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4 - Società Chimica Italiana

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Le indicazioni della DDSCI per l'insegnamento delle Scienze: uno sguardo all'Europa<br />

pensare che questi obiettivi si possano perseguire in classi ove il numero di allievi è ormai fuori controllo, in una scuola<br />

dove i docenti sono mal pagati quando non sono precari e dove non vi sia alcuna chiarezza circa il sistema di<br />

reclutamento. Difficile certo, ma non impossibile visto che, malgrado tutto, in Italia vi sono realtà di eccellenza, che<br />

hanno anticipato da tempo le scelte che riguardano la scuola per competenze 28 .<br />

18<br />

Il focus sulle competenze<br />

È proprio sulle competenze che la Comunicazione insiste particolarmente: riprendiamo dunque il capitolo<br />

“Implementare le competenze chiave”, che recita testualmente:<br />

“- Il Consiglio ha sottolineato la necessità di dotare le persone di “nuove abilità per nuovi lavori”, aumentare i livelli<br />

delle abilità complessive fornendo “ istruzione e formazione, iniziali e continue, per raggiungere abilità e competenze<br />

di qualità più elevata, anche di eccellenza, allo scopo di mantenere e accrescere la loro capacità di innovazione,<br />

richiesta per una maggiore competitività, crescita e impiego” 29 .<br />

- I curricoli scolastici devono aiutare gli studenti ad acquisire le conoscenze, abilità e attitudini necessarie per<br />

l’applicazione nelle situazioni della vita reale.<br />

Il Framework Europeo delle Competenze Chiave 30 è confermato essere una base per un approccio coerente allo<br />

sviluppo delle competenze nell’istruzione scolastica e nella formazione.<br />

I ragazzi fin dall’infanzia devono “imparare ad imparare”, riflettendo criticamente sui loro obiettivi di apprendimento,<br />

sviluppando il loro apprendimento con autodisciplina, lavorando autonomamente e collaborativamente, cercando<br />

informazioni e supporto quando necessario, e usando tutte le opportunità delle nuove tecnologie<br />

- La consultazione delle scuole ha espresso la richiesta di un ambiente di apprendimento più flessibile che aiuti gli<br />

studenti a sviluppare un insieme di competenze pur assicurando un fondamento di abilità di base. Occorrono nuove<br />

didattiche, approcci interdisciplinari e maggior coinvolgimento degli studenti nel progettare il proprio<br />

apprendimento.”<br />

Occorre che ci si fermi un istante a riflettere su questo “progettare il proprio apprendimento”: significa che quando<br />

parliamo di centralità dello studente nel suo stesso processo di apprendimento 31 non stiamo dicendo altro che quanto<br />

affermato dalle Istituzioni Europee e quando parliamo di una didattica laboratoriale che eviti il ricorso esclusivo ai<br />

protocolli esecutivi per aprirli alle scelte dell’esperienza da verificarsi personalmente e al livello della classe 32 , non<br />

stiamo cercando di promuovere altro che l’autentico protagonismo degli studenti a cui l’EU richiama e a cui si è ispirato<br />

il lavoro della CCDDSCI.<br />

Il documento EU che stiamo esaminando è a tutto tondo: non si limita ad individuare le competenze, ma ne traccia il<br />

panorama di senso parlando esplicitamente di un approccio didattico “olistico”, cosa del tutto coerente con la scuola<br />

“per competenze”. Vediamo cosa dice il testo:<br />

“La riforma dei curricoli per aumentare le competenze richiede un approccio olistico, organizzando l’apprendimento<br />

disciplinare e interdisciplinare, puntando esplicitamente alle competenze, proponendo nuovi approcci didattici e di<br />

formazione degli insegnanti e, cosa vitale, coinvolgendo pienamente insegnanti, allievi e altri attori.<br />

Analogamente le scuole dovrebbero promuovere la salute e il benessere degli allievi e del personale e la cittadinanza<br />

attiva. L’acquisizione di un bagaglio di competenze, compresa l’educazione imprenditoriale e i linguaggi, può essere<br />

favorita in un ambiente scolastico in cui personale e studenti vengono incoraggiati ad essere innovativi e creativi.”<br />

Anche leggere, scrivere e far di conto, componenti essenziali delle competenze chiave, sono finalmente collegate<br />

all’esigenza di comprendere le scienze:<br />

”Far di conto, competenze matematiche e digitali e comprensione della scienza sono vitali per una piena<br />

partecipazione nella società della conoscenza e per essere competitivi nell’economia moderna. Le prime esperienze dei<br />

bambini sono cruciali ma gli studenti sono troppo spesso ostili verso la matematica ed alcuni indirizzano le loro scelte<br />

scolastiche in modo da evitarla.<br />

Differenti approcci didattici possono migliorare gli atteggiamenti, aumentare i livelli raggiunti, aprire nuove possibilità<br />

di apprendimento.<br />

Il supporto all’educazione in scienze e matematica è un obiettivo del Framework del 7° Programma EU che pone<br />

l’enfasi sulle metodologie di investigazione e dell’insegnamento basato su problemi e sulla promozione dello scambio<br />

di buone pratiche”.<br />

______________________________<br />

28. T. Pera, R. Carpignano, D. Lanfranco, “Piano ISS – Insegnare Scienze Sperimentali, un nuovo modello per la formazione dei<br />

docenti”, in E. Torracca (a cura di), DDSCI, “La didattica laboratoriale in <strong>Chimica</strong>”, AIF Editore, (fondi L. 6/2000), 2008.<br />

29. OJ 2007/C 290/01 del 4.12.2007<br />

30. Raccomandazione 2006/962/EC<br />

31. T. Pera, R. Carpignano, G. Cerrato, D, Lanfranco, “Dalla centralità del programma alla centralità dello studente”, CnS, ibid.<br />

32. T. Pera, R. Carpignano, “Didattica laboratoriale e traguardi di competenza. Esperienze, esperimenti, esercitazioni. Cosa fare,<br />

come, quando e perché”, ibid.<br />

CnS – La <strong>Chimica</strong> nella Scuola Ottobre – Dicembre 2009

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