Zimella Inf.dic 05 - Provincia di Verona

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VITA A ZIMELLA 16 v erità… VITA A ZIMELLA che brucia Convinto da sempre del grande valore del “confronto democratico”, in diverse occasioni ho manifestato in consiglio comunale (ed anche fuori) il desiderio di maggiore comprensione tra le parti (che in politica si chiamano partiti, movimenti, schieramenti, “maggioranze”, “minoranze” ecc…); ne guadagneremmo tutti, sotto ogni aspetto! Ma in “democrazia”, dopo il confronto, il dibattito sugli argomenti, sui fatti, le cose, chi ha la maggioranza ha il dovere di decidere, consapevole come deve essere che la decisione adottata certamente comporta responsabilità, quasi certamente non è da tutti condivisa, può accrescere in taluno il complesso dell’incompreso. Nelle nostre realtà comunali poi, dove (quasi) tutti conoscono tutto di (quasi) tutti, i cittadini esprimono democraticamente la loro preferenza per candidati, alcuni dei quali sono eletti e vanno a comporre schieramenti (“maggioranza” e “minoranza”) di persone che possono avere tra loro consuetudine di rapporti, amicizia, stima, oppure risentimento e pregiudizio per incrostazioni che il tempo ha accu- l mulato, a partire da storie di e tra famiglie, da antagonismi ed invidie talora cresciute con loro, talora conseguenti a sofferenze effettivamente patite. Se ammettiamo (onestamente) che anche questo possa essere vero, allora abbiamo il dovere di comprendere le amarezze di chi, intendendo a modo suo il concetto di democrazia, si sente beffato, non tollerato, sopraffatto, messo a tacere ecc… (per quanto possibile dovremo anche impegnarci per aiutarlo a superare le proprie difficoltà). Infine una semplice considerazione sulla questione dei tanti euro (migliaia) per spese relative a denuncie/cause, attivate nei passati 4-5 anni contro sindaco e dipendenti, risolte positivamente, spese sostenute dagli interessati, anticipate dalle casse comunali (in attesa di essere recuperate, speriamo tutte!!!) dall’assicurazione del Comune. Il fatto che qualcuno senta il bisogno di mettere ancora una volta il “dito nella piaga” ci fa pensare e concludere che la verità (di cui i cittadini di Zimella, a nostro avviso doverosamente, sono stati portati a conoscenza)… BRUCIA! Pi.Gi. a ginnastica a Zimella: un vero successo Nelle foto: i partecipanti al corso di ginnastica dolce e vivace. Aottobre sono iniziati i corsi di ginnastica dolce e di ginnastica vivace di mantenimento per giovani, adulti ed anziani, sempre presso la palestra delle Scuole medie di Santo Stefano. Si sono dovuti attivare due corsi per ogni specialità per poter accontentare tutte le richieste. Lunedì e Mercoledì dalle 20,00 alle 21,00 per la vivace Martedì dalle 17,00 alle18,00 e Giovedì dalle 16,00 alle17,00 per la dolce. La partecipazione, come si può vedere dalle foto, è numerosa e qualitativamente attiva ed allegra. A Gennaio, subito dopo la Befana, si riparte. Se qualcuno/a si volesse aggiungere, le porte sono sempre aperte. Veicoli Commerciali
i nfluenza In questi ultimi mesi si è fatto un gran parlare dell’influenza aviaria, talvolta anche a sproposito, sia da parte della stampa come della televisione. Innanzitutto bisogna dire: - che l’influenza aviaria è una malattia che colpisce tanto gli animali avicoli domestici come gli uccelli selvatici, - che fino ad oggi non si ha notizia di un virus aviario che possa trasmettersi da uomo a uomo, - che appunto per questa ragione la messa a punto di un vaccino specifico per l’uomo non esiste, - che i casi di persone decedute nel Sud est asiatico sono stati causati da complicazioni conseguenti alle carenze sanitarie, igieniche e da mancanza di medicinali antivirali e che comunque l’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha mai confermato che questi decessi siano avvenuti per causa di trasmissione del virus influenzale da uomo a uomo ma, verosimilmente, da animale a uomo, per la promiscuità di vita tra animali e uomini, - che le condizioni igienico sanitarie degli animali avicoli allevati in Italia sono garantite da organismi pubblici preposti quali l’Ulss, l’Istituto Zooprofilattico - Servizio Veterinario, il Nas dei Carabinieri, l’Arpav. Sia detto per inciso: l’Italia è lo stato col maggior numero di veterinari di tutta Europa (5.500 a fronte dei 600 del Regno Unito), VITA A ZIMELLA aviaria, quello che bisogna sapere - che in caso di epidemia da influenza aviaria tra gli avicoli, gli animali ammalati e quelli potenzialmente infettabili vengono immediatamente abbattuti e le carcasse distrutte per un raggio di 3 chilometri intorno al focolaio, - che al fine di escludere ogni possibilità di sviluppo dell’infezione, specialmente fra i pollai “domestici”, il Ministero della Salute e L’I.Z.S.V. hanno decretato delle misure cautelative che sono riassunte nell’ordinanza emessa dal sindaco il 28 novembre 2005 e riportata qui sotto, alle cui prescrizioni tutti i detentori di animali della specie avicola sono obbligati ad attenersi. segue parte dispositiva dell’ordinanza n. 37/2005 VITA A ZIMELLA 17 Zimella 28 novembre 2005 Prot. 8576 Reg. Ord. n. 37 Oggetto: Ordinanza contingibile e urgente in materia sanitaria. Influenza aviaria. Misure di polizia veterinaria. Il sindaco omissis o r d i n a 1. Sono vietate mostre, fiere, mercati o qualsiasi altro concentramento di pollame e altri volatili su tutto il territorio comunale; 2. In tutti gli allevamenti di volatili all’aperto devono essere evitati, per quanto possibile, i contatti di volatili domestici con selvatici, in particolare tra anatidi domestici e avifauna selvatica e, inoltre, devono essere adottate adeguate misure per evitare i contatti in ambito domestico tra anatidi e altre Nella foto: Giovanni Vincenzi, responsabile del settore Sanità animale regionale. specie di volatili. A tal fine il pollame domestico: • deve essere allevato esclusivamente nei locali di allevamento evitandone l’accesso all’aperto oppure, qualora questo non sia realizzabile, le sole aree di accesso dei volatili all’aperto devono essere protette da doppie reti antipassero; • deve essere alimentato e abbeverato al chiuso o sotto una copertura che scoraggi in modo sufficiente la sosta di volatili selvatici ed eviti il contatto dei volatili selvatici col mangime e l’acqua destinati al pollame; • non deve essere abbeverato con acqua proveniente da serbatoi di superficie cui abbiano accesso i volatili selvatici, a meno che l’acqua non sia stata trattata in modo da garantire l’inattivazione di eventuali virus; • qualora l’allevatore ritenesse opportuno eseguire gli interventi strutturali previsti dai punti precedenti, gli animali possono essere abbattuti per l’autoconsumo. 3. I serbatoi d’acqua all’aperto, necessari per motivi di benessere degli animali nel caso di alcuni tipi di pollame, devono essere protetti in modo sufficiente dall’accesso di uccelli acquatici e selvatici. 4. Al fine di garantire un’individuazione precoce della malattia, i proprietari e i detentori devono segnalare prontamente qualsiasi sintomo riferibile all’influenza aviaria nel pollame o in altri volatili in cattività. La presente ordinanza, che entra immediatamente in vigore, sarà portata a conoscenza dei proprietari di volatili di questo comune, del comando Stazione Carabinieri di Cologna Veneta, del comando Polizia Locale dell’Unione dei comuni “Adige – Guà” di Cologna Veneta e del servizio veterinario dell’Az. Ulss 20 di Verona., per la vigilanza di competenza. Il sindaco Giancarlo Lunardi
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