TOSCANA

en nitido ma smorzata da una dilatata squillante sensibilità di colori. La
donna della Livi è forte, e per dirla alla Oriana Fallaci: "essere donna è così
affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non
finisce mai". La successiva evoluzione del suo linguaggio, racchiude invece
una maggiore propensione a un itinerario introspettivo, orchestrata da una
fervida fantasia, e nei riflessi, nelle farfalle, nelle vele, nei tulipani gialli, non
c'è nulla di statico, tutto vive e si agita, senza mai rompere gli equilibri dialettici
e ritmi metrici che scandiscano e mimano i rapporti spaziali. Una pittura
ora informale di liberissima fantasia dove la sensibilità e l'istinto hanno buon
gioco e dove, per dirla alla LIvi, "dinamismo e colore scompongono la figura".
(estratto da una recensione di Michele Miano)
Stefano Donati: trame di un sogno
Quella di Stefano Donati è una pittura estremamente attuale e incisiva. Egli
sa scegliere l'amarezza della solitudine, la sofferenza che si agita dietro la
facciata della società opulenta e cosumistica dei tempi odierni, l'inquetudine
davanti allo sfacelo dei lavori. Il tema del mare, delle donne e la musica sono
le tematiche più care al Donati, dove i soggetti trasfigurano il dato reale e il
suo iconismoquasi metafisico realizza un messaggio artistico originale, ricco
e polivalente. Certe sue figure femminili anche se piene di movimento, sembrano
sottrarne all'azione del tempo e fissarsi nell'eternità. E il movimento,
anche se in uno stato di tensione, si pone in un rapporto diretto con la staticità,
determinando un'atmosfera che ha qualcosa di surreale. È quanto accade
nelle opere più suggestive del grande Jackson Pollock, il più importante
rappresentante dell'espressionismo astratto. L'inventore dell'action painting
per cui la pittura è frutto di un approccio istintivo primordiale, senza filtro del
pennello. Il colore spremuto sulla tela con grande efficacia espressiva. Una
sorta di neoprimitivismo delle arti, movimento concettuale tanto caro ad alcuni
artisti contemporanei. Un ritorno alle origini, un ritorno alla purezza primordiale
tanto cara al Donati. In effetti l'arte del novecento è
stata relegata a prodotto consumistico di arredo, design, a
una riproduzione meccanica in scatola, perdendo così l'originalità
del messaggio. Per il nostro pittore, l'arte è strumento
di riflessione critica del pensiero umano, monopolizzato e
strumentalizzato dietro la maschera delle ideologie di turno
che ha tanto intorpidito il pensiero critico dell'ultimo periodo
storico. Ed ecco che le sue figure, oggetti e forme ben delineate,
sono inserite in un contesto insolito e caotico per stimolare
un pensiero "critico" l'osservatore sarà stabilizzato nel
riflettere e riappropiarsi di quel "senso critico" che non è altro
che la nostra coscienza umana, libera da vincoli e condizionamenti.
Stefano Donati è anche poeta, e la sensibilità poetica
che rivela una vasta cultura di fondo è come leit-motiv della
sua ispirazione.
(estratto da una critica di Michele Miano)
Stefano Donati: stefano.donatiio@alice.it
Silvana Livi: silvi190456@gmail.com
Stefano Donati mostra al pubblico della Fornace alcuni suoi lavori
Il pittore presenta una delle sue opere più significative
Silvana Livi e Stefano Donati
7