il santuario del ss crocifisso di siculiana - alphonse doria
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un tabernacolo <strong>di</strong> legno e vetro posto a sinistra, è stato dono <strong>del</strong>la<br />
signora Annunziata Ciulla. Il culto <strong>di</strong> Santa Rita è molto forte a<br />
Siculiana. Il 22 Maggio molte fe<strong>del</strong>i, <strong>di</strong> ogni età, da giovani<strong>ss</strong>ime<br />
ad anziane, vestite con l‟abito <strong>del</strong>le agostiniane vanno in<br />
proce<strong>ss</strong>ione e partecipano, coinvolti spiritualmente, alla<br />
celebrazione <strong>del</strong>la santa me<strong>ss</strong>a e alla bene<strong>di</strong>zione <strong>del</strong>le rose.<br />
Questa partecipazione a<strong>ss</strong>ume un valore particolare visto <strong>il</strong><br />
significato intrinseco <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>la Santa; la quale ha preferito la<br />
morte, corporea e<br />
temporanea, dei due<br />
figli alla morte<br />
spirituale ed eterna<br />
che sicuramente<br />
sarebbe giunta con i<br />
propositi <strong>di</strong> vendetta<br />
nella faida <strong>di</strong><br />
famiglia.<br />
Nella foto accanto vi è<br />
l‟Arciprete Don Antona con un<br />
gruppo <strong>del</strong>l‟Azione Cattolica, seduto accanto <strong>il</strong> Maestro Elementari Alfonso Zicari <strong>di</strong>etro a destra <strong>il</strong><br />
Cav. Giuseppe Mo<strong>di</strong>ca Amore, in alto con <strong>il</strong> vestito chiaro è un altro Mo<strong>di</strong>ca Amore Giuseppe,<br />
„ntisu “Peppi Scaglidda”, conosciuti<strong>ss</strong>imo per le sue capacità artistico teatrali, grande<br />
improvvisatore, <strong>il</strong> terzo a destra <strong>del</strong>la seconda f<strong>il</strong>a è <strong>il</strong> Cavaliere Cigna, ciabattino e commerciante,<br />
„ntisu “u canigattinisi”, mentre <strong>il</strong> quinto è <strong>il</strong> signor Girolamo Gucciardo, animatore <strong>del</strong> coro dei<br />
lamenti <strong>del</strong>la Settimana Santa, molto suggestivo. Gli altri non sono riuscito a identificarli. La foto<br />
mi è stata conce<strong>ss</strong>a dall‟Insegnante Mo<strong>di</strong>ca Amore Vincenza.<br />
riuscì con la mitezza a calmarlo, poi un periodo non precisato <strong>il</strong> marito venne ucciso in una imboscata. Per paura che i<br />
suoi due figli Giangiacomo Antonio e Paolo Maria, già adolescenti sarebbero Rita per sottrarli a questa sorte, abbia<br />
pregato Cristo “Io te li dono. Fai <strong>di</strong> loro secondo la tua volontà”. Non pa<strong>ss</strong>ò un anno e i due fratelli si ammalarono e<br />
morirono. Il dolore <strong>del</strong>la Santa fu forti<strong>ss</strong>imo. Ormai libera dai legami fam<strong>il</strong>iari tento per ben tre volte <strong>di</strong> e<strong>ss</strong>ere accolta<br />
dalle Suore Agostiniane <strong>del</strong> monastero <strong>di</strong> S. Maria Maddalena <strong>di</strong> Cascia; ma fu respinta per tre volte. Le suore avevano<br />
paura <strong>di</strong> e<strong>ss</strong>ere a loro volta coinvolte nella faida <strong>di</strong> quelle famiglie. Accettarono a Rita al monastero solo una pubblica<br />
riappacificazione <strong>del</strong>le due fazioni. La ferita sulla fronte le comparse nel 1432, mentre era in contemplazione davanti al<br />
Crocifi<strong>ss</strong>o, sentì una spina <strong>del</strong>la corona <strong>del</strong> Cristo conficcarsi nella fronte, le produ<strong>ss</strong>e una piaga, che poi <strong>di</strong>venne<br />
“purulenta e putrescente”, la costrinse a vivere segregata. La ferita scomparve soltanto in occasione <strong>di</strong> un suo<br />
pellegrinaggio a Roma, la quale volle perorare la causa <strong>di</strong> canonizzazione <strong>di</strong> s. Nicola da Tolentino, da un secolo<br />
sospesa. Mentre la rosa era stata richiesta in pieno inverno ad una parente che la era andata a trovare, la quale non<br />
appena vide la rosa nell‟orto ritornò subito a portargliela. Morì <strong>il</strong> 22 Maggio <strong>del</strong> 1447, la piaga <strong>del</strong>la fronte scomparse e<br />
le campane si misero a suonare a festa da sole annunciando la sua rinascita celeste. Il suo corpo fu trattato secondo le<br />
usanze <strong>del</strong> luogo, <strong>il</strong> corpo rimasto pro<strong>di</strong>giosamente incorrotto, nonostante aveva subito un incen<strong>di</strong>o e la sua ca<strong>ss</strong>a è<br />
andata completamente bruciata ora è in urna trasparente.<br />
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