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premio arco d'oro - Campo de'fiori

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Giovanni Paolo II in adorazione davanti all’immaginedella Madonna Ad Rupes di Castel Sant’Elia<strong>Campo</strong> de’ fiorialla chiesa, come i tralci alla vite e permanifestare i frutti della vostra fede, delvostro amore e della vostra speranza alsuccessore di Pietro pellegrino in questavostra antica terra, porgo il mio saluto edun rinnovato incoraggiamento a ben continuaresulla scia luminosa della tradizionireligiose e civili, che hanno così nobilmentesegnato la storia dei vostri antenati… ”.Nella palestra comunale, infine, ilPontefice incontra il mondo operaio dellazona e, dopo avere ascoltato il saluto rivoltoglida un rappresentante del mondo dellavoro della ceramica, dice:“ … a tutti il mio saluto e i miei cordialiauguri in questa giornata del primo maggiofesta dei lavoratori, cioè vostra festa,come di tutti gli uomini e le donne che nelmondo si guadagnano il pane col sudoredei loro volti, vale a dire con il loro lavoro… ”.“ … in questo senso il primo maggio è unafesta veramente universale, poichè il lavoroè , o dovrebbe essere, una vocazione euna reale possibilità per tutti … ”.Quando quella sera del 16 ottobre 1978,giorno della Sua elezione, il nuovoPontefice si affacciò alla loggia dellaBasilica Vaticana, la folla restò sorpresa esmarrita, non solo per il nome del Papaappena eletto, poco noto, ma anche perchési trattava di un Cardinale non italiano.Da ben 455 anni, infatti, dall’elezionedell’olandese Adriano VI - AdriaanFlorensz, 1522 - 1523, nessun Papa stranieroera stato eletto; pare che in quellaoccasione il Cardinale GuatemaltecoCasariego, andasse chiedendo chi fossemai quel Cardinale che si chiamava “bottiglia”o qualcosa di simile.Giovanni Paolo II, esprimendosi in buonitaliano, si presentò alla folla come: “ … ilPapa venuto da lontano … ” avvertendoche: “ … se sbaglio mi corigerete … ”,naturalmente questo insolito modo di presentarsigenerò un applauso d’entusiasmo.Gli avvenimenti che hanno accompagnatoil pontificato di Giovanni PaoloII sono a tutti noti, a partire dainumerosi viaggi compiuti e ispirati,queste le sue parole:“ … Per annunciare il Vangelo“ … Per confermare i fratelli nellafede“ … Per consolidare la chiesa“ … Per incontrare l’uomoTra le visite Pastorali del Papa “venutoda lontano” in provincia di Viterboricordiamo quella del 17 settembre1989, presso il casello autostradale diOrte, presenti gli operatori dellaSocietà Autostrade, le forze di Poliziae gli automobilisti che percorrono lestrade, spesso a velocità eccessiva,per l’inaugurazione della Statua dedicataalla Vergine a ricordo dell’annomariano, opera dello scultore viterbeseRoberto Joppolo.Il casello autostradale di Orte, luogoscelto per la collocazione della Statua, sitrova esattamente a metà del tragitto checollega Roma ad Assisi, percorso nel 1210da San Francesco nel suo viaggio verso laSede Apostolica.Alla cerimonia partecipava Mons. VescovoDivo Zadi consacrato l’8 aprile 1989 dall’alloraSegretario di Stato CardinaleAgostino Casaroli e entrato nella Diocesi diCivita Castellana il 13 maggio dello stessoanno.“ … Te Episcupum Civitatis CastellanaeNominamus ... ”recita la Bolla Pontificia di nomina di PapaGiovanni Paolo II.Chi scrive ricorda bene quell’aprile 1989poichè , a tarda sera, quasi notte, il mioamico avvocato Carlo d’Emelis, mi telefonadalla sua abitazione di Palazzolo Milanese,in provincia di Milano, per informarmi delfatto che Mons. Divo Zadi, suo carissimoamico fin dai tempi in cui questi svolgevail suo Ministero a Petroio e Montichiello edel quale tante volte mi aveva parlato, erastato consacrato Vescovo ed era statoeletto alla Chiesa di Civita Castellana e,scusandosi per l’ora, mi disse che non erariuscito ad aspettare “stamani mattina”,come era solito intercalare da buon toscano.Questi benedetti toscani!Carlo d’Emelis aggiunse:“..Ricorda ciò che ti dico questa sera,avrete un grande Vescovo a CivitaCastellana: un amico, un fratello, unpadre...”oggi possiamo ben dire di avere avuto “ …un grande Vescovo, un amico, un fratello,un padre … “, a cui tutti siamo riconoscentie profondamente legati.Ma torniamo alla inaugurazione di cuisopra, nel corso della quale il futuro Beatoespresse un insegnamento profondo sulla“Prudenza”, intesa come dovere civicosulle strade e come virtù soprannaturaledell’animo umano:“ … la vita di Maria fu più volte segnata17dalle esigenze del cammino, Ella sa checosa vuol dire camminare per le stradedella terra, con tutti i pericoli e gli imprevistiche ciò comporta. Maria e Suo Figliosono i modelli per l’ Uomo contemporaneo,per aver percorso il cammino terrenocon lo sguardo vigile alle necessità dei fratelli…”“la prudenza nella guida, l’attenzionegenerosa ai compagni di viaggio portanoad impegnarsi nel camminoperché : sereno sia il viaggio, il percorsosia ricco di esperienze di umanità , felicesia il ritorno”Giovanni Paolo II, pronunciò queste paroledi fronte la Statua di Orte indicatacome: Vergine Prudentissima, Stella lucente,Guida sicura:“ … possa la Vergine illuminareil cammino e rendere sicura la stradadella vita di ogni uomo … “Rileggiamo adesso alcune delle parole disaluto che Mons Vescovo Divo Zadi indirizzòal Pontefice in quella occasione:“ … Beatissimo Padre, questo nostroappuntamento di oggi ha un grande significatosociale e religioso…..veniamo dasituazioni e da ambienti diversi, … ci uniscela fede in Dio e tanta fiducia nell’umanità… ““ … Questa assemblea ha i riflessi dellagrande Famiglia alla quale provvidenzialmenteil Signore Vi ha posto a Guida … ““ … Vi siamo riconoscenti per una presenzache ci incoraggia tanto … ““ … Santo Padre benedite il nostro personalecammino, i nostri progetti, il nostrolavoro … ”Un ultimo ricordo su Papa Voityla.Antonino Zichichi, fisico nucleare di famamondiale, ordinario di fisica superioreall’Università di Bologna, in una delle suenumerose pubblicazioni, racconta che, aun giornalista che gli chiedeva perché credessein Dio, rispose, per tre motivi:Galileo Galilei, la Scienza e GiovanniPaolo II.Per quanto attiene il terzo motivo lo scienziatochiariva che: “ … il terzo motivoriguarda i fatti della vita quotidiana e lacronaca che diventa Storia con una Chiesache sa dare al mondo, quale successore diPietro, l’unico grande filosofo morale deinostri tempi …”“ … Tempi in cui le previsioni erano che lapotenza militare ed ideologica dell’URSScontinuasse a dominare l’Europa per almenomille anni ancora. E invece nel cuoredell’impero sovietico, la cui religione è l’ateismodi Stato, è nata la Chiesa del silenzioche ha fatto crollare il muro di Berlinomille anni prima del previsto … ““ —- E’ difficile credere che anche questosia frutto del caso o del nulla … ”.Il professor Petr Kapitza, scienziato scopritoredella “Superfluidità ”, espulsodall’Università e ridotto a vivere senza stipendiofino alla morte di Stalin, per essersirifiutato di dirigere il progetto H dellabomba sovietica, così definiva GiovanniPaolo II, oggi Beato:“ … Luce del mondo accesasi per cacciarele tragiche tenebredel nazismo e dello stalinismo … ”.

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