L’ONDA ROSA DEL CICLAMINOLa tela di AracneEd è proprio per sospingere il piùin alto e il più lontano possibile i desideriliberati dai bambini, che permesi si è lavorato a tessere una retefitta di amici pronti a donare tempo,energie e fantasia. All’insosti<strong>tu</strong>ibileaffacendarsi di Delegazioni e Gruppidi sostegno, si sono aggiunti l’en<strong>tu</strong>siasmoin ebollizione di un numerosorprendente di nuovi volontari e lacollaborazione, con la presenza inquaran<strong>tu</strong>no piazze, di Round TableItalia – gruppo di professionisti di etànon superiore ai quarant’anni, chepromuove iniziative a favore dellacollettività.Eleonora Crocè, responsabile dellaDelegazione del Lago di Garda, trevolte mamma, nonché coordinatricedi trentasette piazze (!), riporta quelloche è stato un sentire diffuso: «Lagente comincia a venire perché ci conosce.È il primo anno che lo sentiamoforte». Poi aggiunge: «Il coinvolgimentodegli altri è stata la cosa piùen<strong>tu</strong>siasmante. Dicevo: “Grazie!” emi sentivo rispondere: “Di che? Graziea te che fai qualcosa per <strong>tu</strong>tti!”.Queste cose ti ripagano – concludeEleonora.Le fa eco Susy, da Lucca: «Lapubblicità in tv ha fatto la sua. Nonostantepiovesse, sono venuti amancare i fiori e i gadget. Vendevo<strong>anche</strong> la mi’ nonna se ci fosse stata!».Qualcuno pensava d’incontrarescetticismo e invece ha trovato interesse:«Addirit<strong>tu</strong>ra un signore è venutosabato ed è tornato domenicaper chiedere quello che non avevatrovato in Internet». «Se sono sicuriche i soldi vengono dati a qualcunoche li consegna al posto giusto sonogenerosi – riflette Bruna. Bice la salunga a riguardo: «Sono venute personeche mi hanno portato offerteche avevano raccolto da altri dopoavere visto lo spot. Non eravamopiù invisibili. Ho ripe<strong>tu</strong>to “grazie”un’infinità di volte e mi è sempre statorisposto: “Ma io non ho mica fattoniente. È una maniera di vivere congli altri”». Quindi pun<strong>tu</strong>alizza: «Mihanno sgridato perché ho mandatopoca roba. Con le piante perenniabbiamo creato un giardino fantastico».In paesi abbarbicati nellebalze delle Dolomiti come Zoppèe San Vito di Cadore, Zoldo Altoo Cencenighe Agordino, infatti, laneve arriva presto e brucia i ciclamini,Bice, dunque, da anni proponedelle alternative adatte al rigoredel luogo.Contributi amatissimi e assai preziosisono venuti dalla Protezione CivileSiciliana, la Polizia e i Carabinieridi Arezzo e dalla Croce Rossa di Lucca,che si è volontariata nel numerodi trenta pionieri; ha dotato i nostrivolontari di gazebo, tavolo e p<strong>anche</strong>per allestire lo stand e li ha rifornitidi palloncini e sacchetti bianchi vuoti,una volta esauriti quelli con il logo<strong>ffc</strong>. Soprat<strong>tu</strong>tto, ha messo a disposizioneun mezzo per il trasporto deiciclamini. Racconta en<strong>tu</strong>siasta Susy:«Grazie al loro permesso siamo po<strong>tu</strong>tientrare <strong>nella</strong> zona a traffico limitato(ZTL), che ti sequestrano <strong>anche</strong>la casa se ci vai senza permesso! Iragazzi della Croce Rossa sono statifondamentali per <strong>tu</strong>tto: il volantinaggio,l’animazione dei bambini,il montaggio e lo smontaggio sottol’acqua. Sono stati giorni di puro fuoco,ma, via, lo rifaremo!».Anche Paola Ferlini, responsabiledella “Delegazione della Madonnina”,mi spiega che «per entrare nelcentro storico di Milano serve unamarea di permessi». Anche lei è statauna <strong>tu</strong>rbina di energia pulita. Racconta:«Ho cercato di coinvolgere piùpersone e l’en<strong>tu</strong>siasmo si è diffuso a28 NOTIZIARIO FFC N. <strong>29</strong> DICEMBRE 2010
macchia d’olio. A smistare ottocentociclamini un po’ di paura ci è venuta.Temevo che le persone non fosserointeressate, invece Milano mi s<strong>tu</strong>piscesempre. Quasi <strong>tu</strong>tti ci conoscevano.La gente ci ha cercato: quello cheè stato fatto di comunicazione è statovisto. Fare comunicazione per esserericonosciuti ha funzionato».Nei paesi che non erano mai statiraggiunti dalla divulgazione sullamalattia, l’in<strong>tu</strong>izione di affidare lagestione dei b<strong>anche</strong>tti a persone conosciuteper integrità e altruismo, siè dimostrata efficace. «La conoscenzadiretta dice tanto – osserva FrancescaMusardo, responsabile dellaDelegazione di Lecce. «Per ogni paeseho cercato di trovare gente delposto. Abbiamo trasmesso un sensodi fiducia. Abbiamo fatto tanta informazione,regalato tanti palloncini.Ho trovato tanta risposta in <strong>tu</strong>tti: lepersone più impensabili mi hannodato aiuto. Non eravamo proprioanonimi, ci facevamo notare!».NOTIZIARIO FFC N. <strong>29</strong> DICEMBRE 2010<strong>29</strong>