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La cura del bebè - Altervista

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LE PRIME PAPPE<br />

Solitamente, quando il bimbo ha 4 o 5 mesi, il pediatra consegna alla mamma una tabella per lo<br />

svezzamento, nella quale consiglia le tappe per l’introduzione dei cibi solidi, con un ritmo talvolta<br />

serrato. In realtà, spesso si comincia troppo presto, tant’è vero che l’Organizzazione Mondiale <strong>del</strong>la<br />

Sanità consiglia l’allattamento esclusivo fino a 6 mesi. E’ proprio a questa età che possono comparire<br />

i segnali che indicano che il bambino è pronto per iniziare a cambiare alimentazione: il bimbo inizia a<br />

stare seduto da solo (e questo permette una migliore digestione dei cibi solidi), mostra interesse verso<br />

il cibo degli adulti e nella maggior parte dei casi, il suo sistema gastrointestinale ha raggiunto<br />

un’adeguata maturazione.<br />

Se si decide di aspettare almeno i 6 mesi si avrà anche il vantaggio di poter rinunciare agli alimenti<br />

per l’infanzia, costosi e spesso ricchi di ingredienti indesiderati. Anziché acquistare omogeneizzati e<br />

pappe pronte si potrà tranquillamente dare al bambino frutta fresca grattugiata o cotta, e verdure cotte<br />

al vapore o lessate. Carne, pesce e formaggini vengono offerti come omogeneizzato o liofilizzato fin<br />

dai primi mesi, ma possono contenere conservanti ed additivi, e si tratta di alimenti “morti”, che<br />

vengono arricchiti di vitamine e sali minerali per compensare la perdita di valore nutritivo legato alla<br />

lunga lavorazione e conservazione. Il cibo ha anche un aspetto energetico, e nutrirsi di cibo fresco e<br />

di stagione non ha lo stesso significato che nutrirsi di cibo inscatolato e conservato da lungo tempo.<br />

Meglio allora aspettare il momento giusto e proporre al bambino i cibi “veri”, cotti senza grassi e<br />

frullati o passati nella pappa, oppure piccoli assaggi di formaggi quali ricotta e parmigiano. E’ vero<br />

che esistono in commercio omogeneizzati senza additivi e di agricoltura biologica, ma è sempre e<br />

comunque preferibile usare i cibi freschi e riservare i vasetti per le emergenze (viaggi, ecc).<br />

L’introduzione <strong>del</strong>la carne fin dai primi mesi è l’argomento che spesso giustifica l’utilizzo di<br />

liofilizzati ed omogeneizzati. In realtà, secondo alcuni Autori e Medici, è possibile e nutrizionalmente<br />

adeguato proporre uno svezzamento vegetariano anche a genitori che intendono in seguito introdurre<br />

carne ed altri prodotti animali, posticipando l'assunzione degli stessi a un'età più indicata per il bimbo<br />

e incrementando nel frattempo il consumo di proteine vegetali quali legumi, tofu e derivati, seitan in<br />

associazione con i cereali. Per le indicazioni al riguardo vi rimandiamo ai libri descritti nella sezione<br />

“Letture per Genitori Consapevoli” e al sito di Francesca G http://xoomer.virgilio.it/tatanone/<br />

Per quanto riguarda le tisane, attenzione a quelle granulari, che di solito contengono zucchero. Se<br />

desiderate offrire <strong>del</strong>la camomilla o <strong>del</strong> finocchio al vostro bambino, comprate una manciata di fiori o<br />

semi in erboristeria e preparate la tisana al momento, senza zuccherarla. Ricordate comunque che un<br />

bambino allattato al seno non ne ha bisogno, ed anzi possono interferire con il meccanismo domandaofferta<br />

<strong>del</strong>l’allattamento.<br />

Le farine precotte sono praticamente l’unico prodotto per l’infanzia che può valere la pena acquistare<br />

per i primi tempi. <strong>La</strong> loro elevata digeribilità le rende adatte a far incontrare al <strong>del</strong>icato apparato<br />

digerente <strong>del</strong> bambino i cereali. Un’alternativa migliore, ma non sempre possibile, è di preparare la<br />

farina da sé, se si possiede un macina cereali casalingo, oppure fare macinare i cereali presso un<br />

negozio biologico (alcuni offrono questo servizio), ricordando che la farina si conserva al buio per<br />

una settimana o poco più. <strong>La</strong> farina così preparata andrà tostata (se si ha il macina cerali casalingo,<br />

meglio ancora tostare i chicchi prima <strong>del</strong>la macinatura), per trasformare l’amido in destrosio ed<br />

aumentarne la digeribilità, e quindi cotta a lungo nel brodo di verdura.<br />

Per preparare le pappe non sono quindi necessari ingredienti speciali, né prodotti per l’infanzia, né<br />

ricette alchemiche. E’ sufficiente comprare frutta e verdura fresca di stagione (meglio se biologica) ed<br />

usarla per le proprie preparazioni nel modo più semplice possibile. Il brodo di verdura è la base<br />

classica <strong>del</strong>le pappe di cereali, e si può preparare di volta in volta con una manciata <strong>del</strong>le verdure a<br />

disposizione. Se ne può anche preparare una quantità maggiore e congelarlo in contenitori<br />

monoporzione (magari riutilizzando vasetti <strong>del</strong>lo yogurt, vaschette dei formaggi e simili) per averlo a<br />

disposizione in caso di bisogno. <strong>La</strong> stessa cosa vale per legumi, carne e pesce. <strong>La</strong> frutta richiede<br />

pochissima manipolazione, e può essere semplicemente grattugiata al momento, oppure cotta in<br />

pochissima acqua.<br />

Lo svezzamento dovrebbe accompagnare il bambino verso l’alimentazione dei “grandi”, perciò è<br />

bene pensarlo come una vera e propria educazione alimentare. Se facciamo conoscere al bambino i<br />

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