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La parola e la cura

Il pregiudizio: l'evitabile e l'inevitabile delle convinzioni consapevoli Numero 1 Anno 2015 La Parola e la cura è una rivista rivolta a tutti i professionisti che utilizzano la parola nel loro lavoro, parla di counselling perché con questo termine indichiamo le comunicazioni professionali caratterizzate da una costante attenzione alla relazione con l'altro, alla qualità dello scambio comunicativo, all'efficacia dei messaggi.

Il pregiudizio: l'evitabile e l'inevitabile delle convinzioni consapevoli
Numero 1 Anno 2015

La Parola e la cura è una rivista rivolta a tutti i professionisti che utilizzano la parola nel loro lavoro, parla di counselling perché con questo termine indichiamo le comunicazioni professionali caratterizzate da una costante attenzione alla relazione con l'altro, alla qualità dello scambio comunicativo, all'efficacia dei messaggi.

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<strong>la</strong> <strong>paro<strong>la</strong></strong> e <strong>la</strong> <strong>cura</strong> <br />

Il pregiudizio: l’evitabile e l’inevitabile delle convinzioni inconsapevoli <br />

David Copperfield in Valpadana <br />

Massimo Giuliani <br />

È l’ultima seduta del<strong>la</strong> giornata. Nino mi racconta che anni fa sul <strong>la</strong>voro conobbe una donna e <br />

prese a frequentar<strong>la</strong>. Mesi dopo <strong>la</strong> moglie Mara scoprì dei messaggi nel suo cellu<strong>la</strong>re e successe un <br />

disastro. <br />

È un uomo corpulento e malinconico dal passato molto triste: ha una mamma da sempre <br />

inspiegabilmente ostile, e troppo brevemente ha potuto godere dell’affetto del tenero papà, che <br />

morì in un incidente per un assurdo ritardo dei soccorsi. L’uomo con cui sua madre cominciò a <br />

convivere dopo una breve vedovanza fece sì che Nino fosse allontanato prima in un collegio e <br />

poi presso i nonni paterni, mentre il posto di suo fratello Sergio in casa non fu mai messo in <br />

discussione. <br />

Nino tornò a sedici anni, quando ebbe un <strong>la</strong>voro e <strong>la</strong> possibilità di passare con <strong>la</strong> madre meno <br />

tempo possibile. Dopo il militare conobbe Mara e decisero di sposarsi. All’annuncio in casa <strong>la</strong> <br />

madre rispose con asprezza: non l’aveva voluto con sé ma era come se non sopportasse che <br />

facesse un progetto di vita proprio. Durante il fidanzamento Nino continuò a versarle quasi tutto <br />

lo stipendio (da tempo Sergio teneva per sé quel che guadagnava). Fino all’ultimo, Nino e Mara <br />

non seppero se <strong>la</strong> donna avrebbe partecipato al<strong>la</strong> cerimonia. <br />

Dopo il matrimonio Nino cambiò <strong>la</strong>voro: viaggiare all’estero come tecnico per <strong>la</strong> sua ditta non si <br />

conciliava con <strong>la</strong> vita familiare. Rilevò l’attività del suocero che vendeva prodotti per <strong>la</strong> casa <br />

spostandosi con un furgone nei cortili e nelle piazze (in una di quelle mattine passate ad attendere <br />

le massaie del quartiere Nino conobbe <strong>la</strong> donna che avrebbe frequentato in segreto). <br />

Oggi è depresso e cupo, si sente scadente come padre e ancora peggio come marito. Le figlie sono <br />

molto preoccupate per lui, che con loro non ha mai fatto <strong>paro<strong>la</strong></strong> del proprio passato doloroso. <br />

Gli propongo di tornare da me con Mara. Nino accetta, ma mi chiede di ascoltare ancora per un <br />

po’ <strong>la</strong> sua storia triste. E così <strong>la</strong> volta dopo. Conosco Mara al<strong>la</strong> quarta seduta: è come me l’ero <br />

immaginata, una donna forte nel<strong>la</strong> quale facilmente trova appoggio un uomo che si sente un <br />

bambino rifiutato. <br />

Mi dice subito di essere molto irritata con Nino. Ha appena saputo che un piccolo debito <br />

contestatogli dall’ufficio delle imposte anni prima è diventato nel frattempo una grana di ben altre <br />

dimensioni. Si sarebbe potuto evitar<strong>la</strong> allora con una spesa irrisoria, ma Nino non lo fece: per di <br />

più ha nascosto <strong>la</strong> cosa a Mara fino ad oggi! Perché? Non sa spiegarlo. <br />

Come per gli sms proibiti, pare che Nino continui a combinare guai che prima o poi Mara <br />

scoprirà, per redarguirlo e poi riaccoglierlo come una mamma che non può voltare le spalle a un <br />

figlio fragile. Per di più Nino ha trovato il modo di affiliarsi al suocero, ereditandone il <strong>la</strong>voro e <br />

vivendo nel<strong>la</strong> riconoscenza verso di lui. <br />

Nel<strong>la</strong> seduta successiva mi raccontano che due sere prima Nino ha portato fuori il cane ed è <br />

sparito da casa per alcune ore. Le figlie l’hanno ritrovato dopo mezzanotte, e su una panchina lui <br />

ha rive<strong>la</strong>to loro in <strong>la</strong>crime <strong>la</strong> fonte di tutto il suo dolore: si sente una nullità perché per tutta <strong>la</strong> vita <br />

si è sentito respinto dal<strong>la</strong> madre. Le ragazze lo abbracciano, lo conso<strong>la</strong>no, <strong>la</strong> madre li raggiunge <br />

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