ITALIAN JOURNAL OF PUBLIC HEALTH Epidemiologia e ... - Ijph.it
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IJPH - Year 8, Volume 7, Number 2, Suppl. 2, 2010<br />
I T A L I A N J O U R N A L O F P U B L I C H E A L T H<br />
grazie ad una diagnosi precoce e all’uso di nuovi<br />
e più aggressivi regimi terapeutici antireumatici<br />
[22-27].<br />
Dal punto di vista funzionale i pazienti possono<br />
essere classificati in 4 gruppi secondo i cr<strong>it</strong>eri<br />
dell’American College of Rheumatology del 1991<br />
mostrati in Tabella 2 [28].<br />
Diagnosi<br />
L’approccio diagnostico alla malattia prevede,<br />
oltre ad un’accurata anamnesi e a un completo<br />
esame obiettivo, l’effettuazione di esami di<br />
laboratorio e di indagini radiologiche volte a<br />
rilevare i segni della malattia.<br />
Dal punto di vista laboratoristico, il Fattore<br />
Reumatoide riveste ancora valenza clinica. Esso<br />
si riscontra nel 70% dei pazienti affetti da AR, ma<br />
è riscontrabile anche in altre condizioni oltre che<br />
in soggetti sani. L’identificazione di altri marcatori,<br />
in particolare gli anticorpi anti-peptidi c<strong>it</strong>rullinati,<br />
risultano maggiormente specifici sul piano<br />
diagnostico ed anche nella valutazione prognostica<br />
dei pazienti con AR [29, 30]. Frequenti sono,<br />
inoltre, le alterazioni degli indici di flogosi, come<br />
VES, la proteina C reattiva (PCR), il fibrinogeno,<br />
l’aptoglobina, l’alfa-1 glicoproteina acida, l’alfa-1<br />
ant<strong>it</strong>ripsina, la proteina amiloide. Comune è anche<br />
il riscontro di anemia normoc<strong>it</strong>ica ipocromica,<br />
leucoc<strong>it</strong>osi, elevazione delle gamma globuline e<br />
delle alfa-2 globuline. Tra questi parametri la<br />
PCR è quello che correla maggiormente con la<br />
valutazione clinica e radiologica [10].<br />
L’imaging si avvale della radiografia<br />
convenzionale, utile a individuare le erosioni e le<br />
deform<strong>it</strong>à tipiche della fase tardiva di malattia, e<br />
dell’ecografia e della risonanza magnetica nelle fasi<br />
iniziali della stessa. Gli esami radiologici peraltro<br />
sono gli strumenti attraverso cui effettuare il<br />
follow up dei pazienti affetti.<br />
La diagnosi di AR in ogni caso si avvale quindi<br />
di dati clinici, laboratoristici e di imaging. Questo<br />
dato è confermato dai classici cr<strong>it</strong>eri classificativi<br />
stilati, nel 1987, dall’American College of<br />
Rheumatology (ACR) [31]. Al fine di classificare<br />
un paziente come affetto da AR il paziente, infatti,<br />
deve presentare almeno 4 dei cr<strong>it</strong>eri mostrati in<br />
Tabella 3.<br />
Un nuovo set di cr<strong>it</strong>eri classificativi è stato<br />
recentemente proposto da una commissione<br />
congiunta America College of Rheumatology -<br />
The European League Against Rheumatism (ACR-<br />
EULAR) specificatamente volta alla definizione dei<br />
casi con artr<strong>it</strong>e reumatoide di recente insorgenza<br />
mer<strong>it</strong>evoli di trattamento con Disease Modifying<br />
Antirheumatic Drugs, in particolare Methotrexate.<br />
Il relativo lavoro di Aletaha et al., presentato al<br />
congresso EULAR 2010 di Roma, è attualmente in<br />
corso di pubblicazione.<br />
Secondo tali nuovi cr<strong>it</strong>eri un paziente può<br />
essere classificato come affetto da AR mer<strong>it</strong>evole<br />
di trattamento in presenza di franca artr<strong>it</strong>e<br />
(tumefazione) in almeno un’articolazione e di<br />
uno score uguale o superiore a 6 per i parametri<br />
riportati in Tabella 4, oppure di una franca artr<strong>it</strong>e<br />
Tabella 2. Cr<strong>it</strong>eri di classificazione dello stato funzionale dei pazienti con AR.<br />
Tabella 3. Cr<strong>it</strong>eri diagnostici dell’American College of Rheumatology.<br />
I cr<strong>it</strong>eri da 1 a 4 devono essere presenti da almeno 6 settimane.<br />
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