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IL MESSAGGERO SARDO 16<br />
OTTOBRE 2002<br />
EMIGRAZIONE<br />
Iniziativa della<br />
Federazione dei<br />
circoli sardi.<br />
Gli svizzeri<br />
impazziscono<br />
per il torrone.<br />
Esposizione di<br />
opere di artisti<br />
del legno e del<br />
granito.<br />
Anche<br />
l'assessore<br />
Luridiana alla<br />
festa del Circolo<br />
QUATTRO GIORNI CON LA SARDEGNA<br />
I SAPORI E I COLORI DELL'ISOLA<br />
ANIMANO IL CENTRO DI LOSANNA<br />
Un quintale di torrone che<br />
Mario Crobe di Buddusò aveva<br />
portato per la degustazione<br />
nella Place du marché di Renens<br />
è scomparso dal bancone<br />
nel giro di poco tempo con gli<br />
svizzeri in fila ad assaggiare<br />
quel dolce tanto gustoso fatto<br />
di miele e nocciole.<br />
In Svizzera, patria del cioccolato,<br />
il torrone è poco conosciuto<br />
e viene importato dalla<br />
Francia: ecco in parte spiegato<br />
il segreto di tanto successo,<br />
ma c’è da aggiungere che quel<br />
torrone andato a ruba era davvero<br />
buono e si squagliava in<br />
bocca.<br />
Sicuramente gli Svizzeri (e<br />
non solo loro!) se lo ricorderanno<br />
a lungo.<br />
Oltre che dal torrone l’interesse<br />
della grande folla presente<br />
sabato mattina nella<br />
piazza del mercato è stato catturato<br />
dai vini sardi, dai formaggi,<br />
dal pane, ma soprattutto<br />
hanno incuriosito la salsiccia<br />
e i prosciutti di capra e di<br />
pecora (per molti dei presenti<br />
una novità assoluta) offerti<br />
dall’ERSAT.<br />
Svizzeri presi per la gola,<br />
dunque - è il caso di dirlo - ma<br />
anche catturati dalle foto delle<br />
bellissime località della<br />
<strong>Sardegna</strong> e del suo mare, pubblicizzate<br />
dall’ ESIT, e interessati<br />
anche alle produzioni<br />
artigianali esposte da artisti<br />
del sughero, del granito e del<br />
legno, che operano a Buddusò,<br />
come Antonio Carta, Mastru<br />
Mimmiu e Mario Renzo<br />
Solinas, Giuseppe Satta, i fratelli<br />
Fumu e Francesco Fodde<br />
con i suoi violini.<br />
Dopo l’importante rassegna<br />
dello scorso anno a Ginevra,<br />
in occasione della “Vogue di<br />
Carouge”, quest’anno è stata<br />
Losanna ad organizzare una<br />
manifestazione per far conoscere<br />
ai Sardi-Svizzeri delle<br />
nuove generazioni, e ovviamente<br />
agli Italiani e agli<br />
Svizzeri, uno spaccato della<br />
nostra isola: oltre ai già citati<br />
prodotti alimentari, balli,<br />
canti, teatro dialettale, cultura<br />
e tradizioni della nostra terra.<br />
Il tutto racchiuso appunto<br />
in “4 Giorni con la <strong>Sardegna</strong>”,<br />
manifestazione che è stata il<br />
frutto della collaborazione tra<br />
la Federazione dei circoli Sardi<br />
in Svizzera e il circolo “Su<br />
Nuraghe” di Losanna, con il<br />
patrocinio della Regione <strong>Sardegna</strong><br />
e dell’Assessorato del<br />
Lavoro e il contributo dei comuni<br />
di Buddusò, Mores e<br />
Oschiri, ma più in generale di<br />
tutta la comunità del Monte<br />
Acuto (rappresentata dalla<br />
sua Presidente, Maria Antonietta<br />
Mazzone) che ha partecipato<br />
attivamente alla riuscita<br />
e al successo della manifestazione.<br />
L’apertura ufficiale, giovedì<br />
sera nella grande sala degli<br />
spettacoli di Renens, con il<br />
saluto di benvenuto a tutti gli<br />
ospiti da parte della giovane<br />
Presidente del circolo “Su<br />
Nuraghe”, Francesca Fais, cui<br />
è seguito l’intervento del rappresentante<br />
della Federazione<br />
dei Circoli sardi in Svizzera,<br />
Gigi Masia, il quale ha sottolineato<br />
l’importanza di queste<br />
manifestazioni. “Questo - ha<br />
detto - rappresenta il momento<br />
più importante del 2002 per<br />
la vita della nostra Associazione<br />
,perché ufficializza il<br />
lavoro che i nostri Circoli<br />
svolgono da sempre. È risaputo<br />
che chi va all’Estero porta<br />
con sé cultura, costumi modi<br />
di vestire e di mangiare. Questo<br />
copioso bagaglio va con il<br />
Servizi e foto di Antonello De Candia<br />
tempo integrandosi nella società<br />
ospitante entrando gradatamente<br />
a farne parte significativa.<br />
Ed è quanto è accaduto in<br />
Svizzera. E i Sardi emigrati -<br />
ha detto ancora Masia - rivendicano<br />
questo ruolo di interconnessione<br />
,perché sono nella<br />
condizione più appropriata<br />
per farlo , ma hanno bisogno<br />
di interlocutori che diano risposte<br />
chiare e in tempi ragionevolmente<br />
rapidi”.<br />
Al sindaco di Renens, madame<br />
Anne Marie Depoisier ,<br />
il compito di ricambiare e augurare<br />
la riuscita della manifestazione<br />
, alla quale ha dato<br />
entusiasta il suo contributo,<br />
concedendo spazi e strutture<br />
comunali .<br />
Renens è una cittadina di<br />
circa 20 mila abitanti ,un<br />
quartiere industriale di Losanna<br />
diventato comune autonomo<br />
negli anni ’60 .Ed è<br />
qui che la comunità sarda è la<br />
più numerosa per evidenti ragioni<br />
di lavoro.<br />
Al Console di Losanna, dottoressa<br />
Venerandi ,il compito<br />
di portare il saluto ufficiale<br />
dell’ambasciatore Lorenzo<br />
Ferrari e di sottolineare che<br />
“la <strong>Sardegna</strong> è una delle regioni<br />
più belle d’Italia. Io la<br />
conosco in parte - ha detto - e<br />
sono rimasta colpita dalle<br />
rocce imponenti della Gallura<br />
,delle vere sculture della natura”.<br />
Il Console ha poi sottolineato<br />
anch’egli l’importanza<br />
di queste manifestazioni ,<br />
di apertura verso l’esterno:<br />
avete capito lo spirito del futuro<br />
- ha concluso - che è<br />
quello appunto di mantenere<br />
la propria identità e nel contempo<br />
di aprirsi agli altri.”<br />
Dopo i saluti di rito, sul palco<br />
si sono alternati la fanfara<br />
“La clé d’argent” di Renens e<br />
il coro polifonico “Lachesos”<br />
di Mores, una formazione di<br />
25 elementi, fondato nel<br />
1978, che prende il nome dalla<br />
collina che sovrasta l’abitato.<br />
Il coro - presentato da Nino<br />
Virdis - sarà poi protagonista<br />
per tutta la<br />
manifestazione,che chiuderà<br />
con la messa cantata in sardo<br />
nella chiesetta di Renens.<br />
Un ricco buffet di prodotti<br />
sardi ha quindi consentito<br />
agli ospiti di far conoscenza e<br />
di familiarizzare e di scambiare<br />
impressioni e convenevoli.<br />
Per molti si è trattato di incontrare<br />
vecchi paesani, emigrati<br />
da tempo, com’è il caso<br />
di Salvatore Putzu di Oschiri,<br />
uno dei fondatori del circolo<br />
di Losanna, emigrato in Svizzera<br />
ormai da oltre 40 anni.<br />
“Sono ormai prossimo alla<br />
pensione - si è confidato – e<br />
pensavo di rientrare in <strong>Sardegna</strong><br />
dove ho acquistato una<br />
casetta , ma mia moglie non<br />
ne vuole sentire e ha detto<br />
che lei rimane qui con i nipotini<br />
!”<br />
La seconda giornata è stata<br />
caratterizzata dalle rappresentazioni<br />
teatrali della compagnia<br />
“Sos amigos de Anna”<br />
(in origine “Sos amigos de su<br />
teatru oschiresu”),così ribattezzata<br />
in onore della loro<br />
maestra recentemente scomparsa,<br />
Anna Ogano. Una insegnante<br />
elementare - ha ricordato<br />
Chicca Seu, responsabile<br />
del gruppo - che per oltre 40<br />
anni, anche dopo essere andata<br />
in pensione , ha voluto<br />
continuare a riunire i ragazzi<br />
del paese, trascorrendo con<br />
loro parte della giornata per<br />
insegnare, o meglio per non<br />
dimenticare, la lingua sarda e<br />
le tradizioni della nostra terra.<br />
Creata come associazione di<br />
volontariato nel 1997, la<br />
compagnia teatrale di Anna<br />
Ogano è composta quasi tutta<br />
da giovanissimi( e bravissimi<br />
) attori che vogliono continuare<br />
nel loro impegno culturale<br />
per non far morire una tradizione<br />
che rischia di scomparire<br />
con le nuove generazioni.<br />
E le due rappresentazioni proposte<br />
- opera della scrittrice<br />
di origine oschirese, Nanda<br />
Palmas - hanno offerto uno<br />
spaccato di vita paesana, viva<br />
e stimolante, fatta di pregiudizi<br />
e sentimenti che segnano<br />
un confine tra un tempo passato<br />
e una realtà in movimento a<br />
volte difficile da accettare,<br />
come quella del figlio che<br />
emigra in Germania e torna in<br />
paese con una moglie tedesca,<br />
biondissima e molto estrover-<br />
L'assessore del lavoro, Matteo Luridiana (al centro) durante la manifestazione<br />
Francesco Laconi, Domenico Scala, Mario Agus