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Numero 3 - Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II

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EDITORIALE<br />

no BINDS 3<br />

Da circa vent’anni il <strong>Convitto</strong> <strong>Nazionale</strong> di Roma offre ai suoi studenti la possibilità di viaggiare<br />

perché il viaggio fornisce l’occasione per dilatare i cinque sensi: sentire e comprendere<br />

in modo più profondo, guardare e vedere in modo più intenso, assaporare e toccare con<br />

maggiore attenzione.Teso e pronto a nuove esperienze, l’individuo registra più dati rispetto al<br />

consueto.Viaggiare intima il pieno funzionamento dei sensi, ma anche della mente e della riflessione.<br />

Emozione, affezione, entusiasmo, stupore, domande, sorpresa, gioia e sbalordimento, ogni<br />

cosa si mescola nell’esercizio dello spaesamento e della differenza. Si scoprono i colori dell’altrove<br />

e gli odori dell’ignoto. E sentendo, si conosce e si capisce.<br />

Per tornare. Perché del viaggio fa parte anche il ritorno, non ricchi<br />

di cose, ma ricchi di diversità, della diversità che dona un senso<br />

all’essere partiti. I filosofi, gli scrittori, i poeti, l’hanno espresso<br />

bene e la loro riflessione, la loro emozione, che è cura dei docenti<br />

far conoscere agli studenti prima di partire, ci conforta. I nostri<br />

ragazzi scrivendo e versificando, anche in lingua straniera, esprimono<br />

le emozioni e la ricchezza che scaturiscono dalle esperienze<br />

vissute.<br />

Il Liceo Classico Europeo, tra le molte peculiarità ha, dall’inizio,<br />

quella, particolarissima, degli scambi linguistici e culturali con<br />

reciproca ospitalità in famiglia per docenti e alunni. Gli scambi<br />

sono organizzati ogni anno dalle docenti di lingua francese e<br />

di lingua inglese per, rispettivamente, le classi <strong>II</strong>I e IV. Le mete<br />

sono la Francia e le località del nord-Europa con radicato<br />

bilinguismo scolastico e culturale di lingua madre-inglese.<br />

Lo scambio permette quindi un salto di qualità, un plusvalore<br />

nelle emozioni e nella conoscenza dell’Altro-da-sé, poiché<br />

si entra nell’intimo delle famiglie, della vita scolastica e<br />

della vita tout court dei corrispondenti ; e poi si accoglie -<br />

e l’accoglienza ai giorni nostri è concetto importantissimo.<br />

Come illustrato nel precedente numero di No Binds, l’internazionalizzazione<br />

è la parola chiave dell’Atto d’indirizzo triennale del Rettore e degli organi<br />

commissariali, recepita nel Piano dell’Offerta Formativa e perciò, nelle molteplici declinazioni<br />

possibili, sarà il distintivo del <strong>Convitto</strong> <strong>Nazionale</strong> di Roma.<br />

È quindi verso lo scambio che evolveranno tutti i progetti del nostro Istituto, come preconizzato<br />

dal Libro Verde dell’Unione Europea che incoraggia la mobilità degli studenti per un processo<br />

di conoscenza dell’Altro e delle altre realtà. La conoscenza favorisce la convivenza, la pace<br />

fra le persone e fra i popoli.<br />

Gli scambi di quest’anno sono stati più numerosi del solito e sono stati realizzati anche dal<br />

Liceo Scientifico spaziando per l’intera Europa: significativo è stato lo scambio con Ginevra,<br />

come quello con San Pietroburgo. Quelli del Liceo Europeo hanno confermato lo schema positivamente<br />

consolidato: con Troyes et Menton (primo “assaggio” di scambio con una classe<br />

EsaBac) per la parte francofona e con la Danimarca per la parte anglofona. E poi, nell’ambito<br />

della francofonia araba… la Tunisia: i contatti presi per uno scambio futuro inserito in un progetto<br />

chiamato Didone che ci permetterà di (ri)scoprire un passato che è già un presente volto<br />

al futuro, quello del Mediterraneo.<br />

Non tralasciando il report del viaggio a Berlino della VA scientifico, No Binds dedica il giusto<br />

spazio agli scambi per documentare la valenza didattica e formativa di queste esperienze e le<br />

emozioni che gli studenti riescono a trasmettere al loro ritorno.<br />

Francesco Alario

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