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4 - Elledici

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idrformazioneCome si diventeràinsegnantiIl futuro nuovo sistema per la formazione iniziale dei docenti di ogni ordinee grado di scuola e le ripercussioni sugli insegnanti di Religione.Il 10 settembre scorso il ministro Gelminiha presentato lo schema di decretoministeriale che contiene il regolamentoper la futura formazione inizialedegli insegnanti di ogni ordine e gradodi scuola.Sono note le attese del settore, dopo latravagliata vicenda delle disposizioniSergioCicatelli contenute in merito nella riforma Morattie poi abrogate dal ministro Fioroni.Il sistema previsto dall’art. 5 della legge53/2003, tradotto nel DLgs 227/2005, era statogiudicato troppo complicato nella ripartizionedi competenze tra istituzioni accademichee scolastiche e venne integralmente abrogatodalla legge finanziaria del 2008, che prevedevainvece il semplice ritorno al vecchio meccanismodei concorsi. Con l’arrivo del ministro Gelminiè stata istituita una apposita commissione,presieduta da Giorgio Israel, per affrontarecongiuntamente il problema della formazioneiniziale e del reclutamento del personale docente.I due ambiti sono strettamente legati,ma qui ci soffermiamo solo sul primo aspetto,riservandoci di intervenire sul secondo quandosi avranno informazioni più certe e precise.Un percorso semplificatoSchematicamente, il nuovo sistema prevedeuna formazione universitaria per tutti i docenti,dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore,ma differenziata per ordine e grado di scuola:– per la scuola dell’infanzia e primaria uncorso di laurea magistrale a ciclo unico comprensivodel tirocinio;– per la scuola secondaria di I e II grado, dopola laurea di primo livello, una laurea magistraleed un successivo anno di tirocinioformativo attivo.La differenza tra primo e secondo grado dellasecondaria dovrebbe consistere nella diversaimpostazione del biennio di laurea magistrale,ma per ora non sembra il caso di entrare neidettagli. Per tutti è previsto un accesso a numeroprogrammato (variamente distribuito nel percorsoformativo) ed un esame finale di abilitazione.La logica è quella di una formazione progressivamentesempre più attenta ai contenutidisciplinari da insegnare e meno interessata alladimensione pedagogico-didattica man manoche si sale nel livello scolastico di insegnamento.I percorsi sono pressoché equivalenti nella duratae ciò garantisce l’unicità della funzione docente;l’elemento caratterizzante di questi corsidi studio è il tirocinio, che si presenta come «attivo»,cioè non limitato alla semplice osservazionedel docente esperto che insegna.Il pregio del nuovo sistema è soprattutto la suasemplicità e la possibilità di attuarlo con minimemodifiche degli ordinamenti universitarivigenti. Il difetto principale è il protagonismoeccessivo del mondo universitario: il mondodella scuola avrebbe solo un ruolo ancillare e lecorporazioni scolastiche hanno lamentato laloro emarginazione. Va tuttavia osservato chele scuole (compresi i dirigenti) hanno uno specificoruolo soprattutto nel tirocinio, da svolgeresotto la guida di un docente tutor in servizionella scuola, il quale sarà infine correlatorenell’esame conclusivo del candidato. Quindi,per certi aspetti la dignità della scuola apparesalvaguardata, anche se tutto dipende dai rapportidi forza che concretamente si stabilirannonei singoli casi.L’Ora di Religione dicembre 20106

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