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GREGORIANA 15 - Pontifical Gregorian University

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Gli esercizi<br />

spirituali<br />

della Settimana Santa<br />

è capito il suo valore e la sua utilità per agevolare la preghiere,<br />

per aprire l’anima al dialogo voluto dal Signore, e alla fine, tutti<br />

hanno dichiarato di esserne molto grati.<br />

Un’innovazione quest’anno è che i padri dell’equipe hanno organizzato<br />

non solo le liturgie eucaristiche per il gruppo degli esercitanti,<br />

cioè da lunedì a mercoledì, ma anche le liturgie del<br />

grande Triduo Pasquale, che gli esercitanti hanno vissuto<br />

assieme ai membri della parrocchia di Tor San Lorenzo che venivano<br />

nella Cappella dei Paolini. Questi fedeli hanno apprezzato<br />

molto lo stile “gregoriano” di celebrare, le omelie, la comunione<br />

sotto le due forme, e i canti e la musica “vivaci” organizzati da<br />

due esercitanti, Marzia Blarasin e Veronica Talamé. Oltre alla<br />

cappella della casa, con l’immensa e splendida icona del Cristo<br />

dietro l’altare, gli esercitanti potevano pregare anche in un piccolo<br />

oratorio allestito nella parte residenziale della casa.<br />

La bella e lunghissima spiaggia, deserta per quasi tutta la settimana,<br />

ha servito bene sia agli esercitanti che ai direttori, come<br />

luogo di preghiera e riflessione ma anche per doveroso relax ed<br />

esercizio quotidiano. Per molte persone, studenti alla <strong>Gregorian</strong>a<br />

ed altri partecipanti in questo ritiro, la guida ideale per gli<br />

esercizi spirituali è il padre spirituale “professionale”, sia del<br />

collegio nel quale si vive, sia di un centro di spiritualità conosciuto,<br />

uno insomma che fa il “mestiere del padre spirituale” a<br />

tempo pieno.<br />

E alcuni degli esercitanti in questo ritiro sono rimasti “sorpresi...<br />

contenti... edificati” (parole loro) dal fatto che professori<br />

loro erano le guide spirituali e organizzavano e presiedevano<br />

le liturgie. Un esercitante ha commentato: “Non pensavo<br />

che fosse possibile essere professore e scienziato full-time, e<br />

allo stesso tempo dirigere così bene gli esercizi spirituali.<br />

Bravi!”. La dinamica della direzione individuale è piaciuta agli<br />

esercitanti. Per otto giorno, le uniche attività in comune erano i<br />

pasti (in silenzio) e l’Eucaristia: niente conferenze, niente punti<br />

per la preghiera, e niente preghiera in comune. Ogni mattina,<br />

P. Lloyd Baugh e François Nanan.<br />

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“U<br />

n direttore dedicato a me per otto giorni... che<br />

bello!”. “Il mio direttore mi ha capito subito e mi ha guidato con<br />

grande delicatezza e cura”. “È la prima volta per me, ma d’ora in<br />

poi farò soltano gli esercizi spirituali individualmente guidati”.<br />

Sono alcuni dei commenti scritti sulle schede di valutazione alla<br />

conclusione degli esercizi spirituali della Settimana Santa di quest’anno,<br />

e mirano ciò che per molti degli esercitanti è l’esperienza<br />

nuova e affascinante di vivere quell’esperienza ignaziana<br />

guidati personalmente.<br />

Quest’anno, per la seconda volta, quattro padri professori della<br />

<strong>Gregorian</strong>a, collaboratori nel ministero della Cappella Universitaria,<br />

hanno accompagnato venticinque studenti per l’esperienza<br />

ignaziana di otto giorni, dalla Domenica della Palme alla Domenica<br />

di Pasqua. L’equipe è stato formato di Damián Astigueta,<br />

Scott Brodeur, Jerome Hall e Lloyd Baugh, e ancora quest’anno,<br />

siamo stati ospiti dei Padri Paolini al mare di Tor San Lorenzo,<br />

un’ora al sud di Roma.<br />

Katherina Kluitmann, P. Scott Brodeur, S.J., e P. Lloyd Baugh, S.J.<br />

Il gruppo di esercitanti era molto eterogeneo: quattro dall’Italia,<br />

una dalla Germania, uno dall’Irlanda, una da Burkina Faso, uno<br />

da Rwanda, due dal Senegal, uno dalla Costa d’Avorio, uno dal<br />

Sud Africa, una dal Kenia, una dall’India, una da Samoa, due<br />

dalla Corea, due dal Messico, una dall’Argentina, due dal Brasile<br />

e una dalla Colombia. Due esercitanti erano sacerdoti, due,<br />

seminaristi e uno, fratello religioso; quattordici erano religiose,<br />

tre, laiche e uno, laico.<br />

I primi momenti del ritiro – il trasferimento dalla <strong>Gregorian</strong>a<br />

a Tor San Lorenzo, una sessione di conoscenza della casa, la<br />

cena e un incontro nel quale ciascuno si è presentato al gruppo<br />

– sono stati vissuti insieme, ma dopo una preghiera serale,<br />

siamo entrati nel silenzio fino al pranzo della Domenica di<br />

Pasqua. Sette giorni in silenzio – per alcuni era la prima volta –<br />

è una bella sfida, ma pian piano si è entrato nell’esperienza e si<br />

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