure, nelle persone sacre. Proprio al<br />
contrario, esse si iscrivono nelle<br />
macchie di colore, come spesso già<br />
riportato d’oro, e questo sfondo<br />
dorato conferisce, alle opere di<br />
Boccardelli, il loro carattere sacro e<br />
misterioso. La fantasia<br />
dell’osservatore, potrebbe se volesse,<br />
leggere queste strutture come<br />
allusioni a figure concrete. Penso che,<br />
per quanto riguarda i titoli delle<br />
opere, è stato fatto un tentativo dì<br />
assegnazione, ma questi nomi<br />
riportati, hanno solo la pretesa di<br />
essere una proposta. Ciascuno può<br />
leggere queste strutture astratte come<br />
vuole, ma l’unica cosa importante è<br />
che, bisogna rimanere nel mistero,<br />
nella luce e nel senso dell’ordine; da<br />
ciò e dalla materia emerge un<br />
confronto, che offre la possibilità di<br />
poter pienamente gustare tali opere.<br />
La contrapposizione quasi casuale<br />
delle opere d’arte etiopica e delle<br />
opere di un artista contemporaneo ci<br />
fa comprendere, un po’ di più, la<br />
situazione del mondo d’oggi, dove<br />
qualsiasi cultura può essere resa<br />
contemporanea con le altre,<br />
attraverso un confronto quasi<br />
illimitato tra tutte le religioni e tutte le<br />
opere d’arte, che ci sono rimaste.<br />
Questa situazione ci chiama al dialogo<br />
tra il mondo sacro orientale e il<br />
mondo profano occidentale.<br />
Prof. P. Heinrich W. Pfeiffer, S.J.<br />
Direttore del Corso Superiore<br />
per i Beni Culturali della Chiesa<br />
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