Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.limitrofa area produttiva in Comune <strong>di</strong> Veronella, unitamente alla quale siconfigura come polo produttivo a scala sovra-comunale, al cui interno ricadonoattività <strong>di</strong> primaria importanza per l’economia della fascia orientale della me<strong>di</strong>apianura veronese;- l’impianto produttivo <strong>di</strong> Zimella, marcato dall’attraversamento dell’asse viario<strong>di</strong> connessione territoriale della S.S. n. 500 e lambito ad est dal corso d’acquadel Guà, al cui interno ricadono attività produttive legate all’industria eall’artigianato <strong>di</strong> produzione;- l’impianto, ubicato imme<strong>di</strong>atamente a sud rispetto il nucleo inse<strong>di</strong>ativo <strong>di</strong> S.Stefano, al cui interno ricadono sempre attività legate all’industria eall’artigianato <strong>di</strong> produzione.Cogliendo l’occasione data dall’entrata in vigore della nuova Legge UrbanisticaRegionale n. 11 23-04-2004 il Comune <strong>di</strong> Zimella, assieme al limitrofo Comune <strong>di</strong>Veronella, ha ritenuto <strong>di</strong> avviare la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un Piano <strong>di</strong> Assetto delTerritorio Intercomunale (P.A.T.I.) al fine <strong>di</strong> pervenire ad un riassetto del territoriocomunale affrontando tutte le problematiche che vi insistono. In particolare talenuovo strumento urbanistico, si è posto l’obiettivo <strong>di</strong> operare per una risoluzionedelle problematiche connesse alla riqualificazione dell’impianto urbano delCapoluogo e dei nuclei inse<strong>di</strong>ativi (Volpino, S. Stefano, Bonaldo), attraverso laricollocazione in zona propria delle attività produttive ricadenti al loro interno ealla qualità naturalistico-ambientale del territorio comunale <strong>di</strong> indubbio pregio, taleda meritare azioni <strong>di</strong> ulteriore tutela e valorizzazione in un quadro complessivodella go<strong>di</strong>bilità e fruibilità del territorio aperto con particolare riferimentoall’ambito <strong>di</strong> più elevato valore naturalistico-ambientale (area <strong>di</strong> connessionenaturalistica) relativo alla fascia territoriale <strong>di</strong> depressione valliva delle vecchierisaie.2. Criteri per la costruzione <strong>di</strong> un progetto sostenibile per ilterritorioLa definizione <strong>di</strong> sviluppo sostenibile dato dalle Nazioni Unite (RapportoBrundtland, 1987), che trova maggiori consensi è la seguente: uno sviluppo ingrado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere lacapacità delle generazioni future <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le proprie necessità;Le strategie <strong>di</strong> sostenibilità ambientale emerse nelle recenti esperienze <strong>di</strong>pianificazione in ambito nazionale ed europeo, possono essere schematizzate comesegue:- evitare il consumo <strong>di</strong> risorse rinnovabili (ad esempio acqua e energia) a ritmisuperiori alla capacità del sistema naturale <strong>di</strong> ricostruirle;- limitare al minimo il consumo <strong>di</strong> risorse non rinnovabili (tra cui il suolo);- evitare <strong>di</strong> emettere inquinanti in quantità tale da eccedere le capacità <strong>di</strong>assorbimento e trasformazione <strong>di</strong> aria, acqua, suolo;- mantenere la qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo a livelli sufficienti persostenere la vita ed il benessere dell’uomo, nonché la vita animale e vegetale;- mantenere e, ove possibile, aumentare la biomassa e la bio<strong>di</strong>versità.4
Arch. Roberto SbrogiòArch. Giovanni FrigoCOMUNI DI VERONELLA-ZIMELLAP.A.T.I.Con riferimento al Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio Intercomunale, questi temipossono essere tradotti in:- or<strong>di</strong>nato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo;- compatibilità dei processi <strong>di</strong> trasformazione del suolo con la sicurezza e la tuteladell’integrità fisica e con l’identità culturale del territorio;- miglioramento della qualità della vita e della salubrità degli inse<strong>di</strong>amenti;- riduzione della pressione degli inse<strong>di</strong>amenti sui sistemi naturali e ambientali,anche attraverso opportuni interventi <strong>di</strong> mitigazione degli impatti;- miglioramento della qualità ambientale, architettonica e sociale del territoriourbano e la sua riqualificazione;- consumo <strong>di</strong> nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivantidalla sostituzione dei tessuti inse<strong>di</strong>ativi esistenti, ovvero dalla lororiorganizzazione e riqualificazione;- miglioramento del bilancio energetico del territorio e del suo patrimonioe<strong>di</strong>lizio.Sulla scorta <strong>di</strong> tali presupposti, i principali elementi su cui si fonda il P.A.T.I. <strong>di</strong>Veronella e Zimella sono:- una componente <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a e valorizzazione della complessità ambientaledel territorio nella <strong>di</strong>rezione dello sviluppo sostenibile, con la tutela dei benistorico-culturali-ambientali da inserire nei processi <strong>di</strong> complessivariqualificazione della vita degli inse<strong>di</strong>amenti;- una forte componente progettuale <strong>di</strong> innovazione, con la formulazione <strong>di</strong> nuoviassetti compatibili per governare lo sviluppo del territorio.In sintesi, il P.A.T.I. ha operato affrontando i problemi urbanistici sulla base dei<strong>contenuti</strong> <strong>di</strong> attualità relativi alle problematiche territoriali, ambientali edecologiche, nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> far corrispondere agli inevitabili incrementidell’impegno <strong>di</strong> suolo un complessivo innalzamento della qualità.Il PATI si è occupato del territorio nella complessità dei suoi caratteri:PopolazioneSistema ambientale e paesaggistico:Aspetti geologici, idrogeologici, idraulici;Aspetti naturalistici, ambientali, paesaggistici.Sistema inse<strong>di</strong>ativo:Struttura e morfologia;Organizzazione funzionale;Beni <strong>di</strong> interesse storico-culturale;Sistema relazionale.5