FILMINSIEMESister ActTitolo originale: Sister Act. Regia: Emile Ardolino. Sceneggiatura: Joseph Howard. Produzione:USA. Distribuzione: Buena Vista Home Entertainment, 2002. Origine: Stati Uniti, 1992. Durata: 96min. Principali interpreti: Whoopi Goldberg, Maggie Smith, Harvey Keitel.La storiaDeloris canta in un nightclubed è l’amante di VinceLa Rocca, un poco diMonicaCurròbuono. Testimone di unomicidio commesso daVince, si rivolge alla polizia che lainserisce in un programma diprotezione dei testimoni e la nascondein un convento, ovviamentetravestita da suora. Lamadre superiora le dà il nome diSuor Maria Claretta e tiene nascostala sua identità anche alleconsorelle.La sua presenza mette asoqquadro il pio asilo e ilvicinato, con il coro e la riqualificadel territorio. Mala sua esuberanza attiratroppe attenzioni e l’examante scopre dove si trova.Quando Vince fa rapireDeloris per ucciderla, lamadre superiora, per salvarla,si vede costretta a rivelarel’identità di suor MariaClaretta alle consorelle,che, insieme alla polizia,riescono a liberarla, a fararrestare Vince e a celebrareuna festosa Messa difronte al Papa.L’insegnamentoDeloris fa molta fatica nelle vestidi suor Maria Claretta perché siritrova in un mondo che non conosce,se non per stereotipi. Ma,in realtà, anche nelle vestidi cantante non si trovabenissimo... Proprio il travestimentopermette disvelare la vera natura altruistadella protagonista edi andare oltre le apparenze.Il conoscere, nel sensoprofondo, il fare amiciziacon tre suore, in particolare,le permette di capireche dietro ad un abito similevivono persone moltodiverse, ognuna con i propridoni. Allegra, vivace, divertente,suor Maria Clarettainfluenza in manierapositiva il convento, portandoloa contatto con il mondoreale, a conoscere e capire le esigenzedel quartiere.La sceneggiatura sfrutta bene ilconvento, perché permette moltebattute umoristiche, ma ancheperché rappresenta un mondonel mondo, dove persone a fiancoa noi vivono in maniera diversa,spesso sconosciuta o incompresa.È facile avere dei pregiudizi suchi è diverso, su chi non si cono-sce. Deloris però guarda oltre ilvestito e vede le persone. Quandoriesce a mettersi sulla stessalunghezza d’onda, la sua «reclusione»nel convento si trasformain infinite possibilità di azione.L’Ora di Religione dicembre 201044
attività■ Perché la polizia nasconde Deloris proprio in un convento?■ Quali sono i problemi che Deloris ha nel vestire i panni di suor Maria Claretta? Sono problemi gravi,difficili da risolvere? Perché?■ La madre superiora è accogliente nei confronti di Deloris? Perché?■ Le altre suore accolgono bene suor Maria Claretta?■ Come ti sei sentito/a tu nell’entrare in classe la prima volta? Come hai accolto un/a compagno/anuovo/a?■ Quando cambia l’atteggiamento di suor Maria Claretta nei confronti delle altre suore?■ Come fa suor Maria Claretta a migliorare il coro delle suore?■ Quando, con la classe, avete realizzato qualcosa di bello? Come ci siete riusciti?■ Perché, secondo te, al parroco piace il nuovo modo di cantare del coro e alla madre superiora no?■ Di cosa si preoccupa Deloris quando viene rapita?■ Cosa dicono le suore quando la madre superiora rivela la vera identità di suor Maria Claretta? Perché?Siamo in classe insieme?Non solo nelle classi al primoanno, ma anche negli annisuccessivi, è purtroppo comunevede re che i bambini siconoscono poco.Sovente ingabbiano, e si lascianoingabbiare, in stereotipied etichette, e non vannooltre.Ecco un’attività per favorireuna conoscenza più vera.1) A coppie, estratte a sorte,mettersi di fronte e osservarsiper pochi minuti.2) Poi girarsi, dandosi la schiena.3) Sul foglio annotare elementidell’aspetto esteriore (coloredegli occhi, dei capelli,altezza, corporatura, segniparticolari...) e del carattere,desunti dal comportamentoin classe o fuori, se si hal’occasione di vedersi.4) Leggere alla classe i risultatidi ciascuno.5) Valutare insieme se e quantole descrizioni corrispondono.È importante soprattutto calcarel’attenzione sugli aspettiche non corrispondono allarealtà o che l’interessato/anon sente veri per sé e capirei motivi delle discordanze.MONICA CURRÒdicembre 2010L’Ora di Religione45