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InDialogo 211.pdf - parrocchiaditagliuno.it

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DIARIO ORATORIOfede straordinarie.Wojtyla è statoper tutta la sua v<strong>it</strong>a un costruttoree sosten<strong>it</strong>ore della pace, unostraordinario comunicatore, unuomo dalla volontà d’acciaio, unesempio per tutti, soprattutto peri giovani.I GIOVANI, appunto... PapaWojtyla nutriva un affetto specialeper i giovani ai quali si sentiva particolarmentevicino, e dai qual<strong>it</strong>raeva energia spir<strong>it</strong>uale. Fin daquando era un giovane sacerdote,egli fu un punto di riferimento perle nuove generazioni, che lui stesso,del resto, cercava in un rapportoreciproco di affetto. I ragazziscoprirono presto che quel preteera diverso dagli altri: non parlavasolo di chiesa, di religione, maanche delle questioni esistenzialicome l’amore, il lavoro, il matrimonio;offriva loro i suoi insegnamenti,li esortava a non accontentarsima a cercare Dio in ognicosa. Fu in quel periodo che ilPapa inventò l’”apostolato dell’escursione”,portando i ragazzi e leragazze in montagna, in campeggio,ai laghi. Per non dare nell’occhiosi vestiva con ab<strong>it</strong>i civili, e glistudenti lo chiamavano zio.Divenuto Papa, questo rapportospeciale con i giovani si è ulteriormenteevoluto e radicato; con iragazzi ha sempre scherzato, parlatoa braccio, costruendo unanuova immagine di ponteficeromano, lontana da quella solennee lontana di molti dei suoi predecessori.Giovanni Paolo II amava i giovani,li considerava la speranza e l’unicasalvezza per l’uman<strong>it</strong>à: “Se saretequello che dovete essere, incendiereteil mondo!”,“Si deve puntaresui giovani. Io lo penso sempre,a loro appartiene il TerzoMillennio”. Ai due milioni e mezzodi giovani radunatisi a Roma inoccasione della prima giornatamondiale della gioventù nel 1983,rivolse le famosa e bellissimaimmagine delle sentinelle a guardiadel futuro: “Cari amici, vedo invoi le sentinelle del mattino inquest’alba del terzo millennio”. Eancora: “Abbiamo bisogno dellagioia di vivere che hanno i giovani:in essa si riflette qualcosa dellagioia originaria che Dio ebbecreando l’uomo”; “A me piacesempre incontrare i giovani; nonso perché, ma mi piace, i giovanimi ringiovaniscono”.Fu proprio per consolidare questorapporto con i giovani chepapa Wojtyla, a partire dal 1984,ha cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o le famose GiornateMondiali della Gioventù, un incontroa cadenza biennale tra il papae i giovani cattolici di tutto ilmondo, che in fondo altro non è,in termini molto più vasti, chequell’ ”apostolato dell’escursione”adottato negli anni di parroco aCracovia. Si è rivelato un successostraordinario, al di là di ogni aspettativa:dal 1987 al 2002 centinaiadi migliaia di ragazzi lo hannoaccolto a Buenos Aires, a Santiagode Compostela, a Czestochowa inPolonia, a Denver, a Manila nelleFilippine, a Parigi, a Roma eToronto, dopo giorni di preghiera,raccoglimento, ma anche feste,canti e balli. E i giovani hanno semprericambiato questo profondosentimento per il papa polacco:impossibile dimenticare i tanti giovaniaccorsi a Roma il 2 aprile2005 per dare l’ultimo saluto alPapa; impossibile non emozionarsidi fronte alle immagine dei migliaiadi giovani che a una voce cantavanoe pregavano durante leGiornate Mondiali dellaGioventù.20Indialogo n. 211

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