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28 novembre 2009.pdf - Il Giornale dell'Altopiano

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Sabato <strong>28</strong> <strong>novembre</strong> 20098l’Altopiano 25www.giornalealtopiano.itCALCIOEgregio Direttore,mi consenta di replicareall’articolo pubblicatosull’Altopiano n.307 pag.12dove c’è la notizia dell’uccisionedi un cervo femmina per“caccia di selezione” con lafotografia della gloriosa eroina,una cacciatrice di TreschèConca, e la ringrazio fin d’oraper lo spazio che il suo giornalevorrà dare al mio pensiero.Come non restare sconvoltidavanti ad una simile realtà?Molti poeti e scrittori hannosempre fatto un “elogio alladonna”: nella donna vive laparte migliore dell’essere umano.Per sua natura, più inclinedell’uomo al garbo ed alla dolcezza,per la sua prerogativadi essere madre, per la sua indolefanciullesca forse più dell’uomoè più vicina a Dio (fuper questo la Sua ultima opera?),a differenza dell’uomonon teme di esternare amore ,tenerezza e compassione, nonha timore di manifestare ilpianto. La sua sensibilità superaquella dell’uomo, il suointuito precede ogni matematicadeduzione maschile. AlGentili lettrici, mi son semprechiesto: che cos’è la femminilità?Sulla materia i maestri stilistipotrebbero rubarci l’attenzioneper ore, mentre professoridi filologia riuscirebbero afarci addormentare nel tentativodi spiegarci il significato dellaparola. Ci prova “Polianna” nellasua lettera in maniera personalissima,che poi sia una donnaa dire che solo nella donna risiedela parte migliore dell’essereumano, stimola l’idea di un radicatorazzismo verso i portatoridei cromosomi XY, cioè gli uomini.Non oso pensare che tantadisquisizione possa tradursi in“Meglio un uomo morto che unanimale abbattuto”, sarebbe diabolico.Quindi partiamo male,della serie: facciamo una guerraper porre fine alle guerre. La signoraPolianna obietta che lesue affermazioni (“il gentil sessoha una marcia in più rispettoai maschietti …”) sono sostenutee risapute da tutti, manon scordiamo che anche i tedeschi70 anni fa credevanodi essere l’unica razza meritevoledi rappresentare il modelloperfetto dell’HomoErectus. Non serve ricordarecome è andata a finire e torniamoa monte della questione.Una donna centra con ilproprio fucile una cerva, nonc’è atto di bracconaggio, nessuncrimine contro l’umanità:il selvatico per legge non è protettoda normative che lo valutanoin via di estinzione. I“nonni” dell’ungulato sono statiintrodotti sui 7 Comuni alcu-ALTRO CHE ESSERI UMANI!contrario dell’uomo, propensoa guerreggiare, la donnaper sua natura, respinge laviolenza. Sicuramente questa“cacciatrice” non riflettetali caratteristiche!In un altopiano dove gli animalinon si incontrano maidurante le nostre passeggiate,si parla di “selezione”?E uccidere , comese non bastasse, addiritturaun cervo femmina?Ma dove stiamo vivendo,in un inferno peggioredi quello descritto daDante!Si dovrebbe invece cercaredi creare, proprioperché abbiamo la fortunadi vivere fra la natura,una piccola oasi felicedove i nostri bimbi, nipoti e noitutti, si possa venire a contattocon queste meravigliosecreature ,conoscerle, ammirarlee sensibilizzare la gentenel rispetto di tutta la fauna eflora del Creato.Non pensa, Direttore,che, oltretutto,l’Altopiano di Asiago avrebbeun vantaggio nel turismo nonsolo stagionale, ma anche duranteil week-end? Sarebbeun orgoglio per il nostroAltopiano , ma ovviamente,Diana era una donna, e che donna!La rispostaresterà un sogno permolti di noi. Invece sipensa alla caccia, ad uccidereed eliminare anchequei pochi esemplari checi restano e “sbandierare”a destra e a manca la bravuradi sparare con fucilimuniti di cannocchiale , andandofieri e ammirando“100 volte” il macabro trofeo“appeso in garage perla frollatura”.Cerco di smussare la rabbiache è intensa e provo vergognae orrore ad essere dellastessa specie di coloro chegiustificano questo stato dicose .E se gli animali facessero a noiquello che noi facciamo a loro?Diceva G.B.Shaw: “se unuomo uccide una tigre lo considerasport, se la tigre aggredisceuna persona è considerataferocia”Crediamo che gli animali nonabbiano sensibilità? Crediamoche non soffrano? Gli animalini anni orsono, la loro riproduzioneè stata tale da poter valutarefattibile l’abbattimento dipochi capi, un prelievo (è il terminetecnico appropriato) decisoa tavolino dalle istituzioniche si occupano della materia,purché messo in atto neitempi e con modalità contemplatida un regolamento piuttostosevero, il cui non rispettocomporta condanne severe insede civile e penale per tuttibracconieri, e pure la sospensionedell’esercizio venatoriose il reo è cacciatorepatentato. Quindi la normativaè chiara e, stranamente perl’ordinamento italiano, non concedespazio ad interpretazionidi sorta. Ora, è plausibile checi si possa schierare a favoredel selvatico, in democraziaognuno sceglie a chi dare ragioneo torto. Ma è anche giustomettere le cose in chiaro econtrobattere ad alcune palesiinesattezze scritte da“Polianna”. 1) Innanzitutto glianimali hanno più di una associazioneche li protegge, e alcunedi queste sono pureavallate a livello governativo.Tali enti sono indispensabili perun giusto confronto tra le parti.2) L’ultima cosa che fa benealla fauna è quel turismo cheporta migliaia di escursionistifin sulle zone impervie e lontanedai centri abitati, dov’èmaggiore la popolazione di selvatici.Questo tuttavia succedetanto nella stagione degliamori, quanto in quella chevede la gestazione e allevamentodei piccoli, con conseguenzea volta ben più disastrose di chiin una stagione di caccia sparauna sola fucilata su bersagli selezionatiin precedenza e in ottemperanzaa rigorosi piani diabbattimento. 3) Le oasi ( o “parchi”)ci sono già, e si trovano purein Altopiano, sono talmente importantiper il ripopolamento evincolati da limiti che è vietatoentrarci per una passeggiata violandonela quiete. A meno chenon la si compia limitatamenteal sentiero ben segnato. Prendoinoltre le difese di Laura Stella,“la Cacciatrice”, sulla cui femminilitào come dice lei “non capacitàdi esternare amore”, nonspetta a me o a lei Polianna disquisire,e verso la quale nutroprofondo rispetto umano. Mimeraviglio ancora che chi ha inviatola lettera in redazione tiri inballo il Creatore e scriva “questacacciatrice sicuramente nonha le caratteristiche …”, perchéquando andavo al catechismo misi insegnava che davanti a Diosiamo tutti uguali, donne e uomini.Le varie interpretazioni venutedopo sulle Sacre scritturemi interessano poco. Soprattuttose son ragionamenti di comodoche magari vorrebbero in paradisoi trans per il solo fatto chein fondo procurano la felicità aqualcuno. In ultima analisi difendoil mio articolo, che valutocome un pezzo di mera cronaca,certo non meritevole di essereripreso dalle agenzie distampa internazionali, ma comunquelegato ad un territoriodove la caccia ha solide radicistoriche e letterarie. Ho solo resonoto un fatto: l’abbattimento diuna cerva da parte di una donna;la protagonista mi ha passatouna foto che non eccede perefferatezza, ma documental’evento. Vorrei tanto continuareparlando di Diana, dea dellacaccia e della bellezza. Fin daitempi della mitologia classicaquesta figura era rappresentatada una bellissimadonna , quasi semprenuda o a seno scoperto:Artemide per i Greci , Dianaper i romani. Anche nella pitturaè sempre rappresentatasemivestita come si nota neldipinto di Giuseppe Cesari(1568 – 1640) alla PinacotecaCapitolina a Roma dove la deaè a seno nudo anche se completamentevestita. Sempre alLouvre è conservato un dipintodella Scuola di Fontainebleudi Diana cacciatrice vestita soltantodi arco e frecce. Se quellaè un uomo – mi consentaioson un cervo!Giovanni Dalle Fusinesono nel corpo gli stessi esseriviventi come l’uomo: essiamano, soffrono, sentono, hannorapporti sociali come noi esi comprendono nella loro lingua.Come puoi non accorgertenequando guardi un animalenegli occhi, soprattutto quandolo tradisci?Essi sono esseri che non hannola capacità di farsi capirenel nostro linguaggio, che nonhanno avvocati, sindacati cheli difendono non c’è AmnestyInternational per gli animali,non ci sono angeli o santi chevengono in loro aiuto. L’animaleè “solo” nel suo sconfinatouniverso di doloreComunque mi chiedo cosa racconteremoai nostri figli enipotini sulla non- violenza esull’amoreavendo questi esempi e leggendotali articoli “forti” che tifanno venire i brividi! C’è davveromotivo di avere pauraGentile Direttore,mi permetto di scriverle lapresente lettera per porgerei miei più sentiti ringraziamentiper l’attenzione umana e lacompetenza professionaleche ho riscontrato in occasionedelle prestazioni medicheerogate dal reparto diChirurgia dell’Ospedale diAsiago egregiamente condottodal dottor MicheleIuliani.Ritengo opportuno e doveroso,come uomo e come cittadino,evidenziare e valorizzarele risorse umane, sia imedici che il personale ausiliario,che si sonocontraddistinti non solo per ladedizione, la passione per illoro lavoro e l’attenzione allapersona, ma soprattutto persapendo che esistono essericosì spietati, capaci di azionitanto malvage.Ogni atto delittuoso, ogni azioneche genera dolore è comeun’onda disarmonica che vieneprodotta all’interno del tuttoarmonico. Nessuno puònegarlo: la cosa più importantedella vita è…la vita!Per cui, se mi è permesso esenza voler offendere, vorreidire a questa Signora Laura:“Non imbandire la tua tavoladi dolore e di violenza! La vitadi ogni essere vivente è sacra,come la tua, cacciare gli animali,(ognuno dei quali nella suadiversità racchiude una bellezzainspiegabile che ci porta colpensiero all’Infinito), ucciderliper vanto, farli cuocere a scopodi provare piacere e soddisfarela propria ghiottoneria,non c’è nome per delinearequesto misfatto, questo crimine.Regalati un cuore nuovo, unacoscienza più giusta e sensibile, regalati un atto d’amore”PoliannaGentile redazione, ancora una volta, nel “nostro”giornale,ho avuto il dolore di leggere di un cervo dei nostri boschiabbattuto da una donnacacciatrice fornita di fucilecon cannocchiale!Una caccia di selezioneè scritto! Sono veramentesdegnata che sipossa magnificare questauccisione e andarne fieri! Manon si è sparato abbastanza sul nostromartoriato Altopiano durante due guerremondiali? Non sarebbe il caso di far finalmentetacere le armi da fuoco e cominciarea educare queste persone che sidivertono ad uccidere queste innocue bestieall’amore verso la natura inteso nel sensopiù esteso del termine? Vorrei leggere sulgiornale anche qualche voce di dissenso, maforse questo, nel momento attuale, non è “politicamentecorretto”. Aurora StefaniUn grazie al repartodi Chirurgiale elevate competenze professionali.Non posso quindi che esprimerei miei più sentiti ringraziamentied il mio più vivoapprezzamento per l’attivitàsvolta con professionalità ededizione dal reparto di Chirurgiadell’Ospedale diAsiago, che mi sento di poterdefinire “fiore all’occhiello”nell’ambito sanitario.Lettera firmata

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