Monsignore Domenico Maria Giuseppe Lo Jacono, nato a Siculiana <strong>il</strong> 14 marzo 1786, fece <strong>il</strong> suo ingre<strong>ss</strong>o in seminario nel 1800 nel Seminario <strong>di</strong> Girgenti, continuò gli stu<strong>di</strong> tra i gesuiti <strong>di</strong> Palermo, pa<strong>ss</strong>ò ai teatini nel 1829 dove fu Proposito Generale <strong>del</strong>la Congregazione Teatina (Chierici Regolari), consultore <strong>del</strong>le sagre congregazioni dei vescovi e regolari, nonché <strong>del</strong>l‟in<strong>di</strong>ce, esaminatore <strong>del</strong> clero romano e dei vescovi, dottore in sacra teologia. Il periodo romano in cui vi<strong>ss</strong>e 64
alcuni anni fu costellato <strong>di</strong> grande ammirazione per la sua dottrina ed eloquenza. Fu <strong>di</strong>chiarato Vescovo <strong>di</strong> Girgenti dal regnante Papa Gregorio XVI nel concistoro <strong>del</strong> 17 Giugno 1844, dopo la morte <strong>del</strong> suo precede<strong>ss</strong>ero monsignore Ignazio Montemagno. La sua prima visita pastorale al suo paese natio con la sua carica, fu appositamente <strong>il</strong> 3 Maggio <strong>del</strong> 1845 e in quella occasione de<strong>di</strong>cò la Matrice alla Salutiferae Cruci dopo la consacrazione ufficiale 108 . La rivoluzione Sic<strong>il</strong>iana <strong>del</strong> „48 dal nostro Vescovo viene vi<strong>ss</strong>uta con grande trepidazione, ecco due testimonianze autorevoli. Dalle cronache <strong>di</strong> Gaetano D‟Ale<strong>ss</strong>andro <strong>di</strong> quel tempo leggiamo: “Un popolo numeroso, trascinato dai capi, sotto apparenza <strong>di</strong> rendere omaggio al merito degli eletti, che in fondo erano poi uomini <strong>di</strong> merito <strong>di</strong> qualunque fo<strong>ss</strong>ero le loro idee politiche, percorse le vie principali <strong>del</strong>la città, gridando: “Via Pio IX, via la religione, viva Girgenti, viva i suoi rappresentanti” (…) Poi la popolazione mo<strong>ss</strong>e verso <strong>il</strong> palazzo vescov<strong>il</strong>e, e qui immense voci <strong>di</strong> “Viva monsignor vescovo, via la religione!”. Il vescovo bene<strong>di</strong>ceva e ringraziava, raccomandava l‟or<strong>di</strong>ne, la virtù e la religione, e poi sapendo quanto stava a cuore <strong>di</strong> tutti <strong>il</strong> censimento dei feu<strong>di</strong> vescov<strong>il</strong>i, promise <strong>di</strong> censirli e terminò <strong>il</strong> suo <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>cendo: “Signori, i feu<strong>di</strong> <strong>del</strong> vescovo sono vostri!” Allora uno scoppio <strong>del</strong>irante <strong>di</strong> evviva, <strong>di</strong> lo<strong>di</strong> e <strong>di</strong> ringraziamenti a<strong>ss</strong>ordò l‟aria.” 109 Mentre Don Domenico De Gregorio così lo descrive: “Uomo <strong>di</strong> carattere e <strong>di</strong> fermi principi morali e politici, poiché non con<strong>di</strong>videva le idee che portarono alla rivoluzione sic<strong>il</strong>iana <strong>del</strong> 1848, non volle partecipare alle sedute <strong>del</strong> Parlamento <strong>di</strong> cui, vescovo, era pari <strong>di</strong>ritto. Prelevato con la forza, fu 108 Nel 1995, Arciprete Don Giuseppe Argento, vi furono le “Celebrazioni in occasione <strong>del</strong> 150° anniversario <strong>del</strong>la De<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>la Parrocchia SS. Crocifi<strong>ss</strong>o Chiesa Madre <strong>di</strong> Siculiana (1845-1995)”. Vi furono tanti<strong>ss</strong>ime iniziative sociali, culturali e religiose. Ne ricorderò alcune. E‟ stata allestita nel salone <strong>del</strong>la chiesa, per l‟occasione una Mostra su i 150 <strong>del</strong>la storia parrocchiale. Una conferenza relazionata da Mons. Domenico De Gregorio sul tema: “Mons. Domenico Lo Jacono nell’atmosfera religiosa, sociale e politica <strong>del</strong> tempo”. Intere<strong>ss</strong>ante la ra<strong>ss</strong>egna d‟arte visiva “Siculiana e <strong>il</strong> Cristo Nero” nei locali <strong>del</strong>l‟androne <strong>del</strong> Palazzo Agnello <strong>il</strong> 27 Apr<strong>il</strong>e. In una nota esplicativa <strong>il</strong> Profe<strong>ss</strong>ore Fiorentino scri<strong>ss</strong>e: “(…) vuole tradursi come immagine letterale e visiva <strong>del</strong> connubio tra l‟umana incompiutezza terrena e <strong>il</strong> richiamo <strong>di</strong>vino <strong>del</strong> nostro spirito”. Hanno esposto le loro fotografie: Giuseppe Callea, Tonino Casatuto, Pippo Grado, Giuseppe Lauricella, Salvatore Schembri, Paolo Siracusa, Frank Vella, Domenico Veneziano. Mentre sono stati proiettati dei video e una mostra <strong>di</strong> pitture <strong>del</strong>l‟artista Giuseppe Dinolfo. Il 29 Apr<strong>il</strong>e l‟incontro <strong>di</strong>ocesano Giovaninfesta ad Agrigento, con l‟intervento straor<strong>di</strong>nario <strong>del</strong>l‟allora Presidente <strong>del</strong>la Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro. Mentre <strong>il</strong> Vescovo Carmelo Ferraro Vescovo <strong>di</strong> Agrigento, rinnovò le prome<strong>ss</strong>e battesimali nella me<strong>ss</strong>a <strong>del</strong> 28 Apr<strong>il</strong>e e S. E. Mon. Luigi Bommarito, Arcivescovo <strong>di</strong> Catania ha presieduto la me<strong>ss</strong>a <strong>di</strong> Prima Comunione <strong>il</strong> Primo Maggio, S. E. Mons. Francesco Miccichè, Vescovo Aus<strong>il</strong>iare <strong>di</strong> Me<strong>ss</strong>ina ha presieduto la Santa Me<strong>ss</strong>a <strong>del</strong>la “Calata <strong>di</strong> lu velu” <strong>il</strong> 2 Maggio. E‟ stato un momento lieto per Siculiana per la presenza <strong>di</strong> tanti<strong>ss</strong>imi giovani che cantavano festanti. 109 Il 1848 in provincia <strong>di</strong> Girgenti <strong>di</strong> Gaetano D‟Ale<strong>ss</strong>andro a cura <strong>di</strong> Salvatore Di Benedetto pagina 54 65
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