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sommario 3 5 CARO VITA Le tasche dei nostri Clienti NUOVI IMPIANTI Apertura nuovi punti vendita a Roma 6 11 12 13 17 18 20 23 24 26 27 APILUBE Presentazione lubrificanti aprile 2004 INTERVISTA Il più giovane Area Manager di api AREE COMMERCIALI Area Commerciale Torino SFC Formazione Gestori 2004 INIZIATIVE Il p.v. di Torrevecchia (Roma) e l’ag. 38 della BNL raccolgono 16 mila euro per Telethon ARGOMENTI Le dinastie di api MARKETING Ecco come gestire al meglio la consegna del premio MARKETING I nostri perché sulle svariate tipologie di premi FUNZIONE GPL Il GPL… al Centro! FESTIVAL L’autostrada del non oil TBA api e BBD anno 6 - numero 1 - aprile 2004 Direttore responsabile Luisa Di Vita l.divita@apioil.com Comitato di redazione Salvatore Barbagallo s.barbagallo@apioil.com Roberta Bottone r.bottone@apioil.com Guido Cerini g.cerini@apioil.com Carlo De Matthaeis c.dematthaeis@apioil.com Alessandro De Siati a.desiati@apioil.com Laura Gessa l.gessa@apioil.com Massimiliano Granitto m.granitto@apioil.com Fabio Latini f.latini@apioil.com Salvatore Marigliano s.marigliano@apioil.com Gianluca Scurati g.scurati@apioil.com Alessandro Zitti a.zitti@apioil.com Hanno collaborato Gregorio Malcangi Andrea Miazzo Marianna Saliola Alessandra Sauro Foto di Archivio api Progetto grafico Linksrl.it Stampa Edicomprint spa Regitrazione Trib. Roma n. 570 del 1/12/1999 Redazione “api con voi” C.so d’Italia, 6 - 00198 Roma Tel. 06.849.3341 comunicazione@apioil.com www.apioil.com
CARO VITA Le tasche dei nostri Clienti di Luisa Di Vita Le tensioni sul caro vita si fanno sentire quotidianamente nelle nostre tasche e negli ultimi anni, dall’entrata in vigore dell’euro, la corsa all’inflazione ha visto impennare i prezzi dei beni di largo consumo. Di mese in mese, gli estratti conto si allungano e i numeri sono preceduti piuttosto dal segno meno che più e di conseguenza le nostre buste paga si alleggeriscono. Rimbombano poi nel nostro orecchio i crac economico-finanziari dell’ultimo periodo, diffondendo un senso di insicurezza che si ripercuote nelle scelte di spesa. E allora con chi prendersela? Con l’ultimo aumento o con quello di cui i giornali scelgono di parlare. Come una moda ora impera sulla stampa l’argomento caro-benzina. Ma poi i conti, si sa, per il consumatore si fanno davanti alle pompe di benzina. Seguiti da domande scomode a non finire: “ma perché aumenta il carburante?”. Nel mirino del cliente, che vede aumentare l’ammontare del pieno, sono le compagnie petrolifere. Ma la realtà sul caro-prezzi del settore non è radicata esattamente nelle tasche delle Compagnie petrolifere e i rincari sono da imputare a diverse ragioni, una tra queste l’aumento dell’accisa e dell’IVA a fine 2003. E allora vediamo in dettaglio quale è il peso dell’aspetto fiscale nel prezzo finale della benzina. Come ha spiegato di recente il Presidente dell’Unione Petrolifera, Pasquale De Vita “il 70% del prezzo finale della benzina riguarda le tasse. Del 30% che rimane, il 60% è rappresentato dalla materia prima e il 40% dai costi interni: trasporti, personale e margini del gestore”. Se analizziamo la filiera, vediamo che da fine 2003 il costo del grezzo è cresciuto al litro di 2,8 centesimi di euro e quello delle accise di 1,7 centesimi, a questi vanno sommanti 0,3 centesimi di IVA che diventano 2 centesimi di aumento che se ne vanno nelle casse dello Stato. 69 anni di tasse in 70 anni di api In particolare, sull’accisa della benzina pesano peraltro una serie di aumenti, legati in particolare ad eventi rilevanti per il Paese, che nati come transitori sono divenuti definitivi. 1935 per la guerra in Abissinia 1956 per la crisi di Suez 1963 per il disastro del Vajont 1966 per l’alluvione di Firenze 1968 per il terremoto del Belice 1976 per il terremoto del Friuli 1980 per il terremoto dell’Irpinia 1983 per la missione in Libano 1996 per la missione in Bosnia 2004 per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri Le tasse oggi (accisa + IVA) incidono per circa il 70%, ad esempio a prezzi attuali, intorno a 1,1 €/lt per la benzina senza piombo, corrispondono a 0,772 € (0,183 IVA + 0,589 accisa) pari a circa 1.490 lire del vecchio conio. 3
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