Numero 3 - Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II

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anno scolastico 2009/2010 no BINDS N° 3 Periodico degli studenti del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II Piazza Monte Grappa 5 - 00195 Roma 3 4 6 12 13 14 18 19 20 22 23 EDITORIALE Una gradita sorpresa Scambio con Ginevra Berlino val bene un viaggio Tunisia projet “Didone” Scambio con Francia Un, deux,Troyes: Voilà la France! Scambio con San Pietroburgo Scambio con Danimarca Sentiero della libertà Il Caravaggio Direttore Emilio Fatovic Direttore responsabile Francesco Alario Redazione Giorgio Armellini Giulia Baccarini Niccolò Bovicelli Rachele Buonomo Chiara Carrozzi Ludovica De Santis Fernando De Stefanis Andrea Frollà Giulia Gargano Andrea Luciani Maria Luisa Mancini Carlo Panella La Capria Francesca Sabatini Ginevra Sorbelli Carlo Tonello Giulia Valenti Filippo Vandenbulcke Francesca Ventimiglia Disegni / Base Immagini Giulia Valenti Edoardo Caroselli Foto Alunni del Convitto Collaborazioni di Febronia Cappadona Maria Teresa Buonocore Vittorio Desideri Impaginazione e stampa Eurografsud srl via delle Grotte, 11 00040 Ariccia (Roma) tel. 06 9344741 www.eurografsud.it
EDITORIALE no BINDS 3 Da circa vent’anni il Convitto Nazionale di Roma offre ai suoi studenti la possibilità di viaggiare perché il viaggio fornisce l’occasione per dilatare i cinque sensi: sentire e comprendere in modo più profondo, guardare e vedere in modo più intenso, assaporare e toccare con maggiore attenzione.Teso e pronto a nuove esperienze, l’individuo registra più dati rispetto al consueto.Viaggiare intima il pieno funzionamento dei sensi, ma anche della mente e della riflessione. Emozione, affezione, entusiasmo, stupore, domande, sorpresa, gioia e sbalordimento, ogni cosa si mescola nell’esercizio dello spaesamento e della differenza. Si scoprono i colori dell’altrove e gli odori dell’ignoto. E sentendo, si conosce e si capisce. Per tornare. Perché del viaggio fa parte anche il ritorno, non ricchi di cose, ma ricchi di diversità, della diversità che dona un senso all’essere partiti. I filosofi, gli scrittori, i poeti, l’hanno espresso bene e la loro riflessione, la loro emozione, che è cura dei docenti far conoscere agli studenti prima di partire, ci conforta. I nostri ragazzi scrivendo e versificando, anche in lingua straniera, esprimono le emozioni e la ricchezza che scaturiscono dalle esperienze vissute. Il Liceo Classico Europeo, tra le molte peculiarità ha, dall’inizio, quella, particolarissima, degli scambi linguistici e culturali con reciproca ospitalità in famiglia per docenti e alunni. Gli scambi sono organizzati ogni anno dalle docenti di lingua francese e di lingua inglese per, rispettivamente, le classi III e IV. Le mete sono la Francia e le località del nord-Europa con radicato bilinguismo scolastico e culturale di lingua madre-inglese. Lo scambio permette quindi un salto di qualità, un plusvalore nelle emozioni e nella conoscenza dell’Altro-da-sé, poiché si entra nell’intimo delle famiglie, della vita scolastica e della vita tout court dei corrispondenti ; e poi si accoglie - e l’accoglienza ai giorni nostri è concetto importantissimo. Come illustrato nel precedente numero di No Binds, l’internazionalizzazione è la parola chiave dell’Atto d’indirizzo triennale del Rettore e degli organi commissariali, recepita nel Piano dell’Offerta Formativa e perciò, nelle molteplici declinazioni possibili, sarà il distintivo del Convitto Nazionale di Roma. È quindi verso lo scambio che evolveranno tutti i progetti del nostro Istituto, come preconizzato dal Libro Verde dell’Unione Europea che incoraggia la mobilità degli studenti per un processo di conoscenza dell’Altro e delle altre realtà. La conoscenza favorisce la convivenza, la pace fra le persone e fra i popoli. Gli scambi di quest’anno sono stati più numerosi del solito e sono stati realizzati anche dal Liceo Scientifico spaziando per l’intera Europa: significativo è stato lo scambio con Ginevra, come quello con San Pietroburgo. Quelli del Liceo Europeo hanno confermato lo schema positivamente consolidato: con Troyes et Menton (primo “assaggio” di scambio con una classe EsaBac) per la parte francofona e con la Danimarca per la parte anglofona. E poi, nell’ambito della francofonia araba… la Tunisia: i contatti presi per uno scambio futuro inserito in un progetto chiamato Didone che ci permetterà di (ri)scoprire un passato che è già un presente volto al futuro, quello del Mediterraneo. Non tralasciando il report del viaggio a Berlino della VA scientifico, No Binds dedica il giusto spazio agli scambi per documentare la valenza didattica e formativa di queste esperienze e le emozioni che gli studenti riescono a trasmettere al loro ritorno. Francesco Alario
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