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4 - Società Chimica Italiana

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Le indicazioni della DDSCI per l'insegnamento delle Scienze: uno sguardo all'Europa<br />

●aumento dei giovani che completano gli studi secondari (almeno l’85% dei ventiduenni);<br />

●diminuzione della percentuale dei quindicenni con scarsa capacità di lettura (almeno del 20% rispetto al 2000);<br />

● aumento della media europea di partecipazione ad iniziative di apprendimento permanente (almeno fino al 12% degli<br />

adulti in età lavorativa 25/64 anni).<br />

Marzo 2004<br />

Nel Consiglio Europeo di Bruxelles, nel testo della relazione sullo stato dell’arte, vengono individuate tre leve su cui<br />

basare l’azione futura, per rispettare gli obiettivi e i tempi di Lisbona:<br />

● concentrare le riforme e gli investimenti nei settori chiave<br />

● fare dell’apprendimento permanente una realtà concreta;<br />

● costruire l’Europa dell’istruzione e della formazione.<br />

Primavera 2006<br />

Nella Relazione congiunta Consiglio-Commissione si parla esplicitamente di “Modernizzare l’Istruzione e la<br />

formazione. Un contributo fondamentale alla prosperità e alla coesione”.<br />

Primavera 2008<br />

La Relazione congiunta chiarisce ancora più vigorosamente le proprie scelte: l’apprendimento non è considerato un<br />

percorso “a tappe” definite da un inizio ed una fine, ma un processo continuo, dove la conoscenza non è associata ad<br />

una idea di dovere, quanto piuttosto ad una idea di cittadinanza, come diritto funzionale allo sviluppo non solo di<br />

concettualizzazioni, ma di creatività (termine per molti ancora “tabù” se riferito alla scuola) e d’innovazione (che certo<br />

necessità del sostegno di capacità critiche e di scelta). Il testo ufficiale propone testualmente "L'apprendimento<br />

permanente per la conoscenza, la creatività e l'innovazione". In questa stessa occasione infatti il Consiglio Europeo,<br />

dopo aver registrato negli Stati Membri la mancanza di coerenti e complete strategie per l’apprendimento permanente<br />

ed aver evidenziato la necessità di elevare il livello delle competenze ed il ruolo chiave dell’istruzione, dà avvio al<br />

nuovo ciclo della strategia di Lisbona (2008-2010) confermando sia le linee guida sia le aree prioritarie ed evidenziando<br />

tra le altre priorità quella di potenziare e rendere più efficaci gli investimenti nella ricerca , nella creatività,<br />

nell’innovazione e nell’istruzione superiore (obiettivo del 3% degli investimenti nel settore ricerca e sviluppo) e<br />

l’investimento nelle persone rafforzando l’elemento “istruzione” del triangolo della conoscenza “ricerca-innovazioneistruzione”.<br />

Tutto questo lavoro e tutta la riflessione concettuale che lo sostiene concorre, come abbiamo detto a<br />

sviluppare il concetto di competenza riferito agli studenti, cittadini UE, così che nella scuola ove si formano si passi dal<br />

”saper fare” al “saper agire” che, naturalmente, implica un diretto coinvolgimento dell’allievo come “protagonista”.<br />

Le competenze chiave della UE cambiano radicalmente il sistema “scuola”<br />

La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 15 , offrendo un quadro di<br />

riferimento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, esplicita il termine “competenza” riferendolo a<br />

una “combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto”. Le “competenze chiave sono quelle di<br />

cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e<br />

l’occupazione.” Con l’occasione vengono delineate le seguenti otto competenze chiave, come traguardi che il sistema<br />

formativo deve promuovere nei diversi Paesi membri dell’Unione:<br />

● comunicazione nella madrelingua;<br />

● comunicazione nelle lingue straniere;<br />

● competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;<br />

● competenza digitale;<br />

● imparare ad imparare;<br />

● competenze sociali e civiche;<br />

● spirito di iniziativa e imprenditorialità;<br />

●consapevolezza ed espressione culturale.<br />

12<br />

Di ogni competenza viene esplicitata la definizione e vengono indicate le conoscenze, abilità e attitudini essenziali ad<br />

essa legate. Analizzando questi materiali risulta evidente la trasversalità delle competenze, molte delle quali si<br />

sovrappongono e si intrecciano: aspetti essenziali per un campo generano competenza in un altro. Anche cambiando<br />

prospettiva e osservando le competenze a partire dagli assi tematici, la trasversalità emerge in tutta evidenza; vi sono<br />

aspetti che, indipendentemente dal tema specifico considerato, attraversano tutte le competenze: parliamo di pensiero<br />

critico, creatività, iniziativa, risoluzione di problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni, uso costruttivo dei<br />

sentimenti. Questo ci consente di sottolineare quanto siano improponibili le tesi, sostenute anche da qualche autorevole<br />

______________________________<br />

15. Key competences for lifelong learning, Gazz.Uff. dell’UE del 30.12.2006, L 394/10.18<br />

CnS – La <strong>Chimica</strong> nella Scuola Ottobre – Dicembre 2009

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