11.07.2015 Views

28 novembre 2009.pdf - Il Giornale dell'Altopiano

28 novembre 2009.pdf - Il Giornale dell'Altopiano

28 novembre 2009.pdf - Il Giornale dell'Altopiano

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

RUBRICHEDisciplinato dal codice civileagli artt. 978 e ss., viene definitousufrutto il diritto di usarela cosa altrui e trarne i frutti,rispettandone la destinazioneeconomica ed avendo riguardoallo scopo alla quale la cosastessa è destinata. In caso diusufrutto, pertanto, al proprietariodel bene resterà solo lanuda proprietà, ovvero la proprietàspogliata del potere ditrarre utilità dalla cosa.L’usufrutto si può costituire:contrattualmente (a titolo gratuitoo oneroso); per atto diultima volontà (testamento);per legge (ad es. è il caso deldiritto spettante ai genitori suibeni dei figli minori); perusucapione; per provvedimentogiudiziale (ad es. a seguitodella divisione dei beni in sededi separazione tra coniugi). Vanotato che, se la costituzioneè volontaria ed ha ad oggettobeni immobili, l’atto di costituzionedovrà essere stipulatoper iscritto, nonché trascritto.Sabato <strong>28</strong> <strong>novembre</strong> 20098l’Altopiano 19L’avvocato risponde – Domande, curiosità, approfondimenti di carattere legaleCOS’E’ L’USUFRUTTO?L’usufrutto è un diritto per suanatura temporaneo, la cui durata,normalmente, viene previstadall’atto con cui il dirittoviene costituito. Essa, in ognicaso, non può eccedere la duratadella vita dell’usufruttuario(ovvero la morte di questi necomporta l’estinzione) e quandoè costituito a favore di personagiuridica non può superarei 30 anni.Quanto all’oggetto, l’usufruttopuò riguardare sia beni mobiliche immobili. Sono esclusi i beniconsumabili, che si utilizzanouna volta sola (ad es. i cibi e lebevande, gli oli e le benzine, ildenaro, etc.). <strong>Il</strong> godimento diquesti beni da parte di personadiversa dal loro proprietarioviene detto quasiusufrutto: il quasiusufruttuario acquista la proprietàdei beni e ha l’unico vincolodi restituire, al termineprefissato, altrettante cosedella stessa specie e qualità oil relativo valore di stima. Sono,invece, inclusi nei possibilioggetti dell’usufrutto i benideteriorabili (come un vestito,una macchina, etc.), che andrannousati sempre nel rispettodell’uso al quale sono destinatie che, al momento dell’estinzionedell’usufrutto, andrannorestituiti nello stato incui si trovano. Appartengonoall’usufrutto sulla cosa principalegli accessori che ne fannoparte integrante, le pertinenzee le accessioni, compresianche gli incrementi del beneche si verifichino successivamentealla costituzione del diritto.L’usufruttuario gode di alcunidiritti ed è vincolato a taluniobblighi.Vediamoli in sunto.All’usufruttuario spettano: ilpotere di godimento del benetramite il possesso dello stesso,con potere di agiregiudizialmente nei confronti delterzo che pretenda di esercitareillecitamente tale possesso;l’acquisizione dei frutti naturali(ad es. i prodotti agricoli)e civili del bene (ovvero icorrispettivi che derivano dalgodimento del bene da partedi terzi, ad es., i canoni di unalocazione); il potere di disporredel proprio diritto diusufrutto (ovvero di cederlo aterzi), se ciò non è vietato dall’attocostitutivo -sebbene ciò,di regola, non modifichi i terminidi estinzione legati al dirittodel cedente-; il potere didisporre del proprio diritto digodimento (ovvero concederloin locazione od incomodato).L’usufruttuario, allo stessotempo, dovrà: restituire la cosaal termine del suo diritto diusufrutto; usare la diligenzadel buon padre di famiglianel godimento della cosa; nonmodificare la destinazione dellacosa (ad es. non trasformareun giardino in orto); fare(salvo dispensa) l’inventariodei beni e prestare garanzia sull’osservanzadegli obblighi diconservazione e restituzionedegli stessi; pagare gli oneriderivanti dalla custodia delbene (imposte, canoni, renditefondiarie, interventi di manutenzioneordinaria, riparazioniordinarie, etc.); se oggettodell’usufrutto è un’eredità,LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIAI lettori che voglianosottoporre domande suqualsiasi questione dicarattere legale al nostroavvocato possono inviareuna mail all’indirizzoredazione.altopiano@tiscali.ito scrivere a “L’avvocatorisponde – <strong>Giornale</strong>Altopiano, Via MonteSisemol, 9 36012Asiago (Vi)”pagare le annualità e gli interessidei debiti o dei legati dacui l’eredità stessa è gravatae corrispondere al nudo proprietariogli interessi sulla sommada questi impiegata per ilpagamento del capitale dei debitie dei legati.Si sottolinea che, pur non potendomodificare la destinazionedel bene, l’usufruttuariopuò eseguire degli interventi dimiglioramento della cosa. Inquesto caso il credito che glispetta è limitato alla minorsomma tra la spesa da lui sostenutae l’aumento di valoreconseguito dalla cosa per effettodel miglioramento (art.985 c.c.). Gli interventi di manutenzionestraordinaria, invece,spettano al nudo proprietario,a meno che gli stessi nonsi rendano necessari a causadi inadempimentidell’usufruttuario riguardo gliwww.giornalealtopiano.itAvvocato Serena Baùobblighi di ordinaria manutenzione,così come disciplinatodagli artt. 1004 e 1005 del codicecivile.Va ricordato, infine, chel’estinzione dell’usufrutto siverifica: per scadenza del termine;per mortedell’usufruttuario; per prescrizioneestintiva ventennale (pereffetto del non uso); per la riunionedell’usufrutto e della proprietàin capo alla stessa persona(la c.d. “consolidazione”);per perimento dell’oggetto (art.1014 c.c.); per l’abuso chel’usufruttuario faccia del suodiritto (alienando i beni, deteriorandoli,lasciandoli perire,etc.); per rinunciadell’usufruttuario o in conseguenzadi un provvedimentoablatorio della Pubblica Amministrazione(ad es. in casodi espropriazione per pubblicautilità).Invecchiare non significa peggiorare: la favolosa plasticità del cervelloL’invecchiamento è un processoche interessa tutti gliorganismi viventi e che comportamodificazioni biologichenaturali. Nell’uomo siassiste a tali modificazioni delcorpo e delle sue funzioni,seguite da un processo diadattamento psicofisico, giàdopo i 20 anni; il fenomeno ègraduale e progressivo, anchese variabile per ogni individuo.La neurobiologia e laneuropsicologia, che studianole funzioni mentali dell’uomo,hanno fatto passi dagigante e abbattuto numerosi“muri” ideologici da quandoesistono le tecniche dineuroimaging. Esse hannopermesso di capire che il cervelloè l’organo che invecchiapiù lentamente e chenasconde inaspettate capacitàdi rinnovamentocellulare e una straordinariaplasticità. L’invecchiamentocellulare è un fenomeno a cuinon ci si può sottrarre ma chenon costituisce, di per sé, unostacolo al benessere psicologicodi chi è in procinto dientrare nella cosiddetta vecchiaia.Vediamo dapprimacome cambia il corpo. L’apparatosensoriale risente dallaprima età adulta di deficitfunzionali dovuti al progressivoindebolimento dell’apparatovisivo e uditivo. La vistarisente della comparsadella presbiopia e di alcunemodificazioni del cristallino;l’udito invece perde lo spettrodelle frequenze più bassee più alte, già dalla tardaadolescenza. Pensate chealcuni esperimenti hanno dimostratoche è possibile farfuggire da certi ambienti gliadolescenti semplicementeemettendo delle frequenzeper loro fastidiose non udibilidagli adulti! Anche il gusto el’olfatto perdono sensibilitàanche se sembra dimostratoche a livello del sistema nervosocentrale il bulboolfattivo abbia capacità dirigenerazione cellulare. Perquanto riguarda l’apparatocardiovascolare, sievidenziano sclerosivascolari, diminuzione dellaportata cardiaca e riduzionedell’ossigenazione. Learticolazioni possono irrigidirsia causa dell’osteoartrosi epuò presentarsi, soprattuttonelle donne, una riduzionedella mineralizzazione ossea.Vista così, sembra una tragedia.Detto in altri terminiinvece, si tratta dei ben conosciuti“acciacchi” di vecchiaiae niente di più. Oraveniamo al cervello. È indubbioche anch’esso subisce loscorrere del tempo; forseinaspettatamente, sembrache il sistema nervoso sial’organo che invecchia megliograzie alle sue capacitàdi riadattamento. Certamente,come per le altre parti delcorpo, compaiono dellemodificazioni: atrofia dei tessutinervosi e perdita di massa,riduzione delle connessionineurali, ingrandimento dellospazio ventricolare, riduzionedel flusso ematico, abbassamentodel metabolismoautonomo come il controllovascolare e pressorio, deficitdi termoregolazione e aumentodella soglia del dolore.Accanto però ai cambiamentifunzionali gli studi hannoevidenziato che solo alcunefunzioni mentali cedono altempo, mentre altre rimangonoefficienti o addirittura migliorano.La funzione più interessataè l’attenzione e lamemoria. Gli anziani dimostranodifficoltà nei compitidi attenzione divisa, cioèquando viene richiesta la capacitàdi seguire contemporaneamentepiù cose (adesempio seguire il telegiornalee nel contempo ascoltarevostro figlio che vi parla);l’attenzione selettiva e sostenutainvece sembrano intatte.Ovviamente, lacompromissione dell’attenzionecosì come l’aumentodei tempi di reazione agli stimoli,accanto all’indebolimentodella percezione (vista,udito, olfatto) e al rallentamentopsicomotorio (il controllomente-corpo), richiedeall’anziano un accomodamentodella relazione con l’ambienteche viene sostenuto dallefunzioni mentali che non subisconodeperimento. La psichedella persona subisce unamodifica per potersi adattarealle nuove condizioni, ma lo facon grande maestria; non dobbiamopertanto pensare cheinvecchiare significapegiorare. Semplicementel’anziano è diverso dall’adulto.La memoria, “luogo” centraledella nostra mente e del nostrosistema nervoso, ha funzioniche s’indeboliscono e altreche rimangono invariate.Semplicemente, si va incontroad un’amnesia senile benigna.Ad esempio, si tende a dimenticareciò che è stato appresodi recente, perché la funzionedi elaborazione delle informazioninuove è rallentata e menoefficiente; quello che “scricchiola”è la velocità di apprendimentoe la rievocazione, ovveroil “ripescaggio” di informazioniconservate in precedenza.Nel complesso però leabilità più importante rimangonoconservate, come la memoriaprocedurale (cioè la capacitàdi fare le cose) e lamemoria a lungo termine, cioèil bagaglio di esperienze e diconoscenze di tutta una vita.Se ci si tiene allenati, questacapacità di visione globale e disintesi della nostra esperienzapuò essere una straordinariafonte di creatività e di ricchezza.Numerosi esempi di personeintellettualmente brillantici danno l’idea di come poterrimanere in salute ben oltre inovant’anni.Lo stesso vale per l’intelligenza.Certamente l’anziano nonpuò battere un giovane ragazzodi vent’anni in compiti legatialla cosidetta “intelligenzafluida”, ovvero l’insiemedi capacità di base che riguardanola velocità di risoluzionedi problemi, di processamentodi dati o di agilità mentale; nonsfigura invece quando ciò checonta è padroneggiare situazionigrazie alle conoscenzepregresse, alla cultura, allapadronanza linguistica, allacapacità di estrarre i significatigenerali dagli eventi vissuti.Concludendo, mi pare possibilestilare un bilancio di quantoosservato. Certamente l’anzianopuò percepire il cambiodi status come un progressivo“rallentamento”.Ciononostante, il nostro sistemanervoso è pronto ad adattarsie a sfruttare strategicamentele sue capacità se durantetutto il corso della vita loabbiamo abituato a farlo, tenendociattivi, curiosi, stimolati,come fosse un muscolo. Piùsi usa il cervello e più si sfruttala sua favolosa plasticità; piùsi apprende, si è creativi, si affrontanosituazioni nuove, piùsi favorisce il processo dineurogenesi: è dimostrato cheuna mente vivida è il substratopsichico di un cervello predispostoa invecchiare bene,sano, che è in grado di stabilirenuove connessioni neuralie garantire ancora molti annidi funzionamento ottimale.Stefano Rigoni, PsicologoPsicoterapeuta CognitivoComportamentaleTel. 338.2919597 – E-mail:stefanorigoni@hotmail.com

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!