gennaio-febbraio - Carte Bollate
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Claudio<br />
Per quanto concerne la prima<br />
domanda, io sento di non aver commesso<br />
nessun reato perché praticamente<br />
le banche hanno fatto fallire<br />
la mia azienda e di conseguenza non<br />
credo di avere particolari colpe.<br />
Per quanto riguarda gli altri miei<br />
colleghi carcerati, non sono in grado<br />
di giudicarli e non li giudicherò mai.<br />
Come non li giudicavo quando<br />
ero fuori, non li giudico adesso che<br />
sono dentro; bisogna avere la testa<br />
per pensare a se stessi.<br />
Ma se parliamo dei Sex offender,<br />
diciamo che questo reato è una cosa<br />
talmente meschina che non ci sono<br />
parole per definirlo.<br />
Queste persone hanno diritto di<br />
vivere anche loro, di venire in Chiesa<br />
- che è la casa di tutti - però, se li<br />
mettono nei reparti comuni, non so<br />
fino a che punto sono favorevole sia<br />
per loro che per chi deve sopportarli.<br />
Franco<br />
Penso che giudicare…<br />
no assolutamente come non<br />
va bene uniformare tutti i<br />
reati; è un' ingiustizia anche<br />
questa.<br />
Ci sono persone che<br />
hanno commesso reati<br />
molto lievi e, a parer mio,<br />
sono comunque diverse. Il<br />
mio pensiero riguardo ai Sex<br />
offender, quando ero ancora<br />
fuori, era più severo. In<br />
carcere sono cambiato; nel<br />
vedere "l'animale in cattività"<br />
mi sono ammorbidito.<br />
Se da fuori avrei detto<br />
sicuramente "sono da punire<br />
severamente"; adesso<br />
da qui, a vederli in questa<br />
situazione, sono diventato<br />
più riflessivo. Se poi venissi<br />
toccato personalmente io<br />
o la mia famiglia… sarebbe<br />
tutto diverso. Penso che<br />
il programma che stanno<br />
seguendo sia una cosa interessante<br />
e comunque un<br />
Forum in redazione sui Sex offender<br />
PARLIAMONE, DUNQUE<br />
tentativo valido di reinserimento e<br />
l'équipe è molto preparata anche se<br />
non assicura la riuscita.<br />
Per concludere, devo aggiungere<br />
che qui dentro c'è comunque una<br />
cultura del branco e delle bande,<br />
quindi non c'è una libertà vera di<br />
pensiero su queste persone perché<br />
c'è una grossa pressione da parte di<br />
tutti.<br />
Francesco<br />
Io non vorrei giudicarli, però non<br />
mi va di essere obbligato a stare con<br />
loro. In verità non li posso vedere<br />
specialmente quelli che hanno violentato<br />
i bambini.<br />
Ma scherziamo Un bambino non<br />
si può difendere<br />
Carla Chiappini: va bene ma<br />
c'è chi pensa che anche vendere la<br />
droga a un bambino è un reato molto<br />
grave<br />
Francesco: la droga ai bambini…<br />
però non è la stessa cosa; io con la<br />
droga mica gioco, mica ti obbligo,<br />
vieni tu e compri, mica te la devi<br />
prende per forza, io non vado ad<br />
obbligare un bambino.<br />
Mario<br />
Il reato in se stesso è difficile da<br />
accettare, Come non è accettabile<br />
il reato commesso da chi scippa un<br />
anziano che ha appena ritirato la pensione;<br />
secondo la mia opinione sono<br />
reati molto gravi che vanno giudicati<br />
in ugual misura. Rifacendomi a ciò<br />
che ha detto Francesco; il ragazzino<br />
è indifeso davanti ad un adulto, ma<br />
anche la vecchietta si trova in una<br />
posizione di inferiorità verso chi la<br />
sta rapinando, persone che hanno<br />
commesso questa tipologia di reato<br />
ne abbiamo molti nelle sezioni e vengono<br />
accettati.<br />
Forse perché non sono stato toccato<br />
personalmente, ma contro i Sex<br />
offender non ho nessun risentimento,<br />
li ritengo detenuti come altri,<br />
molto ammalati, che hanno bisogno<br />
di terapie particolari, io non sono uno<br />
Il carcere sembra respingere qualsiasi respiro di libertà.<br />
E persino l'espressione autentica di idee e opinioni risulta frenata e trattenuta<br />
entro regole non scritte ma comunque presenti e ben radicate nell'ambiente e<br />
nelle persone.<br />
Nella redazione di carte<strong>Bollate</strong>, poi, si è osato non poco il giorno in cui il<br />
direttore Adriano Todaro ha proposto un libero confronto sui cosiddetti "Sex<br />
offenders" ovvero persone condannate per reati sessuali. Chiunque abbia avuto<br />
a che fare, in modo non superficiale, con qualsiasi istituto penale, sa molto bene<br />
che ovunque nel nostro Paese questa tipologia di detenuti viene "protetta" dagli<br />
altri e chiusa in apposite sezioni per evitare che subisca discriminazioni o addirittura<br />
atti di violenza.<br />
Ora nella Casa di reclusione di Milano-<strong>Bollate</strong> si sta sperimentando un progetto<br />
che prevede il graduale inserimento di circa una ventina di "Sex offenders"<br />
nelle sezioni comuni così come già spiegato in modo esauriente nello scorso<br />
numero del giornale.<br />
Dobbiamo francamente ammettere che il primo tentativo di discussione era<br />
andato piuttosto male e il dibattito aveva faticato parecchio a decollare.<br />
La seconda volta ci siamo mossi entro i confini precisi di due domande fisse,<br />
cioè identiche per tutti:<br />
A tuo avviso può una persona che si è macchiata di un reato erigersi a<br />
giudice di altri condannati<br />
Quando eri un uomo libero cosa pensavi di queste persone Quali sentimenti<br />
avevi nei loro confronti<br />
carte<strong>Bollate</strong> 20