Qui Trieste, vi parla… Contrammiraglio (CP) Antonio Basile Giorgio Regolin Capitano di vascello (CP) Bernardo Aruta Francesco Schiavon Stefano Tricoli Lorenzo Paolizzi Gianni Puglisi Giorgio Pilara Giovanni BevilacquaErik de Neef & Martin Brussè Antonio di Bernardo
La relazione del presidente dELL’ANGOPI Cesare Guidi Le virtù dei ‘bons<strong>ai</strong> OMAGGIO Ai <strong>piccoli</strong> <strong>gruppi</strong> ORMEGGIATORI E BARCAIOLI: ‘SOCI IN PRIMA LINEA’ E’ un sentimento di rispettosa e ammirata considerazione l’<strong>omaggio</strong> che il presidente dell’Associazione Nazionale Gruppi Ormeggiatori e Barc<strong>ai</strong>oli dei Porti Italiani ha rivolto <strong>ai</strong> “soci in prima linea”, ovvero <strong>ai</strong> Gruppi di piccola entità che fanno parte della famiglia ANGOPI. Cesare Guidi ha indirizzato il proprio plauso a questi preziosi “bons<strong>ai</strong>” germogliati in minuscole entità portuali <strong>nel</strong> contesto della sua relazione assembleare, rivolgendosi <strong>ai</strong> ‘cari colleghi e amici’ presenti giovedì 16 giugno 2011 a Trieste, presso la sala convegni del Savoia Excelsior Palace, prestigioso hotel che giusto quest’anno celebra il proprio centenario, sulla Riva del Mandracchio, prospiciente la Stazione marittima, di fronte al più suggestivo specchio acqueo triestino e a un passo dalla scenografica, storica piazza Unità d’Italia. Dunque, innanzi tutto l’<strong>omaggio</strong> del presidente Guidi; che non ce ne vorrà se la scansione della cronaca risulterà perciò stravolta <strong>nel</strong>la sua metrica. Ed eccole, allora, queste parole. […] Nell’assolvere <strong>ai</strong> compiti che mi assegna il mio ruolo, ho “girato” per vari Gruppi ascoltando i problemi, in alcuni casi a cercando di risolverli. Incontrando tanti colleghi ho potuto vedere, con l’occhio dell’ormeggiatore, diverse operazioni, manovre, luoghi e ambienti di lavoro. Da Nord a Sud i colleghi parlano della loro professione con emozione, sentono il bisogno di esprimersi in merito, di migliorare i propri strumenti operativi, manifestando la voglia di fare, la voglia di esserci, con la capacità di immedesimarsi nei problemi per svolgere il proprio mestiere con successo, serenamente e in maniera appagante. È un qualcosa che trasuda e che vibra in molti di noi. […] In questo mio “pellegrinare”, la cosa che mi ha colpito in particolare da parte di quelli che chiamo colleghi ‘soci in prima linea’ è il fatto che mi sembrano soprattutto interessati all’improrogabile necessità che finalmente le regole abbraccino anche loro. Sono quelli che appartengono <strong>ai</strong> <strong>piccoli</strong> Gruppi.