4 - Società Chimica Italiana
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OCSE PISA e le indicazioni della DD-SCI<br />
emozioni, tolleranza..), diritti e responsabilità degli alunni in quella determinata fascia di età. Qui l’educazione alla<br />
salute ha un grande ruolo.<br />
La Biologia, come materia autonoma, viene studiata negli ultimi tre anni del ciclo d’istruzione obbligatorio. I<br />
prerequisiti dell’insegnamento sono i fenomeni della vita e si prosegue nello studio introducendo l’evoluzione, i<br />
fondamenti dell’ecologia, la struttura e le funzioni vitali dell’essere umano. Troviamo fra i contenuti essenziali: la<br />
natura e gli ecosistemi, la vita e l’evoluzione, l’ ambiente naturale. Le competenze alla fine dei tre anni hanno una<br />
denominazione diversa che è la stessa anche per Geografia, <strong>Chimica</strong> e Fisica: “Criteri per la valutazione finale per una<br />
votazione di otto”. Non si parla più di performances attese alla fine del triennio. In questa parte si capisce che<br />
l’insegnamento della Biologia proposto nella fascia di età 13-15 anni è altamente specialistico. Gli alunni infatti devono<br />
saper descrivere le principali caratteristiche della struttura della cellula, saper spiegare la fotosintesi, descrivere la<br />
riproduzione di piante, animali, funghi e microbi, spiegare le caratteristiche dell’evoluzione e la storia dell’evoluzione<br />
umana. Per ciò che riguarda il corpo umano occorre saper descrivere organi e tessuti, saper spiegare la formazione di<br />
gameti, i rapporti sessuali, la gravidanza e la nascita, nonché i concetti chiave associati all’ereditarietà. Le tematiche<br />
trattate sono tantissime e ci si chiede come possano essere trattate in modo significativo dai dodici ai quindici anni.<br />
L’area Fisica e <strong>Chimica</strong><br />
Nelle classi quinta e sesta l’insegnamento di Fisica e <strong>Chimica</strong> prevede argomenti previsti nei primi quattro anni con la<br />
variante fondamentale che vengono inseriti in ambiti disciplinari ben precisi. Troviamo, ad esempio, calore, luce,<br />
movimento prodotti da fenomeni elettrici nel capitolo “Energia e elettricità”; le forze responsabili di equilibrio e<br />
movimento prendono il nome di forza di gravità e di attrito, il moto è anche quello della terra e della luna. L’aria e<br />
l’acqua vengono nuovamente prese in esame dal punto di vista delle loro proprietà e i materiali classificati e separati nei<br />
loro componenti.<br />
In questi due anni l’obiettivo è quello di passare dall’osservazione dei fenomeni, degli oggetti, dei materiali ai concetti<br />
di base della <strong>Chimica</strong> e della Fisica. Ci sembra che questo sia un intento un po’ troppo alto per alunni di 11 e 12 anni.<br />
L’analisi delle performances attese conferma anche l’idea che ci sia molto nozionismo e una buona dose di<br />
informazione fine a se stessa. Per esempio a che serve conoscere i simboli chimici dei gas presenti nell’atmosfera o<br />
degli elementi presenti nel suolo In una visione formativa dell’insegnamento scientifico i simboli hanno senso se ad<br />
essi sono connessi significati costruiti. Ad un livello in cui si separa e si classifica, specificare che l’anidride carbonica<br />
ha formula CO 2 non aggiunge nulla in termini concettuali. E’ inoltre solo informazione essere a conoscenza della<br />
tossicità del tabacco e di altre sostanze dannose.<br />
A questa età lo studio delle forze, come quella gravitazionale e di attrito e il tipo di moto che esse generano ci sembra<br />
un’impresa piuttosto ardua, di difficile realizzazione in termini di acquisizione consapevole di concetti. Gli aspetti di<br />
educazione ecologica e di educazione alla salute sono presenti in modo costante in queste indicazioni: si specifica che le<br />
fonti energetiche da cui si può ricavare calore ed elettricità devono essere classificate in rinnovabili e non rinnovabili o,<br />
quando si studia il moto, occorre saper descrivere situazioni pericolose nel traffico urbano e negli ambienti naturali.<br />
Quando nelle classi settima ottava e nona si passa allo studio della Fisica come materia autonoma, ritroviamo ancora<br />
una volta, le forze e il movimento, il calore e l’elettricità trattati da un punto di vista strettamente disciplinare, nel senso<br />
che a questi temi si applicano le leggi e i principi fondamentali della Fisica. Si affrontano le leggi del moto uniforme e<br />
uniformemente accelerato, il lavoro prodotto da una forza, la potenza, l’energia meccanica. A proposito dell’elettricità si<br />
prendono in considerazione le forze magnetiche ed elettriche fra gli oggetti, la corrente continua e i circuiti elettrici,<br />
l’induzione elettromagnetica. Il suono e la luce, già presi in considerazione negli anni precedenti vengono nuovamente<br />
affrontati nel capitolo del moto dell’onda. Qui oltre ad analizzare i fenomeni prodotti dal moto dell’onda (produzione,<br />
riflessione, riflessione e rifrazione) si studiano anche i principi di funzionamento degli strumenti ottici. Nel capitolo che<br />
riguarda le strutture naturali viene menzionato anche il decadimento radioattivo, la fissione e la fusione. La lettura dei<br />
“criteri di valutazione per una votazione di 8” non attenua la rigidità disciplinare di queste indicazioni. Tutti questi<br />
argomenti sono complessi dal punto di vista concettuale e le teorie che ne permettono la comprensione devono essere<br />
affrontate in modo graduale e con tempi lunghi. Sono così tanti che non sembra possibile che possano essere insegnati e<br />
compresi in modo significativo.<br />
La situazione non è migliore nel caso della <strong>Chimica</strong> che nel triennio in esame è trattata ad un livello francamente troppo<br />
elevato e senza i riferimenti storico epistemologici che danno senso e significato allo studio di questa disciplina. La<br />
struttura della materia, le reazioni chimiche, il linguaggio simbolico proprio della disciplina vengono “dati” senza<br />
problemi, senza cioè nessuna acquisizione progressiva di questi concetti. Formule, bilanciamenti, rapporti di reazione<br />
vengono indicati come argomenti da trattare in un modo che, si capisce, non possono essere che addestrativi, dal<br />
momento che le leggi classiche della <strong>Chimica</strong> non vengono neanche nominate. Addirittura sono argomento di studio le<br />
celle elettrochimiche, l’elettrolisi e le loro applicazioni. Nel gruppo di argomenti che riguardano “La natura vivente e la<br />
società” si elencano oltre alla fotosintesi e la combustione, le reazioni di ossidazione e i prodotti organici come alcoli e<br />
acidi carbossilici, gli idrocarburi, i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, i carboidrati, le proteine, i lipidi, i<br />
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CnS – La <strong>Chimica</strong> nella Scuola Ottobre – Dicembre 2009