Cinque sfide alla Chiesa del XXI secolo - Chiesa Cristiana ...

Cinque sfide alla chiesa del XXI Secolo
Alberto Mungai
2:46; 4:24). Lo dobbiamo desiderare ardentemente, adoperarci perché si manifesti
nelle nostre riunioni di preghiera. Se Paolo ci esorta a stare perfettamente uniti,
vuol dire che è possibile.
Ma si può essere uniti nonostante le diversità culturali, regionali, locali? E’
sempre l’Apostolo delle Genti a darci la risposta. Come abbiamo visto, egli era
pronto a rinunziare ai suoi diritti e privilegi, pur di non scandalizzare il fratello
debole nella fede (Rom. 14:13-22). Era pronto a farsi “Giudeo con i Giudei” (I
Cor. 9:20-23): per evitare discussioni con Giacomo e gli anziani di Gerusalemme,
accettò umilmente il loro consiglio di “comportarsi da osservatore della legge”
(Atti 21:20-24,26).
Paolo rappresenta un esempio luminoso per chi oggi è desideroso di mantenere
l’unità del Corpo di Cristo. Saper cedere sulle cose secondarie, come quando per
preservare la sua buona testimonianza fece circoncidere Timoteo (Atti 16:3), lui
che era profondamente convinto dell’inutilità della circoncisione nella carne. Che
cosa possiamo cedere per amore dell’unità? Che cos’è secondario, e dunque
rinunciabile? Il problema è che tutto sembra irrinunciabile. Soprattutto, non si
vuole rinunciare ad affermare le proprie posizioni.
Improvvisamente, vediamo gente sbuffare e andarsene in un’altra chiesa più a loro
somiglianza. Persone inizialmente entusiaste dell’atmosfera comunitaria, qualche
tempo dopo le sentiamo concludere: “qui non c’è amore”, e se ne vanno. Si
raddoppiano i locali di culto, aumentano coloro che si autoproclamano ministri e
pastori: purtroppo sono spesso unicamente il risultato di divisioni e di vedute
settarie.
LVI Anno Accademico 2010-2011 48