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LE CANZONETTE POPOLARI TRIESTINEIl primo concorso di canzonette popolari triestinefu organizzato nel 1889. L’ideatore fu CarloSchmidl (1859-1944), musicologo ed editore nonchéfondatore del Museo del Teatro di Trieste.La promozione del bando di concorso fu affidataal Circolo Artistico Triestino, al quale appartenevanoalcuni degli autori e <strong>com</strong>positori, poi partecipantialla prima edizione ed altre successive.Grazie al successo piacevole di tali concorsi, nel1896 la Direzione del Rossetti portò stabilmentequeste manifestazioni canore al Politeama, sedeideale di tutti i concorsi successivi che sarannoorganizzati dalla Lega Nazionale prima e dal giornaleumoristico “Marameo” poi.Nel 1957 il concorso diventa Festival ed assume13una veste più <strong>com</strong>merciale ed economica, legataalla votazione del pubblico – ogni consumazioneequivaleva ad una scheda – con il correttivo valutativodella giuria. Il Festival si ripete fino all’anno1960 e poi per diciassette anni non viene più organizzato.Afarlo rinascere, nel 1977, ci pensa FulvioMarion, e, grazie a lui, il Festival prospera ed arrivaai giorni nostri.Abbiamo scelto per la pubblicazione, andandomolto indietro nel tempo, la canzonetta vincitricedel concorso nell’anno 1890 “Bona Fortuna”. Il concorsosi tenne il 29 dicembre nella sala del CircoloArtistico la cui sede si trovava in via del Torrente 24(situata al primo piano di un edificio, tra ViaCarducci e Via Chiozza,ora Via Crispi,poi demolito).Bona Fortuna(Ernesto Luzzato - Un Venezian Triestin alias Felice Venezian)Gigia, col borinetoA caminar xe un gusto.Da brava, svelta, vestiteE vien con mi a San Giusto.E là su quel muretoSe sentaremo arente;Coi oci parleremoE cola boca gnente.A Roma i ga San PieroVenezia ga el leonPer noi ghe xe San GiustoE el vecio suo melon.La luna ghe fa ciaroAi monti, al mar lontan;Gigia, che bela note…Guantime per la man.Pensar da quanti secoliQuel campanil xe là!Pensar, che in quela ciesaMe son inamorà.A Roma ecc.Scoltime, bionda; el mondoTe pol assai girar,Città <strong>com</strong>e TriesteTe stentarà a trovar.Xe vero, tuto el giornoSe sgoba in tel lavor;Epur no se xe bestie,Se ga qualcossa in cor.A Roma ecc.E quando vien la festa,Lassemo ogni secada;A Servola o a Prosecco,Se fa la baracada.La ciribiricocolaFarse scaldar col vin,E saldi in gamba, musica!El gotto fa morbin.A Roma ecc.Tratto da: “TRIESTE MIA!”, 100 anni di canzonette a Trieste, di Fulvio Marion e Pier Paolo Sancin, Pizzicato Edizioni Musicali.

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