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3. Principali contenuti progettuali - Provincia di Verona

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Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.1. Premessa1.1 COMUNE DI VERONELLAIl comune <strong>di</strong> Veronella è dotato <strong>di</strong> una strumentazione urbanistica risalente aglianni ’80 resa complessa da molte varianti puntuali e <strong>di</strong> settore. Il Piano RegolatoreComunale vigente è stato approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n°827 del 19.02.1985, successivamente:- con D.G.R. n° 6390 del 10.12.1985 è stato approvato il Piano <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong>iniziativa pubblica della località S. Gregorio;- con D.G.R. n° 5910 del 24.10.1989 è stata approvata la variante al P.R.G. aisensi della L.R. 11/87 che consisteva nella in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> 50 attivitàproduttive fuori zona;- con D.G.R. n° 6858 del 29.11.1991 è stata approvata la variante al P.R.G. checonsisteva nella sud<strong>di</strong>visione in sottozone del territorio rurale ai sensi della L.R.24/85 e altre varianti puntuale;- con D.G.R. n° 38 del 14.01.1998 è stata approvata la variante al P.R.G. checonsisteva nella correzione degli elaborati del PRG per riportare i perimetridegli strumenti attuativi vigenti;- con D.G.R. n° 3686 del 1<strong>3.</strong>10.1998 è stata approvata la variante generale alP.R.G. che consisteva principalmente in:a) accoglimento dei <strong>contenuti</strong> del P.T.R.C. con in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> due aree <strong>di</strong> tutelapaesaggistica <strong>di</strong> iniziativa locale;b) conferma delle previsioni per le zone A e limitrofe e per i beni culturali ai sensidella L.R. n° 80/80;c) sud<strong>di</strong>visione del territorio rurale in sottozone ai sensi della L.R. 24/85,in<strong>di</strong>viduando sulla base delle risultanze dell’analisi agronomica e dellecaratteristiche territoriali le sottozone e cioè “E1”, “E2” e “E3” e ruraleperiurbana.- con D.G.R. n° 4038 del 15.12.2000 è stata approvata la variante al P.R.G. checonsisteva nella mo<strong>di</strong>fica della normativa delle aree a verde privato e mo<strong>di</strong>ficadei volumi dell’UMI n° 2 del Centro Storico;- Con parere n° 7251-7252/4701 del 02.12.02 del Dirigente Regionale DirezioneUrbanistica e Beni Ambientali è stata approvata la variante relativa al settoreresidenziale, ai sensi della L.R. 21/98 comma 9.- Con D.G.R. n° 287 del 06.02.04 è stata approvata la variante parziale al P.R.G.per l’ampliamento delle zone produttive.- Con D.G.R. n° 264 del 06.02.07 è stata approvata la variante relativa agli e<strong>di</strong>fici<strong>di</strong> cui all’art. 10 della L.R. 24/85.- Con D.G.R. n° 723 del 20.0<strong>3.</strong>07 è stata approvata la variante per il settoreresidenziale riguardante l’ampliamento della ZTO esistente a destinazioneresidenziale della frazione <strong>di</strong> S. Gregorio.Diversi, rispetto ad oggi, erano gli obiettivi posti alla base della programmazione,originati dalle più ottimistiche ipotesi <strong>di</strong> crescita demografica e <strong>di</strong> sviluppoeconomico.1


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.La profonda revisione degli strumenti <strong>di</strong> pianificazione urbanistica nasce quin<strong>di</strong>innanzitutto da considerazioni <strong>di</strong> questa natura, cui si accompagna la pressione <strong>di</strong>nuove istanze, economiche e sociali, e <strong>di</strong> nuove sensibilità rispetto alla realtà delterritorio: sicurezza ambientale, salvaguar<strong>di</strong>a e fruizione delle risorse culturali epaesaggistiche, qualità della vita, intesa come buon livello dell’abitare e dei servizi.In questo quadro, gli obiettivi generali che l’Amministrazione <strong>di</strong> Veronella siprefigge, sono:- Fondare il Piano su una conoscenza approfon<strong>di</strong>ta della realtà del territorio, intutte le sue componenti e nelle loro reciproche interrelazioni, con un metodo <strong>di</strong>analisi inter<strong>di</strong>sciplinare, che si convoglia nel quadro conoscitivo.- Realizzare un Piano con<strong>di</strong>viso, facendo partecipare la citta<strong>di</strong>nanza e le forzesociali alla in<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi generali.- Implementare il Piano urbanistico con gli aspetti paesaggistici in un <strong>di</strong>alogocontinuo tra le scelte funzionali e la tutela del paesaggio: ciò nella prospettivanon solo della salvaguar<strong>di</strong>a ma anche della riqualificazione dei valori delpaesaggio.- Implementare il Piano con gli aspetti ambientali, correlando e verificando lescelte infrastrutturali, inse<strong>di</strong>ative, produttive, sotto il profilo dello svilupposostenibile.- In<strong>di</strong>rizzare l’espansione delle nuove aree inse<strong>di</strong>ative per la residenza, per laproduzione e il commercio, coniugando le visioni strategiche con le necessarieazioni <strong>di</strong> tutela.- Rispondere alla domanda <strong>di</strong> qualità della vita, verificando e ottimizzando laquantità e la <strong>di</strong>stribuzione dei servizi e delle aree ver<strong>di</strong>.- Rispondere alla generale domanda <strong>di</strong> qualità dello spazio e del paesaggio.- Mantenere in ogni caso un’ottica sovracomunale soprattutto per le questioni <strong>di</strong>preminente interesse paesaggistico e ambientale.I temi centrali per l’assetto del territorio, corrispondono a precise risorse in essorintracciabili.Anzitutto la presenza <strong>di</strong> centri storici ben definiti, nonostante uno svilupporesidenziale recente consistente, soprattutto a S. Gregorio; la presenza <strong>di</strong> areeagricole variamente caratterizzate; una viabilità minore molto ramificata.Le azioni si orientano verso il recupero residenziale attraverso la salvaguar<strong>di</strong>a deicaratteri storico-ambientali degli e<strong>di</strong>fici, la ridefinizione dell’abitato e delle sueespansioni con riguardo al contorno agricolo, la garanzia <strong>di</strong> servizi minimiin<strong>di</strong>spensabili e <strong>di</strong> centri <strong>di</strong> aggregazione per la vita sociale dei residenti, icollegamenti con il capoluogo e in rete.Gran<strong>di</strong> ville, case padronali e case rurali minori, oltre a piccoli manufatti <strong>di</strong>ffusi nelterritorio - cappelle votive, capitelli, muri <strong>di</strong> recinzione - costituiscono la tramainse<strong>di</strong>ativa che intercorre tra i centri frazionali: si tratta <strong>di</strong> risorse culturali epaesaggistiche che il Piano in<strong>di</strong>vidua e per le quali fornisce le in<strong>di</strong>cazioni normativetendenti alla salvaguar<strong>di</strong>a, ma anche alla valorizzazione.Particolare cura viene posta al tema dell’agricoltura che si coniuga con unaattenzione a tutto il territorio, mirata a definire corridoi ambientali e habitatparticolari, anche per potenziare attraverso circuiti o approfon<strong>di</strong>re anche in sede <strong>di</strong>2


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.Piano degli interventi le potenzialità turistiche in questo particolare settore.La rivitalizzazione dei centri abitati è con<strong>di</strong>zionata dal sistema dei servizi e dallaviabilità e in generale dal sistema dei collegamenti: si punta quin<strong>di</strong> sulcompletamento della viabilità <strong>di</strong> collegamento tra il capoluogo e le frazioni, con unrior<strong>di</strong>no della viabilità esistente e la creazione <strong>di</strong> reti ciclabili.Le aree produttive industriali e artigianali costituiscono una risorsa <strong>di</strong> importanzasovracomunale: si prevedono espansioni a completamento delle aree esistentiseguendo lo scopo del minore consumo <strong>di</strong> suolo.1.2 COMUNE DI ZIMELLAIl Comune <strong>di</strong> Zimella (Vr) è dotato <strong>di</strong> Piano Regolatore Generale adottato dalConsiglio Comunale con Delibera n. 96 del 28/12/1992 e approvato dalla RegioneVeneto con Deliberazione della Giunta Regionale n. 3728 del 02.08.1994. TaleP.R.G. è stato successivamente mo<strong>di</strong>ficato con l’approvazione <strong>di</strong> alcune Variantiper necessità <strong>di</strong> interventi finalizzati all’aggiornamento, correzione e/o affinamentodelle sue previsioni <strong>di</strong> riferimento sia alle richieste provenienti dalla strutturainse<strong>di</strong>ativa che alle mutate realtà del quadro economico territoriale, nonché perinterventi <strong>di</strong> adeguamento del Piano stesso all’evoluzione del processo <strong>di</strong>affinamento della tematica riguardante l’assetto e l’uso del territorio. Il PianoRegolatore Vigente, a più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni dalla sua approvazione, pur essendo statointegrato e mo<strong>di</strong>ficato, come sopra citato, con <strong>di</strong>verse varianti, non risponde più alleesigenze del Comune per una gestione efficace del territorio. Le <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong>trasformazione interne al territorio comunale oltre a quelle legate ai processi <strong>di</strong>mo<strong>di</strong>fica del quadro economico – territoriale anche in relazione alla collocazionedel Comune, nella fascia territoriale orientale della me<strong>di</strong>a pianura veronese, nelquale è destinato ad assumere un ruolo portante dato il sistema <strong>di</strong> infrastruttureviabilistiche, attuali e <strong>di</strong> previsione, che lo attraversano e collegano <strong>di</strong>rettamentecon la limitrofa <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Vicenza i caselli autostradali <strong>di</strong> Vr/ est e Soave/S.Bonifacio, S.P. n. 7 (Nuova Padovana)”, che mette in <strong>di</strong>retta connessione i territoricomunali <strong>di</strong> Veronella, Zimella e Cologna Veneta e la “S.S. n. 500” che attraversa ilCapoluogo mettendo in <strong>di</strong>retta connessioni i territori comunali <strong>di</strong> Lonigo (provincia<strong>di</strong> Vicenza) e Cologna Veneta, portano ad una necessità <strong>di</strong> una riformulazionecomplessiva non solo della “<strong>di</strong>sciplina” delle trasformazioni del territorio, masoprattutto <strong>di</strong> una ridefinizione della struttura del Piano stesso al fine <strong>di</strong> un idoneoriassetto del territorio comunale.Un primo bilancio dei risultati acquisiti con la gestione urbanistica del vigenteP.R.G. evidenzia sicuramente esiti positivi, primi fra tutti il mantenimento dellastruttura nucleare del Capoluogo, delle frazioni <strong>di</strong> Volpino, S. Stefano e Bonaldo el’organizzazione dell’ impianto produttivo in tre inse<strong>di</strong>amenti ben <strong>di</strong>stinti e<strong>di</strong>versificati tra loro:- la struttura attuale dell’impianto produttivo situato all’estremità sud- ovest delterritorio comunale, sviluppatosi lungo il tracciato viario <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzioneextraurbana della S.P. n. 7 (Nuova Padovana) a raccordo e continuità con la3


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.limitrofa area produttiva in Comune <strong>di</strong> Veronella, unitamente alla quale siconfigura come polo produttivo a scala sovra-comunale, al cui interno ricadonoattività <strong>di</strong> primaria importanza per l’economia della fascia orientale della me<strong>di</strong>apianura veronese;- l’impianto produttivo <strong>di</strong> Zimella, marcato dall’attraversamento dell’asse viario<strong>di</strong> connessione territoriale della S.S. n. 500 e lambito ad est dal corso d’acquadel Guà, al cui interno ricadono attività produttive legate all’industria eall’artigianato <strong>di</strong> produzione;- l’impianto, ubicato imme<strong>di</strong>atamente a sud rispetto il nucleo inse<strong>di</strong>ativo <strong>di</strong> S.Stefano, al cui interno ricadono sempre attività legate all’industria eall’artigianato <strong>di</strong> produzione.Cogliendo l’occasione data dall’entrata in vigore della nuova Legge UrbanisticaRegionale n. 11 23-04-2004 il Comune <strong>di</strong> Zimella, assieme al limitrofo Comune <strong>di</strong>Veronella, ha ritenuto <strong>di</strong> avviare la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un Piano <strong>di</strong> Assetto delTerritorio Intercomunale (P.A.T.I.) al fine <strong>di</strong> pervenire ad un riassetto del territoriocomunale affrontando tutte le problematiche che vi insistono. In particolare talenuovo strumento urbanistico, si è posto l’obiettivo <strong>di</strong> operare per una risoluzionedelle problematiche connesse alla riqualificazione dell’impianto urbano delCapoluogo e dei nuclei inse<strong>di</strong>ativi (Volpino, S. Stefano, Bonaldo), attraverso laricollocazione in zona propria delle attività produttive ricadenti al loro interno ealla qualità naturalistico-ambientale del territorio comunale <strong>di</strong> indubbio pregio, taleda meritare azioni <strong>di</strong> ulteriore tutela e valorizzazione in un quadro complessivodella go<strong>di</strong>bilità e fruibilità del territorio aperto con particolare riferimentoall’ambito <strong>di</strong> più elevato valore naturalistico-ambientale (area <strong>di</strong> connessionenaturalistica) relativo alla fascia territoriale <strong>di</strong> depressione valliva delle vecchierisaie.2. Criteri per la costruzione <strong>di</strong> un progetto sostenibile per ilterritorioLa definizione <strong>di</strong> sviluppo sostenibile dato dalle Nazioni Unite (RapportoBrundtland, 1987), che trova maggiori consensi è la seguente: uno sviluppo ingrado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere lacapacità delle generazioni future <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le proprie necessità;Le strategie <strong>di</strong> sostenibilità ambientale emerse nelle recenti esperienze <strong>di</strong>pianificazione in ambito nazionale ed europeo, possono essere schematizzate comesegue:- evitare il consumo <strong>di</strong> risorse rinnovabili (ad esempio acqua e energia) a ritmisuperiori alla capacità del sistema naturale <strong>di</strong> ricostruirle;- limitare al minimo il consumo <strong>di</strong> risorse non rinnovabili (tra cui il suolo);- evitare <strong>di</strong> emettere inquinanti in quantità tale da eccedere le capacità <strong>di</strong>assorbimento e trasformazione <strong>di</strong> aria, acqua, suolo;- mantenere la qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo a livelli sufficienti persostenere la vita ed il benessere dell’uomo, nonché la vita animale e vegetale;- mantenere e, ove possibile, aumentare la biomassa e la bio<strong>di</strong>versità.4


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.Con riferimento al Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio Intercomunale, questi temipossono essere tradotti in:- or<strong>di</strong>nato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo;- compatibilità dei processi <strong>di</strong> trasformazione del suolo con la sicurezza e la tuteladell’integrità fisica e con l’identità culturale del territorio;- miglioramento della qualità della vita e della salubrità degli inse<strong>di</strong>amenti;- riduzione della pressione degli inse<strong>di</strong>amenti sui sistemi naturali e ambientali,anche attraverso opportuni interventi <strong>di</strong> mitigazione degli impatti;- miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale del territoriourbano e la sua riqualificazione;- consumo <strong>di</strong> nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivantidalla sostituzione dei tessuti inse<strong>di</strong>ativi esistenti, ovvero dalla lororiorganizzazione e riqualificazione;- miglioramento del bilancio energetico del territorio e del suo patrimonioe<strong>di</strong>lizio.Sulla scorta <strong>di</strong> tali presupposti, i principali elementi su cui si fonda il P.A.T.I. <strong>di</strong>Veronella e Zimella sono:- una componente <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a e valorizzazione della complessità ambientaledel territorio nella <strong>di</strong>rezione dello sviluppo sostenibile, con la tutela dei benistorico-culturali-ambientali da inserire nei processi <strong>di</strong> complessivariqualificazione della vita degli inse<strong>di</strong>amenti;- una forte componente progettuale <strong>di</strong> innovazione, con la formulazione <strong>di</strong> nuoviassetti compatibili per governare lo sviluppo del territorio.In sintesi, il P.A.T.I. ha operato affrontando i problemi urbanistici sulla base dei<strong>contenuti</strong> <strong>di</strong> attualità relativi alle problematiche territoriali, ambientali edecologiche, nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> far corrispondere agli inevitabili incrementidell’impegno <strong>di</strong> suolo un complessivo innalzamento della qualità.Il PATI si è occupato del territorio nella complessità dei suoi caratteri:PopolazioneSistema ambientale e paesaggistico:Aspetti geologici, idrogeologici, idraulici;Aspetti naturalistici, ambientali, paesaggistici.Sistema inse<strong>di</strong>ativo:Struttura e morfologia;Organizzazione funzionale;Beni <strong>di</strong> interesse storico-culturale;Sistema relazionale.5


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.Analisi specialistiche sviluppate per ciascun settore hanno fornito un approfon<strong>di</strong>to edettagliato quadro conoscitivo delle principali risorse e problematiche emergenti, inmodo da mettere a fuoco obiettivi e possibili soluzioni.<strong>3.</strong> <strong>Principali</strong> <strong>contenuti</strong> <strong>progettuali</strong><strong>3.</strong>1 Popolazione, cultura ed attività economicheCOMUNE DI VERONELLA<strong>3.</strong>1.1 Popolazione aspetti generaliLa comparazione tra movimento naturale e il movimento sociale permette <strong>di</strong>tracciare un quadro esauriente dell’andamento storico della popolazione, conoscerela <strong>di</strong>namica demografica del comune <strong>di</strong> Veronella e costituire la base fondamentaleper le valutazioni <strong>di</strong> previsione.La popolazione residente alla fine del 2006 risulta all’anagrafe pari a 4164 abitanti.Il fatto che emerge dall’analisi storica dei dati è l’andamento contrastante dellavariazione del numero <strong>di</strong> abitanti.Il comune, infatti, conosce una prima fase corrispondente al periodo 1871-1951 incui passa da 3305 residenti a 520<strong>3.</strong>Dal 1951 il comune entra in una fase <strong>di</strong> spopolamento fino al 1981, che rappresentail punto più basso del secolo, con un decremento del 34%.Popolazione residente ai censimentiAnno 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2006popolazione 3305 3810 3646 4374 4994 4926 4832 5203 4294 3870 3431 3442 3701 4164E’ opportuno notare che il tasso me<strong>di</strong>o annuo è altissimo nel decennio 51-61 ma siregistra una contrazione sensibile nel periodo 61-81.Come già ricordato, è il periodo ‘51-’61 un momento storico caratterizzato daconsistenti fenomeni migratori che hanno interessato anche il comune <strong>di</strong> Veronella.Sul finire degli anni ’60 lo sviluppo economico regionale, anche se marginale aVeronella, ha rallentato il fenomeno che si è contenuto in semplici spostamenti abreve raggio.A contenere la crescita della popolazione interviene un altro fenomeno legato allosviluppo economico, la contrazione del tasso <strong>di</strong> nascita.L’effetto finale è stato una relativa stabilità della popolazione che passa da 3431residenti dell’inizio del 1981 ai 3442 del 1991 con un leggero aumento <strong>di</strong> 11 unità;l’incremento maggiore avviene nell’ultimo decennio (‘96-2006), con il passaggioda 3480 abitanti ai 4164 del 2006, 684 abitanti dovuti perlopiù al fenomenoimmigratorio che ha interessato tutti i paesi limitrofi in seguito al consolidarsidell’economia legato al settore secondario e primario.6


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.<strong>3.</strong>1.2 Distribuzione territoriale e modello inse<strong>di</strong>ativoLa tendenza all’accentramento della popolazione con abbandono delle case sparsegiunge con un certo ritardo a Veronella rispetto al panorama nazionale, dove talefenomeno era già presente negli anni ’50.A Veronella si assiste a questo fenomeno a partire dagli anni ’60: con continuitàfino al 1991 lo spostamento verso i centri è graduale ma continuo.La tendenza si stabilizza nel decennio successivo allorché la <strong>di</strong>stribuzioneterritoriale della popolazione rimane pressoché costante, con una leggera tendenzaall’aumento nei centri e nei nuclei rispetto alle case sparse.Popolazione residente, famiglie, abitazioni per tipo <strong>di</strong> abitato – confronto 1991/2001Numero popolazione famiglie abitazioni1991 2001 1991 2001 1991 2001 1991 2001centro 5 4 2736 2779 877 979 1000 866nuclei 6 8 347 500 106 163 114 152case sparse 359 417 97 134 113 122totale 3442 3696 1080 1276 1227 1140Per quanto riguarda gli spostamenti dall’esterno, è da tenere in considerazionel’inversione <strong>di</strong> tendenza dei fenomeni migratori verso i comuni limitrofi,analizzando l’andamento delle iscrizioni e delle cancellazioni all’anagrafe, si notaun effetto attrattivo <strong>di</strong> popolazione dai comuni contermini.<strong>3.</strong>1.3 Nuclei familiariDal 1971 al 2001 aumenta la propensione alla ripartizione della popolazione innuclei familiari sempre più piccoli, passando da 317 con 4,01 componenti perfamiglia del ’71 ai 446 con 3,07 persone/famiglia del 2001.La tendenza, in sintonia con quanto va verificandosi in tutti i contesti occidentali,con<strong>di</strong>ziona i valori <strong>di</strong> previsione dello strumento urbanistico, più <strong>di</strong> quantolascerebbe supporre la semplice estrapolazione lineare dei dati riferiti allapopolazione complessiva.Componenti me<strong>di</strong> per famigliaanno Numero famiglie popolazione componenti me<strong>di</strong>1981 1010 3431 3,401991 1080 3442 3,192001 1276 3701 2,907


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.<strong>3.</strong>1.4 Popolazione attivaPrima <strong>di</strong> confrontare i dati sulla popolazione attiva riguardanti gli anni deicensimenti ‘81-’91-‘01, è necessario puntualizzare che i termini non sono omogeneiper metodo <strong>di</strong> rilevamento, essendo <strong>di</strong>versi i sistemi utilizzati nei vari censimenti.Il paragone può tuttavia servire per una panoramica sull’andamento storico delfenomeno.Risulta sintomatico in quest’ottica rilevare come la popolazione attiva cresca inmodo significativo e continuativo tra l’ ’81 e il ’01.Parallelamente si assiste ad un sostanziale cambiamento nei settori <strong>di</strong> attivitàeconomica: il settore agricolo conosce la più consistente e continua <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong>addetti a confronto <strong>di</strong> una decisa crescita delle attività manifatturiere a riprova delconsolidamento, nell’economia locale, del settore secondario.Popolazione attivasettori 1981 1991 2001agricolo 195 164 130industriale 794 904 876altre 409 456 630totale 1398 1524 1636COMUNE DI ZIMELLALa <strong>di</strong>namica della popolazione del Comune <strong>di</strong> Zimella è caratterizzata da unincremento seppur modesto ma costante della popolazione residente (<strong>3.</strong>693 ab nel1981 – <strong>3.</strong>959 ab nel 1991- 4.340 ab nel 2001 - 4.761 ab nel 2006) dovutoprincipalmente sia al saldo naturale che al saldo sociale, oltre che da un costanteaumento dei nuclei familiari (1.084 nell’anno 1981 – 1.267 nel 1991- 1.508 nel2001- 1.717. nell’anno 2006) con evidente <strong>di</strong>minuzione numerica dei componentidelle famiglie ( 3,41 ab nel 1981- 3,12 ab nel 1991- 2,88 ab nel 2001- 2,77 ab nel2006).All’incremento delle famiglie e alla domanda <strong>di</strong> nuove aree per attività produttiveha corrisposto l’incremento della domanda <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale.Al fine <strong>di</strong> una sostenibilità ambientale e <strong>di</strong> contenimento nell’impegno della risorsaambiente-territorio il P.A.T.I., nel <strong>di</strong>mensionamento delle nuove esigenze abitative,ha fatto riferimento all’incremento della componente sociale della crescitademografica, assumendo quale elemento <strong>di</strong> riferimento espressivo del fabbisognoabitativo le famiglie, il cui numero è in costante crescita, nell’ottica <strong>di</strong> unrafforzamento dell’immagine urbana del Comune e del suo ruolo nel contestoterritoriale <strong>di</strong> appartenenza.8


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.Per quanto riguarda le <strong>di</strong>namiche economiche del Comune, si rileva la <strong>di</strong>minuzione<strong>di</strong> interesse nei confronti dell’attività agricola, anche in aree <strong>di</strong> buona qualità, e lacostante richiesta <strong>di</strong> aree per attività artigianali e industriali.Il P.A.T.I. promuove la riqualificazione del Capoluogo e dei nuclei inse<strong>di</strong>ativi(Volpino, S.Stefano, Bonaldo), il potenziamento del sistema produttivo e lavalorizzazione delle specificità del territorio aperto, ricercandone l’integrazionenella realtà sociale ed economica.<strong>3.</strong>2 Sistema ambientale e paesaggistico: Aspetti geologici, idrogeologici, idrauliciCOMUNE DI VERONELLAGEOLOGIALa morfologia del territorio <strong>di</strong> Veronella è con<strong>di</strong>zionata dalla presenza dell’ampioconoide fluvioglaciale del fiume A<strong>di</strong>ge; quest’ultimo risulta inciso, nella parteoccidentale del territorio comunale, dal <strong>di</strong>vagare del corso del torrente Alpone. Ilpiano <strong>di</strong> <strong>di</strong>vagazione è costituito prevalentemente da depositi limosi, mentre iterreni del conoide atesino sono rappresentati prevalentemente da limi sabbiosi esabbie, con limitati affioramenti <strong>di</strong> limi-argillosi o argille, spesso in corrispondenzadelle aree più depresse.Il conoide atesino risulta inoltre modellato da antichi paleoalvei dell’A<strong>di</strong>ge,testimoni <strong>di</strong> ampie <strong>di</strong>vagazioni del fiume lungo <strong>di</strong>rettrici più orientali rispettoall’attuale alveo.IDRAULICALa complessa rete <strong>di</strong> canali e fossi, che si estende lungo tutto il territorio comunale,è caratterizzata dalle presenza <strong>di</strong> tre corsi d’acqua principali, il torrente Alpone, ilcondotto Papadopoli e il collettore Zerpano. I rimanenti corsi d’acqua minoriprocedono con un andamento Nord Ovest – Sud Est in <strong>di</strong>rezione del fiume Fratta.Negli ultimi anni la capacità <strong>di</strong> smaltimento della rete idraulica ricettrice è stataincrementata a seguito della realizzazione <strong>di</strong> un nuovo canale, l’”AdduttoreScolmatore”, ad opera del Consorzio <strong>di</strong> Bonifica Zerpano A<strong>di</strong>ge Guà. Questoimportante vettore raccoglie gran parte degli scoli posti a sud del collettore Zerpanoe che prima confluivano in<strong>di</strong>pendentemente nel fiume Fratta, inadatto, a questolivello, a ricevere ulteriori contributi <strong>di</strong> portata. L’Adduttore Scolmatore invece haconsentito <strong>di</strong> traslare più a valle il recapito allo stesso fiume Fratta, garantendomaggiori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza.Permangono delle insufficienze idrauliche nella parte Nord del Comune <strong>di</strong>Veronella e sono dovute o al deflusso <strong>di</strong>fficoltoso <strong>di</strong> alcuni corsi d’acqua secondarie principali (canale Serego e Scolo 11), con effetti <strong>di</strong> rigurgito sugli affluenti, o al<strong>di</strong>slivello che si realizza fra le quote <strong>di</strong> scorrimento <strong>di</strong> canali vicini tra loro, checomportano fenomeni <strong>di</strong> sifonamento (condotto Papadopoli e collettore Zerpano).9


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.COMUNE DI ZIMELLAOnde evitare che possano verificarsi eventuali fenomeni <strong>di</strong> esondazione deiprincipali corsi d’acqua (Guà, Togna, torrente Alpone), il P.A.T.I. ha messo a punto<strong>di</strong>rettive per la sicurezza idrogeologica del territorio comunale.Le <strong>di</strong>rettive prevedono, in particolare per gli ambiti <strong>di</strong> progetto, uncon<strong>di</strong>zionamento degli interventi a verifiche tecniche e al rispetto <strong>di</strong> criteri <strong>di</strong> buonacostruzione, al fine <strong>di</strong> minimizzare le conseguenze <strong>di</strong> eventuali allagamenti.Le scelte urbanistiche <strong>di</strong> trasformazione territoriale sono infine state passate alvaglio e subor<strong>di</strong>nate a Valutazione <strong>di</strong> Compatibilità Idraulica ai sensi LR 267/98 eDGR 3637/2002 .<strong>3.</strong>3 Sistema ambientale e paesaggistico: Aspetti naturalistici, ambientali,paesaggisticiCOMUNE DI VERONELLACome illustrato nel Quadro Conoscitivo, il territorio contiene un patrimoniocomplesso <strong>di</strong> risorse ambientali, paesaggistiche e storico-culturali: da quelle <strong>di</strong>carattere più naturale – ma risultanti da una lunga attività <strong>di</strong> bonifica del territorio –costituite dai corsi d’acqua e aree vallive, a quelle storico-testimoniali,rappresentate da centri e nuclei storici, da inse<strong>di</strong>amenti sparsi sia <strong>di</strong> alto rilievostorico-architettonico che <strong>di</strong> rilievo minore, da percorsi <strong>di</strong> connessione <strong>di</strong>derivazione storica, da zone a rischio <strong>di</strong> interesse archeologico.Questi elementi e caratteri sono da tempo al centro dell’attenzione dellapianificazione urbanistica e territoriale per quanto attiene al loro riconoscimento ealla loro tutela; azioni esercitate dai piani con puntuali in<strong>di</strong>viduazioni che sonoriprese e anche integrate (perimetrazione delle fasce <strong>di</strong> tutela dei corsi d’acquaminori, in<strong>di</strong>viduazione dei beni <strong>di</strong> valore storico-architettonico e dei beni <strong>di</strong> pregiostorico-culturale e testimoniale, ecc.) nel Quadro Conoscitivo.Il P.A.T.I. si assume il compito <strong>di</strong> definire i <strong>contenuti</strong> <strong>di</strong>rettivi delle varie forme <strong>di</strong>tutela <strong>di</strong> questo vasto patrimonio. Tema che appare particolarmente congeniale èquello dell’in<strong>di</strong>viduazione delle potenzialità <strong>di</strong> valorizzazione efficace ecompatibile <strong>di</strong> queste risorse: un passaggio cruciale per lo stesso obiettivo dellaconservazione delle risorse, e che richiede una visione <strong>di</strong> sistema territoriale in cui isingoli confini comunali tendono a perdere <strong>di</strong> significato.Pur nella <strong>di</strong>ffusa presenza <strong>di</strong> tutti i tipi <strong>di</strong> risorsa nell’intero contesto territoriale,sono in questo riconoscibili due fondamentali matrici: quella più prettamenteambientale nel settore settentrionale del territorio, legata al sistema delle acque e alpaesaggio della bonifica; e quella più legata alla struttura storico-inse<strong>di</strong>ativa delrimanente territorio, e in particolare alle corti e sistemi poderali nel settoremeri<strong>di</strong>onale.10


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.Le articolazioni delle A.T.O. con particolare attenzione alle unità <strong>di</strong> paesaggio,delle valli e della bonifica e rurale rispecchiano queste <strong>di</strong>verse matrici, e possonoessere assunte come sistemi <strong>di</strong> valorizzazione delle rispettive risorse.COMUNE DI ZIMELLASotto il profilo naturalistico-paesaggistico-ambientale, il territorio comunale <strong>di</strong>Zimella presenta le connotazioni tipiche del territorio agricolo pianeggiante,marcato dalla presenza <strong>di</strong> ambiti <strong>di</strong> pregio quali l’ampia fascia territoriale <strong>di</strong>depressione valliva delle vecchie risaie (area <strong>di</strong> connessione naturalistica), gliambiti <strong>di</strong> territorio aperto <strong>di</strong> valenza paesaggistica, che si prestano per iniziative <strong>di</strong>valorizzazione delle risorse paesistico-ambientali e culturali.Il paesaggio presenta una sostanziale integrità ed è marcato da elementinaturalistico – ambientali <strong>di</strong> rilievo quali canali <strong>di</strong> scolo, siepi e filari alberati che<strong>di</strong>segnano la maglia poderale dei terreni e da un esteso corridoio ecologicosecondario.Il ruolo sempre più marginale, sul piano economico, del settore agricolo sirispecchia inevitabilmente nella trasformazione dell’ambiente enell’impoverimento <strong>di</strong> ampi ambiti del paesaggio rurale, con l’inserimento <strong>di</strong>ffuso<strong>di</strong> attività o residenze estranee all’attività agricola e la parcellizzazione dei fon<strong>di</strong>.In concomitanza con la compromissione dei caratteri paesaggistici tipici delterritorio rurale si assiste alla rarefazione e al degrado della rete delle componentiambientali che concorrono alla salvaguar<strong>di</strong>a della bio<strong>di</strong>versità.Lo scenario <strong>di</strong> trasformazione così delineato ha imposto l’esigenza <strong>di</strong> unareinterpretazione degli obiettivi e dei criteri <strong>di</strong> gestione del territorio aperto, davalorizzare come importante bacino <strong>di</strong> risorse ambientali e paesaggistiche.Le <strong>di</strong>rettive previste dal P.A.T.I. riguardano pertanto la tutela e valorizzazione delterritorio aperto e l’integrazione del sistema dei beni naturalistico-ambientalipresenti nel territorio attraverso:- in<strong>di</strong>viduazione e potenziamento <strong>di</strong> un insieme continuo <strong>di</strong> spazi a verde,dellarete dei servizi e della connessione ciclo-pedonale che si estende nel territorioaperto a raccordo con gli ambiti urbani e in grado <strong>di</strong> assumere la duplicevalenza <strong>di</strong> sistema ecologico per la conservazione della bio<strong>di</strong>versità nonché <strong>di</strong>sistema <strong>di</strong> spazi pubblici e percorsi per una ulteriore fruizione e go<strong>di</strong>bilità delterritorio;- interventi per la mitigazione dell’impatto visivo, acustico e della <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong>polveri inquinanti per le parti <strong>di</strong> territorio aperto interessate dalle principaliconnessioni territoriali attuali e <strong>di</strong> previsione;- tutela degli elementi <strong>di</strong> naturalità delle aree <strong>di</strong> connessione naturalistica (ambitoterritoriale <strong>di</strong> depressione valliva delle vecchie risaie);- riconoscimento e tutela dei caratteri specifici dell’ambiente, caratterizzati dallarete della viabilità poderale, dai corsi d’acqua, dai sentieri rurali e dallatipologia e <strong>di</strong>sposizione delle originali piantumazioni;- tutela degli idronomi che svolgono il ruolo <strong>di</strong> “corridoio” della rete ecologica11


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.secondaria e favoriscono gli spostamenti delle popolazioni biologiche nella<strong>di</strong>rettrice nord-sud del territorio comunale, fungendo da luoghi <strong>di</strong>rifugio/riproduzione e via <strong>di</strong> migrazione per la fauna selvatica;- interventi <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no e mitigazione degli allevamenti più impattanti nelterritorio agricolo.<strong>3.</strong>4 Sistema inse<strong>di</strong>ativo: Struttura e morfologia, organizzazione funzionale, beni <strong>di</strong>interesse storico-culturaleCOMUNE DI VERONELLALe <strong>di</strong>namiche economico-produttive e socio-demografiche che investono daqualche tempo il territorio implicano il rafforzamento dell’armatura urbana ecostituiscono uno dei capisal<strong>di</strong> delle politiche territoriali da sviluppare.Il criterio assunto dal P.A.T.I. per in<strong>di</strong>rizzare gli sviluppi urbani futuri e contenerela <strong>di</strong>spersione inse<strong>di</strong>ativa che ha caratterizzato la recente fase storica, è un criterioselettivo che privilegia i luoghi dotati <strong>di</strong> accessibilità e <strong>di</strong> servizi, riconoscendo inqueste due con<strong>di</strong>zioni i presupposti <strong>di</strong> fondo della maggiore sostenibilità –ambientale, infrastrutturale, sociale - degli sviluppi inse<strong>di</strong>ativi ulteriori.In relazione a questi due principali parametri <strong>di</strong> selezione sono identificabili dueprincipali raggruppamenti <strong>di</strong> centri abitati dotati <strong>di</strong> un più evidente rango urbano:Veronella e San Gregorio sono dotati <strong>di</strong> una gamma <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> base completa opressoché completa.Consolidare l’armatura urbana significa agire per una nuova <strong>progettuali</strong>tà che dopola stagione del sod<strong>di</strong>sfacimento quantitativo delle dotazioni – gli ‘standard’,generalmente già raggiunti – si impegni nel miglioramento qualitativo dell’offerta enella messa a sistema degli spazi e delle attrezzature secondo un <strong>di</strong>segno organico.Accanto ai due centri principali, il territorio contiene alcuni <strong>di</strong> centri minorianch’essi caratterizzati da una dotazione minima <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> base, che purtuttaviaancora consente a questi centri <strong>di</strong> svolgere un ruolo <strong>di</strong> tipo urbano nel contestorurale locale.Per queste componenti secondarie dell’armatura urbana del territorio si ritienevadano sviluppate soprattutto politiche <strong>di</strong> consolidamento e qualificazionedell’assetto urbano, anche con quote calibrate <strong>di</strong> nuovi inse<strong>di</strong>amenti, funzionali inparticolare ad assicurare la tenuta e lo sviluppo del sistema dei servizi esistente.Su questi presupposti, si ritiene quin<strong>di</strong> che le potenzialità inse<strong>di</strong>ative in<strong>di</strong>viduatedebbano essere localizzate all’interno <strong>di</strong> ciascun centro secondo i seguenti criteri:a) le nuove potenzialità introdotte con il P.A.T.I. saranno <strong>di</strong> norma localizzate neicentri urbani <strong>di</strong> Veronella, San Gregorio, Oppi e Miega;b) le potenzialità inse<strong>di</strong>ative residue dei vigenti PRG non ancora oggetto <strong>di</strong> pianoattuativo approvato potranno essere confermate nelle rispettive localizzazioniqualora ne sussistano i presupposti sotto il profilo della sostenibilità ambientalee territoriale locale (oltre che della coerenza con gli obiettivi specificidell’amministrazione locale). L’eventuale conferma delle ipotesi inse<strong>di</strong>ative12


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.nelle localizzazioni dei vigenti PRG non esclude, in tutti casi, la possibilità peril Comune <strong>di</strong> ridefinire l’entità della potenzialità e<strong>di</strong>ficatoria assegnata daivigenti PRG a tali aree.c) in tutti i casi la relativa localizzazione sarà decisa in sede <strong>di</strong> P.I. conl’osservanza, <strong>di</strong> tutti i vincoli <strong>di</strong> fattibilità riguardanti l’e<strong>di</strong>ficazione urbana:vincoli <strong>di</strong> tutela ambientale e paesaggistica, rispetti <strong>di</strong> infrastrutture,allacciamento a pubblica fognatura e altre reti <strong>di</strong> urbanizzazione, ecc.Il P.A.T.I. assume e conferma il quadro degli ambiti specializzati per attivitàproduttive in<strong>di</strong>viduato dal PRGGli ambiti in<strong>di</strong>viduati sono complessivamente tre, <strong>di</strong> cui due <strong>di</strong> tipo consolidato,ovvero ambiti con possibilità <strong>di</strong> ulteriore espansione commisurata esclusivamente aesigenze <strong>di</strong> ampliamento delle aziende già inse<strong>di</strong>ate nell’ambito medesimo, e unosuscettibili <strong>di</strong> sviluppo senza particolari limitazioni programmatiche, se non quelledella sostenibilità ambientale e territoriale delle previsioni e delle plausibiliesigenze inse<strong>di</strong>ative future del sistema produttivo.Il quadro così definito dal P.A.T.I. corrisponde all’obiettivo <strong>di</strong> limitare l’ulteriorecrescita degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi collocati nei settori più fragili dal punto <strong>di</strong>vista ambientale del territorio, favorendo viceversa la crescita del polo produttivointercomunale.Le aree <strong>di</strong> possibile localizzazione degli sviluppi inse<strong>di</strong>ativi futuri sono statein<strong>di</strong>viduate secondo le opportune valutazioni dei contesti territoriali specifici e delleopportunità offerte dal sistema infrastrutturale esistente e previsto. In generale,considerando la stretta vicinanza e a volte la contiguità delle aree produttiveesistenti ai tessuti residenziali, le previsioni tengono conto dell’esigenza <strong>di</strong>conservare fra questi ultimi e le nuove localizzazioni un’adeguata profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>spazi aperti (come spazi rurali o come dotazioni ecologiche).COMUNE DI ZIMELLAIl sistema inse<strong>di</strong>ativo <strong>di</strong> Zimella è strutturato sull’impianto urbano a <strong>di</strong>segnonucleare del Capoluogo, sui nuclei inse<strong>di</strong>ativi <strong>di</strong> Volpino, S. Stefano e Bonaldo coni loro relativi centri storici , su un insieme <strong>di</strong> corti rurali <strong>di</strong> pregio paesaggisticoambientalesparse nel territorio comunale, sui complessi <strong>di</strong> valore architettonicomonumentale,delle Ville Venete (Cornaro, la Morosina, Villa Donà delle Rose,Don<strong>di</strong>o e Cavazzocca) e su un manufatto <strong>di</strong> archeologia industriale (ex mulino).Il Capoluogo denota un’organizzazione incentrata sui tre nuclei <strong>di</strong>stinti del centrostorico, i complessi <strong>di</strong> valore storico monumentale della chiesa e i complessi delleVille Venete Don<strong>di</strong>o e Cavazzocca.L’impianto dei centri storici e delle limitrofe aree urbane consolidate del capoluogoe dei restanti nuclei inse<strong>di</strong>ativi <strong>di</strong> Volpino, S.Stefano e Bonaldo è incentrato su unassetto organizzativo con propri sistemi <strong>di</strong> servizi, che tuttavia non riescono asopperire alla mancanza <strong>di</strong> un vero luogo centrale <strong>di</strong> aggregazione quale elemento13


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.fruizione dell’ambiente (anche attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> CEE, ecc.);• riduzione dell’uso <strong>di</strong> fitofarmaci e fertilizzanti nelle aree agricole, al fine delmiglioramento della qualità delle acque, previsione <strong>di</strong> fasce tampone e controllodelle acque reflue <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici isolati, che, nell’impossibilità <strong>di</strong> un lorocollegamento alla pubblica fognatura, devono essere trattate a norma <strong>di</strong> legge.Sistema inse<strong>di</strong>ativo:Struttura e morfologia e organizzazione funzionale• uso efficiente del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente;• promozione <strong>di</strong> iniziative pilota per la realizzazione <strong>di</strong> singoli e<strong>di</strong>fici, pianiattuativi o altri interventi informati ai principi della sostenibilità, nei qualisperimentare tecniche costruttive ecocompatibili, modalità <strong>di</strong> raccolta dei rifiuti<strong>di</strong>fferenziata, sistemi <strong>di</strong> approvvigionamento e <strong>di</strong> acqua ed energia alternativi aitra<strong>di</strong>zionali e con minore potere inquinante, organizzati per il contenimento deiconsumi e delle emissioni inquinanti;• risparmio idrico e razionalizzazione dei consumi <strong>di</strong> acqua idropotabile, perl’utilizzo <strong>di</strong> fonti <strong>di</strong> approvvigionamento <strong>di</strong>fferenziate in relazione agli usi dellerisorse idriche (riservando prioritariamente le acque <strong>di</strong> migliore qualità d’usoper il consumo)me<strong>di</strong>ante:- raccolta e utilizzo delle acque meteoriche,- <strong>di</strong>ffusione dei meto<strong>di</strong> e delle apparecchiature per il risparmio idrico domestico enei settori industriale, terziario e agricolo;• preventiva verifica del bilancio idrico (fabbisogno e <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> acqua) pergli interventi <strong>di</strong> trasformazione: non sono sostenibili trasformazioni il cuibilancio complessivo dei fabbisogni idrici, in fase <strong>di</strong> progettazione, comporti ilsuperamento delle <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse reperibili o attivabili nell’area <strong>di</strong>riferimento, tenuto conto anche delle esigenze degli altri Comuni consorziaticon l’ente gestore;• miglioramento della qualità delle acque me<strong>di</strong>ante:- verifica dello stato <strong>di</strong> efficienza della rete fognaria, progressivomiglioramento dell’impermeabilità e completamento della stessa in funzionedelle esigenze attuali e/o dei nuovi interventi;- sod<strong>di</strong>sfacimento della necessità complessiva <strong>di</strong> depurazione, accelerandogli allacciamenti;- verifica della possibilità, in particolare per le piccole comunità e laddoveesistano spazi adeguati, del ricorso a sistemi <strong>di</strong> fitodepurazione.- monitoraggio della qualità delle acque superficiali e sotterranee,pianificando il sistema <strong>di</strong> controlli perio<strong>di</strong>ci in funzione della vulnerabilitàidrogeologica e della presenza <strong>di</strong> potenziali veicoli <strong>di</strong> contaminazione degliacquiferi (inse<strong>di</strong>amenti sprovvisti <strong>di</strong> rete fognaria, siti da bonificare, scarichiabusivi ricorrenti, intenso uso <strong>di</strong> fitofarmaci e fertilizzanti per l’agricoltura);• verifica, nelle scelte localizzative delle funzioni, delle esigenze <strong>di</strong> raccolta<strong>di</strong>fferenziata delle <strong>di</strong>verse categorie merceologiche dei rifiuti (con particolareriferimento al recupero <strong>di</strong> carta, organico e imballaggi da gran<strong>di</strong> utenze ocomparti territoriali omogenei).17


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.Sistema relazionale• controllo perio<strong>di</strong>co della qualità dell’aria in prossimità delle strade ad intensotraffico veicolare e delle zone interessate dalla presenza <strong>di</strong> attività produttive,affinché non si verifichino superamenti degli obiettivi <strong>di</strong> qualità fissati dal DM25/11/94, dei livelli <strong>di</strong> protezione dall’ozono fissati dal DM 16/05/96, dei valorilimite e valori guida stabiliti con il DPR 203/88, nonché dei livelli sonoriammissibili ai sensi del DPCM 1/3/91 e della L. 447/95;• applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni conseguenti alla zonizzazione acusticacomunale;• riduzione dei flussi <strong>di</strong> traffico veicolare (adozione <strong>di</strong> schemi <strong>di</strong> circolazionealternativi, realizzazione <strong>di</strong> piste ciclabili e pedonali, ecc.);• rilocalizzazione delle attività produttive esistenti incompatibili, in zonespecifiche e idonee.18


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.ALLEGATIALLEGATO ADIMENSIONAMENTO PRELIMINAREPER IL DECENNIO 2007– 2017:Comune <strong>di</strong> VeronellaComune <strong>di</strong> Zimella19


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.COMUNE DI VERONELLAIl <strong>di</strong>mensionamento del Comune <strong>di</strong> Veronella è proiettato nel prossimo decennio apartire dal 31 <strong>di</strong>cembre 2006.La stima dei fabbisogni <strong>di</strong> tipo residenziale <strong>di</strong> un paese inserito in un contestosovracomunale <strong>di</strong>namico si traduce necessariamente nella determinazione deifabbisogni insod<strong>di</strong>sfatti ma anche inevitabilmente nella valutazione delle domande<strong>di</strong> suolo articolate delle esigenze <strong>di</strong> sviluppo che si verificano a livello locale esovracomunale.Perciò sono stati presi in considerazione i seguenti dati:- Incremento della popolazione nel prossimo decennio, stimatosull’incremento reale avvenuto nell’ultimo decennio (‘96-2006) pari al19,655% (4164 abitanti nel 2006; 3480 abitanti nel 1996).- Incremento dei nuclei familiari negli ultimi <strong>di</strong>eci anni (1509-1164) eparallelamente <strong>di</strong>minuzione dei componenti pari al 7,36%, per cui siprevede nel decennio 2006-2016 la riduzione a 2,55 persone per nucleofamiliare.Sulla base delle suddette variabili è stata avanzata un’ipotesi <strong>di</strong> stima delfabbisogno residenziale:Po = Popolazione residente al 31.12.2006 = 4.164 ab.Popolazione e Famiglie Residenti:ANNOPOPOLAZIONEABITANTI PERFAMIGLIERESIDENTEFAMIGLIA1981 <strong>3.</strong>431 1.010 3,401991 <strong>3.</strong>442 1.080 3,191996 <strong>3.</strong>480 1.164 2,992001 <strong>3.</strong>701 1.276 2,902006 4.164 1.509 2,7620


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.VALUTAZIONE DELL’INCREMENTO DEMOGRAFICO NEL PROSSIMODECENNIO (2006 - 2016):P 0+10 = P 0 (1+Iasn) 10 + Mass [(1+Iasn) 10 –1]IasnPopolazione al 2016 = 4.164 x (1+0,019655) 10 + 68,4 x [(1+0,019655) 10 –1] = 5.8070,019655Incremento <strong>di</strong> popolazione nel decennio = P 0+10 – P 0 = 5.807 – 4.164 = 1.643 ab.Incremento delle famiglieLa me<strong>di</strong>a del numero componenti per ogni famiglia è stata rilevata e valutata inriferimento ai dati forniti dall’Ufficio Anagrafe e corrisponde a 2,55 ab.x famigliaal 31 <strong>di</strong>cembre 2016.Somma dei seguenti valori:- per incremento demografico = (Incremento (P0+10))/me<strong>di</strong>a n. componentifamiglia degli ultimi anni = (5.807-4.164):2,55 = 644 famiglie.- Per sud<strong>di</strong>visione degli attuali nuclei familiari = (Popolazione residenteattuale/me<strong>di</strong>a n. componenti famiglia degli ultimi anni) – Famiglie attuali =(4.164/2,55) – 1.509 = 124 Famiglie= 644+124 = 768 Famiglie x 2,55 = ab 1958( ad ogni famiglia corrisponde un alloggio)Volume alloggio me<strong>di</strong>o: 382,42 mcSi assume e si considera congruo per il <strong>di</strong>mensionamento l’assegnazione <strong>di</strong> mc 150per abitante da inse<strong>di</strong>are per una cubatura per alloggio me<strong>di</strong>o pari a 382,42 mc.fuori terra.Volume residenziale necessario per sod<strong>di</strong>sfare la domanda <strong>di</strong> alloggi neldecennio dovuta all’incremento delle famiglieVolume alloggio x Famiglie = 382,42 mc x 768 = 29<strong>3.</strong>700 mcVolume per attività <strong>di</strong> servizio compatibili con la residenza(negozi, stu<strong>di</strong> professionali, uffici, pubblici esercizi, etc..)Volume me<strong>di</strong>o valutabile (+10%) = 29<strong>3.</strong>760 x 10% = 29.370 mcFabbisogno complessivo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale29<strong>3.</strong>700 + 29.370 = mc 32<strong>3.</strong>07021


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.Sulla base dei dati e delle considerazioni fatte precedentemente, il fabbisognocomplessivo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale, abitativa e <strong>di</strong> servizio alle abitazioni, vieneriportato nel seguente prospetto:ALLOGGIn°VOLUME(mc/alloggio)mc 382,42Fabbisogno per nuovi nucleifamiliari dovuti all’incrementodemografico ed al frazionamentodelle famiglie esistenti.768 29<strong>3.</strong>700 mcFabbisogno per attività <strong>di</strong> servizioalla residenza (negozi, stu<strong>di</strong>professionali, uffici, pubbliciesercizi, ecc..) +10%29.370 mcTOTALE FABBISOGNOTEORICO32<strong>3.</strong>07022


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.RIEPILOGO DIMENSIONAMENTO GENERALE PER ATOATOAMBITOAbitantiResidentiAbitantiaggiuntiviPATITOTALEAbitantiVolumecomplessivoaggiuntivoPATIab. ab. ab. mc1A Zerpa - Desmontà 146 42 188 6.3002A Veronella Alta 391 113 504 16.9503A San Gregorio 2.163 1.016 <strong>3.</strong>179 152.4004A Capoluogo 1.097 629 1.726 94.3505A Miega - Giavone 283 133 416 19.9506A Produttivo Veronella 84 25 109 <strong>3.</strong>750TOTALE 4.164 1.958 6.122 29<strong>3.</strong>700RIEPILOGO CARICO AGGIUNTIVO INDUSTRIA ARTIGIANATOATOAMBITOSuperficieresiduaPRGVigenteSuperficieprevistaPATISuperficiecomplessivaaggiuntivaPATImq mq mq1A Zerpa - Desmontà 0 0 02A Veronella Alta 0 0 03A San Gregorio 0 0 04A Capoluogo 0 0 05A Miega - Giavone 0 0 06A Produttivo Veronella 0 81.000 81.000TOTALE 0 81.000 81.00023


Arch. Roberto SbrogiòCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAArch. Giovanni Frigo P.A.T.I.PATI Comuni <strong>di</strong> Veronella,Zimella, - <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Comune <strong>di</strong> VeronellaDIMENSIONAMENTO ATO PER RESIDENZA E PER ATTIVITA' COMPATIBILI CON LA STESSAA.T.O.AMBITOAbitantiResidenti(a)Abitantiinse<strong>di</strong>abiliP.R.G.Vigente(b)Volume residuoP.R.G. Vigente( B )AbitantiprevistiP.A.T.I.(c)VolumeprevistoP.A.T.I.( C )TOTALEAbitantiaggiuntiviP.A.T.I.(b+c)TOTALEVolumeaggiuntivoP.A.T.I.(B+C)TOTALEAbitanti(a+b+c)Volume aggiuntivoPATI per attivitàcompatibili con laresidenzacommerciale<strong>di</strong>rezionale( +10%)TOTALEVolumecomplessivoaggiuntivoPATIn. n. mc n. mc n. mc n. mc mc1A Zerpa Desmontà 146 0 0 42 6.300 42 6.300 188 630 6.9302A Veronella Alta 391 0 0 113 16.950 113 16.950 504 1.695 18.6453A San Gregorio 2.163 0 0 1.016 152.400 1.016 152.400 <strong>3.</strong>179 15.240 167.6404A Capoluogo 1.097 170 34.000 459 60.350 629 94.350 1.726 9.435 10<strong>3.</strong>7855A Miega - Giavone 283 0 0 133 19.950 133 19.950 416 1.995 21.9456A Produttivo Veronella 84 0 0 25 <strong>3.</strong>750 25 <strong>3.</strong>750 109 375 4.125TOTALE 4.164 170 34.000 1.788 259.700 1.958 29<strong>3.</strong>700 6.122 29.370 32<strong>3.</strong>070Volume aggiuntivo PATI per nuove costruzioni e per riqualificazioni, completamento e modesti ispessimenti e comprensivo dei cre<strong>di</strong>ti e<strong>di</strong>lizi: 0 mcVolume aggiuntivo PATI per attività compatibili con la residenza: 29<strong>3.</strong>700 x 10% = 29.370 mcTOTALE Volume aggiuntivo PATI 29<strong>3.</strong>700 + 29.370 = 32<strong>3.</strong>070 mcAbitanti aggiuntivi PATI: 1.958 ab.TOTALE Abitanti ( Abitanti residenti + Abitanti aggiuntivi PATI): 4.164 + 1.958 = 6.122 ab.24


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.DIMENSIONAMENTO GENERALE STANDARDAbitanti reali residenti4.164 ab.Previsione Abitanti aggiuntivi PATI1.958 ab.Totale Abitanti (reali residenti + aggiuntivi PATI)6.122 ab.Standard urbanistici minimi richiesti per la residenza(art. 31, L.R. 11/2004) (6.122 ab x 30 mq/ab) =18<strong>3.</strong>660 mqStandard urbanistici esistenti224.711 mq25


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.COMUNE DI ZIMELLAPo = Popolazione residente al 31.12.2006 = 4.761 ab.Popolazione Me<strong>di</strong>a:PERIODO(anno)VALOREASSOLUTO(ab.)1981 – 2006 4.1201986 – 2006 4.2051991 – 2006 4.3011996 – 2006 4.4151998 – 2006 4.4662001 – 2006 4.553Saldo Naturale (Sn):PERIODO(anno)VALOREASSOLUTO(ab.)MEDIA ANNUA(ab.)INDICE ANNUO(%)1981 – 2006 (26) 262 10,08 0,24461986 – 2006 (21) 236 11,24 0,26731991 – 2006 (16) 203 12,69 0,29501996 – 2006 (11) 177 16,09 0,36441998 – 2006 (9) 155 17,22 0,38552001 – 2006 (6) 96 16 0,3514Saldo Sociale (Ss):PERIODO(anno)VALOREASSOLUTO(ab.)MEDIA ANNUA(ab.)1981 – 2006 (26) 1.534 591986 – 2006 (21) 717 34,11991 – 2006 (16) 603 37,71996 – 2006 (11) 476 43,31998 – 2006 (9) 408 45,32001 – 2006 (6) 334 55,7Popolazione e Famiglie Residenti:ANNOPOPOLAZIONEABITANTI PERFAMIGLIERESIDENTEFAMIGLIA1981 <strong>3.</strong>693 1.084 3,411991 <strong>3.</strong>959 1.267 3,122001 4.340 1.508 2,882006 4.761 1.717 2,77Viene ipotizzato che nel prossimo decennio il Saldo Sociale mantenga il valorepositivo <strong>di</strong> questo ultimo periodo calcolato (2001-2006 =55,7 ab)L’in<strong>di</strong>ce annuo del saldo naturale risulta dalla me<strong>di</strong>a degli in<strong>di</strong>ci annui del saldonaturale degli ultimi perio<strong>di</strong> (1996 - 2006; 1998 - 2006; 2001 - 2006)corrispondente a 0,3671%.26


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.VALUTAZIONE DELL’INCREMENTO DEMOGRAFICO NEL PROSSIMODECENNIO (2006 - 2016):P 0+10 = P 0 (1+Iasn) 10 + Mass [(1+Iasn) 10 –1]IasnPopolazione al 2016 = 4.761 x (1+0,3671%) 10 + 55,7 x [(1+0,3671%) 10 –1] = 5.5050,3671%Incremento <strong>di</strong> popolazione nel decennio = P 0+10 – P 0 = 5.505 – 4.761 = 744 ab.Incremento delle famiglieLa me<strong>di</strong>a del numero componenti per ogni famiglia è stata rilevata e valutata inriferimento ai dati forniti dall’Ufficio Anagrafe e corrisponde a 2,6 ab. x famiglia.Somma dei seguenti valori:- per incremento demografico = (Incremento (P0+10))/me<strong>di</strong>a n. componentifamiglia degli ultimi anni = (5.505-4.761):2,6 = 744:2,6 = 286 famiglie.- Per sud<strong>di</strong>visione degli attuali nuclei familiari = (Popolazione residenteattuale/me<strong>di</strong>a n. componenti famiglia degli ultimi anni) – Famiglie attuali =(4.761/2,6) – 1.717 = 114 Famiglie= 286+114 = 400 Famiglie ( ad ogni famiglia corrisponde un alloggio)Volume alloggio me<strong>di</strong>o: 390 mcAnalizzando le volumetrie delle concessioni e<strong>di</strong>lizie residenziali rilasciatenell’ultimo periodo 2001-2006, che evidenziano una cubatura per alloggio me<strong>di</strong>opari a 390 mc. fuori terra.Volume residenziale necessario per sod<strong>di</strong>sfare la domanda <strong>di</strong> alloggi neldecennio dovuta all’incremento delle famiglieVolume alloggio x Famiglie = 390 mc x 400 = 156.000 mcVolume per attività <strong>di</strong> servizio compatibili con la residenza(negozi, stu<strong>di</strong> professionali, uffici, pubblici esercizi, etc.)Volume me<strong>di</strong>o valutabile (+10%) = 156.000x10% = 15.600mcFabbisogno complessivo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale156.000 + 15.600 = mc 171.60027


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.Sulla base dei dati e delle considerazioni fatte precedentemente, il fabbisognocomplessivo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia residenziale, abitativa e <strong>di</strong> servizio alle abitazioni, vieneriportato nel seguente prospetto:ALLOGGIn°VOLUME(mc/alloggio)mc 390Fabbisogno per nuovi nucleifamiliari dovuti all’incrementodemografico ed al frazionamentodelle famiglie esistenti.400 156.000 mcFabbisogno per attività <strong>di</strong> servizioalla residenza (negozi, stu<strong>di</strong>professionali, uffici, pubbliciesercizi, ecc..) +10%15.600TOTALE FABBISOGNOTEORICO171.60028


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.RIEPILOGO DIMENSIONAMENTO GENERALE PER ATOATOAMBITOAbitantiResidentiAbitantiaggiuntiviPATITOTALEAbitantiVolumecomplessivoaggiuntivoPATIab. ab. ab. mc1B Pianura Nord 192 53 245 8.0002B Pianura Occidentale 200 40 240 6.0003BPianura centrale <strong>di</strong>depressione valliva 140 20 160 <strong>3.</strong>0004B Pianura orientale 253 20 273 <strong>3.</strong>0005B Volpino 200 20 220 4.7026B S. Stefano 1.724 253 1.977 44.5277B Bonaldo 1.035 153 1.188 27.0398B Zimella 948 163 1.111 28.8328B Transizione 50 300 350 45.00010BProduttivo Polointercomunale 0 10 10 1.50011B Produttivo Zimella 19 0 19 0TOTALE 4.761 1.032 5.793 171.600RIEPILOGO CARICO AGGIUNTIVO INDUSTRIA ARTIGIANATOATOAMBITOSuperficieresiduaPRGVigenteSuperficieprevistaPATISuperficiecomplessivaaggiuntivaPATImq mq mq1B Pianura Nord 0 0 02B Pianura Occidentale 0 0 03BPianura Centrale <strong>di</strong>depressione valliva 0 0 04B Pianura Orientale 0 0 05B Volpino 0 0 06B S. Stefano 0 0 07B Bonaldo 0 0 08B Zimella 0 0 09B Transizione 0 0 010BProduttivo Polointercomunale 0 55.000 55.00011B Produttivo Zimella 0 15.000 15.000TOTALE 0 70.000 70.00029


Arch. Roberto SbrogiòCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAArch. Giovanni Frigo P.A.T.I.PATI Comuni <strong>di</strong> Veronella,Zimella, - <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Comune <strong>di</strong> ZimellaDIMENSIONAMENTO ATO PER RESIDENZA E PER ATTIVITA' COMPATIBILI CON LA STESSAA.T.O.AMBITOAbitantiResidenti(a)Abitantiinse<strong>di</strong>abiliP.R.G. Vigente(b)VolumeresiduoP.R.G.Vigente( B )AbitantiprevistiP.A.T.I.(c)VolumeprevistoP.A.T.I.( C )TOTALEAbitantiaggiuntiviP.A.T.I.(b+c)TOTALEVolumeaggiuntivoP.A.T.I.(B+C)TOTALEAbitanti(a+b+c)Volume aggiuntivoPATI per attivitàcompatibili con laresidenzacommerciale<strong>di</strong>rezionale( +10%)TOTALEVolumecomplessivoaggiuntivoPATIn. n. mc n. mc n. mc n. mc mc1B Pianura Nord 192 0 0 53 8.000 53 8.000 245 0 8.0002B Pianura Occidentale 200 0 0 40 6.000 40 6.000 240 0 6.0003B Pianura centrale <strong>di</strong> depressione valliva 140 0 0 20 <strong>3.</strong>000 20 <strong>3.</strong>000 160 0 <strong>3.</strong>0004B Pianura orientale 253 0 0 20 <strong>3.</strong>000 20 <strong>3.</strong>000 273 0 <strong>3.</strong>0005B Volpino 200 0 0 20 4.013 20 4.013 220 689 4.7026B S. Stefano 1.724 0 0 253 37.938 253 37.938 1.977 6.589 44.5277B Bonaldo 1.035 0 0 153 2<strong>3.</strong>010 153 2<strong>3.</strong>010 1.188 4.029 27.0398B Zimella 948 0 0 163 24.539 163 24.539 1.111 4.293 28.8329B Transizione 50 0 0 300 45.000 300 45.000 350 0 45.00010B Produttivo Polo intercomunale 0 0 0 10 1.500 10 1.500 10 0 1.50011B Produttivo Zimella 19 0 0 0 0 0 0 19 0 0TOTALE 4.761 0 0 1.032 156.000 1.032 156.000 5.793 15.600 171.600Volume aggiuntivo PATI per nuove costruzioni e per riqualificazioni, completamento e modesti ispessimenti e comprensivo dei cre<strong>di</strong>ti e<strong>di</strong>lizi: 0 mcVolume aggiuntivo PATI per attività compatibili con la residenza: 156.000 x 10% = 15.600 mcTOTALE Volume aggiuntivo PATI 156.000 + 15.600 = 171.600 mcAbitanti aggiuntivi PATI: 1.032 ab.30


Arch. Roberto SbrogiòCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAArch. Giovanni Frigo P.A.T.I.TOTALE Abitanti ( Abitanti residenti + Abitanti aggiuntivi PATI): 4.761 + 1.032 = 5.793 ab.31


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.DIMENSIONAMENTO GENERALE STANDARDAbitanti reali residenti4.761 ab.Previsione Abitanti aggiuntivi PATI1.032 ab.Totale Abitanti (reali residenti + aggiuntivi PATI)5.793 ab.Standard urbanistici minimi richiesti per la residenza(art. 31, L.R. 11/2004) (5.793 ab x 30 mq/ab) =17<strong>3.</strong>790 mqStandard urbanistici esistenti181.470 mq32


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.ALLEGATO BCALCOLO DELLA S.A.U.33


Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.Il P.A.T.I. determina il limite quantitativo massimo della zona agricolatrasformabile in zone con destinazione <strong>di</strong>versa quella agricola.COMUNE DI VERONELLAIl P.A.T.I. determina il limite quantitativo massimo della zona agricolatrasformabile in zone con destinazione <strong>di</strong>versa quella agricola.Il valore della SAU, Superficie Agricola Utilizzata, del Comune <strong>di</strong> Veronellarilevato nel 5°censimento generale dell’agricoltura del 2000, corrisponde a 13,293Kmq.Il PATI ha provveduto ad un aggiornamento e precisazione <strong>di</strong> tale valore, sulla base<strong>di</strong> un rilievo in loco effettuato nel 2006 e dell’osservazione dello stato <strong>di</strong> fattosull’ortofotogrammetrico del 2003Si ottiene una Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) comunale <strong>di</strong> 16,889 kmq,rispetto alla quale è possibile ricavare la quantità <strong>di</strong> zona agricola trasformabile.Superficie Territoriale Comunale (S.T.C.): 20,847 kmqRapporto S.A.U. / S.T.C.= 81,01% > 61,3%Zona agricola massima trasformabile = S.A.U. x 1,3% = 219.560 mq.COMUNE DI ZIMELLAIl P.A.T.I. determina il limite quantitativo massimo della zona agricolatrasformabile in zone con destinazione <strong>di</strong>versa quella agricola.Il valore della SAU, Superficie Agricola Utilizzata, del Comune <strong>di</strong> Zimella rilevatonel 5°censimento generale dell’agricoltura del 2000, corrisponde a 16,26 Kmq.Il PATI ha provveduto ad un aggiornamento e precisazione <strong>di</strong> tale valore, sulla base<strong>di</strong> un rilievo in loco effettuato nel 2006 e dell’osservazione dello stato <strong>di</strong> fattosull’ortofotogrammetrico del 2003Si ottiene una Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) comunale <strong>di</strong> 16,227 kmq,rispetto alla quale è possibile ricavare la quantità <strong>di</strong> zona agricola trasformabile.Superficie Territoriale Comunale (S.T.C.): 20,075 kmqRapporto S.A.U. / S.T.C.= 80,83% > 61,3%Zona agricola massima trasformabile = S.A.U. x 1,3% = 210.951 mq.34

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