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4 - Società Chimica Italiana

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OCSE PISA e le indicazioni della DD-SCI<br />

La valutazione della Literacy scientifica viene quindi effettuata in relazione a conoscenze o concetti scientifici, a<br />

processi di tipo scientifico, a situazione e contesti.<br />

Le conoscenze e i concetti sono legati alla fisica, alla chimica, alla biologia alle scienze della Terra e dell’Universo e<br />

devono essere riconosciute all’interno degli item. Nei processi viene compreso il descrivere, lo spiegare e prevedere<br />

fenomeni, il comprendere cosa sia un’indagine di tipo scientifico e interpretare dati di tipo scientifico. Le situazioni e i<br />

contesti sono individuati in tre aree principali: le scienze applicate alla vita e alla salute, le scienze applicate alla Terra e<br />

all’ambiente e scienza e tecnologia. La procedura della valutazione è condivisibile, non c’è che dire. Il problema è che<br />

le situazioni e i contesti sono discutibili per i ragazzi di 15 anni. Tali situazioni e contesti in alcuni casi non solo sono<br />

attuali e di moda come l’ambientalismo, sono anche di estrema complessità, difficilmente analizzabili con gli strumenti<br />

disciplinari in possesso di studenti di quindici anni. Temi poi come la salute e le malattie, per gli adolescenti sono solo<br />

un sentito dire, a meno che non soffrano loro stessi di malattie specifiche. E’ difficile che a scuola si studino malattie<br />

infettive in ambiti disciplinari. Lo stesso dicasi per l’ambientalismo che difficilmente è trattato come un<br />

approfondimento di studio degli ambienti naturali (nell’ambito di biologia e Scienza della Terra) o come studio<br />

specifico in <strong>Chimica</strong> degli agenti inquinanti per l’aria e il suolo.<br />

Questo carattere informativo è del resto teorizzato quando si legge “è importante tener presente che spesso gli individui<br />

acquisiscono nuove conoscenze non attraverso indagini condotte in prima persona, ma attraverso fonti quali le<br />

biblioteche o Internet. Trarre conclusioni basate sui fatti significa dunque conoscere, selezionare e valutare informazioni<br />

e dati, riconoscendo che spesso le informazioni non sono sufficienti per trarre conclusioni certe, il che rende necessario<br />

avanzare ipotesi, in modo prudente e consapevole, sulla base delle informazioni disponibili.” 6<br />

Viene presentata una griglia di presentazione dei vari contesti: Salute, Risorse naturali, Ambiente, Rischi, Frontiere<br />

della scienza e della tecnologia. In tale griglia si individua sempre un livello personale, uno sociale e uno globale.<br />

Nel caso della salute, ad esempio il livello personale consiste nel mantenersi in salute, il livello Sociale consiste nel<br />

controllo delle malattie e loro trasmissione, scelte alimentari, salute nelle comunità, il livello globale riguarda le<br />

epidemie, la diffusione delle malattie infettive. 7<br />

Ci si chiede se a quindici anni si può ragionevolmente tenere sotto controllo tutti questi fattori. Occorrerebbe che i nostri<br />

ragazzi avessero almeno una laurea in medicina!<br />

La questione importante è che la scelta di questi contesti comporta una vastità di argomenti disciplinari che è<br />

impensabile possedere a quindici anni in modo compiuto, ossia potendo esprimere all’interno di essi vere competenze<br />

scientifiche. Michela Mayer rileva che “gran parte delle informazioni necessarie sono spesso contenute nel testo stesso,<br />

le competenze richieste non sono legate al ricordare, ma quelle necessarie per comprendere il problema, ragionarci<br />

sopra, collegare le informazioni fornite e trovare una risposta.” 8 Questo è vero ma sono appunto informazioni non<br />

concetti assunti.<br />

Il problema è dimostrare di possedere competenze scientifiche e quindi capacità di fare ipotesi in contesto quando i<br />

contesti sono lontani e di una complessità disciplinare molto elevata. E’ difficile pensare che a quindici anni, in ambiti<br />

che non si conoscono a fondo si possa ragionare scientificamente. A questa età la capacità di fare ipotesi e proporre<br />

dimostrazioni è strettamente legata ai campi disciplinari e contesti noti, familiari, perché si è nella fase di acquisizione<br />

di queste capacità. Non è ancora compiuta l’acquisizione della scienza di base e dei suoi metodi, anzi è appena iniziata.<br />

Non siamo capaci di ragionare in astratto ( in contesti sconosciuti ) quando non si è ragionato molte e molte volte su<br />

casi semplici, dominabili, anche grazie alle proprie conoscenze. A quindici anni, ripeto, questa capacità di ragionare in<br />

astratto su temi complessi come le malattie, la salute e l’ambientalismo non può essere data per acquisita. Come non lo<br />

è in altre età se molti argomenti non sono mai stati affrontati in profondità. La profondità della conoscenza scientifica<br />

non è la familiarità con alcune parole sentite alla televisione, alla radio, lette su internet o sui giornali.<br />

La familiarità con la scienza non è il sentito dire, non è il senso comune e neanche il buon senso. E’ difficile ragionare<br />

scientificamente su parole sentite e ripetute su cui non sono stati costruiti dei concetti.<br />

2<br />

A cosa si dà valore<br />

Nell’introduzione all’indagine OCSE -PISA 2006 si pone molto frequentemente la questione del valore che deve avere<br />

per un cittadino il ricorso alla scienza e alla tecnologia. La domanda principale che ci si fa è questa: “Che cosa è<br />

importante che un cittadino conosca, a che cosa è importante che dia valore e che cosa è importante che sia in grado di<br />

fare in situazioni che richiedano il ricorso alla scienza e alla tecnologia” 9 Rispondere a questa domanda non è banale e<br />

si legge: “ …All’atto pratico, tuttavia essa solleva domande sul cosa s’intenda per comprensione scientifica dei fatti e<br />

non implica che vengano padroneggiate tutte le conoscenze scientifiche. Alla base di questo quadro di riferimento ci<br />

sono le conoscenze dei cittadini: quali conoscenze sono più necessarie ad un cittadino I concetti di base delle diverse<br />

discipline costituiscono una risposta a questa domanda, ma anche il sapere utilizzare tali conoscenze in contesti legati<br />

_____________________________________<br />

6. Ibidem, p.30.<br />

7. Ibidem, p.35.<br />

8. Siniscalco el al. Op.cit, p.302.<br />

9. Ibidem, p. 26<br />

CnS – La <strong>Chimica</strong> nella Scuola Ottobre – Dicembre 2009

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