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Edizione n° 25 del 29-06-2008 (pdf - Webdiocesi

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S<br />

EDITORIALE<br />

Lettera aperta dei Consiglieri<br />

<strong>del</strong>l’Opera Pia “Fondazione Marchi-Rossi”<br />

Che i cittadini sappiano<br />

pettabili Istituzioni carpigiane e<br />

provinciali che leggete questa<br />

lettera, abbiamo atteso di avere<br />

i dati <strong>del</strong> bilancio consuntivo<br />

2007 prima di pubblicare questo breve<br />

resoconto per potervi fornire dati economici<br />

e non solo discorsivi <strong>del</strong>la nostra<br />

attività e <strong>del</strong>la nostra progettualità.<br />

Progettualità che derivava specialmente<br />

dal tenere aperti tutti i canali di ricezione<br />

sia da parte dei Consiglieri, che<br />

<strong>del</strong>la Direttrice, che di ogni collaboratore.<br />

Ora il nostro “documento” è in mano vostra affinché lo<br />

possiate valutare e utilizzare, e ognuna di voi si darà una<br />

spiegazione diversa sul perchè è stato scritto.<br />

E’ forse stato scritto perchè siamo orgogliosi <strong>del</strong> lavoro<br />

nostro, di quello dei nostri collaboratori e <strong>del</strong> patrimonio di<br />

professionalità che abbiamo lasciato? Verissimo.<br />

E’ stato scritto perchè chi vuole possa fare un confronto tra<br />

un prima e un dopo? Vero, però ben sapendo che i parametri<br />

e le circostanze cambiano perciò i confronti non saranno<br />

mai veramente possibili.<br />

E’ stato scritto per rancore ancora non sopito verso la nuova<br />

ASP (Azienda di servizio alla persona), nata il 1° Gennaio<br />

<strong>2008</strong> in seguito a una legge <strong>del</strong>la Regione Emilia Romagna,<br />

legge notoriamente da noi disapprovata sempre e all’unanimità?<br />

Rancore no, piuttosto avversione da sempre all’obbligo<br />

di applicare una normativa irrispettosa <strong>del</strong>le articolate<br />

autonomie presenti nella società. Normativa che toglie<br />

valore al principio di sussidiarietà che invece poteva essere<br />

salvaguardato anche all’interno di una nuova rete di assistenza.<br />

Come hanno fatto tutte le altre Regioni italiane.<br />

Detto questo, è ovvio che noi Consiglieri siamo cittadini<br />

carpigiani e utilizziamo o utilizzeremo i servizi sociali,<br />

perciò abbiamo tutto l’interesse che l’Asp funzioni. Inoltre<br />

i nostri collaboratori, che si sono formati con noi, e noi con<br />

loro, sono ora dipendenti <strong>del</strong>l’Asp ed è normale che desideriamo<br />

il loro successo e i migliori risultati loro e <strong>del</strong>l’Asp.<br />

Insomma le motivazioni sono molteplici, abbiamo messo a<br />

bilancio 2007 questa piccola spesa di stampa per non<br />

lasciare conti da pagare, abbiamo fatto una tiratura minima<br />

per contenere i costi (per cui chi riprodurrà <strong>del</strong>le fotocopie<br />

ci farà solo un piacere ) e questo è tutto.<br />

Giorgio Bulgarelli, Elisa Catellani,<br />

Antonio Gelli, Franco Mestieri, Giliola Pivetti, 4<br />

Attilio Sacchetti, Luigi Zanti<br />

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI<br />

Numero <strong>25</strong> - Anno 23º<br />

Domenica <strong>29</strong> giugno <strong>2008</strong><br />

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)<br />

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)<br />

A don Ivo Silingardi il Premio Donata Testi; menzione d’onore all’Avo<br />

A sorpresa una sfilata di moda con pazienti, psicologhe, medici, infermiere<br />

E’ proprio…<br />

Gran Gala<br />

ph: Roberto Pagliani<br />

Portaparola<br />

L’Avvenire<br />

è nostro<br />

Insieme per<br />

diffondere le idee<br />

PAGINA<br />

3<br />

Fondazione Crc<br />

La legge<br />

<strong>del</strong> fare<br />

Saraceni e Pivetti spiegano<br />

gli interventi più “ricchi”<br />

6/7<br />

PAGINE<br />

Area Nord<br />

A tutto<br />

gas<br />

Si accende il confronto<br />

per l’impianto di Rivara<br />

10<br />

PAGINA<br />

Una copia 1,00<br />

SERVIZI ALLE PAGINE 11, 14 E 23<br />

Festeggiati, premiati, insigniti - I nostri sacerdoti nel cuore <strong>del</strong>la gente<br />

Aimag<br />

11<br />

PAGINA<br />

Globale<br />

o locale?<br />

Riflessioni prima<br />

<strong>del</strong> referendum<br />

16<br />

PAGINA


800 018 405<br />

www.aimag.it<br />

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Relazioni con il Pubblico (Quicittà) <strong>del</strong> Comune di Carpi; i kit saranno inoltre distribuiti nelle principali fi ere<br />

e manifestazioni <strong>del</strong> territorio, , il calendario <strong>del</strong>le iniziative è riportato p<br />

nel sito www.aimag.it.<br />

GRUPPO AIMAG<br />

Insieme a te, insieme all’ambiente<br />

tracce.com


Al<br />

Luigi Lamma<br />

meeting organizzato<br />

dall’Ufficio<br />

diocesano per le comunicazioni<br />

sociali<br />

presso la parrocchia di<br />

Fossoli il 18 giugno scorso<br />

erano presenti circa una trentina<br />

di operatori e collaboratori<br />

già coinvolti nei mezzi<br />

di comunicazione e nei settori<br />

<strong>del</strong>la cultura quindi<br />

molto attenti a recepire e a<br />

confrontarsi con i relatori<br />

Fabio Ungaro, responsabile<br />

nazionale <strong>del</strong> progetto<br />

Portaparola e Domenico<br />

Soffientini, responsabile<br />

<strong>del</strong>l’area nord-est <strong>del</strong>la diffusione<br />

di Avvenire.<br />

San Paolo, mo<strong>del</strong>lo<br />

di comunicatore<br />

“Guai a me se non annunciassi<br />

il Vangelo”. Il principio<br />

sta tutto qui e da qui,<br />

dall’esempio <strong>del</strong>l’apostolo<br />

<strong>del</strong>le genti, mo<strong>del</strong>lo di ogni<br />

comunicatore ha preso il via<br />

la riflessione <strong>del</strong> vescovo<br />

di Carpi, Elio Tinti, in apertura<br />

<strong>del</strong> convegno dedicato<br />

alla figura degli animatori<br />

<strong>del</strong>la cultura e <strong>del</strong>la comunicazione<br />

che si è tenuto a<br />

pochi giorni dall’inizio <strong>del</strong>l’anno<br />

paolino indetto da<br />

Benedetto XVI. “Guardiamo<br />

anche alla testimonianza<br />

<strong>del</strong> diacono Filippo – ha<br />

detto monsignor Tinti – è<br />

attualissima e ci invita a<br />

non rinunciare alla missione<br />

anche in un contesto culturale<br />

e mediatico se non di<br />

persecuzione quanto meno<br />

avverso”. C’è l’esigenza di<br />

educare le comunità cristiane<br />

ad una maggiore comunicazione<br />

prima di tutto <strong>del</strong>la<br />

fede che abbiamo ricevuto<br />

in dono e poi di condividere<br />

“effettivamente e non solo<br />

affettivamente” con il Vescovo<br />

il cammino pastorale<br />

<strong>del</strong>la chiesa locale. Qui entra<br />

in gioco il ruolo strategico<br />

che possono assumere<br />

gli animatori <strong>del</strong>la comunicazione<br />

e <strong>del</strong>la cultura ed il<br />

loro agire traendo contenuti<br />

dalla relazione con i mezzi<br />

<strong>del</strong>la comunicazione sociale<br />

a cominciare dal settimanale<br />

diocesano e da Avvenire<br />

e da altre agenzie<br />

presenti sul territorio secondo<br />

l’intuizione <strong>del</strong> progetto<br />

culturale. Su Avvenire il<br />

vescovo di Carpi ha ribadito<br />

quanto già dichiarato nel<br />

messaggio in occasione <strong>del</strong>la<br />

giornata che la diocesi ha<br />

dedicato al quotidiano dei<br />

cattolici domenica 1 giu-<br />

COPERTINA COPERTINA A cura <strong>del</strong>l’Ufficio comunicazioni la presentazione <strong>del</strong> progetto<br />

Portaparola rivolto agli animatori <strong>del</strong>la comunicazione e <strong>del</strong>la<br />

cultura. Avvenire strumento di riferimento per mettere in rete<br />

media locali e iniziative culturali in un efficace gioco di squadra<br />

Comunicare uniti<br />

Il vescovo Elio Tinti con Fabio Ungaro<br />

e Domenico Soffientini<br />

gno: è una realtà formativa<br />

e informativa che merita la<br />

massima considerazione da<br />

parte <strong>del</strong>la comunità cristiana<br />

a cominciare dai sacerdoti<br />

e dai laici impegnati; è<br />

una fonte ricca e profonda<br />

di riferimenti per un giudizio<br />

sulla realtà ispirato dal<br />

Vangelo.<br />

Domenico Soffientini<br />

Diffondere idee<br />

“Quando si parla di diffusione<br />

di un quotidiano come<br />

Avvenire è importante il<br />

numero di copie ma ciò che<br />

interessa prioritariamente<br />

sono le idee e i valori che<br />

vogliano comunicare”. Da<br />

uomo attento al mercato<br />

Domenico Soffientini non<br />

si lascia sopraffare dalla<br />

logica dei numeri anche se<br />

è opinione di tutti che per la<br />

qualità e i contenuti Avvenire<br />

meriterebbe ben oltre<br />

le attuali 102.000 copie giornaliere<br />

pur restando una <strong>del</strong>le<br />

poche testate che mantiene<br />

da sette il segno “più” nel<br />

saldo <strong>del</strong>le vendite anno su<br />

anno. Un successo non da<br />

poco nel panorama <strong>del</strong>l’edi-<br />

toria. Soffientini sgombra<br />

anche il campo circa dubbi<br />

o perplessità sulla figura <strong>del</strong><br />

Portaparola, che altro non è<br />

che l’animatore <strong>del</strong>la cultura<br />

e <strong>del</strong>la comunicazione<br />

previsto nel direttorio Cei<br />

sulla comunicazione e con<br />

pari dignità con catechisti,<br />

operatori <strong>del</strong>la liturgia e <strong>del</strong>la<br />

carità: non si tratta di un<br />

servizio ad Avvenire o solo<br />

ad Avvenire riguarda tutti i<br />

media cattolici e tutte le<br />

proposte culturali messe in<br />

campo dalle chiese locali.<br />

Quali allora i requisiti di un<br />

Portaparola? “Passione,<br />

conoscenza, formazione e<br />

coraggio – secondo<br />

Soffientini – devono caratterizzare<br />

il profilo <strong>del</strong>l’animatore.<br />

In particolare egli è<br />

chiamato a conoscere ciò<br />

che vuole promuovere e per<br />

comunicare e coinvolgere<br />

ci vuole una specifica formazione.<br />

Oggi con gli strumenti<br />

tecnologici a disposizione<br />

non è possibile che<br />

in una parrocchia o in una<br />

diocesi di piccole-medie<br />

dimensioni non si sappia gli<br />

uni degli altri”.<br />

Fabio Ungaro<br />

Fare squadra,<br />

Avvenire è nostro<br />

In quale contesto socio-culturale<br />

si inserisce la comunicazione<br />

<strong>del</strong>la Chiesa? E’<br />

la domanda alla quale ha<br />

risposto con chiarezza, pur<br />

nell’estrema sintesi, Fabio<br />

Ungaro il quale evocando<br />

esempi e situazioni ha ben<br />

<strong>del</strong>ineato la situazione.<br />

Relativismo, rapporti “liquidi”,<br />

rimozione di ogni tradizione<br />

si coniugano con<br />

situazioni di incertezza anche<br />

a livello ecclesiale, si<br />

pensi alle differenziazioni<br />

sul Family day o alla debole<br />

risposta in difesa <strong>del</strong> Papa<br />

dagli attacchi dopo<br />

Ratisbona.<br />

“Il nostro compito – ha spiegato<br />

il responsabile nazionale<br />

<strong>del</strong> Portaparola – è restare<br />

solidamente ancorati<br />

alla Chiesa, fare squadra,<br />

non esiste un io e te ma solo<br />

un noi. Avere come riferimento<br />

i valori non<br />

negoziabili, vita, famiglia,<br />

educazione, e su quelli agire<br />

compatti pur nel rispetto<br />

di carismi e sensibilità”.<br />

Cantina Sociale di Carpi<br />

PUNTI VENDITA<br />

CARPI - via Cavata, 14 - Tel. 059 643071<br />

CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57 - Tel. 0535 57037<br />

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Aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle 12 e dalle 14 alle 18 - Sabato mattina aperto fino alle 12<br />

Ungaro si è anche soffermato<br />

sulla necessità di prendere<br />

consapevolezza di quanto<br />

già c’è, di sviluppare i talenti<br />

senza farsi assalire dalla<br />

sindrome di Giona cercando<br />

di sfuggire dalle responsabilità:<br />

“Dove non ci siamo<br />

noi ci sono altri, è documentato<br />

che in una realtà<br />

dove opera la Chiesa lì la<br />

gente si riconosce popolo,<br />

dove non c’è la Chiesa è<br />

allo sbando. Ecco perché è<br />

necessario riorganizzare una<br />

presenza, coraggiosa e capace<br />

di farsi sentire”.<br />

Se questo quadro corrisponde<br />

alla realtà ben si comprende<br />

quanto sia vasto e<br />

impegnativo il compito <strong>del</strong><br />

Portaparola, un’impresa<br />

quasi impossibile l’attende?<br />

“Non è così, non è discutendo<br />

di scenari e massimi<br />

sistemi che va vista l’attività<br />

degli animatori – è la<br />

risposta di Fabio Ungaro –<br />

come dimostrano le esperienze<br />

che circolano già sul<br />

sito www.portaparola.it.<br />

Servono cose semplici che<br />

possono arrivare a tutti, la<br />

segnalazione di un articolo<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

3<br />

Sei interessato al<br />

progetto Portaparola?<br />

Vuoi essere un animatore<br />

<strong>del</strong>la comunicazione<br />

e <strong>del</strong>la cultura<br />

per la tua parrocchia o<br />

per la tua associazione?<br />

• consulta il sito<br />

www.portaparola.it<br />

• contatta l’Ufficio<br />

comunicazioni<br />

sociali: 059 687<strong>06</strong>8<br />

oppure<br />

ufficiostampa<br />

@carpi.chiesacattolica.it<br />

di Avvenire con una fotocopia,<br />

una piccola rassegna<br />

stampa che gira in posta elettronica,<br />

l’invito ad una conferenza<br />

fatto in modo adeguato.<br />

Anche se si tratta di<br />

strumenti minimi alla portata<br />

di tutti, sarà fondamentale<br />

il valore che a questo<br />

servizio attribuirà il parroco,<br />

sarà lui a presentarlo<br />

come utile e importante per<br />

la vita <strong>del</strong>la comunità”.<br />

Come era prevedibile altrettanto<br />

diretto è stato il confronto<br />

con i presenti molto<br />

stimolati dalle relazioni<br />

introduttive e dal rapporto<br />

molto familiare che si è creato<br />

grazie alla gradevole<br />

ospitalità <strong>del</strong>la parrocchia<br />

di Fossoli. In particolare<br />

sono stati approfonditi i<br />

vari aspetti <strong>del</strong> rapporto dei<br />

cattolici con Avvenire, più<br />

in generale la modalità di<br />

comunicazione <strong>del</strong>la Chiesa<br />

e di come essa possa essere<br />

recepita dalle nuove<br />

generazioni. “E’ auspicabile<br />

– ha proposto il Vescovo a<br />

conclusione <strong>del</strong>la serata –<br />

che ci siano ulteriori passi<br />

concreti dopo questo positivo<br />

inizio: è troppo vitale<br />

per la Chiesa il ruolo svolto<br />

da Avvenire anche sul piano<br />

pubblico. Penso ad un<br />

incontro su Avvenire con i<br />

sacerdoti e auspico che si<br />

individuino referenti per la<br />

comunicazione e la cultura<br />

almeno in ognuna <strong>del</strong>le otto<br />

zone pastorali, meglio ancora<br />

se ci saranno <strong>del</strong>le parrocchie<br />

disposte ad iniziare<br />

l’esperienza <strong>del</strong><br />

Portaparola”.<br />

Poi da cosa nasce cosa. Parola<br />

di Portaparola.


4<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

San Pietro - Carpi, Cattedrale<br />

“La Chiesa non può mai essere dispensata<br />

dall’esercizio <strong>del</strong>la carità come attività organizzata<br />

dei credenti e, d’altra parte, non ci<br />

sarà mai una situazione in cui non occorra la<br />

carità di ciascun singolo cristiano, perché<br />

l’uomo, al di là <strong>del</strong>la giustizia, ha e avrà<br />

sempre bisogno <strong>del</strong>l’amore”<br />

(Deus Caritas est n. <strong>29</strong>).<br />

Dal ricovero<br />

di mendicità alla moderna<br />

casa di riposo<br />

Se ne può far tanta di strada<br />

in più di ottant’anni di vita.<br />

Anche se si parla <strong>del</strong>la strada<br />

compiuta da una Casa di Riposo.<br />

E, come succede in alcune<br />

vite umane ben riuscite,<br />

gli anni <strong>del</strong>l’ultimo periodo<br />

possono essere particolarmente<br />

fruttuosi perchè<br />

condotti con maturità, esperienza<br />

e sereno distacco rispetto<br />

alle quotidiane beghe<br />

dei dintorni. (…)<br />

Dalla contabilità<br />

finanziaria dei tempi<br />

di Crispi al moderno<br />

controllo di gestione<br />

Una mole di decisioni e di<br />

realizzazioni, tutta all’insegna<br />

<strong>del</strong>l’imperativo <strong>del</strong><br />

contenimento dei costi, è<br />

andata di pari passo con un<br />

rigoroso controllo amministrativo<br />

per centri di costo.<br />

In sostanza, non erano soltanto<br />

i costi complessivi ad<br />

essere monitorati, ma i costi<br />

di ogni “attività”, definita<br />

appunto “centro di costo”,<br />

distinta per ogni Casa Protetta,<br />

Centro Diurno, Servizio<br />

Temporaneo, ecc.<br />

Lavanderia, cucina, personale<br />

di assistenza, animazione,<br />

biancheria da tavola, biancheria<br />

da bagno, biancheria<br />

da letto, cancelleria, telefono,<br />

utenze, manutenzioni, ecc,<br />

ecc. Il confronto è potuto<br />

avvenire così in modo incrociato:<br />

un anno confrontato<br />

con gli altri anni, una Casa<br />

omunione” e<br />

“corresponsabilità”:<br />

sono queste due parole-chiave<br />

per comprendere<br />

la perenne attualità di una<br />

pratica antica quanto la<br />

Chiesa. È l’Obolo di San<br />

Pietro, che “scaturisce dalla<br />

consapevolezza che ogni<br />

fe<strong>del</strong>e è chiamato a sostenere<br />

anche materialmente<br />

l’opera <strong>del</strong>l’ evangelizzazione<br />

e, al tempo stesso,<br />

a soccorrere con generosità<br />

i poveri” con un dono che<br />

perviene “al centro <strong>del</strong>la<br />

Chiesa per essere<br />

ridistribuito secondo i bisogni<br />

e le richieste che giungono<br />

al Papa da ogni parte<br />

<strong>del</strong>la terra”. Sono parole di<br />

Benedetto XVI, pronunciate<br />

l’8 marzo <strong>del</strong> 2007 nel<br />

discorso al Circolo San Pietro.<br />

Quest’anno, la Giornata<br />

per la carità <strong>del</strong> Papa si<br />

celebra nelle diocesi di tutto<br />

il mondo il <strong>29</strong> giugno,<br />

nel giorno stesso <strong>del</strong>la solennità<br />

dei Santi Apostoli<br />

Pietro e Paolo, che cade di<br />

domenica. Ne parliamo con<br />

il direttore <strong>del</strong>l’Ufficio Obolo<br />

di San Pietro, mons. Tullio<br />

Poli secondo il quale al “cuore”<br />

<strong>del</strong>l’Obolo, sta il respi-<br />

Cari Consiglieri, le Istituzioni a cui vi rivolgete sanno<br />

benissimo che la soppressione <strong>del</strong>l’Opera Pia Marchi-<br />

Rossi e la conseguente nascita <strong>del</strong>l’Asp è un atto di<br />

inaudita protervia statalista che ha di fatto umiliato la<br />

società carpigiana, la vitalità <strong>del</strong> suo territorio e l’intraprendenza<br />

dei suoi abitanti.<br />

Ora sono i cittadini a doverlo sapere e grazie al documento<br />

da voi redatto non potranno certo dire “io non<br />

sapevo”, e chissà che non si ricordino <strong>del</strong> sopruso<br />

ricevuto quando, la prossima primavera, saranno chiamati<br />

alle urne per rinnovare il governo degli enti locali.<br />

Notizie è stato l’unico giornale locale a difendere senza<br />

tentennamenti questa istituzione in nome <strong>del</strong> principio di<br />

sussidiarietà. Da parte degli altri mezzi di comunicazione<br />

locale un silenzio assordante e francamente imbarazzante.<br />

Da parte dei politici cattolici una palese negazio-<br />

Protetta confrontata con le<br />

altre, anche nell’arco di ogni<br />

quadrimestre. La responsabilità<br />

di questo controllo è<br />

affidata non solo agli uffici<br />

amministrativi, ma anche ai<br />

tre Coordinatori <strong>del</strong>le tre Case<br />

Protette e ai loro Collaboratori<br />

Responsabili di Nucleo.<br />

Un altro elemento di estremo<br />

rigore è l’applicazione <strong>del</strong><br />

calcolo <strong>del</strong>l’ammortamento<br />

ai costi di gestione annuale a<br />

partire appunto dal 1999. Intendendo<br />

sia l’ammortamento<br />

<strong>del</strong>l’edificio che quello degli<br />

automezzi e di ogni arredo.<br />

Questo permette di accantonare<br />

le cifre necessarie<br />

per far fronte agli acquisti di<br />

rimpiazzo, quando necessario,<br />

e a eventuali costi straordinari<br />

di intervento sull’edificio<br />

senza ricorrere a prestiti,<br />

senza mettersi le mani nei<br />

capelli in caso di eventuali<br />

emergenze e senza andare a<br />

piangere a chiedere a qualcuno<br />

il ripiano a piè di lista.<br />

COPERTINA COPERTINA Domenica <strong>29</strong> giugno l’aiuto di tutti i cattolici per l’opera di carità <strong>del</strong> Papa<br />

Il cuore <strong>del</strong>l’Obolo<br />

“C<br />

Una norma di prudenza e di<br />

buona amministrazione che<br />

però terrorizza tutti i Consigli<br />

d’Amministrazione di<br />

Case Protette di cui siamo a<br />

conoscenza, infatti naturalmente<br />

aumenta di una percentuale<br />

il costo di gestione<br />

e nessuno la applica, affidandosi<br />

a suppliche varie in<br />

caso di necessità. La Casa<br />

Protetta “Tenente Marchi”<br />

l’ha applicata senza che questo<br />

portasse i propri costi fuori<br />

mercato, anzi.<br />

Non so se ciò che segue sarà<br />

considerato indice di modernità<br />

o di spregiudicatezza o,<br />

peggio ancora, di sfruttamento<br />

di spregevoli leggi di mercato,<br />

però, se vogliamo consegnare<br />

un documento utile in<br />

tutte le sue parti, dobbiamo<br />

esporre la nostra modalità di<br />

gestione completa.<br />

Questa modalità di gestione<br />

prevedeva la collaborazione<br />

stretta con le Cooperative<br />

Sociali: quelle di assistenza,<br />

ro mondiale che appartiene<br />

alla figura <strong>del</strong> Pontefice<br />

come pastore <strong>del</strong>la Chiesa<br />

universale: la comunione e<br />

la corresponsabilità risiedono<br />

proprio nel “condividere<br />

le sollecitudini <strong>del</strong> successore<br />

di Pietro per le frontiere<br />

<strong>del</strong>la sua comunità, in<br />

tutta la sua ampiezza”.<br />

I <strong>del</strong>egati nazionali<br />

Tra le realizzazioni<br />

concretizzatesi grazie all’Obolo,<br />

figurano nel 2007<br />

e nel <strong>2008</strong> quelle a favore<br />

<strong>del</strong>le vittime <strong>del</strong>le guerre e<br />

dei disastri naturali, degli<br />

alluvionati in Birmania e<br />

dei terremotati in Cina. Senza<br />

dimenticare il sostegno<br />

alle diocesi in via di costituzione,<br />

ai centri di educazione<br />

cattolica (con relative<br />

borse di studio), ai villaggi<br />

di bambini orfani a<br />

causa di genocidi, guerre o<br />

Aids. Recente anche il sostegno<br />

allo sviluppo <strong>del</strong>la<br />

comunità ecclesiale in<br />

Amazzonia. In varie Chiese<br />

locali, intanto, sono presenti<br />

le figure dei “<strong>del</strong>egati<br />

nazionali” per l’Obolo: in<br />

alcuni Paesi, come in Colombia,<br />

sono molto attivi<br />

ontinua dalla prima<br />

C Che i cittadini sappiano<br />

quelle di ristorazione, quelle<br />

<strong>del</strong>le pulizie; naturalmente<br />

con un controllo importante<br />

e dovuto, però condiviso,<br />

come è bene che sia tra chi ha<br />

obiettivi comuni.<br />

Questo ha permesso un servizio<br />

ben fatto, snello e tempestivo;<br />

non è mai stato obiettivo<br />

di questo Consiglio<br />

d’Amministrazione ottenere<br />

il massimo risparmio sul<br />

costo <strong>del</strong> personale, non è<br />

mai stata fatta una gara col<br />

criterio <strong>del</strong> massimo ribasso.<br />

Anzi, i bassi stipendi <strong>del</strong> personale<br />

<strong>del</strong>le Cooperative Sociali<br />

sono a volte perfino<br />

imbarazzanti e nemmeno<br />

comprensibili alla luce <strong>del</strong>le<br />

regole <strong>del</strong> mercato, il quale<br />

mercato dovrebbe avere come<br />

linea spontanea che quando<br />

mancano persone che si dedicano<br />

a una professione lo<br />

stipendio di queste aumenta,<br />

sulla base <strong>del</strong>la domanda e<br />

<strong>del</strong>l’offerta, per incentivarne<br />

la presenza.<br />

nella loro opera di<br />

sensibilizzazione. Riguardo<br />

alle entità <strong>del</strong>le offerte, tra i<br />

Paesi donatori guidano la<br />

“classifica” gli Usa, l’Italia<br />

e la Germania, ma non mancano<br />

“new entry” come i<br />

Paesi <strong>del</strong>l’Est, che “dopo il<br />

crollo <strong>del</strong> Muro di Berlino<br />

hanno adottato con entusiasmo<br />

o senso di<br />

corresponsabilità la prospettiva<br />

<strong>del</strong>la partecipazione alla<br />

vita <strong>del</strong>la Chiesa universale”,<br />

spiega mons. Poli.<br />

“Cresce” l’Italia<br />

Anche quest’anno, nel nostro<br />

Paese sono previste diverse<br />

iniziative di<br />

“sensibilizzazione” con il<br />

supporto degli organi di informazione<br />

(Avvenire, SIR,<br />

settimanali cattolici, Famiglia<br />

Cristiana). “Le offerte<br />

pervenute tramite bollettino<br />

postale, bonifici ed Internet<br />

- afferma mons. Poli - testimoniano<br />

di una generosità<br />

costante e in aumento dei<br />

fe<strong>del</strong>i laici. È confortante che<br />

il dato sulle offerte si mantenga<br />

e cresca, segno <strong>del</strong>la<br />

crescente coscienza <strong>del</strong> valore<br />

di tale offerta, e <strong>del</strong>la<br />

particolare tradizione di ap-<br />

ne <strong>del</strong>la Dottrina sociale cristiana.<br />

Sussidiarietà non vuol dire “dar spazio” o “collaborare”<br />

con il volontariato ma piuttosto riconoscere e sostenere<br />

quelle realtà organizzate che nella società svolgono<br />

un servizio pubblico sia esso assistenziale o educativo,<br />

alternativo o complementare a quello <strong>del</strong>lo Stato e <strong>del</strong>le<br />

sue articolazioni periferiche.<br />

E’ vero, ora è interesse di tutti che l’Asp funzioni bene<br />

e che i servizi offerti siano all’altezza <strong>del</strong>le attese dei<br />

cittadini. Sarà così, ne siamo certi. Ciò non toglie che ci<br />

sentiamo privati di un bene.<br />

Grazie per il Vostro strenuo impegno a difesa <strong>del</strong>l’Opera<br />

Pia “Fondazione Marchi-Rossi” e per il lavoro<br />

svolto di cui la città intera deve essere grata.<br />

Luigi Lamma<br />

Questo non sta avvenendo.<br />

Prima il sindacato dedicherà<br />

le proprie energie ai contratti<br />

<strong>del</strong> personale <strong>del</strong>le Cooperative<br />

Sociali, invece che al<br />

cesello dei contratti <strong>del</strong> pubblico<br />

impiego, meglio sarà<br />

(affermazione e opinione<br />

questa espressa dalla Presidente<br />

a titolo personale).<br />

Anche a quel punto, cioè anche<br />

con costi aumentati, la<br />

collaborazione con le Cooperative<br />

Sociali resterà un’ottima<br />

modalità operativa.<br />

Questo lavoro, che ha modificato<br />

profondamente l’ottica<br />

amministrativa, si è svolto<br />

mentre si procedeva contemporaneamente<br />

alla completa<br />

informatizzazione <strong>del</strong>la<br />

contabilità.<br />

E’ perciò comprensibile che,<br />

quando sentiamo quel trito<br />

slogan secondo cui il futuro<br />

introdurrà più efficienza e più<br />

efficacia, a noi Consiglieri<br />

pruda un po’ la lingua.<br />

partenenza <strong>del</strong>la Chiesa italiana<br />

agli orizzonti missionari<br />

e caritativi <strong>del</strong>l’azione<br />

<strong>del</strong> Pontefice”. I dati relativi<br />

al 2007 registrano un ulteriore<br />

aumento <strong>del</strong>le offerte<br />

all’Obolo di San Pietro provenienti<br />

dalle diocesi italiane,<br />

pari al 20.87%. Nell’ultima<br />

assemblea generale <strong>del</strong>la<br />

Cei, i vescovi hanno sottolineato<br />

che “la generosità <strong>del</strong>le<br />

nostre Chiese si è sviluppata<br />

in questi ultimi anni in<br />

un crescendo incoraggiante,<br />

pari al crescendo <strong>del</strong>l’affetto<br />

e <strong>del</strong>l’attenzione che i<br />

fe<strong>del</strong>i manifestano verso<br />

Benedetto XVI sia quando<br />

convengono a Roma come<br />

pellegrini, sia in occasione<br />

dei suoi viaggi apostolici”.<br />

Nel 2007, questi ultimi sono<br />

stati ben cinque in Italia: a<br />

Vigevano e Pavia, ad Assisi,<br />

a Loreto, a Velletri-Segni e<br />

a Napoli. Come ogni anno, a<br />

luglio i dati sull’Obolo verranno<br />

sottoposti al Consiglio<br />

di Cardinali per lo studio<br />

dei problemi organizzativi<br />

ed economici <strong>del</strong>la Santa<br />

Sede, prima di essere divulgati<br />

ufficialmente.<br />

a cura di M.Michela<br />

Nicolais<br />

Cosa lasciano<br />

in eredità<br />

le Opere Pie<br />

di Carpi<br />

Patrimonio di beni<br />

immobili e mobili:<br />

Palazzo “Tenente Marchi”,<br />

compreso tra le vie Trento<br />

Trieste, S.Bernardino e<br />

Catellani, valore euro 4 milioni<br />

Terreno edificabile a Cortile,<br />

in via Chiesa, suddiviso<br />

in lotti, valore euro 3<br />

milioni 284 mila<br />

Edificio da ristrutturare detto<br />

“Il Cantinone” anch’esso<br />

sito in via Chiesa a Cortile,<br />

valore euro 700 mila<br />

Piccolo fondo detto “Il<br />

Cascinetto” adiacente al cimitero<br />

a Cortile, valore<br />

Euro 12.000<br />

Casa di abitazione, attualmente<br />

concessa in affitto<br />

all’USL, sita in via<br />

Molinari, di fronte all’ingresso<br />

<strong>del</strong>l’ospedale, valore<br />

euro 350 mila<br />

Arredi e automezzi, valore<br />

euro 537 mila<br />

Patrimonio di esperienza e<br />

professionalità in tutti i propri<br />

dipendenti e collaboratori.<br />

Valore: non calcolabile.<br />

Patrimonio di integrazione<br />

tra i vari servizi, il terzo<br />

settore, il volontariato e i<br />

cittadini.<br />

Valore: non calcolabile.


L’Anno Paolino<br />

nella diocesi<br />

di Carpi<br />

In occasione <strong>del</strong>l’apertura<br />

<strong>del</strong>l’anno paolino, monsignor<br />

Elio Tinti ha preparato una<br />

nota pastorale che sarà diffusa<br />

la prossima domenica e<br />

pubblicata nel prossimo<br />

numero di Notizie.<br />

Due sono le parrocchie <strong>del</strong>la<br />

diocesi intitolate alla Conversione<br />

di San Paolo, Concordia<br />

e Budrione, che, insieme alla<br />

Cattedrale, saranno indette<br />

“chiese giubilari”. In attesa<br />

<strong>del</strong>le indicazioni <strong>del</strong> Vescovo<br />

e <strong>del</strong>la definizione di un<br />

programma dicoesano, le due<br />

comunità hanno già in progetto<br />

alcune speciali iniziative<br />

per ricordare l’Apostolo <strong>del</strong>le<br />

genti nel bimillenario <strong>del</strong>la<br />

sua nascita.<br />

Il primato di Dio<br />

“Occorre ritornare a parlare<br />

<strong>del</strong> primato di Dio - afferma<br />

Maggioni - riportare Cristo<br />

al centro <strong>del</strong>la vita degli<br />

uomini di oggi, partendo<br />

dalla loro esistenza quotidiana”;<br />

una “missione” nella<br />

quale San Paolo, “con la<br />

sua teologia incarnata e non<br />

da tavolino”, è un “autentico<br />

maestro”. Non ha dubbi<br />

il biblista: “l’uomo di oggi<br />

è stanco di parole vuote che<br />

non toccano in profondità<br />

la sua vita, ma ha sete di<br />

parole di senso e di speranza,<br />

lo vedo quotidianamente<br />

nella mia esperienza di<br />

prete”; per questo l’Anno<br />

Paolino può costituire “una<br />

preziosa occasione per fare<br />

conoscere l’insegnamento<br />

“radicale e liberante” <strong>del</strong>l’Apostolo.<br />

“Ciò che colpisce<br />

in San Paolo - osserva<br />

don Maggioni - è<br />

l’occasionalità da cui nascono<br />

i suoi scritti, sempre<br />

legati alla necessità di risolvere<br />

qualche problema (teologico,<br />

morale, di ordinamento<br />

<strong>del</strong>la chiesa). Essi,<br />

pur nella profondità dei contenuti,<br />

sono dettati dalla<br />

stretta attualità quotidiana,<br />

da una grande pluralità di<br />

spunti ma sono al tempo<br />

stesso caratterizzati da grande<br />

unitarietà”.<br />

La vera cultura<br />

Non si tratta, insomma, di<br />

una “teologia da tavolino”,<br />

ma di un’elaborazione “che<br />

nasce dalla fede e dalla esperienza<br />

missionaria di Paolo”<br />

e che “ha sempre il baricentro<br />

in Cristo morto e risorto”.<br />

Per il biblista, l’aspetto “più<br />

affascinante <strong>del</strong>l’Apostolo è<br />

non tanto dire quello che<br />

l’uomo deve fare per Dio<br />

ma, anzitutto, quello che Dio<br />

fa per l’uomo”. Ed oggi, in<br />

un’epoca di relativismo e<br />

“pensiero debole”, colpisce<br />

anche la “radicalità, che a<br />

volte può apparire eccessiva,<br />

con cui egli afferma la<br />

sapienza e la potenza <strong>del</strong>la<br />

Croce, la forza di Dio nella<br />

debolezza <strong>del</strong>l’uomo. È<br />

come un forte richiamo a<br />

mettere questo aspetto al<br />

centro <strong>del</strong>la nostra pastora-<br />

le”. “Paolo ha rivelato il Vangelo<br />

ai sapienti e ai non<br />

sapienti, senza distinzioni”<br />

prosegue don Maggioni, secondo<br />

il quale questo è un<br />

ulteriore monito “a rivolgersi<br />

a tutti. A fare cultura non<br />

sono solo i cosiddetti uomini<br />

di cultura, i filosofi o gli<br />

opinionisti; la vera cultura<br />

viene dall’uomo”.<br />

No alle divisioni<br />

Ulteriore sottolineatura <strong>del</strong>l’Apostolo<br />

<strong>del</strong>le genti sulla<br />

quale, “per la sua attualità”,<br />

si sofferma il biblista, “la<br />

valorizzazione dei diversi<br />

carismi presenti nella comunità<br />

cristiana: manifestazioni<br />

<strong>del</strong>lo spirito a condizione<br />

che non creino divisioni<br />

ma convergano tutti<br />

verso quello stesso centro<br />

comune che è Cristo. Le<br />

specificità - ammonisce -<br />

devono esprimere la ricchezza<br />

e la profondità <strong>del</strong>la<br />

nostra fede, non dare luogo<br />

a conflitti!”. E così anche<br />

per il cammino ecumenico:<br />

“Paolo ha fondato diverse<br />

chiese, ma non ha mai accettato<br />

divisioni. Quando<br />

una comunità era in grado<br />

di reggersi da sola, egli si<br />

spostava in altre regioni e<br />

ne creava di nuove, ma ha<br />

sempre voluto che fra tutte<br />

regnassero unità e comunione,<br />

perché il Cristo annunciato<br />

è sempre lo stesso,<br />

il salvatore di ogni uomo”.<br />

Per Paolo, sottolinea il<br />

biblista, “la comunione era<br />

importante quanto l’annuncio:<br />

credo che in lui il Papa<br />

veda un forte simbolo di<br />

unità e come tale voglia proporlo<br />

oggi, in un contesto<br />

certamente diverso, ma nel<br />

quale celebrarne la figura e<br />

l’insegnamento può costituire<br />

uno stimolo e un auspicio<br />

anche per il cammino<br />

ecumenico, partendo<br />

COPERTINA COPERTINA Si apre l’Anno Paolino, indetto<br />

da Benedetto XVI a duemila anni<br />

dalla nascita <strong>del</strong>l’Apostolo <strong>del</strong>le genti<br />

Sulle sue tracce<br />

28 giugno, con un incontro ecumenico nella<br />

Il basilica di San Paolo fuori le mura, si aprirà<br />

a Roma l’Anno Paolino, indetto dal Papa in<br />

occasione <strong>del</strong> bimillenario <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>l’Apostolo<br />

<strong>del</strong>le genti, che si concluderà il <strong>29</strong> giugno<br />

2009. “Far conoscere meglio il grande valore e la<br />

ricchezza <strong>del</strong>l’insegnamento di San Paolo” e “pregare,<br />

agire e operare per l’unità <strong>del</strong>la Chiesa” sono,<br />

secondo il card. Andrea Cordero Lanza di<br />

Montezemolo, arciprete <strong>del</strong>la basilica, i “compiti”<br />

affidati da Benedetto XVI alla ricorrenza giubilare.<br />

Nei prossimi giorni la Cei renderà noto il programma<br />

di iniziative per questo importante appuntamento.<br />

Del significato <strong>del</strong>l’Anno Paolino e dei suoi<br />

possibili frutti abbiamo parlato con il biblista Bruno<br />

Maggioni.<br />

San Paolo,<br />

comunicatore <strong>del</strong>la fede<br />

A Roma un’opera di Romano Pelloni<br />

“Pensando a San Paolo, comunicatore <strong>del</strong>la fede, l’ho<br />

ritratto con un microfono in mano e con, ai piedi, un<br />

personal computer dove sul video è visibile il suo martirio”.<br />

Così l’artista e scultore carpigiano Romano Pelloni<br />

ha immaginato l’apostolo <strong>del</strong>le genti quando realizzò<br />

una statua in terracotta per la facciata <strong>del</strong>la chiesa di<br />

Budrione, dedicata alla Conversione di San Paolo. Uno<br />

studio <strong>del</strong>l’opera sarà esposto nella galleria “La Pigna”<br />

di Roma (in via<br />

<strong>del</strong>la Pigna) dal<br />

27 giugno e successivamente<br />

all’interno di<br />

una mostra che<br />

sarà allestita<br />

nella Basilica di<br />

San Paolo fuori<br />

le mura, fulcro<br />

<strong>del</strong>le celebrazioni<br />

<strong>del</strong>l’Anno<br />

Paolino. Entrambe<br />

le mostre<br />

sono curate<br />

dall’Ucai<br />

San Paolo fuori le mura<br />

(Unione cattolica<br />

artisti italiani)<br />

in occasione<br />

<strong>del</strong>l’anno<br />

straordinario indetto da Benedetto XVI per ricordare<br />

San Paolo.<br />

Bruno Maggioni<br />

dalla valorizzazione di ciò<br />

che unisce e dall’ambito<br />

concreto <strong>del</strong>la carità”.<br />

Autorità e libertà<br />

Don Maggioni auspica che<br />

l’Anno Paolino “porti ad un<br />

generale rinvigorimento<br />

<strong>del</strong>la fede” ed insiste sull’importanza,<br />

“non scontata”,<br />

che “tutta la pastorale<br />

sia incentrata sul primato di<br />

Dio. Parlare di Cristo: questo<br />

è il baricentro di tutto,<br />

ciò su cui dobbiamo realmente<br />

concentrare il nostro<br />

impegno come ha fatto San<br />

Paolo… le altre cose vengono<br />

da sé”. La<br />

missionarietà, <strong>del</strong> resto, “è<br />

un compito essenziale e urgente<br />

per ogni cristiano e si<br />

traduce anche in gesti concreti<br />

d’amore: sull’esempio<br />

di Paolo occorre lasciare nel<br />

mondo tracce tangibili <strong>del</strong>l’amore<br />

di Dio attraverso il<br />

dono gratuito di sé, senza<br />

chiedere nulla in cambio e<br />

senza distinguere fra i<br />

destinatari, come il buon<br />

samaritano”. “Mi auguro -<br />

conclude il biblista - che nel<br />

corso di questo Anno la gente<br />

si avvicini di più agli scritti<br />

<strong>del</strong>l’Apostolo; anche se<br />

talvolta inquietano e possono<br />

apparire un po’ difficili<br />

non bisogna scoraggiarsi.<br />

Forse le sue pagine non saranno<br />

pienamente<br />

comprensibili, ma sono così<br />

belle che vale la pena leggerle<br />

e meditarle. Ai preti<br />

vorrei chiedere di predicarlo<br />

di più e di tenere ben<br />

presente il suo insegnamento<br />

sulla vera autorità e sull’autentica<br />

libertà”.<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

Anno<br />

Paolino<br />

5<br />

San Paolo - Carpi, Cattedrale<br />

Sabato 28 giugno,<br />

Solennità dei Santi<br />

apostoli Pietro e Paolo,<br />

Benedetto XVI presiederà<br />

alle ore 18, nella<br />

Basilica di San Paolo<br />

fuori le mura, la celebrazione<br />

dei Primi Vespri<br />

<strong>del</strong>la Solennità in<br />

occasione <strong>del</strong>l’apertura<br />

<strong>del</strong>l’Anno Paolino. Alla<br />

celebrazione – informa<br />

l’Ufficio <strong>del</strong>le celebrazioni<br />

liturgiche - parteciperanno<br />

anche il<br />

patriarca ecumenico<br />

Bartolomeo I e i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le altre<br />

Chiese e Comunità<br />

cristiane.<br />

“Ci apprestiamo a<br />

celebrare il bimillenario<br />

<strong>del</strong>la nascita di San<br />

Paolo – ha detto<br />

all’Angelus domenica<br />

scorsa, Benedetto XVI –<br />

con uno speciale anno<br />

giubilare. Possa questo<br />

grande evento spirituale<br />

e pastorale suscitare<br />

anche in noi una rinnovata<br />

fiducia in Gesù<br />

Cristo che ci chiama ad<br />

annunciare e testimoniare<br />

il suo Vangelo, senza<br />

nulla temere”.<br />

L’Anno Paolino, annunciato<br />

dal Papa il 28<br />

giugno 2007, si concluderà<br />

il <strong>29</strong> giugno 2009.<br />

Per conoscere nel<br />

dettaglio il programma<br />

degli eventi <strong>del</strong>l’Anno<br />

dedicato a San Paolo, si<br />

può consultare il sito<br />

www.annopaolino.org.


6<br />

Si<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

è svolto mercoledì<br />

18 giugno presso<br />

l’Auditorium San<br />

Rocco l’incontro per promuovere<br />

i neoimprenditori<br />

e le neoimprenditrici<br />

espressi dal territorio <strong>del</strong>l’Unione<br />

Terre d’argine<br />

che si sono particolarmente<br />

distinti nelle edizioni <strong>del</strong><br />

Concorso “Intraprendere<br />

a Modena” e “L’idea si fa<br />

impresa”.<br />

L’incontro è stato aperto<br />

da Stefano Zanoli,<br />

vicepresidente <strong>del</strong>la Fondazione<br />

Cassa di Risparmio<br />

di Carpi, insieme al<br />

sindaco di Carpi Enrico<br />

Campe<strong>del</strong>li e a Palma<br />

Costi, assessore agli Interventi<br />

economici e innovazione<br />

<strong>del</strong>la Provincia<br />

di Modena. La parola è<br />

poi passata ai protagonisti<br />

degli incontri: le neo-imprese<br />

che, coordinate dal<br />

direttore di Promo Adriana<br />

Zini, hanno presentato i<br />

propri progetti imprenditoriali<br />

connotati<br />

dall’innovatività.<br />

Annalisa Bonaretti<br />

on esiste una decisione<br />

giusta al 100 N per cento, lo sa benissimo<br />

Claudio<br />

Saraceni che, da imprenditore<br />

e figlio di questa terra,<br />

si affretta a dire: “Comunque<br />

è sempre meglio fare<br />

che non fare”. Si riferisce<br />

alle inevitabili critiche e a<br />

qualche mugugno indirizzato<br />

alla Fondazione in certi<br />

momenti, quando sono<br />

state fatte scelte non condivise<br />

da tutta la città. Ma<br />

Saraceni ha un dono, riesce<br />

a vedere sempre il bicchiere<br />

mezzo pieno. “L’ottimismo<br />

è nel mio Dna, d’altronde<br />

non potrebbe essere<br />

diversamente, ho un’azienda<br />

con 120 dipendenti, devo<br />

portarli avanti tutti”.<br />

Nel consiglio d’indirizzo<br />

<strong>del</strong>la Fondazione Cassa di<br />

Risparmio di Carpi da circa<br />

cinque anni (“non me lo ricordo<br />

esattamente, più o<br />

meno il tempo è quello”),<br />

Saraceni commenta i vari<br />

interventi <strong>del</strong>l’ente.<br />

“I restauri edili sono stati<br />

tanti, abbiamo voluto dare<br />

un segno concreto per la<br />

riqualificazione di quei beni<br />

che nessuno avrebbe potuto<br />

toccare perché richiedevano<br />

un esborso enorme di<br />

risorse. Penso a quanto speso<br />

per San Rocco: non solo<br />

abbiamo recuperato un edificio<br />

storico, ma con la realizzazione<br />

<strong>del</strong>l’Auditorium<br />

abbiamo dato uno strumento<br />

alla comunità. Francamente<br />

mi piacerebbe venisse<br />

usato di più, ma capisco<br />

che la gente debba abituarsi<br />

ad avere un nuovo spazio<br />

da sfruttare per varie iniziative.<br />

Mi raccomando, lo scriva<br />

– insiste -, il posto è<br />

bellissimo ma il costo è<br />

abbordabilissimo. Sa, ho<br />

timore che le persone si<br />

comportino come davanti a<br />

CRONA CARPI CRONA CARPI Meeting con le neoimprese <strong>del</strong> territorio<br />

L’idea si fa impresa<br />

Le neo imprese presentate<br />

sono state: Vision-e e la sua<br />

attività di visione artificiale<br />

per controlli di sicurezza<br />

e la logistica, Logical<br />

Objects azienda specializzata<br />

nella progettazione di<br />

applicazioni web avanzate<br />

di archiviazione e gestione<br />

documentale per aziende e<br />

scuole; Star-t, impresa che<br />

propone uno strumento nato<br />

per la didattica ‘a distanza’<br />

e, sempre in tema di sviluppo<br />

basati sul pc, Pro-Vision<br />

che opera nel settore<br />

<strong>del</strong>l’Information technology<br />

realizzando sistemi altamente<br />

personalizzati per l’organizzazione<br />

dei reparti, <strong>del</strong><br />

magazzino e <strong>del</strong>la logistica.<br />

Infine sì è dato spazio a<br />

un’impresa tutta femminile<br />

che non opera nel campo<br />

dei servizi alle imprese ma<br />

in quello dei servizi alla<br />

Claudio Saraceni spiega il suo punto di vista sui vari interventi<br />

immobiliari, e non solo, <strong>del</strong>la Fondazione<br />

L’uomo <strong>del</strong> fare<br />

un bel ristorante, pensando<br />

che i prezzi siano salati non<br />

si avvicinano neanche e preferiscono<br />

una anonima pizzeria…”.<br />

Dove, se mai, li<br />

pelano.<br />

Grazie al lavoro che fa,<br />

Saraceni ha la competenza<br />

per valutare le tante opere<br />

finanziate, dalla Sagra all’ex<br />

Sinagoga, dalla Biblioteca<br />

al Castello e, adesso,<br />

corso Fanti e corso Cabassi,<br />

un patrimonio che senza la<br />

Fondazione avrebbe rischiato<br />

di andare perso o quasi.<br />

“Ricordo quanto avvenne<br />

con la Sagra – rammenta - ,<br />

dalla sera alla mattina abbiamo<br />

finanziato con 300<br />

mila euro un intervento urgentissimo.<br />

Ecco, è anche<br />

di questo che mi piacerebbe<br />

si parlasse quando si parla<br />

di Fondazione”.<br />

Un suo desiderio, che poi<br />

persona e che grande successo<br />

sta riscontrando già<br />

dopo pochi mesi di apertura:<br />

Hula Hop un parco giochi<br />

di baby parking per bambini<br />

dai 3 ai 12 anni.<br />

Terminata la presentazione<br />

<strong>del</strong>le imprese è stata la volta<br />

<strong>del</strong>la presentazione dei<br />

servizi offerti dal territorio<br />

a supporto <strong>del</strong>le nuove aziende:<br />

Sportello Genesi <strong>del</strong>la<br />

Camera di Commercio,<br />

Sportello Tre <strong>del</strong>la Provincia<br />

di Modena e le proposte<br />

<strong>del</strong> Comune di Modena per<br />

le imprese nascenti,<br />

Democenter-Sipe.<br />

L’iniziativa è stata promossa<br />

da Fondazione Cassa di<br />

Risparmio di Carpi, Promo,<br />

Provincia di Modena, Camera<br />

di Commercio di Modena,<br />

e le altre tre Fondazioni<br />

<strong>del</strong>la Provincia.<br />

per un tipo concreto come<br />

lui significa obiettivo, è fare<br />

in modo che la Fondazione<br />

“non sia una mucca da mungere<br />

ma un volano per l’economia<br />

<strong>del</strong> territorio”. Fa<br />

qualche esempio, e francamente<br />

la sua lettura di certe<br />

scelte spiazza e conferma<br />

che sa vedere realmente il<br />

bicchiere mezzo pieno.<br />

“Prendiamo il forte contributo<br />

che abbiamo dato a un<br />

circolo anziani, è stato parecchio<br />

criticato ma la mia<br />

interpretazione, dall’inizio,<br />

è stata questa: con la cifra<br />

data, anziché sovvenzionare<br />

un edificio, abbiamo praticamente<br />

creato un ente<br />

autonomo che non ha più<br />

bisogno di chiedere niente<br />

a noi, al Comune o a<br />

chicchesia, adesso saranno<br />

loro a dover gestire, in maniera<br />

autonoma, il loro cen-<br />

Claudio Saraceni<br />

Diplomato perito industriale.<br />

Dopo un’iniziale esperienza nel settore terziario <strong>del</strong><br />

tessile-abbigliamento, è assunto presso la società<br />

Garc dove, in breve tempo, entra a far parte <strong>del</strong>la<br />

compagine sociale <strong>del</strong>l’azienda con il ruolo di<br />

amministratore. Da Snc, la Garc si trasforma in Srl e<br />

poi in Spa divenendo una realtà imprenditoriale, nel<br />

campo <strong>del</strong> “movimento terra” e dei “servizi ambientali”<br />

che dà lavoro a 85 dipendenti e realizza un<br />

fatturato di circa 20 milioni di euro. Il gruppo Garc<br />

ha 120 dipendenti e fattura quasi 30 milioni di euro.<br />

È dirigente Cna dal 1987 e, dal 1994, è presidente di<br />

Cna Carpi e componente <strong>del</strong>la Direzione Provinciale<br />

di Cna Modena. È componente <strong>del</strong>la Commissione<br />

“Conto Proprio” e “Conto Terzi” presso la Provincia<br />

di Modena.<br />

Dal 1999, è Consigliere di Amministrazione <strong>del</strong> Cme,<br />

Consorzio Modenese Edili.<br />

In alto: Hula Hop: Agata<br />

Monika Rusac (Parco giochi<br />

Hula hop), Adriana Zini<br />

(Promo) e Tonino Zanoli<br />

(CDI Fondazione CR Carpi),<br />

A destra: Star-t: Marco<br />

Barbolini (Star-t) Adriana<br />

Zini (Promo) Gloria<br />

Travisani (Crea SI ex Cut<br />

Service)<br />

Claudio Saraceni<br />

tro. E’ un progetto pilota<br />

che trasforma una vecchia<br />

mentalità <strong>del</strong> chiedere al<br />

bisogno in una più ‘imprenditoriale’.<br />

Insomma, se parlassimo<br />

<strong>del</strong>l’Africa direi:<br />

‘non ti do un pesce, ti insegno<br />

a pescare’. E’ questo<br />

che, come Fondazione, ci<br />

guida. E se poi siamo criticati<br />

comunque, pazienza.<br />

Sempre meglio fare piuttosto<br />

che rimanere immobili”.<br />

Naturalmente Claudio<br />

Saraceni ha un’idea precisa<br />

anche sul Parco degli eventi:<br />

“Quella terra andava presa,<br />

comunque. Prima o poi<br />

arriverà il cambio di destinazione<br />

d’uso che ci permetterà<br />

di realizzare l’Accademia<br />

<strong>del</strong>la moda. Noi<br />

abbiamo la forza di un’idea<br />

che si può sviluppare in<br />

quella zona e la capacità<br />

finanziaria di aspettare ancora<br />

perché, grazie soprattutto<br />

a un presidente con<br />

un’attitudine straordinaria<br />

agli investimenti, la Fondazione<br />

non ha la necessità di<br />

un ritorno immediato <strong>del</strong>l’investimento.<br />

Investimento<br />

– ribadisce Saraceni – fatto<br />

per il territorio. Esattamente<br />

come l’acquisto <strong>del</strong>la Casa<br />

<strong>del</strong> volontariato. Un affare,<br />

il prezzo era davvero interessante<br />

(un milione e 600<br />

mila euro, oneri compresi<br />

per l’immobile ex Ifim<br />

Leasing di 1.600 metri in<br />

via Peruzzi, ndr) e, se devo<br />

essere sincero, mi ha meravigliato<br />

che lo comperasse<br />

la Fondazione. C’erano dei<br />

privati che potevano farlo<br />

ma chi poteva comperarlo,<br />

anche al nostro interno, ha<br />

lasciato fosse l’ente a farlo.<br />

Un gesto pieno di significato,<br />

almeno dal mio punto di<br />

vista”. Così, secondo il<br />

Saraceni-pensiero, quello<br />

che avrebbe potuto essere<br />

un affare per qualcuno lo è<br />

diventato per tutti.<br />

Esprime un’opinione anche<br />

sull’acquisto <strong>del</strong>le quote<br />

Aimag (10 milioni 35 mila<br />

283 euro): “Un’operazione<br />

che non potevamo non fare<br />

e che va vista come la<br />

riqualificazione di corso<br />

Fanti e Cabassi. Fatta, insomma,<br />

perché di utilità per<br />

il territorio”.<br />

Confida che, pur essendo<br />

un imprenditore dunque per<br />

forza di cose attento a far<br />

girare bene i numeri, se<br />

potesse scegliere vorrebbe<br />

essere come Mamma Nina,<br />

fare tutto per tanti. “Mi devo<br />

accontentare di fare quello<br />

che posso – ammette -, ma<br />

mai meno di quello. E’ questo<br />

lo spirito che mi anima<br />

anche in Fondazione. Sono<br />

entrato e ho ascoltato molto,<br />

poi ho iniziato a parlare<br />

e a dire la mia. Sono certo<br />

che la Fondazione finora<br />

abbia operato bene, ma si<br />

può fare meglio. Come imprenditore<br />

sarei particolarmente<br />

soddisfatto se la Fondazione<br />

diventasse veramente<br />

un volano all’economia<br />

<strong>del</strong> territorio che va sostenuto.<br />

Un progetto, piccolopiccolo<br />

finora, mi sta particolarmente<br />

a cuore, è quello<br />

<strong>del</strong> microcredito.<br />

E’ stato fatto qualcosa, ma<br />

dobbiamo fare un salto di<br />

qualità. Carità a nessuno (o<br />

solo proprio nell’emergenza),<br />

opportunità a tutti. Insomma<br />

– conclude un vulcanico<br />

Claudio Saraceni –<br />

mi piacerebbe enormemente<br />

che ci fossero <strong>del</strong>le idee<br />

valide e se chi le pensa ed<br />

elabora non ha un papà, uno<br />

zio, un nonno che le finanzia,<br />

bene, ci siamo noi, insomma<br />

la Fondazione”. Una<br />

critica velata anche al mondo<br />

bancario, ancora impreparato<br />

a fare davvero il suo<br />

mestiere. Ma questa è davvero<br />

un’altra storia.


Annalisa Bonaretti<br />

a prima azione è sta-<br />

“L ta di ‘ricostruzione’<br />

<strong>del</strong> territorio da un<br />

punto di vista fisico,<br />

mi riferisco a corso Fanti<br />

e Cabassi con i lavori appena<br />

iniziati, al Castello, a<br />

Sant’Ignazio e al grande<br />

recupero di San Rocco.<br />

Hanno contribuito – sostiene<br />

Stefano Pivetti - a<br />

riqualificare la città<br />

riconsegnandole <strong>del</strong>le aree<br />

importanti”.<br />

La memoria torna agli anni<br />

<strong>del</strong>l’infanzia e <strong>del</strong>l’adolescenza<br />

quando, un angolo<br />

come quello di San Rocco,<br />

per i bambini <strong>del</strong>l’epoca<br />

era considerato tabù. Buio,<br />

stravagante con quel rientro<br />

improvviso, quando<br />

qualche impavido si addentrava,<br />

sembrava davvero di<br />

entrare in un ghetto o nell’oscurità<br />

di un fumetto.<br />

Una manciata di decenni<br />

che sembrano secoli ed ecco<br />

che San Rocco ci viene restituita<br />

in tutta la sua luminosità<br />

e il suo splendore.<br />

Interventi importanti questi<br />

murari <strong>del</strong>la Fondazione<br />

CrC perché possono davvero<br />

essere un’opportunità<br />

per l’economia <strong>del</strong> territorio,<br />

ma adesso, conclusa<br />

quest’opera di ‘ricostruzione’<br />

<strong>del</strong>la città, la mission<br />

<strong>del</strong>la Fondazione entra nel<br />

vivo. “Con questo secondo<br />

mandato pieno è iniziato<br />

il ciclo vero, quello di<br />

maggior impegno e responsabilità.<br />

Questo è il momento<br />

di iniziare a utilizzare<br />

una parte importante<br />

di risorse per dare un impulso<br />

all’attività economica.<br />

E’ questo il ruolo prioritario<br />

e specifico <strong>del</strong>la<br />

Fondazione che, a mio avviso,<br />

sempre più sta acquisendo<br />

il ruolo che le spetta,<br />

attore insieme ad altri”. Fa<br />

una pausa Pivetti, poi conclude<br />

il suo pensiero. “E’<br />

così che contribuisce all’arricchimento<br />

<strong>del</strong>la società”.<br />

Parla di attore insieme ad<br />

altri attori il consigliere<br />

d’indirizzo, perciò diventa<br />

naturale porgli la domanda<br />

“quale è il regista?”, ma<br />

lui garbatamente si sottrae<br />

e, per risposta, trae spunto<br />

da una considerazione<br />

generalista che conosciamo<br />

tutti e tutti condividiamo:<br />

“La gestione <strong>del</strong>le società<br />

complesse è più difficile.<br />

C’è comunque una<br />

CRONA CARPI CRONA CARPI Pivetti, consigliere d’indirizzo <strong>del</strong>la Fondazione Cassa<br />

di Risparmio di Carpi, fa il punto <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>l’ente<br />

sul versante economia e territorio<br />

Stefano<br />

il “visionario”<br />

questione di leadership che<br />

deve avere la capacità di<br />

visione”.<br />

Chi sia leader nel territorio<br />

lui non lo dice, ma lo fa la<br />

realtà dei fatti, è sufficiente<br />

avere gli occhi per leggerla.<br />

Da questo dato, non<br />

si scappa. Ma torniamo a<br />

noi, alla Fondazione e a<br />

Carpi che, secondo Stefano<br />

Pivetti, “ha ancora molte<br />

risorse, sia economiche<br />

che intellettuali. L’obiettivo<br />

è metterle insieme”.<br />

Nomina il “Parco degli<br />

eventi, un esempio tipico<br />

in cui non è uscita la collaborazione<br />

tra diversi soggetti.<br />

E’ stata una falsa partenza”.<br />

Come al canapo <strong>del</strong><br />

Palio di Siena: colpa <strong>del</strong><br />

mossiere, <strong>del</strong> cavallo o <strong>del</strong><br />

fantino?<br />

Riflette Pivetti, e si intuisce<br />

la sua natura duale: da<br />

una parte il ragazzo che,<br />

all’inizio, aveva optato per<br />

studi filosofici all’università,<br />

dall’altra l’uomo abituato<br />

a ragionare da manager,<br />

due aspetti tenuti insieme<br />

dalla passione per la<br />

storia, la sociologia (il circolo<br />

Gramsci la dice lunga<br />

al proposito) e, perché no,<br />

dalle lingue che rendono<br />

evidente la sua voglia di<br />

capire più a fondo, di penetrare<br />

all’interno <strong>del</strong>l’uomo<br />

nel tentativo di comprenderlo<br />

attraverso il linguaggio.<br />

“Con il Parco degli eventi<br />

abbiamo toccato il cuore<br />

<strong>del</strong>la questione: quando si<br />

tratta di progetti di visione<br />

ci vuole un sovrappiù di<br />

intelligenza, di pazienza…<br />

Adesso, uscito dalla cronaca,<br />

ci resta l’insegnamento.<br />

Abbiamo imparato tutti<br />

quanti come fare per lavo-<br />

rare insieme”. Speriamo.<br />

E’ questo dunque un impegno<br />

primario <strong>del</strong>la Fondazione,<br />

“sforzarsi di dare un<br />

po’ di visione, che non è un<br />

sogno”.<br />

E’ convinto che l’ente ci<br />

stia riuscendo grazie all’idea<br />

di quella che, al<br />

momento, viene definita<br />

come Fashion Business<br />

Academy, niente a che vedere<br />

con l’unificazione di<br />

Citer e Carpiformazione<br />

che, sperava il Comune,<br />

avrebbe dovuto essere il<br />

progetto destinato a incamerare<br />

il milione di euro<br />

stanziato dalla Fondazione<br />

per il tessile-abbigliamento.<br />

Pensare in grande aiuta ad<br />

affrontare le sfide <strong>del</strong> futuro,<br />

Pivetti corregge “in grande”<br />

e osserva come sia più<br />

corretto affermare “pensare<br />

in prospettiva, con <strong>del</strong>le<br />

visoni” parola, quest’ultima<br />

che ripete spesso, gli<br />

deve essere particolarmente<br />

congeniale.<br />

“Nessuno ha la soluzione<br />

in tasca – osserva -, ma pur<br />

nella difficoltà <strong>del</strong> periodo,<br />

questo è un momento<br />

tremendamente bello. Ci costringe<br />

tutti a fare un passo<br />

avanti, più strategico, più<br />

intelligente. Ritengo che<br />

l’acquisto <strong>del</strong> terreno (5<br />

milioni 380 mila e 800 euro,<br />

oneri compresi, per un’area<br />

di 260 mila metri quadri, il<br />

Stefano Pivetti<br />

Ha ottenuto la maturità scientifica al liceo Fanti e<br />

la laurea in Lingue straniere moderne presso<br />

l’Università di Bologna.<br />

Ha ricoperto incarichi manageriali per l’area<br />

Europa, presso le società Angelo Po e Corghi di<br />

Correggio e la direzione generale <strong>del</strong>le società<br />

commerciali, in Germania, Corghi Ase GmbH<br />

(gruppo Corghi/Nexios) e Hydrotherm GmbH<br />

(gruppo Immerfin-Immergas).<br />

Dal 2001 è export manager presso la SimpesFaip<br />

di Campogalliano (gruppo Corghi/Nexion).<br />

È stato consigliere comunale dal 1985 al 1988<br />

come indipendente nell’allora Pci.<br />

Membro fondatore, nel 1995, <strong>del</strong>l’Istituto Gramsci<br />

di Carpi, <strong>del</strong> quale ne è stato coordinatore fino al<br />

1997, e membro <strong>del</strong> direttivo fino al 1999.<br />

È membro <strong>del</strong>la Commissione<br />

Internazionalizzazione di Confindustria Modena.<br />

È membro <strong>del</strong>la Commissione consultiva <strong>del</strong><br />

Consiglio di Indirizzo <strong>del</strong>la Fondazione Cassa di<br />

Risparmio di Carpi “Ricerca scientifica e tecnologica<br />

- Sviluppo locale economia”.<br />

Confezione materassi<br />

a mano e a molle<br />

41012 CARPI (Modena) - Via Giovanni XXIII, 113<br />

Tel. 059 686985<br />

Stefano Pivetti<br />

che vuol dire oltre 59 mila<br />

euro la biolca, ndr)anche<br />

se è stato molto criticato,<br />

sia un’ottima opportunità<br />

per il futuro, soprattutto in<br />

vista <strong>del</strong>la Casa <strong>del</strong>la moda.<br />

Questa è una <strong>del</strong>le location<br />

per dei progetti di prospettiva.<br />

E’ una <strong>del</strong>le leve per<br />

aiutare il tessuto locale e<br />

per ricollocare Carpi nel<br />

circuito internazionale <strong>del</strong><br />

fashion. E’ iniziato il lavoro<br />

con Philip Taylor, direttore<br />

generale <strong>del</strong><br />

prestigioso Polimoda di<br />

Firenze fino al 2007”.<br />

E visto che serve anche la<br />

fortuna, la concomitanza<br />

felice è che Tayolr risiede<br />

a Vignola, dunque poterlo<br />

avere in città è cosa piuttosto<br />

facile, tra l’altro collabora<br />

già con Lapam<br />

Federimpresa Moda e<br />

Federmoda Cna. Tutto risolto<br />

allora? Non proprio,<br />

perché al momento si fanno<br />

i conti senza l’oste infatti,<br />

per far sì che si realizzi<br />

in pieno il progetto <strong>del</strong>la<br />

Casa <strong>del</strong>la Moda, occorre<br />

che il Comune conceda una<br />

variante visto che il terreno<br />

acquistato, a suon di<br />

quattrini, è agricolo. E se<br />

resta così, addio Accademia<br />

<strong>del</strong>la moda.<br />

Stefano Pivetti non sfiora<br />

nemmeno l’argomento, si<br />

limita ad affermare che il<br />

centro si occuperà di “attività<br />

di alta formazione, ma<br />

ci sarà una ricaduta immediata<br />

sulle aziende. Carpi<br />

continua ad avere <strong>del</strong>le eccellenze<br />

e se il collegamento<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

7<br />

“Sono in Fondazione<br />

da sei-sette anni e<br />

posso dire che, per<br />

fortuna, c’è un ventaglio<br />

di professionalità,<br />

esperienze, umanità e<br />

questo è un bene per la<br />

città. Parlo <strong>del</strong> consiglio<br />

di indirizzo che<br />

conosco bene, ma senza<br />

dubbio è così anche per<br />

il consiglio d’amministrazione.<br />

Io ho portato<br />

quel po’ di esperienza<br />

che ho, sicuramente<br />

questa lunga permanenza<br />

nel cdi mi ha dato<br />

molto. Sono certo che<br />

la Fondazione debba<br />

giocare sempre più<br />

come player, giocatore<br />

tra giocatori. E’ l’unico<br />

modo per lavorare bene<br />

e questo lo si desume<br />

anche guardando ad<br />

altre Fondazioni. Siamo<br />

in una fase di cambiamento,<br />

occorre dare<br />

dignità a questa creatura<br />

che nasce, senza<br />

essere arroganti”.<br />

Non lo dice Pivetti ma<br />

evidentemente si<br />

riferisce al denaro,<br />

tanto, <strong>del</strong>la Fondazione,<br />

che può dare un enorme<br />

potere se si pensa alla<br />

scarsità di risorse<br />

<strong>del</strong>l’ente pubblico.<br />

“Occorre ratio, serve<br />

intelligenza”, la sua<br />

conclusione. E<br />

interlocutori all’altezza.<br />

tra istituto e aziende funzionerà,<br />

il tessuto economico<br />

locale avrà un gran<br />

giovamento. Su questo progetto<br />

– sottolinea – abbiamo<br />

iniziato a coinvolgere<br />

tantissime persone, vogliamo<br />

che sia davvero un progetto<br />

condiviso. Noi non<br />

abbiamo la bacchetta magica,<br />

ma questo è davvero<br />

un passo avanti, non un<br />

passo di fianco. Può essere<br />

più lungo, più corto, ma è<br />

sicuramente un passo avanti.<br />

Io, ci credo”.<br />

Un’altra pausa, poi Stefano<br />

Pivetti conclude così il<br />

suo ragionamento: “C’è una<br />

categoria che mi piace molto,<br />

è quella <strong>del</strong> crederci. E’<br />

una categoria importante,<br />

è una categoria collettiva”.<br />

E qui si ritorna al giovane<br />

Pivetti, quello <strong>del</strong>l’università<br />

e <strong>del</strong> Gramsci, ma a<br />

onor <strong>del</strong> vero anche i manager<br />

hanno dovuto imparare<br />

un’altra legge oltre a<br />

quella dei numeri: se non<br />

c’è condivisione, non c’è<br />

risultato duraturo.


8<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

Annalisa Bonaretti<br />

rima <strong>del</strong> 2010 a Carpi<br />

sarà attivo un Centro<br />

“P senologico”, così disse<br />

Giuseppe Caroli,<br />

direttore generale <strong>del</strong>l’Azienda<br />

Usl di Modena in<br />

Fondazione alla presentazione<br />

<strong>del</strong>la Radioterapia. Era<br />

inizio marzo 2007, oggi 23<br />

giugno, ribadisce lo stesso<br />

concetto. “L’idea è rimasta<br />

la stessa, non è cambiato<br />

niente”.<br />

Caroli spiega di avere incontrato<br />

diversi professionisti,<br />

“sto aspettando da loro<br />

una proposta operativa per<br />

poterla realizzare. A Carpi<br />

c’è la necessità di un Centro<br />

senologico che comprenda<br />

anche la Breast Unit, unità<br />

che si occupa <strong>del</strong>la parte<br />

chirurgica; la presenza <strong>del</strong><br />

Centro permette di attivare<br />

un percorso virtuoso, partendo<br />

dalla diagnosi per arrivare<br />

alla terapia, chirurgica<br />

e o ormonale, fino alla<br />

fase riabilitativa. Se non c’è<br />

un percorso chiaro la donna<br />

va a sentire <strong>25</strong>0 pareri e con<br />

molte più difficoltà riesce<br />

ad individuare il professionista<br />

più preparato”.<br />

Va precisato che Centro<br />

senologico è la traduzione<br />

di Breat Unit composta da<br />

una parte radiologica, chirurgica,<br />

oncologica,<br />

radioterapica, non solo chirurgica<br />

come afferma Caroli.<br />

La Breast Unit – e lo stesso<br />

vale per il Centro senologico<br />

- è un percorso con varie<br />

fasi.<br />

Il direttore generale indica<br />

la terapia “chirurgica e o<br />

ormonale” dimenticando la<br />

chemioterapia e<br />

l’immunoterapia; nel prossimo<br />

futuro ci sarà anche la<br />

tipizzazione genica dei tumori<br />

per la parte diagnostico-terapeutica.<br />

Il Centro senologico com-<br />

CRONA CARPI CRONA CARPI Centro senologico: parla Giuspepe Caroli, direttore generale <strong>del</strong>l’Azienda Usl<br />

“A Carpi entro il 2010”<br />

prende la mammografia clinica,<br />

l’agoaspirato, il<br />

mammotome, la risonanza<br />

magnetica; al Ramazzini non<br />

c’è il mammotome ma Caroli<br />

precisa che arriverà e aggiunge<br />

che a disposizione<br />

ci sarà la risonanza magnetica.<br />

Prevedibile un aumento<br />

<strong>del</strong>l’attività per i radiologi<br />

presenti già pieni di lavoro,<br />

quindi è naturale porgli la<br />

domanda se è previsto più<br />

personale. “Il problema non<br />

è avere un radiologo in più<br />

o in meno: è una scelta che<br />

deve essere fatta in base<br />

alle indicazioni dei professionisti<br />

che stanno organizzando<br />

il percorso – sostiene<br />

Caroli – l’importante è che<br />

ci sia personale dedicato, in<br />

grado di far fronte alle richieste<br />

provenienti dalla<br />

Bassa”.<br />

Dà qualche numero il direttore<br />

generale: i radiologi<br />

superesperti <strong>del</strong>la mammella<br />

in un anno devono fare<br />

4.500-5.000 prestazioni;<br />

secondo le direttive euro-<br />

pee, un chirurgo <strong>del</strong>la mammella<br />

deve operare 150 casi,<br />

numero che in Italia è un<br />

po’ più basso. Il Centro<br />

senologico prevede anche<br />

la presenza <strong>del</strong> chirurgo plastico<br />

che può intervenire al<br />

momento <strong>del</strong>l’intervento<br />

demolitivo o successivamente.<br />

“Va definito chi fa il primario<br />

<strong>del</strong> Centro senologico -<br />

osserva Caroli -. A memoria<br />

posso dire che a Padova<br />

c’è un primario radiologo<br />

come a Firenze; a Napoli<br />

c’è un chirurgo. Che io sappia,<br />

da nessuna parte c’è un<br />

oncologo. Se devo esprimere<br />

un’opinione, a me piacerebbe<br />

che primario <strong>del</strong><br />

Centro fosse un radiologo;<br />

certamente deve trattarsi di<br />

un professionista preparato<br />

con ottime doti<br />

organizzative, sia nella gestione<br />

dei percorsi di cura,<br />

sia nell’impiego <strong>del</strong> personale”.<br />

Alla domanda se il Centro<br />

senologico debba prevedere<br />

anche le terapie alterna-<br />

Giuseppe Caroli<br />

tive, Caroli esprime qualcosa<br />

di più di una semplice<br />

perplessità. “Nel 1976 ero<br />

in Germania, allora era l’unica<br />

nazione europea a permetterle<br />

e quindi ho potuto<br />

toccare con mano. Se c’è un<br />

dolore da tumore in fase<br />

acuta l’agopuntura non può<br />

essere la risposta. Personalmente<br />

credo che dal dolore<br />

si guarisca<br />

farmacologicamente. Così<br />

come esiste il parto indolore,<br />

allo stesso modo esistono<br />

interventi in cui il dolore<br />

può essere tenuto sotto controllo<br />

senza inibire i normali<br />

atti <strong>del</strong>la vita”. Questa<br />

è la filosofia di Giuseppe<br />

Caroli e, aggiunge, “di tutti<br />

i bravi anestesisti che gestiscono<br />

la terapia <strong>del</strong> dolore”.<br />

Obbiettivamente l’Italia è<br />

un po’ indietro e qui ha<br />

ragione il direttore generale<br />

quando afferma: “Deve<br />

passare il pregiudizio che<br />

associa chi utilizza la morfina<br />

alla tossicodipendenza”.<br />

Quando la scuola<br />

incontra la città<br />

Si è concluso il progetto<br />

“Andiamo in centro”<br />

Si è concluso il progetto formativo “Andiamo in<br />

Centro”, promosso dal servizio di Educazione alla<br />

Salute <strong>del</strong> Distretto sanitario di Carpi e al quale ha<br />

aderito la scuola media Fassi.<br />

Durante l’anno scolastico appena trascorso, gli studenti<br />

di tre classi seconde e di due classi terze, accompagnati<br />

dalla loro insegnante, hanno incontrato gli<br />

anziani <strong>del</strong> Centro di promozione sociale Gorizia”/<br />

Associazione il Faro e <strong>del</strong> Centro Diurno Borgofortino.<br />

Gli incontri hanno favorito la conoscenza e l’incontro<br />

dei ragazzi con persone di diversa età e diverse<br />

abilità, hanno dato valore alle attività <strong>del</strong> volontariato,<br />

hanno contribuito al processo educativo degli studenti<br />

avvicinandoli al lavoro sociale.<br />

I ragazzi hanno intrattenuto gli ospiti con giochi,<br />

letture e canti, mentre gli anziani hanno ricambiato<br />

raccontando loro storie di vita, in un rapporto di<br />

scambio generazionale ricco e stimolante.<br />

Era già tutto previsto<br />

La società Radio Bruno Nord,<br />

unica partecipante,<br />

si è aggiudicata l’area<br />

per una sede di stazione radio-tv<br />

Si è svolta mercoledì 11 giugno, la selezione pubblica<br />

<strong>del</strong>le offerte giunte per l’assegnazione di un lotto di<br />

terreno destinato alla sede operativa per una stazione<br />

radio-televisiva. Il bando era stato pubblicato nelle<br />

scorse settimane dopo l’approvazione (avvenuta nella<br />

seduta <strong>del</strong> <strong>29</strong> aprile <strong>del</strong> Consiglio comunale) <strong>del</strong>la<br />

Convenzione tra il Comune e la Società Patrimonio<br />

Città di Carpi per la determinazione <strong>del</strong>le modalità di<br />

vendita da parte di quest’ultima <strong>del</strong> terreno posto nella<br />

Zona sportiva ovest (Comparto Q) e destinato appunto<br />

alla realizzazione di un’attrezzatura tecnico-distributiva<br />

radio televisiva. Solo una l’offerta giunta entro i<br />

termini previsti, quella di Radio Bruno Nord, di 380<br />

mila euro (il prezzo a base di gara era di 377.150 euro,<br />

pari a euro 190 al metro quadro, a cui va aggiunta l’iva<br />

di legge).<br />

Era già tutto previsto, almeno secondo l’opposizione<br />

che aveva già anticipato come sarebbe andata a finire.


CRONA CARPI CRONA CARPI Presentato un nuovo servizio di mobilità sostenibile<br />

A Carpi parte “C’entro in bici”<br />

E’ arrivato a Carpi il servizio di bike sharing denominato<br />

“C’entro in bici”. Si tratta di un sistema di condivisione di<br />

biciclette già presente in oltre 60 città italiane, tra cui<br />

Modena, adottato dal Comune quale strumento di mobilità<br />

sostenibile per fare fronte ai problemi legati al traffico<br />

e all’inquinamento. Attraverso la sottoscrizione di un<br />

abbonamento gratuito si riceverà una chiave con cui sarà<br />

possibile prelevare un mezzo qualsiasi dalle apposite<br />

rastrelliere presenti nelle città che aderiscono al progetto<br />

(per la lista completa dei comuni www.centroinbici.it). E’<br />

previsto il pagamento di una cauzione pari a 20 euro, che<br />

verrà riconsegnata al momento <strong>del</strong>la restituzione <strong>del</strong>la<br />

chiave. Il Comune di Carpi ha stanziato per il progetto<br />

oltre 32 mila euro, acquistando 28 biciclette dislocate in<br />

gruppi di quattro in cinque punti <strong>del</strong>la città: tre rastrelliere<br />

vicine alla Stazione ferroviaria, una presso l’Autostazione,<br />

una al parcheggio multipiano di piazzale Maestri <strong>del</strong><br />

Lavoro, una di fronte a QuiCittà e una presso l’Istituto<br />

Vallauri di via Peruzzi. Il Comune provvederà a finanziare<br />

annualmente la Cooperativa “Il Mantello” che si occuperà<br />

di registrare le iscrizioni e gestire il servizio.<br />

Info e abbonamenti: Coop. Il Mantello, via Peruzzi 38,<br />

tel. 059/683548.<br />

Festa <strong>del</strong> Patrono edizione <strong>2008</strong><br />

Festa bagnata e... fortunata<br />

Meglio tardi che mai…<br />

Solo ora ci arriva questa bella foto che pubblichiamo<br />

volentieri anche se il Patrono è passato ormai da un<br />

mese. Va bene lo stesso, è un modo per ricordarci san<br />

Bernardino da Siena che resta patrono di Carpi tutto<br />

l’anno.<br />

“Un successo, un po’ bagnato, per lo stand gastronomico<br />

<strong>del</strong> gnocco fritto <strong>del</strong> Comitato Festa <strong>del</strong> Patrono di<br />

Carpi che si è svolto dal 16 maggio al 20 maggio scorsi<br />

– ricorda Isabella Colarusso che ha dato una mano al<br />

padre Antonio, attivo membro <strong>del</strong> Comitato -. Lodevole<br />

è stata la presenza dei volontari <strong>del</strong>l’Unitalsi capitanati<br />

dal loro presidente Paolo Carnevali e dai volontari<br />

<strong>del</strong>la parrocchia di Santa Croce che hanno contribuito a<br />

questo momento aggregante e festoso <strong>del</strong>la comunità<br />

diocesana, all’insegna <strong>del</strong> nostro santo Patrono”.<br />

In risposta all’articolo pubblicato su notizie <strong>del</strong> 21<br />

giugno, a firma Saverio Catellani, si trasmette nota<br />

<strong>del</strong>l’assessore alla Viabilità Carmelo Alberto D’Addese<br />

Nel corso degli anni via<br />

De Amicis si è evoluta in<br />

ragione di interventi necessari<br />

alla viabilità complessiva<br />

<strong>del</strong> centro storico<br />

<strong>del</strong>la quale costituisce<br />

un tassello importante.<br />

L’ultimo intervento degno<br />

di nota risale alla fine degli<br />

anni ‘90 quando la via,<br />

ormai fatiscente e ricolma<br />

di barriere architettoniche,<br />

ha richiesto opere radicali<br />

interamente a spese <strong>del</strong>-<br />

l’amministrazione. Sono<br />

passati quasi dieci anni ed<br />

i lavori eseguiti non hanno<br />

dato luogo a problemi dimostrandone<br />

l’efficacia e<br />

validità nel tempo.<br />

L’attuale viabilità modificata<br />

consegue ed è funzionale<br />

alla necessità inderogabile<br />

di mantenere “vivo”<br />

il servizio di trasporto urbano<br />

Arianna che qui trova<br />

l’unica via alternativa all’asse<br />

costituito dai corsi<br />

L’assessore Alberto D’Addese<br />

La corrispondenza dei lettori va inviata a:<br />

Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 Carpi<br />

Fax 059/630238 - E-Mail: redazione@notiziecarpi.it<br />

Fanti e Cabassi di cui attualmente<br />

sono in corso i<br />

lavori di riqualificazione,<br />

iniziati il 9 giugno scorso.<br />

Non si tratta quindi di provvedimenti<br />

fantasiosi, bensì<br />

necessari e funzionali, ancora<br />

una volta, alla viabilità<br />

circostante. Ogni via gioca<br />

infatti un proprio ruolo<br />

nella dinamica complessiva<br />

<strong>del</strong>la rete stradale urba-<br />

Il 24 giugno presso la Curia<br />

Vescovile sono stati assegnati<br />

ai rispettivi vincitori i<br />

quattro premi messi in palio<br />

dalla Sottoscrizione a<br />

sostegno <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong> Patrono<br />

ed estratti la sera <strong>del</strong><br />

22 maggio scorso.<br />

Il Comitato Festa <strong>del</strong> Patrono,<br />

tramite il suo presidente<br />

Adamo Neri, ha ringraziato<br />

sentitamente le aziende<br />

che hanno permesso di realizzare<br />

questa importante iniziativa:<br />

Moda Viaggi, Gilioli<br />

1921, Pelletteria Nora e La<br />

Casalinga.<br />

na e non può essere modificata<br />

senza valutarne i riflessi<br />

nella restante viabilità.<br />

Le modifiche apportate<br />

trasformano la via De<br />

Amicis in un doppio senso<br />

dotato di una nuova corsia<br />

in direzione est a<br />

percorrenza limitata ai soli<br />

bus ed a coloro che si trovano<br />

ad uscire dai cancelli<br />

o dai garage disseminati sui<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

9<br />

VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267<br />

www.wineandwine.it<br />

60 anni di cooperazione<br />

Celebrato l’11 giugno<br />

l’anniversario di Confcooperative<br />

“Ut unum sint, affinché siano una cosa sola, è un concetto<br />

pieno di luce cristiana. Grazie a voi e a chi vi ha preceduto<br />

gettando i semi che oggi ci consentono di guardare al<br />

futuro con ottimismo”. Lo ha detto l’arcivescovo di Modena<br />

monsignor Benito Cocchi durante la messa celebrata<br />

l’11 giugno in Duomo per ricordare il 60 esimo<br />

anniversario di Confcooperative Modena, costituita l’11<br />

giugno 1948.<br />

“Ut unum sint” è il titolo di una lettera enciclica di<br />

Giovanni Paolo II, ma soprattutto è il motto che compare,<br />

insieme alla campana e al melograno, nel simbolo <strong>del</strong>la<br />

Confederazione <strong>del</strong>le Cooperative Italiane. “Siamo nati<br />

con la Rerum Novarum e la dottrina sociale <strong>del</strong>la Chiesa<br />

è il fondamento <strong>del</strong> nostro cammino di cattolici impegnati<br />

nel sociale”, ha ricordato monsignor Francesco Rossi,<br />

incaricato Cei per la Confcooperative, che ha concelebrato<br />

la messa insieme al nostro vescovo e a don Sergio<br />

Mantovani, parroco di Santa Caterina a Modena e presidente<br />

<strong>del</strong>la cooperativa Casa <strong>del</strong>la Gioia e <strong>del</strong> Sole.<br />

“Ringraziamo il Signore per questi 60 anni di<br />

Confcooperative Modena – ha aggiunto monsignor Rosso<br />

-, per il suo impegno nel servizio alla società, per le<br />

risposte date dalle cooperative di ispirazione cristiana ai<br />

bisogni <strong>del</strong>la comunità modenese”. Dal canto suo il presidente<br />

di Confcooperative Gaetano De Vinco ha ringraziato<br />

l’arcivescovo per la sua paterna attenzione e don<br />

Mantovani per la sua presenza, “che ci ricorda i tanti<br />

sacerdoti cooperatori, tra i quali cito don Mario Prandi”.<br />

Al termine <strong>del</strong>la messa è stato distribuito ai presenti un<br />

biglietto commemorativo <strong>del</strong> 60esimo anniversario di<br />

costituzione di Confcooperative Modena, sul quale compare<br />

la foto di una maestà in un campo di grano. L’immagine,<br />

scattata da Massimo Fornaciari, agronomo <strong>del</strong><br />

Cesac e fotografo, simboleggia il collegamento forte tra<br />

Confcooperative e il Magistero sociale <strong>del</strong>la Chiesa.<br />

Carpi era rappresentata dalla Cooperativa Notizie nella<br />

persona <strong>del</strong> Commendatore Silvio Cavazzoli con la moglie<br />

Anna e un folto gruppo di ragazzi <strong>del</strong>la Cooperativa<br />

Nazareno accompagnati dal presidente Sergio Zini e da<br />

Marco Viola.<br />

due lati <strong>del</strong>la strada. Le frecce<br />

direzionali sono state<br />

tracciate con l’intento di<br />

evitare equivoci, dopo un<br />

decennio di senso unico, in<br />

modo tale che chi interseca<br />

la via sia ben consapevole<br />

di dover fare attenzione ad<br />

entrambe le direzioni.<br />

Per limitare l’uso <strong>del</strong>la corsia<br />

in direzione di via<br />

Petrarca sono stati mantenuti<br />

i segnali di direzione<br />

obbligatoria esposti agli incroci.<br />

Adottare altri prov-<br />

vedimenti, come l’istituzione<br />

di una vera corsia<br />

preferenziale dedicata ai<br />

soli bus, non sarebbe stato<br />

possibile causa le misure<br />

insufficienti <strong>del</strong>la carreggiata<br />

stradale. Quindi<br />

la soluzione tecnica adottata<br />

è conforme alle<br />

normative vigenti e al<br />

Codice <strong>del</strong>la Strada e il<br />

Corpo di Polizia municipale<br />

vigilerà affinché queste<br />

vengano rispettate.


10<br />

L’<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

Laura Michelini<br />

Virginia Panzani<br />

impianto di<br />

stoccaggio di gas a<br />

Rivara è tutt’altro<br />

che una faccenda chiusa.<br />

Lo dimostrano le cronache<br />

<strong>del</strong>le ultime settimane, con<br />

le discussioni che sempre<br />

di più stanno assumendo<br />

toni politici a proposito <strong>del</strong><br />

progetto <strong>del</strong>la società<br />

Independent Gas Management<br />

di costruire un impianto<br />

di stoccaggio gas in<br />

acquifero nella località di<br />

Rivara di San Felice.<br />

Mentre Regione e Provincia<br />

hanno ribadito il loro no<br />

al progetto, la questione si<br />

sta allargando ben oltre i<br />

confini <strong>del</strong>la Bassa per approdare<br />

a Roma. Lo scorso<br />

9 giugno intanto un convegno<br />

sul tema organizzato a<br />

Mirandola dai Popolari Liberali<br />

ha messo in luce una<br />

posizione all’interno <strong>del</strong> Pdl<br />

non contraria all’impianto.<br />

Nello stesso tempo è emersa<br />

una contrapposizione<br />

sempre più netta e imbarazzante<br />

con la Lega, che invece<br />

è contraria al progetto di<br />

stoccaggio e che promette<br />

rotture a livello locale. Carlo<br />

Giovanardi, sottosegretario<br />

alla Presidenza <strong>del</strong><br />

Consiglio, ha comunque<br />

specificato di parlare a<br />

nome <strong>del</strong> governo, dichiarando<br />

che, se dopo gli esami<br />

necessari le risposte saranno<br />

favorevoli, si debba<br />

procedere con la realizzazione<br />

<strong>del</strong> mega-impianto.<br />

“Le opinioni personali sono<br />

rispettabili. Ne prendo atto,<br />

ma non sono quelle <strong>del</strong> governo,<br />

di cui anche la Lega<br />

fa parte, e che ha tra le priorità<br />

quella di risolvere il<br />

problema energetico <strong>del</strong><br />

nostro Paese”. Così<br />

Giovanardi ha risposto alle<br />

polemiche e precisa: “Boschi<br />

<strong>del</strong>l’Ingv dice che il<br />

deposito non dà pericoli,<br />

Battaglia concorda, il capo<br />

regionale dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco<br />

ammette che non ci sono<br />

rischi e ora anche Pellegrini<br />

è sulla stessa linea. Allora<br />

proprio non capisco i no<br />

pregiudiziali di Regione,<br />

Provincia e popolazione.<br />

Non stiamo dicendo di fare<br />

il deposito ma non possiamo<br />

essere contrari agli approfondimenti<br />

da parte di<br />

Independent”.<br />

“Finalmente è stata fatta<br />

chiarezza, - così il presidente<br />

<strong>del</strong>l’Unione Comuni<br />

Modenesi Area Nord e sindaco<br />

di Finale Emilia<br />

Raimondo Soragni ha<br />

commentato le parole di<br />

Giovanardi – le posizioni<br />

sono <strong>del</strong>ineate ed è venuto<br />

allo scoperto chi vuole realizzare<br />

il deposito di<br />

stoccaggio di gas a Rivara.<br />

Mi risulta però davvero singolare<br />

che comitati e istituzioni<br />

locali vengano accusati<br />

di un no pregiudiziale<br />

al progetto, quando a questo<br />

parere negativo si è arri-<br />

vati sulla base <strong>del</strong>l’accurato<br />

e approfondito lavoro di<br />

una commissione di tecnici<br />

che ha evidenziato tutte le<br />

lacune <strong>del</strong> progetto presentato<br />

da Independent. Non si<br />

è quindi trattato di un no<br />

‘politico’. E che quel sito<br />

non sia adatto lo ha confermato,<br />

se ce n’era bisogno,<br />

anche il recente terremoto,<br />

avvertito in modo particolare<br />

proprio tra San Felice e<br />

Massa Finalese”.<br />

“Vorrei chiedere al Sottosegretario<br />

alla Presidenza<br />

<strong>del</strong> Consiglio Carlo<br />

Giovanardi – ha detto inoltre<br />

Soragni – cosa sia accaduto<br />

negli ultimi due anni<br />

per fargli cambiare così radicalmente<br />

opinione in me-<br />

MIRANDOLA CONCORDIA MIRANDOLA CONCORDIA Area Nord: toni sempre più aspri nel confronto tra governo ed enti<br />

locali sull’impianto di stoccaggio di gas a Rivara. Una questione<br />

cruciale in bilico tra tutela ambientale e risorse energetiche<br />

Si discute a tutto gas<br />

Carlo Giovanardi<br />

Luigi Costi<br />

rito al deposito di<br />

stoccaggio di gas di Rivara”.<br />

Il presidente <strong>del</strong>l’Unione si<br />

riferisce in particolare all’interrogazione<br />

presentata<br />

nel 20<strong>06</strong> da Giovanardi all’allora<br />

Ministro <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

Pecoraro Scanio, in<br />

cui scriveva che “in località<br />

Rivara di San Felice la Società<br />

Independent Gas Management<br />

srl ha progettato<br />

di costruire un impianto<br />

sperimentale di stoccaggio<br />

gas in acquifero, sfruttando<br />

la particolare situazione<br />

geologica <strong>del</strong>l’area. Esperti<br />

di indiscussa serietà - proseguiva<br />

Giovanardi - contestano<br />

il progetto sottolineando<br />

i rischi di tale soluzione,<br />

per la particolare<br />

sismicità <strong>del</strong>la zona e l’impossibilità<br />

di impermeabilizzare<br />

il sito; in provincia<br />

di Modena e nelle province<br />

limitrofe esistono siti di<br />

stoccaggio <strong>del</strong> gas esauriti<br />

che potrebbero essere utilizzati”.<br />

“Dal convegno di Mirandola<br />

non sono emerse vere<br />

novità sul progetto. – chiarisce<br />

Luigi Costi, sindaco<br />

di Mirandola – Non solo<br />

non è stata riaperta la procedura<br />

di Via, ma il nuovo<br />

progetto non è pronto. In<br />

altre parole, il deposito di<br />

Rivara non ha alcuna relazione<br />

con l’urgenza e<br />

l’emergenza energetica a<br />

breve e medio termine”.<br />

L’unica novità sembra es-<br />

sere in questa fase la posizione<br />

<strong>del</strong> Governo: “Da un<br />

Governo Prodi che si era<br />

collocato nella posizione di<br />

arbitro attento alle ragioni<br />

<strong>del</strong>la comunità locale e aveva<br />

escluso dal suo programma<br />

il deposito di Rivara,<br />

siamo passati ad un Governo<br />

Berlusconi che intende<br />

fare l’arbitro, il giocatore e<br />

il tifoso dalla parte <strong>del</strong> proponente,<br />

puntando sui grandi<br />

impianti (ma dove le facciamo<br />

le centrali, lungo il<br />

Po? E le scorie?) e su fonti<br />

in via di esaurimento e sempre<br />

più costose”.<br />

Il punto forse è proprio questo:<br />

si tratta o meno di una<br />

fonte energetica in linea con<br />

le esigenze di risparmio e<br />

Medici di famiglia in prima linea<br />

Riduzione degli accessi al Pronto Soccorso e continuità assistenziale gli obiettivi <strong>del</strong>la Fimmg<br />

Nei giorni scorsi si è svolta presso l’Auditorium <strong>del</strong>le Scuole Medie<br />

di Medolla la riunione sindacale <strong>del</strong>la Fimmg (Federazione italiana<br />

medici di medicina generale) che ha visto una nutrita e vivace<br />

presenza di medici di famiglia <strong>del</strong> Distretto di Mirandola coordinati<br />

dal loro rappresentante Nunzio Borelli.<br />

Ghassan Daya, segretario provinciale <strong>del</strong>la Fimmg ha aggiornato i<br />

colleghi sul progetto di informatizzazione degli studi dei medici di<br />

famiglia e sull’accordo aziendale che si sta concludendo.<br />

E’ stato ricordato lo sforzo in atto a livello provinciale per ridurre gli<br />

accessi impropri in Pronto Soccorso rafforzando il lavoro in rete dei<br />

medici di famiglia e sviluppando laddove non esistono gli ambulatori<br />

<strong>del</strong>la continuità assistenziale così da consolidare l’equità e l’accesso<br />

alle cure per gli oltre 677 mila cittadini <strong>del</strong>la provincia di Modena.<br />

L.L.<br />

Scheda<br />

Il deposito di Rivara<br />

Presentato nel 2002 e autorizzato<br />

nel 2005 dal governo<br />

Berlusconi, il progetto<br />

<strong>del</strong>la società inglese<br />

Independent Gas Management<br />

(Igm) intende realizzare<br />

nel sottosuolo a<br />

nord <strong>del</strong>la provincia di<br />

Modena uno stoccaggio<br />

di gas metano di 3,2 miliardi<br />

di metri cubi, pompato<br />

con turbine giganti<br />

in una cavità sotterranea<br />

naturale contenente acqua,<br />

alla profondità di circa 2<br />

mila metri. Lo stoccaggio<br />

non sarà di proprietà <strong>del</strong>lo<br />

Stato, bensì <strong>del</strong>la stessa<br />

Igm che comprerebbe<br />

il gas dalla francese Gaz<br />

de France, stoccandolo in<br />

estate per poi riestrarlo per<br />

la vendita in inverno. Dopo<br />

due anni di battaglie la<br />

vicenda sembrava essersi<br />

definitivamente chiusa con<br />

il ‘parere interlocutorio negativo’<br />

espresso dalla<br />

Commissione di Via (Verifica<br />

impatto ambientale)<br />

governativa nel luglio<br />

2007 e il fronte compatto<br />

dei ‘no’, di cittadini, politici<br />

modenesi e regionali<br />

di centro destra e centro<br />

sinistra. Oggi, invece, a<br />

distanza di quasi un anno,<br />

il caso è tornato di attualità<br />

per l’intervento di Carlo<br />

Giovanardi a un convegno<br />

organizzato dai Popolari<br />

Liberali a<br />

Mirandola, al quale erano<br />

stati invitati i tecnici<br />

<strong>del</strong>l’Igm e autorevoli<br />

esperti in materia di sicurezza<br />

ambientale .<br />

Raimondo Soragni<br />

rinnovabilità? “Giovanardi<br />

– continua Costi – ha<br />

tacciato il risparmio<br />

energetico e le fonti<br />

rinnovabili di essere poco<br />

più che chiacchiere. Evidentemente<br />

lui e i suoi<br />

esperti conoscono gli interessi<br />

di grandi costruttori di<br />

impianti e dei colossi finanziari,<br />

molto meno le tante<br />

esperienze che decollano<br />

anche da noi: imprese che<br />

producono e installano pannelli<br />

solari, impianti di<br />

cogenerazione e<br />

trigenerazione, nuova edilizia.<br />

Dai primi studi – conclude<br />

- nella Bassa sembra<br />

di grande interesse la<br />

geotermia, e sarà interessante<br />

scoprire se potrà utilizzare<br />

parte di quelle acque<br />

che si vorrebbero spostare<br />

per far posto al gas”.


Al Gran Gala <strong>del</strong>l’Amo assegnato il Premio Donata Testi<br />

a don Ivo Silingardi; menzione d’onore all’Avo. Finale a sorpresa<br />

con la sfilata di moda con pazienti, psicologhe, medici e infermiere<br />

Umanità, efficienza e tanto altro ancora<br />

L’<br />

Amo, lo si può ben<br />

sostenere, è l’associazioneammiraglia<br />

<strong>del</strong>la numerosa flotta<br />

<strong>del</strong> volontariato<br />

carpigiano. I numeri sono<br />

lì a dimostrarlo, il bilancio<br />

2007 nei prossimi<br />

giorni sarà esposto sui<br />

manifesti, le auto guidate<br />

dai volontari scorazzano<br />

da Carpi a Reggio Emilia,<br />

a Modena, a Milano, alla<br />

Svizzera con ammalati e<br />

famigliari, tredicimila i<br />

biglietti venduti <strong>del</strong>la<br />

sottoscrizione ed anche la<br />

lotteria nazionale legata<br />

alla Maratona d’Italia<br />

nell’anno <strong>del</strong> centenario<br />

di Dorando Pietri devolverà<br />

parte dei proventi<br />

all’Amo… Un ‘associazione<br />

che va letteralmente<br />

di corsa! Il Gran Gala non<br />

è altro che il traguardo di<br />

una tappa intermedia di un<br />

cammino senza fine:<br />

quello <strong>del</strong> <strong>2008</strong> ha bruciato<br />

un altro record di<br />

presenze riunendo a Villa<br />

Ascari 450 ospiti. Eppure<br />

come ci ricorda il Piccolo<br />

Principe davanti a tutte le<br />

esperienze belle <strong>del</strong>la vita,<br />

posti di fronte a ciò che ci<br />

sta a cuore “l’essenziale è<br />

invisibile agli occhi”. I<br />

volontari, le pazienti, i<br />

medici e le infermiere<br />

sono riusciti a stupire<br />

ancora una volta, anche il<br />

presidente Fabrizio<br />

Artioli, mettendosi<br />

totalmente in gioco e<br />

regalando con un’originalissima<br />

sfilata di moda (la<br />

sfilatella) un’ondata di<br />

spensierata allegria di<br />

forme e colori che ha<br />

travolto tutti i presenti. E’<br />

andato in passerella il<br />

frutto di mesi di lavoro,<br />

magistralmente supportato<br />

dalla responsabile <strong>del</strong><br />

Centro di psiconcolgia<br />

Maria Grazia<br />

Russomanno e da un<br />

valido stilista, Daniele<br />

Grandi, aiutato da Ciro<br />

con il contributo di<br />

aziende che hanno donato<br />

tessuti di pregio.<br />

E’ vero, gli spettatori<br />

hanno goduto e applaudito,<br />

dagli sguardi di mo<strong>del</strong>le e<br />

mo<strong>del</strong>li si poteva solo<br />

intuire che il bello di quel<br />

momento non si esauriva<br />

in quel vestito portato con<br />

garbo e dolcezza. C’era un<br />

di più che sfuggiva perché<br />

poteva appartenere solo a<br />

loro, protagonisti di questa<br />

“compagnia” che ha tanto<br />

faticato e tra momenti di<br />

euforia e di sconforto si è<br />

ritrovata alla fine libera e<br />

felice di amare. A loro il<br />

premio <strong>del</strong> pubblico.<br />

Complimenti.<br />

L.L.<br />

Don Ivo Silingardi<br />

Paola e Roberta<br />

CRONA CARPI CRONA CARPI Maria Grazia Russomanno<br />

e Fabrizio Artioli<br />

Stefano Cencetti<br />

La premiazione <strong>del</strong>l’Amo d’Oro<br />

Antonella e la piccola Lucilla<br />

Licia Petrapulakos<br />

ph Roberto Pagliani<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

Cucina regionale e di ricerca<br />

11<br />

Premio Donata Testi<br />

Umanità ed efficienza a servizio <strong>del</strong> prossimo<br />

La Giuria <strong>del</strong> Premio Donata Testi ha scelto: “Umanità ed<br />

efficienza, questo il criterio che ci ha guidato nella scelta…”.<br />

Così recita la motivazione che ha accompagnato<br />

l’annuncio <strong>del</strong> vincitore, don Ivo Silingardi e <strong>del</strong>la<br />

menzione d’onore, all’Avo nella persona <strong>del</strong>la presidente<br />

Rosanna Borali.<br />

Un consenso unanime quello espresso dalla Giuria <strong>del</strong><br />

premio presieduta da Annalisa Bonaretti, consigliere<br />

Amo, e composta da Gabriele Greco, direttore <strong>del</strong>l’Unità<br />

Oprativa di Neurologia <strong>del</strong> Ramazzini, Giuliana Tassoni,<br />

medico di Medicina Generale, Franca Bortolamasi, presidente<br />

Lions Club A. Pio, Sida Cucconi, famigliare di un<br />

malato.<br />

Nella lettura <strong>del</strong>le motivazioni è possibile cogliere la<br />

profondità <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>la Giuria la quale, come ha<br />

affermato Gabriele Greco, si è trovata di fronte, quasi<br />

sorpresa, ad un numero elevato di candidati segno di una<br />

diffusa “società <strong>del</strong> bene” che opera spesso nel silenzio.<br />

Premio a don Ivo Silingardi<br />

Abbiamo voluto privilegiare anche la carpigianità e l’ottimismo.<br />

Abbiamo scelto di dare un messaggio positivo e<br />

siamo sicuri di esserci riusciti scegliendo il vincitore. Un<br />

uomo a tutto tondo, coraggioso, che non ha mai avuto<br />

paura a esprimere le sue idee e che, per questo, durante la<br />

guerra è stato in carcere a lungo. Un uomo che ha dato vita<br />

a una scuola alberghiera per dare ai giovani istruzione,<br />

educazione e la possibilità di imparare un mestiere.<br />

Ha sempre tenuto ben a mente la dignità <strong>del</strong>la persona e<br />

a questo valore si è sempre ispirato.<br />

Con determinazione e con la naturalezza tipica dei grandi<br />

ha fatto scelte profetiche, in largo anticipo sui tempi. Ha<br />

saputo creare un ambiente caloroso e affettuoso; il suo<br />

percorso personale è di assoluta coerenza. Il suo ministero<br />

l’ha riempito di umanità ed efficienza; lui potrebbe obiettare<br />

che tutto quanto è frutto <strong>del</strong>la fede e certamente, dal<br />

suo punto di vista, è così, ma la sua grandezza è di aver<br />

saputo essere amico di tutti, proprio tutti. Senza giudizio<br />

si è dimostrato di volta in volta padre, fratello, amico. E’<br />

uno dei figli migliori <strong>del</strong>la nostra terra, premiarlo è un<br />

onore.<br />

Poi, last but not least, è amico dei santi: don Zeno,<br />

Mamma Nina, don Giussani, padre Pio. Per stare al passo<br />

con i grandi occorre essere altrettanto grandi. Largo ai<br />

giovani: don Ivo Silingardi.<br />

Menzione d’onore all’Avo<br />

Abbiamo privilegiato il criterio <strong>del</strong>la carpigianità e un<br />

modo di fare defilato ma non per questo poco incisivo.<br />

Un’associazione che con umiltà, in silenzio, svolge quotidianamente<br />

un lavoro prezioso per il funzionamento dei<br />

reparti <strong>del</strong>l’ospedale. Un’associazione che ha saputo cambiare<br />

restando fe<strong>del</strong>e ai principi originari di servizio al<br />

malato. Da quando ha iniziato a oggi molto è cambiato<br />

nelle strutture ospedaliere: una volta il paziente rimaneva<br />

ricoverato a lungo, oggi il minimo indispensabile. Si<br />

aggiunge la presenza sempre più consistente di pazienti<br />

stranieri, con abitudini, culture molto diverse dalla nostra.<br />

Per avvicinarli nel modo giusto occorre un ulteriore<br />

garbo.<br />

Vicini ai malati ma anche ai loro famigliari, questi volontari<br />

aderiscono con impegno ai corsi di formazione organizzati<br />

dall’associazione che, negli ultimi due-tre anni, ha<br />

saputo coinvolgere parecchi giovani. Un merito nel merito.<br />

A tutto questo si aggiunge il Ventennale, una pietra<br />

miliare per un’associazione di volontariato. Abbiamo il<br />

piacere di partecipare anche noi, con modestia e stima, a<br />

questo momento importante <strong>del</strong>la vita associativa <strong>del</strong>l’Avo,<br />

l’Associazione Volontari Ospedalieri.<br />

Lotteria Gran Gala <strong>del</strong>l’Amo edizione <strong>2008</strong><br />

I numeri vincenti<br />

1º premio nr. <strong>06</strong>701; 2º premio nr. 04563; 3º premio nr.<br />

07984; 4º premio nr. 01784; 5º premio nr. 09964; 6º<br />

premio nr. 08542; 7º premio nr. 10110; 8º premio nr.<br />

08996; 9º premio nr. 093<strong>25</strong>; 10º premio nr. 02368<br />

Info: segreteria AMO: 059.659965 dal lunedì al<br />

venerdì ore 9/13.


12<br />

Il<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

Dante Colli<br />

pellegrinaggio<br />

diocesano in Armenia<br />

e Georgia ha percorso<br />

questi due paesi incontrando<br />

altrettanti popoli<br />

a continuo confronto con il<br />

nazionalismo turco e il<br />

fondamentalismo arabo, traendone<br />

profonde impressioni<br />

per i valori etici e morali<br />

che li animano, la forza e il<br />

coraggio con cui difendono<br />

la loro identità, virtù nazionali<br />

che traggono essenzialmente<br />

dall’unità che li lega<br />

alla loro chiesa.<br />

Il pellegrinaggio che è da<br />

considerarsi un cammino di<br />

conversione ha quindi raggiunto<br />

i suoi scopi perché i<br />

partecipanti hanno acquisito<br />

una nuova consapevolezza.<br />

Non si è trattato soltanto<br />

di scoprire nuovi paesaggi,<br />

ma di avere occhi nuovi sperimentando<br />

con lo sguardo<br />

in profondità che Armenia e<br />

Georgia sono terre di religione,<br />

che la fede popolare<br />

non conosce battute d’arresto,<br />

che la secolarizzazione<br />

non ha ancora vinto e che lo<br />

spirito è proteso ad accogliere<br />

la grazia <strong>del</strong> messaggio<br />

evangelico anche nelle<br />

chiese ortodosse pur essendo<br />

lontana l’unità <strong>del</strong>le chiese<br />

tanto auspicata nella nostra<br />

realtà.<br />

Mercoledì, 28 maggio<br />

Bologna / Monaco /<br />

Yerevan<br />

Il viaggio di trasferimento<br />

è molto lungo. La cena e il<br />

pernottamento si effettuano<br />

in volo. Molti pellegrini<br />

si sono conosciuti in precedenti<br />

occasioni ed è quindi<br />

immediato e spontaneo porsi<br />

nell’ottica di un approfondimento<br />

e nella continuità<br />

<strong>del</strong>lo spirito <strong>del</strong> pellegrinaggio.<br />

Altro forte momento<br />

è trasferire questo atteggiamento,<br />

che è moto <strong>del</strong>l’anima<br />

e coinvolgimento <strong>del</strong>lo<br />

spirito in un tempo ideale<br />

per dedicarsi alla preghiera<br />

e all’ascolto <strong>del</strong> creato, come<br />

avviene in ogni viaggio.<br />

Sono con noi monsignor<br />

Douglas Regattieri e don<br />

Carlo Bellini che si alterneranno<br />

di giorno in giorno<br />

nel commento <strong>del</strong>la Parola.<br />

Alla prima luce <strong>del</strong>l’alba ci<br />

accoglie la visione<br />

<strong>del</strong>l’Ararat, 5165 metri, una<br />

bianca e immensa cupola<br />

toccata dal primo raggio di<br />

sole, una visione che ci accompagnerà<br />

nei giorni seguenti,<br />

continuo richiamo<br />

alla sacralità e all’unicità di<br />

questa terra e di questo popolo.<br />

La tradizione biblica<br />

afferma che qui si fermò<br />

l’Arca di Noè dopo il diluvio.<br />

Giovedì, <strong>29</strong> maggio<br />

Yerevan<br />

Letture <strong>del</strong> giorno:<br />

1 Pietro 2, 2-5, 9-12;<br />

Mc 10, 46-52<br />

La storia <strong>del</strong>l’Armenia è<br />

drammaticamente scissa<br />

dalla tragedia e dalla<br />

“diaspora”.Oggi la nazione<br />

armena è solo una piccola<br />

parte <strong>del</strong> vasto territorio storicamente<br />

abitato a partire<br />

dal VI secolo a.C. Le visite<br />

<strong>del</strong>la giornata sono dedicate<br />

alla capitale Yerevan fondata<br />

nel 783 a.C., oggi con<br />

oltre un milione di abitanti,<br />

sopra la gola profonda <strong>del</strong><br />

fiume Razadan, dominata<br />

dalla innevata cima<br />

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due paesi al centro <strong>del</strong>la regione transcaucasica<br />

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<strong>del</strong>l’Ararat, che si trova in<br />

territorio turco, montagna<br />

sacra e paradossalmente<br />

permanente memoria <strong>del</strong>le<br />

feroci campagne di<br />

snazionalizzazione religiosa<br />

e culturale che sfociarono<br />

nelle persecuzioni turche.<br />

Una lunga scalinata ai<br />

cui piedi troneggia l’imponente<br />

statua di Mesrop<br />

Machtots, che inventò l’alfabeto<br />

armeno e firmò la<br />

prima traduzione <strong>del</strong>la Bibbia<br />

nel 407, ci conduce all’interno<br />

<strong>del</strong> Museo di<br />

Matenadaran, una<br />

monumentale costruzione<br />

senz’anima dal rigore tutto<br />

staliniano. Il museo conserva<br />

17 mila manoscritti. Ai visitatori,<br />

frammisti a un fiume<br />

di scolaresche, sono<br />

mostrati i più significativi,<br />

dai più antichi fino all’Armenia<br />

moderna, questa ex<br />

repubblica sovietica che ha<br />

conquistato l’indipendenza<br />

nel 1991 dopo settant’anni<br />

di dominazione con un’ulteriore<br />

guerra con<br />

l’Azerbaigian che è costata<br />

la morte di oltre 10 mila<br />

giovani. Dai primi libri stampati<br />

<strong>del</strong> XVI secolo si passa<br />

nel pomeriggio al Museo di<br />

Erebuni, dove ancora una<br />

volta si sottolinea con orgoglio<br />

l’identità nazionale<br />

a partire dai ritrovamenti<br />

<strong>del</strong> palazzo reale <strong>del</strong> 782<br />

a.C. e di come la nazione<br />

abbia mantenuto storicamente<br />

una relativa coesione<br />

nonostante le continue invasioni<br />

straniere in un’area<br />

nella quale costituì una sorta<br />

di enclave cristiana. Dall’alto<br />

domina la<br />

monumentale statua detta<br />

“La Madre <strong>del</strong>l’Armenia”.<br />

Venerdì, 30 maggio<br />

Saghmosavank / Amberd<br />

/ Tegher / Mughni/<br />

Ashtarak.<br />

Festa <strong>del</strong> Sacro Cuore.<br />

Letture <strong>del</strong> giorno:<br />

Deuteronomio 7, 6-11; 1<br />

Gv, 4, 7-16; Mt, 11, <strong>25</strong>-30<br />

E’ la giornata dedicata alla<br />

visita di vari monasteri. Si<br />

inizia con quello di<br />

Saghmosavank, isolato in<br />

un verde prato, stagliato<br />

corrusco sull’orizzonte, ai<br />

margini di una gola rossastra.<br />

E’ il cosiddetto “monastero<br />

dei salmi”, il primo a recitarli<br />

di mattino. Dopo il suono<br />

<strong>del</strong>le sue campane, seguivano<br />

gli altri. La piana,<br />

oltre il cimitero, è dominata<br />

dal monte Arà che sembra<br />

chiudere il precipizio, il cui<br />

profilo ricorda il leggendario<br />

re ucciso da Semiramide<br />

che ne era stata respinta.<br />

Un cavallo bianco vaga sul<br />

declivio dei prati accanto al<br />

piccolo cimitero. Un paio<br />

di donne vendono collane<br />

di noci immerse in sciroppo<br />

d’uva.<br />

Si prosegue e si sosta a uno<br />

strano parco sperduto tra le<br />

elevazioni <strong>del</strong>l’altopiano<br />

costituito dalle monumentali<br />

33 lettere <strong>del</strong>l’alfabeto<br />

armeno eretto nel 1600°<br />

anniversario <strong>del</strong>la sua formulazione,<br />

sacra per la chie-<br />

sa armena. E’ vegliato da<br />

santi e poeti: Mashtots, il<br />

suo fondatore; Tumanyn, un<br />

poeta; Gosh, monaco e<br />

favolista <strong>del</strong> XIII secolo.<br />

Si traversano i verdi colli<br />

armeni popolati da accampamenti<br />

di pastori curdi e<br />

da grandi greggi. Su un crinale<br />

ci attende l’imprendibile<br />

fortezza di Amber, poco<br />

sotto la chiesa <strong>del</strong> VII secolo.<br />

Costituisce, tra i torrenti<br />

che scorrono profondamente<br />

a lato, uno spettacolo dolce<br />

e selvatico a un tempo.<br />

Si pranza sotto la tettoia di<br />

un rustico ristorante, le nubi<br />

mosse da un freddo vento.<br />

Dominante la chiesa di<br />

Tegher, l’unica costruita in<br />

basalto (le altre sono in tufo)<br />

e dedicata alla Madre di Dio.<br />

Dopo la chiesa di<br />

Obanhaban, i cui lavori di<br />

recupero sono fermi, è la<br />

volta di Mughni. Veniamo<br />

accolti da un giovane<br />

seminarista e insieme si recita<br />

una preghiera al Padre<br />

nelle nostre rispettive lingue.<br />

Nella sagrestia reliquie<br />

di San Giorgio e un quadro<br />

a ricamo <strong>del</strong> santo. La giornata<br />

si chiude ad Ashtarak,<br />

dalla piccolissima chiesa e<br />

da un antico ponte in pietra.<br />

L’Ararat si è liberato di ogni<br />

nube. La giornata ci ha consentito<br />

di approfondire le<br />

diversità tra chiesa cattolica<br />

e chiesa armena<br />

monofisita (una sola natura<br />

in Cristo risultante dall’unione<br />

<strong>del</strong>la divinità con l’umanità).<br />

Sabato 31 maggio<br />

Zvarnots / Etchimiadzin<br />

Letture <strong>del</strong> giorno:<br />

Sofonia 3, 14-18;<br />

Lc 1, 39-50<br />

La giornata inizia con la<br />

visita all’antica sede patriarcale<br />

di Zvarnots. Tra le rovine<br />

<strong>del</strong> tempio, detto il<br />

“Paradiso degli Angeli” e<br />

risalente alla metà <strong>del</strong> VII<br />

Yerevan, il mausoleo a memoria <strong>del</strong> genocidio armeno<br />

secolo, l’Ararat sovrasta ed<br />

emerge sulle coltivazioni a<br />

vite, straordinaria fusione<br />

<strong>del</strong>lo spirito e <strong>del</strong>la<br />

religiosità armena. Sui resti,<br />

sui capitelli, sulle lapidi<br />

i simboli armeni: l’aquila,<br />

il toro, il leone, il melograno.<br />

Subito dopo si è a<br />

Etchimiadzin, centro spirituale<br />

<strong>del</strong>l’Armenia e sede<br />

<strong>del</strong> Patriarca. La cattedrale<br />

è il più antico tempio cristiano<br />

<strong>del</strong> paese risalente al<br />

IV secolo. Nel 2001, Giovanni<br />

Paolo II ha inaugurato<br />

la porta di Gregorio nel<br />

1700° anniversario <strong>del</strong>la


Il Monastero di Khor Virap<br />

cattedrale. La chiesa armena<br />

è stata fondata da san<br />

Gregorio l’Illuminatore che<br />

dopo 13 anni di prigionia<br />

guarì il re Tiridate III e illuminò<br />

l’Armenia con la luce<br />

cristiana. Nel pomeriggio<br />

visita alla monumentale<br />

chiesa di San Gregorio a<br />

Yerevan, inaugurata durante<br />

la visita di Giovanni Paolo<br />

II, poi ci si disperde per il<br />

variopinto mercato. A sera<br />

spettacolo di danza di straordinaria<br />

acrobatica eleganza.<br />

Domenica, 1° giugno<br />

Arco di Yeghishe Charents<br />

/ Geghard / Garni<br />

Letture <strong>del</strong> giorno:<br />

Deuteronomio 11, 18-26;<br />

3 Rom 21-28; Mt 7, 21-27<br />

La splendida giornata inizia<br />

con una sosta all’arco<br />

<strong>del</strong> poeta Yeghisha Charents<br />

che veniva su questa collina,<br />

di fronte all’Ararat, a<br />

ispirarsi. Inviso al regime<br />

sovietico, morì in carcere.<br />

Molto nota la sua poesia<br />

Ode all’Armenia:<br />

Io <strong>del</strong>la mia dolce Armenia<br />

Amo la parola <strong>del</strong> sapore di<br />

sale…<br />

Il lungo trasferimento si<br />

conclude in un lungo canyon<br />

sul fondo <strong>del</strong> quale sorge il<br />

monastero di Geghard,<br />

splendido complesso assai<br />

frequentato e con una parte<br />

rupestre risalente al IV secolo.<br />

L’ambiente è sbalorditivo,<br />

dai colori stupefacenti<br />

con la “favolosa sensazione<br />

di essere tagliati<br />

fuori dal mondo e tornare a<br />

una forma di purezza originale”.<br />

In tarda mattinata<br />

visita al Tempio di Garni<br />

dalle tipiche forme<br />

ellenistiche, ultima testimonianza<br />

pagana esistente.<br />

Messa prima e pranzo dopo<br />

in un agriturismo, in un giardino<br />

di gelsi, tigli e ciliegi,<br />

una selva domestica che ci<br />

ricorda il paradiso terrestre.<br />

A sera in piazza <strong>del</strong>la Repubblica<br />

per lo spettacolo<br />

<strong>del</strong>le fontane illuminate e<br />

zampillanti al tempo di celebri<br />

brani musicali.<br />

Lunedì 2 giugno<br />

Khor Virap / Noravank /<br />

Noraduz<br />

Letture <strong>del</strong> giorno:<br />

2 Pt 1, 1-37; Mc 1, 1-12<br />

Il monastero di Khor Virap<br />

è fondamentale nella storia<br />

<strong>del</strong>l’Armenia. Il suo nome<br />

significa “buca profonda”,<br />

una stanza oscura nella quale<br />

si scende con una scaletta<br />

verticale di quindici gradini.<br />

Qui sarebbe stato tenuto<br />

prigioniero Gregorio di<br />

Cesarea, un predicatore venuto<br />

dall’Iran e convertito<br />

al Cristianesimo da Cesare<br />

di Cappadocia, oppositore<br />

<strong>del</strong> culto agli idoli pagani.<br />

Si ha la sensazione “di avvicinarsi<br />

sempre più ai fondamenti<br />

spirituali <strong>del</strong>l’Armenia,<br />

prima nazione cristiana<br />

al mondo e coglierne<br />

l’incredibile perennità”. Il<br />

re Tiridate dopo avere massacrato<br />

quaranta religiose<br />

romane perché la bella<br />

Hripsime lo rifiuta, si ammala<br />

gravemente. E’ guarito<br />

da Gregorio, liberato dalla<br />

prigionia, e si converte. E’<br />

l’anno 301. Inizia la grande<br />

opera evangelizzatrice di<br />

Gregorio l’Illuminatore. Le<br />

vette imbiancate <strong>del</strong>l’Ararat<br />

sono “il legame naturale<br />

<strong>del</strong>l’Armenia con le sue origini”.<br />

La giornata prosegue con la<br />

visita al monastero di<br />

Noravank (XII - XIV secolo)<br />

rinserrato tra le rocce.<br />

Messa in una grotta durante<br />

il rientro. Poi il lungo trasferimento<br />

al lago Sevan,<br />

in clima invernale tra i monti,<br />

con una sosta al cimitero<br />

monumentale di Noraduz<br />

ove si trovano numerose<br />

Khatshkaz, croci di pietra<br />

con varie raffigurazioni<br />

splendidamente decorate,<br />

tipica espressione <strong>del</strong>la<br />

religiosità armena.<br />

Martedì 3 giugno<br />

Lago Sevan / Sanain /<br />

Odzun / Akhpat<br />

Celebrazione dei Martiri<br />

Ugandesi. Letture <strong>del</strong><br />

giorno: 2 Pt, 12-15, 17-<br />

18; Mc 12, 13-17<br />

Si lascia il Lago Sevan spento<br />

nel suo grigiore e recuperati<br />

i grandi paesaggi alpestri si<br />

celebra Messa in un’area<br />

attrezzata di una fitta foresta.<br />

Si prosegue per un’ampia<br />

vallata celebre per le<br />

miniere di rame attraverso<br />

paesi e cittadine ai cui margini<br />

enormi fabbriche abbandonate<br />

dai russi danno<br />

un senso di profonda desolazione.<br />

Le tappe <strong>del</strong>la giornata<br />

prevedono la visita <strong>del</strong>la<br />

chiesa di Odzun sul bordo<br />

di un altopiano retta da un<br />

giovane pope, <strong>del</strong> complesso<br />

monastico di Sanabin <strong>del</strong><br />

tutto abbandonato, sede di<br />

Università nel Medio Evo<br />

e, sul fronte opposto <strong>del</strong>la<br />

valle, <strong>del</strong> Monastero di<br />

Akhpat dove ha ripreso la<br />

vita religiosa con la presenza<br />

di un pope. In Armenia<br />

ci sono tre seminari frequentati<br />

da 300 seminaristi ciascuno.<br />

La grande rete dei<br />

monasteri, se appare generalmente<br />

abbandonata, è<br />

comunque punteggiata da<br />

alcuni segni di ripresa che<br />

nella severità <strong>del</strong>le architetture,<br />

annerite dal tempo,<br />

offrono la testimonianza di<br />

una relazione semplice con<br />

Il Monastero di Geghard<br />

l’Altissimo. “Aperto alla<br />

contemplazione - è stato<br />

scritto - questo paesaggio<br />

superbo e desolato fa venire<br />

in mente il grido accorato<br />

<strong>del</strong> Papa che ha detto che<br />

la religione cristiana è il<br />

colore <strong>del</strong>la pelle <strong>del</strong> popolo<br />

armeno”.<br />

A tardo pomeriggio, sotto<br />

la pioggia, si passa in<br />

Georgia. Ci attende la grandiosa<br />

cena <strong>del</strong>l’accoglienza<br />

a Tbilisi, la festosa capitale.<br />

Mercoledì, 4 giugno<br />

Tbilisi<br />

Letture <strong>del</strong> giorno:<br />

2 Timoteo 1, 1-3, 6-12;<br />

Mc 12, 18-27<br />

La Georgia vive i prolungati<br />

tempi di una travagliata<br />

indipendenza dopo il rischio<br />

di smembramento dopo la<br />

Tblisi, la nuova<br />

Cattedrale di Sameba<br />

Il Monastero di Jvari<br />

dissoluzione <strong>del</strong>l’Urss. La<br />

decisa svolta filo occidentale<br />

in seguito alla “rivoluzione<br />

<strong>del</strong>le rose” nel 2004<br />

sembra avere ridato un clima<br />

di grande speranza al<br />

Paese che vive in un clima<br />

politico più disteso, anche<br />

se la rottura con la Russia<br />

ha creato gravi problemi<br />

economici con il blocco di<br />

ogni esportazione. La visita<br />

<strong>del</strong>la capitale porta d’obbligo<br />

alla chiesa di Metekhi,<br />

nel ricordo dei 13 padri siriani<br />

che nel VI secolo introdussero<br />

il cristianesimo<br />

in questa regione e dei grandi<br />

fondatori <strong>del</strong>la città, re<br />

David, la regina Tamara e<br />

dei grandi santi la cui devozione<br />

è sempre presente e<br />

richiamata. Le chiese sono<br />

piene di giovani che qui<br />

celebrano la loro fede nel<br />

futuro. La visita prosegue<br />

nella città vecchia, caratterizzata<br />

da antiche terme,<br />

nella Sinagoga, nella Cattedrale,<br />

alla Galleria Nazionale<br />

d’Arte, cogliendo un<br />

grande sforzo di confermare<br />

e rafforzare la propria<br />

identità nazionale. Imponente<br />

la nuova cattedrale di<br />

Sameba (che significa Trinità)<br />

costruita con contributi<br />

volontari e finita nel<br />

2005.<br />

La Messa è nella chiesa cattolica<br />

con il veronese<br />

monsignor Giuseppe<br />

Pasotto. I cattolici sono 50<br />

mila con 20 sacerdoti e 35<br />

suore. Difficili i rapporti con<br />

gli ortodossi, ma questo tema<br />

verrà trattato sul prossimo<br />

numero di Notizie.<br />

Giovedì 5 giugno<br />

Jvari / Mtskhata / Gori<br />

Letture <strong>del</strong> giorno:<br />

2 Timoteo 2, 8-15;<br />

Mc 12, 28-34<br />

La storia <strong>del</strong>la Georgia passa<br />

per i suoi centri religiosi.<br />

La chiesa di Jvari è su un<br />

colle, come un faro, ed è<br />

meta di continui pellegrinaggi<br />

nella memoria di santa<br />

Nino che con una miracolosa<br />

guarigione restituì la<br />

salute e salvò da morte certa<br />

re Mirian e la regina Nana.<br />

Si elevò una croce e nel VII<br />

secolo la prima chiesa. Dall’alto<br />

si domina Mtskheta<br />

alla confluenza di due fiumi<br />

che formano il Kura che<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

13<br />

scende al Mar Nero. Anticamente<br />

capitale e centro<br />

religioso <strong>del</strong>la Georgia vi<br />

sorge la cattedrale di<br />

Svetiskovel che secondo la<br />

tradizione conserva la tunica<br />

di Cristo. All’architetto<br />

fu tagliata la mano destra<br />

perché non ne costruisse<br />

un’altra simile o molto più<br />

semplicemente perché si era<br />

innamorato <strong>del</strong>la fidanzata<br />

<strong>del</strong> re Giorgio III.<br />

Nel pomeriggio visita a Gori,<br />

città natale di Stalin, alla<br />

casa ove è nato e al Museo<br />

celebrativo cui manca un’ultima<br />

stanza, quella dei gulag<br />

e dei massacri comunque<br />

ben presenti però nella memoria<br />

georgiana. Fuori programma<br />

visita a Uplitsihke<br />

(la fortezza di Dio) una città<br />

rocciosa ove si contano 7<br />

mila grotte e l’avvio <strong>del</strong> cristianesimo<br />

nel IV secolo.<br />

Venerdì, 6 giugno<br />

David Gareja / Udabno<br />

Letture <strong>del</strong> giorno:<br />

2 Timoteo 3, 10-16;<br />

Mc 12, 35-37<br />

Giornata campale che ci trasferisce<br />

attraverso un paesaggio<br />

pascolivo,<br />

semidesertico, ma di grande<br />

fascino al complesso<br />

monastico, fondato nel VI<br />

secolo da David, uno dei<br />

padri siriani. Con una salita<br />

di un’oretta si arriva in cresta<br />

e si perviene al monastero<br />

di Udabno, percorrendo<br />

un sentiero esposto di grotta<br />

in grotta magnificamente<br />

dipinte in vista <strong>del</strong>le immense<br />

pianure<br />

<strong>del</strong>l’Azerbaijan. Siamo di<br />

fronte a una storia che vede<br />

Tamerlano uccidere 6 mila<br />

monaci nella notte di Pasqua<br />

e i russi farvi esercitazioni<br />

di tiro. Nel 1993 sono<br />

tornati i monaci. Sono in<br />

corso i restauri dei 19 monasteri<br />

<strong>del</strong>la zona. Pranzo<br />

sportivamente al sacco. Si<br />

rientra a Tbilisi. Don<br />

Douglas e don Carlo si succedono<br />

al Vangelo e ci ricordano<br />

come l’uomo di Dio<br />

debba puntare alla dimensione<br />

<strong>del</strong>la completezza. Nel<br />

monaco (monos = unico)<br />

c’è l’idea <strong>del</strong>l’uomo unificato,<br />

il desiderio di essere<br />

uniti in noi stessi e in Dio,<br />

uomini totali, fino in fondo<br />

persone complete.<br />

Conclusione<br />

Sabato, 7 giugno<br />

Tbilisi / Monaco<br />

/ Bologna<br />

Si rientra da un pellegrinaggio<br />

in cui abbiamo verificato<br />

la presenza e l’efficacia<br />

di una fede antica vissuta<br />

nell’attaccamento ai<br />

santi fondatori e a chi ci ha<br />

dato la fede, nella quale un<br />

popolo trova la forza, la<br />

speranza o le virtù per affrontare<br />

un difficile presente.


14<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

Celebrato il 50° anniversario di sacerdozio<br />

di don Francesco Cavazzuti, monsignor Rino Bottecchi e don Gino Barbieri<br />

“D<br />

Nicola Catellani<br />

io ci ha detto di parlare,<br />

e noi abbiamo<br />

parlato”. Così, semplicemente,<br />

don Francesco<br />

Cavazzuti domenica 22<br />

giugno ha commentato i cinquant’anni<br />

<strong>del</strong>la propria vita<br />

sacerdotale e di quella di<br />

monsignor Rino Bottecchi<br />

e don Gino Barbieri. I tre<br />

sacerdoti, che ricevettero<br />

insieme l’ordinazione sacerdotale<br />

nel 1958 da<br />

monsignor Artemio Prati,<br />

hanno voluto celebrare<br />

insieme in Cattedrale la solenne<br />

ricorrenza <strong>del</strong> 50°<br />

anniversario, alla presenza<br />

<strong>del</strong> Vescovo e di numerosi<br />

parenti, amici e parrocchiani.<br />

I tre sacerdoti avevano<br />

festeggiato insieme in precedenza<br />

anche altri anniversari,<br />

tra cui il 30° in Brasile<br />

presso la missione di<br />

don Cavazzuti.<br />

Partendo dal brano <strong>del</strong> Vangelo<br />

<strong>del</strong>la domenica, in cui<br />

Gesù invita gli apostoli ad<br />

“annunciare dalle terrazze”<br />

quello che ora “ascoltate<br />

nell’orecchio”, don Francesco<br />

Cavazzuti ha commentato<br />

come, in fondo, quello<br />

che i tre sacerdoti hanno<br />

fatto in questi cinquant’anni<br />

è stato proprio “parlare”,<br />

annunciare a tutti il messaggio<br />

di Gesù Cristo. Il<br />

messaggio è stato annunciato<br />

a tutti, sia nei momenti<br />

felici che in quelli di difficoltà,<br />

talvolta cadendo nel<br />

terreno buono e talvolta in<br />

VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA Noi abbiamo parlato<br />

Centinaia di<br />

parrocchiani e amici<br />

sono intervenuti alla<br />

festa organizzata<br />

dalla parrocchia<br />

<strong>del</strong>la Cattedrale<br />

all’oratorio Eden,<br />

sabato 21 giugno, a<br />

chiusura <strong>del</strong>le attività<br />

e per festeggiare il<br />

50º di sacerdozio <strong>del</strong><br />

parroco don Rino<br />

Bottecchi, di don<br />

Francesco Cavazzuti<br />

e di don Gino<br />

Barbieri. Dopo la<br />

consegna di una<br />

targa ricordo il<br />

tradizionale taglio<br />

<strong>del</strong>la torta.<br />

quello meno buono, ma in<br />

tutti questi anni nessuno di<br />

loro si è mai pentito <strong>del</strong>la<br />

scelta fatta, quella di diventare<br />

sacerdote. “Dio ci ha<br />

detto di parlare, e noi abbiamo<br />

parlato”.<br />

La Messa, solennizzata dai<br />

canti <strong>del</strong>la Schola Cantorum<br />

<strong>del</strong>la Cattedrale, è stata conclusa<br />

dagli auguri <strong>del</strong> Vescovo,<br />

che ha ringraziato i<br />

tre sacerdoti per il lavoro<br />

svolto e per quello che ancora<br />

svolgeranno, auspicando<br />

che la loro strada possa<br />

essere seguita anche da altri<br />

giovani, di cui la Chiesa<br />

ha grande bisogno.<br />

La scelta di spendere la propria<br />

vita nel trasmettere la<br />

parola di Dio agli uomini è<br />

stata una buona scelta e,<br />

come ha auspicato don Gino<br />

Barbieri al termine <strong>del</strong>la<br />

celebrazione, “speriamo di<br />

ritrovarci tutti fra altri cinquant’anni<br />

a festeggiare<br />

ancora, assieme a Cristo”.<br />

Speciale onorificenza conferita<br />

dal Papa al vicario generale <strong>del</strong>la diocesi<br />

Monsignor Douglas<br />

protonotario apostolico<br />

C<br />

on breve di Benedetto XVI, datata 5 maggio<br />

<strong>2008</strong>, monsignor Douglas Regattieri, vicario<br />

generale <strong>del</strong>la nostra diocesi, è stato elevato<br />

alla dignità di protonotario apostolico “Supra Numerum”.<br />

Si tratta di una speciale onorificenza conferita dal<br />

Sommo Pontefice a sacerdoti meritevoli di stima e<br />

considerazione per il particolare lavoro e impegno<br />

pastorale svolto con dedizione e carità. Monsignor<br />

Elio Tinti ha richiesto personalmente questa nomina<br />

per ringraziare monsignor Douglas <strong>del</strong>la filiale dedizione<br />

che in questi anni ha manifestato al suo Vescovo<br />

e alla diocesi di Carpi promuovendo iniziative, sostenendo<br />

attività e curando particolarmente il buon funzionamento<br />

<strong>del</strong>la Curia diocesana, sempre con particolare<br />

attenzione e sensibilità, doti che gli sono particolarmente<br />

proprie. Il Vescovo è grato a monsignor<br />

Douglas per la vicinanza dimostrata e per la stretta<br />

collaborazione che quotidianamente gli offre in ogni<br />

settore pastorale e <strong>del</strong> servizio che presta con disinteresse<br />

e impiegando ogni sforzo per il bene <strong>del</strong> Vescovo<br />

e <strong>del</strong>la chiesa locale. In diocesi tale onorificenza è<br />

stata conferita a monsignor Silvio Sabbadini, monsignor<br />

Duilio Franciosi, monsignor Giuseppe Tassi,<br />

monsignor Luigi Benetti, tutti sacerdoti diocesani che<br />

hanno ricoperto il <strong>del</strong>icato ufficio di vicario generale e<br />

moderatore <strong>del</strong>la Curia diocesana.<br />

La normativa attuale circa i protonotari apostolici è<br />

stabilita da papa Paolo VI attraverso il Motu Proprio<br />

Pontificalia Insignia (21 giugno 1968) e il Motu<br />

Proprio Pontificalis Dominum (28 marzo 1968) nel<br />

quale vengono distinte solamente due categorie:<br />

protonotari apostolici di numero e protonotari apostolici<br />

soprannumerari (in precedenza si avevano i protonotari<br />

apostolici partecipanti, e non partecipanti o<br />

soprannumerari ad vitam, durante munere, ad instar,<br />

distinti in due classi, titolari o onorari).<br />

Sono protonotari apostolici di numero, o partecipanti,<br />

i sette prelati, nominati direttamente dal papa, che<br />

esercitano con fede pubblica la funzione di notaio<br />

<strong>del</strong>la Santa Sede e <strong>del</strong> Sommo Pontefice (notarii in<br />

Urbe) e che, costituiti in Collegio, sono capeggiati dal<br />

“decano”.<br />

Sono protonotari apostolici soprannumerari ad vitam<br />

i canonici prelati <strong>del</strong>le tre basiliche patriarcali di<br />

Roma e i nominati ad personam dal regnante pontefice.<br />

Protonotari apostolici soprannumerari durante<br />

munere risultano invece i canonici prelati <strong>del</strong>le chiese<br />

cattedrali di Concordia, Firenze, Gorizia, Padova,<br />

Palermo (metropolitana e cappella palatina), Treviso,<br />

Udine, Venezia, Reggio Calabria, collegiata di Santa<br />

Maria ad Martyres in Roma, <strong>del</strong>le chiese metropolitane<br />

di Bologna, Cagliari, Esztergom, Malta, Modena,<br />

<strong>del</strong> Capitolo vescovile <strong>del</strong>la Cattedrale di Bergamo, e<br />

l’arciprete pro tempore <strong>del</strong>la collegiata di Brisighella<br />

di Faenza, l’arciprete pro tempore <strong>del</strong> Capitolo <strong>del</strong>la<br />

Collegiata di Lodi, l’arciprete pro tempore <strong>del</strong>la parrocchia<br />

dei santi Stefano e Martino in Riolo Terme<br />

(Imola) e l’arcidiacono pro tempore <strong>del</strong> Cadore.<br />

L.L.<br />

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L’<br />

Ivonne Veratti<br />

intuizione <strong>del</strong>la Festa<br />

più pazza <strong>del</strong><br />

mondo fu lanciata<br />

una sera da Enzo<br />

Piccinini che passeggiando<br />

nella bella piazza di Carpi<br />

gremita di gente si chiese,<br />

insieme ad alcuni amici,<br />

come fare in modo che quelle<br />

persone conoscessero Gesù.<br />

Da quella provocazione sono<br />

trascorsi <strong>25</strong> anni e lo scopo<br />

<strong>del</strong>la festa è rimasto lo stesso:<br />

vivere il messaggio di<br />

Cristo, per essere testimoni<br />

<strong>del</strong> suo amore e <strong>del</strong>la<br />

positività <strong>del</strong>la vita.<br />

Ho conosciuto Enzo<br />

Piccinini, per poco, purtroppo,<br />

il mio ricordo è legato al<br />

fatto che dovunque fosse,<br />

non era mai solo ed io invidiavo<br />

coloro che potevano<br />

parlare con lui. Sapendo chi<br />

era, avrei voluto essere consigliata<br />

e sostenuta come è<br />

successo agli amici,<br />

Pierluigi Strippoli e Giuseppe<br />

Ranalli, che ci hanno<br />

parlato di lui durante La<br />

Festa più pazza <strong>del</strong> mondo.<br />

Chi era Enzo Piccinini? Un<br />

medico oncologo, uno di<br />

quei dottori che non dicono<br />

mai “Non c’è più nulla da<br />

fare”. Per lui c’era sempre<br />

una possibilità e una ragionevole<br />

speranza.<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>la Festa è<br />

nato il Torneo di Calcetto<br />

saponato che all’inizio, durava<br />

tre giorni, quest’anno<br />

è durato una settimana e la<br />

fase finale si è svolta durante<br />

i quattro giorni <strong>del</strong>la<br />

Festa stessa.<br />

Noi studenti ci siamo resi<br />

disponibili per la realizzazione<br />

di questo torneo e siamo<br />

rimasti colpiti dal grande<br />

numero di ragazzi che<br />

hanno partecipato e da quelli<br />

che avrebbero voluto<br />

partecipare, anche se per<br />

motivi organizzativi, non è<br />

stato possibile.<br />

Oltre a sostenere l’iniziativa,<br />

noi Giessini, per primi,<br />

ci siamo sentiti provocati nel<br />

metterci in gioco continuamente<br />

e nel dire il nostro sì,<br />

sia come giocatori che come<br />

“raccattapalle”.<br />

Attraverso questa, che potrebbe<br />

sembrare un’iniziativa<br />

come tante altre, e che,<br />

a volte, è molto faticosa, ci<br />

stupiamo <strong>del</strong>la vera bellezza<br />

che Gesù ci fa incontrare<br />

dandoci la possibilità di es-<br />

Alla Festa più pazza <strong>del</strong> mondo il ricordo di Enzo Piccinini<br />

Amico e maestro di vita<br />

Pierluigi Strippoli, oggi<br />

docente di Biologia e Genetica<br />

presso l’Università<br />

di Bologna, lo ricorda bene<br />

perchè da Enzo fu sollecitato<br />

a dare una svolta decisiva<br />

alla sua vita chiedendogli<br />

di fare ricerca insieme<br />

a lui. Col loro impegno<br />

e i loro studi hanno scoperto<br />

un metodo diagnostico<br />

molto importante per la scoperta<br />

<strong>del</strong> tumore al colon.<br />

Con tutti i suoi collaboratori<br />

era in grande sintonia,<br />

perché, prima di tutto, erano<br />

amici con cui condividere<br />

la vita, il lavoro e gli<br />

ideali di fede.<br />

Sapeva capire e accogliere<br />

l’altro, stimolandolo a guardare<br />

al reale come un dono<br />

personale, a cui rispondere<br />

con la propria vita. Poiché<br />

Enzo non si arrendeva mai<br />

di fronte alle difficoltà, era<br />

riuscito anche a trovare fondi<br />

per continuare e migliorare<br />

il lavoro di ricerca.<br />

Alla sua morte gli amici si<br />

sono sentiti smarriti e con-<br />

sere testimoni anche per<br />

coloro che incontriamo.<br />

La cosa più sorprendente è<br />

comunque ciò che<br />

è accaduto tra di noi che ci<br />

conosciamo già da tempo;<br />

abbiamo scoperto, in questi<br />

giorni, come sia importante<br />

essere “compagnia”, cioè<br />

presenti e disponibili in<br />

questa proposta che ci è stata<br />

fatta. Il nostro rapporto si<br />

è rafforzato dandoci la con-<br />

fusi, ma è rimasto loro il<br />

messaggio positivo e l’esempio<br />

di un amico che ha vissuto<br />

fino in fondo il suo<br />

rapporto con il Mistero. Inoltre,<br />

il lavoro di Enzo, la sua<br />

vita e i fondi trovati sono<br />

stati una base fondamentale<br />

da cui ricominciare.<br />

Giuseppe Ranalli, oggi amministratore<br />

<strong>del</strong>egato di<br />

Tecnomatic, azienda leader<br />

nella progettazione e costruzione<br />

di macchine automatiche,<br />

invece ha parlato dei<br />

suoi scontri con Enzo, <strong>del</strong>le<br />

risse universitarie, <strong>del</strong>le difficoltà<br />

economiche, ma anche<br />

<strong>del</strong>la fiducia e <strong>del</strong> sostegno<br />

che gli dava, stimolandolo<br />

sempre a cercare il<br />

positivo in se stesso e in ciò<br />

che voleva fare.<br />

Da Enzo è stato aiutato a<br />

ragionare sul suo desiderio<br />

di lavorare per una impresa<br />

che stava fallendo, lo ha<br />

invitato a chiedersi il perché<br />

di questo desiderio e ad<br />

avere fiducia nelle proprie<br />

possibilità.<br />

Gioventù<br />

studentesca<br />

e il torneo<br />

di calcetto<br />

saponato<br />

Si sperimenta<br />

l’essere<br />

“compagnia”<br />

sapevolezza che non siamo<br />

e non saremo mai soli. Inoltre<br />

vorremmo davvero ringraziare<br />

Alessandro e gli<br />

altri adulti che ci seguono e<br />

ci educano con tanta attenzione.<br />

Siamo certi che queste opportunità<br />

di crescita ce le<br />

dona Gesù ma si attuano<br />

anche attraverso il loro sì.<br />

I ragazzi di Gioventù<br />

Studentesca <strong>del</strong>la Bassa<br />

Era importante che capisse<br />

ciò che gli era stato dato e il<br />

perché di questo dono, per<br />

poi, decidere nella libertà<br />

più totale, cosa farne..<br />

Ora Ranalli dirige un’azienda<br />

all’avanguardia, ha ottenuto<br />

grossi risultati a livello<br />

industriale in Italia e all’estero.<br />

Ha investito tanto<br />

sullo sviluppo <strong>del</strong>l’azienda<br />

e sulla ricerca, senza dimenticare<br />

l’umano che oggi tende<br />

ad essere triturato, rispetto<br />

agli utili. E’attraverso<br />

il suo lavoro e la sua azienda<br />

che ha la possibilità di<br />

partecipare alla realtà di<br />

salvezza e stare di fronte al<br />

Mistero.<br />

Enzo gli ha insegnato che il<br />

gusto <strong>del</strong> vivere manca a<br />

chi non mette il cuore in<br />

quello che fa e riconosce<br />

che tutto ciò che ha ricevuto<br />

è un dono, un dono da<br />

condividere e da trasmettere<br />

come una preziosa eredità,<br />

lasciatagli da un amico,<br />

testimone di una grande fede.<br />

“Adesso tocca a me”<br />

esordisce don Ivo Silingardi<br />

dopo che una lunga e appassionante<br />

introduzione al<br />

suo intervento ha fatto rivivere<br />

al pubblico i fatti di<br />

Limidi e Soliera, il rastrellamento<br />

e le minacce<br />

nazifasciste di strage <strong>del</strong>l’autunno-inverno<br />

1944, la<br />

liberazione dei seicento rastrellati<br />

per intervento <strong>del</strong>l’allora<br />

vescovo di Carpi<br />

monsignor Dalla Zuanna,<br />

definito dal nostro ospite<br />

“un superuomo, in senso<br />

buono”.<br />

Un’introduzione che voleva<br />

non solo essere l’avvincente<br />

racconto di vite vissute<br />

sul filo <strong>del</strong> rasoio, ma<br />

anche esemplificare una<br />

Resistenza di cui si è sempre<br />

parlato poco, preferendo<br />

raccontare quella armata,<br />

e, all’interno di questa,<br />

soprattutto quella partitica<br />

o rivoluzionaria.<br />

Chi, infatti, la metteva in<br />

pratica - vescovi e i sacerdoti<br />

<strong>del</strong> Modenese, don Ivo<br />

compreso - si sentiva, al<br />

pari di altri, combattente per<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

15<br />

Nel dicembre 2002, dopo la morte di Enzo Piccinini gli<br />

amici hanno costituito una Fondazione per dare continuità<br />

a quegli ideali educativi, scientifici e religiosi che<br />

hanno caratterizzato tutta la sua vita.<br />

L’attività <strong>del</strong>la Fondazione è incentrata principalmente<br />

su tre settori: far conoscere la vita e le opere di Enzo;<br />

lavorare sull’educazione e la formazione dei giovani;<br />

sostenere e sviluppare attività di ricerca medico- scientifica.<br />

Info: www.fondazionepiccinini.org<br />

Don Ivo Silingardi, testimone <strong>del</strong>la Resistenza<br />

Il desiderio <strong>del</strong>la libertà<br />

la libertà. La loro Resistenza<br />

era di stampo evangelico<br />

e più che nell’offendere il<br />

nemico consisteva nell’opporsi<br />

alla sua violenza omicida<br />

col sottrargli le vittime,<br />

dando rifugio ai coscritti<br />

e mandandoli in montagna,<br />

ospitando ebrei, tedeschi<br />

disertori, inglesi fuggiti<br />

dalla prigionia.<br />

Questa Resistenza si affiancò<br />

all’altra, quella armata,<br />

che non fu solo comunista e<br />

rivoluzionaria ma ebbe tante<br />

anime e in verità tanti<br />

stili di comportamento quante<br />

le anime che la generavano.<br />

Ma don Ivo non entra in<br />

questi distinguo. Il giudizio<br />

da lui espresso sulla lotta di<br />

Liberazione è complessivo,<br />

chiaro, non semplicistico.<br />

La Resistenza - raccontata<br />

in tanti modi, soprattutto con<br />

una visuale partitica - è<br />

stata anche l’opera<br />

pacificatrice, di donare una<br />

compagnia caldamente umana<br />

a tutti i bisognosi, compiuta<br />

dalla Chiesa nei suoi<br />

vescovi e sacerdoti di allo-<br />

ra.<br />

“Essa - dice il sacerdote<br />

carpigiano - è stata un fatto<br />

popolare, nell’insieme buona<br />

e positiva, anche se come<br />

tutte le cose umane è stata<br />

segnata da eventi negativi.<br />

Adesso si esagera nel ricordare<br />

il negativo”. Don Ivo,<br />

invece, racconta di aver avuto<br />

esempi di sacrificio importantissimi<br />

da tanti che<br />

non avevano le sue idee.<br />

Ricorda in particolare quelli<br />

che furono poi sindaci a<br />

Carpi e a Modena nel dopoguerra,<br />

i quali sotto il Fascismo<br />

erano rimasti al<br />

confino per anni, sebbene<br />

per tornare a casa subito<br />

sarebbe bastata la semplice<br />

domanda di grazia.<br />

“La Resistenza – conclude<br />

- era animata dal desiderio<br />

<strong>del</strong>la libertà, non però nel<br />

senso <strong>del</strong> fare quello che<br />

pare e piace, ma nel senso<br />

che noi siamo liberi di fare<br />

ciò che è bene e che la coscienza<br />

e, per me, la fede<br />

suggeriscono come vero e<br />

buono”.<br />

Davide Cattini


16<br />

N<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

Stefano Facchini*<br />

ei mesi scorsi i Comuni<br />

possessori di<br />

quote Aimag hanno<br />

deciso di vendere a privati<br />

una parte consistente (<strong>25</strong>%)<br />

di quelle possedute. Alcuni<br />

cittadini e un comitato<br />

hanno promosso la raccolta<br />

di firme per un referendum<br />

contro questa vendita<br />

di quote, ottenendo di<br />

celebrarlo il prossimo mese<br />

di settembre. I Comuni sostengono<br />

che non si tratta<br />

di vera e propria<br />

“privatizzazione” perché<br />

rimarrebbero proprietari<br />

<strong>del</strong>la maggioranza di<br />

Aimag e che non cercano<br />

un privato qualsiasi ma un<br />

“partner industriale” per<br />

gestire meglio alcuni servizi<br />

e spuntare prezzi migliori<br />

per l’acquisto <strong>del</strong> gas<br />

mentre per quanto riguarda<br />

i prezzi <strong>del</strong>l’acqua non<br />

li decide né il Comune, né<br />

i privati, ma una agenzia<br />

territoriale autonoma (ma<br />

di nomina pubblica). I sostenitori<br />

<strong>del</strong> referendum<br />

invece sono convinti che<br />

la vendita di un’alta percentuale<br />

<strong>del</strong>le quote - che<br />

segue la cessione <strong>del</strong> 10%<br />

<strong>del</strong>l’azienda fatta a suo tempo<br />

alle due Fondazioni Cassa<br />

di risparmio di Carpi e<br />

Mirandola - prelude ad una<br />

sostanziale privatizzazione,<br />

con conseguenti<br />

futuri aumenti <strong>del</strong>le tariffe<br />

a carico dei cittadini. Il<br />

“privato” per sua natura,<br />

ha l’obiettivo di fare utili,<br />

non di fornire servizi indispensabili<br />

alla popolazione<br />

ad un prezzo equo!<br />

Alcune considerazioni:<br />

- Aimag sembra una<br />

azienda sana che produce<br />

utili, che finiscono ogni<br />

anno nelle casse dei co-<br />

muni proprietari (o <strong>del</strong>le<br />

Fondazioni, che li<br />

ridistribuiscono sul medesimo<br />

territorio). Perché<br />

venderne una parte rinunciando<br />

così ad importanti<br />

risorse future? Una risposta<br />

che ho sentito dice:<br />

servono tanti soldi per sistemare<br />

ed ammodernare<br />

una rete idrica bucata ed<br />

obsoleta. Ma se il problema<br />

è un finanziamento,<br />

perché non lo si va a chiedere<br />

direttamente là dove<br />

ci sono i soldi? Non serve<br />

un intermediario per presentarsi<br />

in banca: il fatto<br />

di essere enti pubblici, per<br />

di più azionisti di una azienda<br />

sana e compartecipata<br />

da due fondazioni ex-bancarie<br />

dovrebbe già essere<br />

una garanzia sufficiente per<br />

ottenere prestiti, di natura<br />

sia pubblica che privata.<br />

- Alcuni sostengono<br />

che il partner industriale<br />

serve perché in Aimag non<br />

ci sono tutte le competenze<br />

necessarie per la gestione<br />

efficace ed efficiente<br />

dei servizi. Pare difficile<br />

da sostenere tale ipotesi,<br />

dal momento che Aimag<br />

si occupa, da sempre, di<br />

acqua, gas e rifiuti ed è<br />

unanimemente considerata<br />

una sana e buona azienda<br />

da tutti i punti di vista.<br />

Se serve una “consulenza<br />

straordinaria” per opere<br />

straordinarie, si cercherà<br />

sul mercato il miglior consulente,<br />

non si vende un<br />

quarto di un patrimonio<br />

per comprare una consulenza!<br />

- Un’altra ipotesi possibile,<br />

ma non dichiarata<br />

esplicitamente, è quella che<br />

ORDINE DEL GIORNO<br />

DEL SINDACATO NAZIONALE<br />

PENSIONATI CISL<br />

Il Comitato esecutivo <strong>del</strong> sindacato pensionati Cisl si è<br />

riunito per discutere il documento di riforma <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo<br />

contrattuale e <strong>del</strong>le regole di democrazia e di rappresentanza,<br />

che integra la proposta unitaria <strong>del</strong> novembre<br />

scorso per valorizzare il lavoro e far crescere il Paese.<br />

In questo modo si completa il quadro <strong>del</strong>le rivendicazioni<br />

sindacali che pongono al centro lo sviluppo, la difesa e<br />

la crescita <strong>del</strong> lavoro, la tutela <strong>del</strong> potere d’acquisto<br />

<strong>del</strong>le pensioni e dei salari, le politiche sociali, le regole<br />

<strong>del</strong>la contrattazione e <strong>del</strong>la rappresentanza. A proposito<br />

di quest’ultima il sindacato chiede che siano resi<br />

espliciti il ruolo e la rappresentanza dei sindacati dei<br />

pensionati negli Enti previdenziali, partecipando direttamente<br />

al voto assieme ai lavoratori. Ribadisce l’impegno<br />

e la volontà di partecipare attivamente al confronto<br />

con il Governo sulle politiche previdenziali,<br />

sociali ed economiche per migliorare le condizioni di<br />

reddito e di sicurezza sociale dei pensionati. Pertanto,<br />

richiede che sia ripresa immediatamente la trattativa,<br />

come previsto dal Decreto Ministeriale <strong>del</strong> 10 dicembre<br />

scorso, per concordare gli ulteriori aumenti <strong>del</strong>le pensioni<br />

rispetto a quelli dovuti all’inflazione <strong>del</strong>l’1,6%,<br />

CULTURA E SOCIETA' CULTURA E SOCIETA' A settembre i cittadini di Carpi saranno chiamati a pronunciarsi<br />

sul referendum contro la privatizzazione di Aimag<br />

Privati: parliamone!<br />

riguarda la necessità, da<br />

parte dei comuni, di somme<br />

ingenti oggi, in tempi<br />

brevi e senza costi<br />

(bancari).Se tale necessità<br />

riguarda il finanziamento<br />

di un’opera straordinaria<br />

ed urgente per il territorio,<br />

i comuni dovrebbero indicare<br />

con chiarezza di quale<br />

opera si tratta: la piscina,<br />

la nuova sede comunale,<br />

il nuovo ospedale… Non<br />

credo sia saggio vendere<br />

quello che è forse l’ultimo<br />

dei “gioielli di famiglia”<br />

per finanziare il normale<br />

piano di investimenti. Se<br />

invece la somma serve per<br />

pagare una parte dei debiti<br />

che hanno i comuni, questo<br />

va dichiarato e significa<br />

che chi ha amministrato<br />

negli anni passati lo ha<br />

fatto accumulando un debito<br />

che non è più “sostenibile”<br />

con gli strumenti<br />

ordinari. La vendita di una<br />

grande parte di Aimag può<br />

essere lo strumento straordinario<br />

individuato: occorre<br />

valutare bene se è<br />

uno strumento efficace per<br />

raggiungere l’obiettivo e<br />

tenere presente che si rinuncia<br />

ad entrate future: i<br />

comuni che hanno speso<br />

troppo in passato, dovranno<br />

poi spendere meno in<br />

futuro!<br />

- Un’altra motivazione<br />

è quella <strong>del</strong>la “massa<br />

critica”: un po’ tutte le<br />

municipalizzate si sono<br />

unite, si sono privatizzate<br />

(Aimag però non sarà<br />

privatizzata…) sono diventate<br />

in alcuni casi grandi<br />

aziende multinazionali, per<br />

poter gestire acqua, gas,<br />

rifiuti, perché i costi e i<br />

Stefano Facchini<br />

prezzi di tali servizi sono<br />

troppo elevati... In questo<br />

caso occorre fare chiarezza:<br />

se ciò che necessita è<br />

la “massa critica” non serve<br />

la vendita di un quarto<br />

<strong>del</strong>l’azienda ai privati, rimanendo<br />

una azienda di<br />

dimensioni identiche a<br />

quelle di prima; è necessario<br />

comprare altre aziende<br />

più piccole, fondersi con<br />

altre aziende di dimensioni<br />

simili o trovare un compratore<br />

a cui vendere l’intera<br />

azienda: in questo caso<br />

non è difficile trovare acquirenti,<br />

colossi internazionali<br />

come Eni o Enel o<br />

colossi più vicini come<br />

Hera non vedono l’ora di<br />

espandersi.<br />

- L’ultima motivazione<br />

riguarda il prezzo <strong>del</strong><br />

gas da acquistare. Qui credo<br />

occorra confrontare<br />

innanzitutto i prezzi di acquisto<br />

di Aimag e degli<br />

altri competitori negli ul-<br />

Rubrica a cura <strong>del</strong>la Federazione<br />

Nazionale Pensionati CISL<br />

Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322<br />

Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21<strong>25</strong>9<br />

Modena - Numero verde gratuito 800 031333<br />

quando ormai ha invece raggiunto il 3,6%. Si ribadiscono<br />

le nostre priorità: apertura immediata <strong>del</strong>la trattativa con<br />

il Governo; estensione graduale <strong>del</strong>la quattordicesima<br />

mensilità in continuità con l’accordo <strong>del</strong> luglio 2007 e in<br />

un quadro temporale definito; modifica <strong>del</strong> meccanismo<br />

di adeguamento automatico <strong>del</strong>le pensioni secondo un<br />

tasso di inflazione tendenzialmente reale ed un “paniere”<br />

impostato sui reali bisogni dei pensionati per adeguare il<br />

potere d’acquisto al costo <strong>del</strong>la vita; incremento <strong>del</strong>le<br />

detrazioni fiscali sui redditi da pensione e unificazione<br />

timi anni, nei quali si è<br />

assistito alla decuplicazione<br />

<strong>del</strong> prezzo <strong>del</strong> petrolio,<br />

cui il prezzo <strong>del</strong> gas<br />

è ancora strettamente legato.<br />

Se i prezzi spuntati<br />

da Aimag in anni di crescita<br />

esponenziale dei prezzi<br />

non sono molto diversi<br />

da quelli ottenuti dalle altre<br />

aziende più grandi,<br />

questo risulta essere un<br />

argomento “spuntato”. In<br />

ogni caso credo siano a<br />

disposizione altri strumenti<br />

quali accordi, alleanze,<br />

consorzi tra soggetti che,<br />

pur rimanendo distinti, si<br />

alleano per acquistare insieme<br />

maggiori quantitativi<br />

di gas a prezzi inferiori.<br />

Ora veniamo al privato:<br />

per quali motivi dovrebbe<br />

essere interessato a comprare?<br />

Perchè entrare in<br />

una società che rimane a<br />

maggioranza pubblica,<br />

dove i prezzi sono decisi<br />

da altri e le decisioni più<br />

importanti devono rimanere<br />

pubbliche? Perché<br />

investire molti soldi in una<br />

società che rimane e rimarrà<br />

(?) pubblica e che<br />

deve garantire un servizio<br />

pubblico a prezzi equi? I<br />

motivi appaiono gli stessi<br />

che valgono oggi per i comuni:<br />

gli utili da distribuire!<br />

Le buone ragioni che<br />

spingono un privato a comprare<br />

quote di Aimag appaiono<br />

quindi le stesse che<br />

dovrebbero consigliare i<br />

comuni a non venderle!<br />

Qui si tratta di decidere:<br />

globale o locale? Francesco<br />

Gesualdi all’inaugurazione<br />

<strong>del</strong> Mercato contadino<br />

ci ha sostanzialmente<br />

detto che non occorre<br />

essere “no-global” incalliti<br />

per capire che più una<br />

serie di risorse e di scelte<br />

sono vicine al territorio<br />

dove si producono e consumano,<br />

meglio è per quel<br />

territorio. Forse è vero<br />

anche per le banche, sicuramente<br />

lo è per l’acqua!<br />

C’è ancora tempo per parlare<br />

e confrontarsi, per rispondere<br />

alle legittime domande<br />

dei cittadini e fornire<br />

argomenti e dati precisi.<br />

Il referendum credo<br />

potrebbe ancora essere<br />

evitato (nel caso i comuni<br />

si convincano <strong>del</strong>la opportunità<br />

di non vendere). Se<br />

si dovesse celebrare, l’importante<br />

è che i cittadini<br />

vengano messi a conoscenza<br />

di tutti gli elementi utili<br />

ad esprimere una scelta.<br />

Questo è un compito che<br />

non spetta solo al comitato<br />

referendario, ma anche<br />

e soprattutto agli stessi comuni<br />

e ad Aimag.<br />

<strong>del</strong>la area fiscale non tassata già nel prossimo Documento<br />

di Programmazione Economica; eliminazione<br />

<strong>del</strong> divieto di cumulo <strong>del</strong> reddito da pensione con quello<br />

da lavoro.<br />

Il Comitato esecutivo richiama, inoltre, la proposta<br />

sindacale di legge di iniziativa popolare sulla non<br />

autosufficienza ritenendo prioritari: l’approvazione <strong>del</strong>la<br />

legge contenente le linee- guida <strong>del</strong> disegno di legge<br />

sottoscritto da oltre mezzo milione di cittadini italiani,<br />

l’impegno di spesa nella prossima legge finanziaria per<br />

costituire il fondo e assicurare un sistema di servizi con<br />

interventi universalistici, il rilancio <strong>del</strong>le vertenze territoriali<br />

(contrattazione di II livello) sulle politiche fiscali,<br />

tariffarie, sociali, sanitarie e per qualificare la spesa<br />

pubblica locale.<br />

“QUATTORDICESIMA”:<br />

PRIME VERIFICHE<br />

* Direttore Caritas<br />

Diocesana Carpi<br />

L’Inps ha liquidato circa 3.<strong>06</strong>6.000 pensioni nel mese di<br />

ottobre 2007 per un importo di 980 milioni di euro. Altri<br />

400.000 pensionati hanno ricevuto la richiesta di dichiarare<br />

i loro redditi, in vista <strong>del</strong>la possibilità di ottenere<br />

la somma aggiuntiva. Non è ancora noto il numero<br />

di coloro che hanno risposto positivamente e che hanno<br />

diritto alla quattordicesima a partire dal 2007.


CASA FAMIGLIA<br />

“VENITE ALLA FESTA”<br />

La casa famiglia è un famiglia<br />

che dal 1994 ha deciso<br />

di aprire le proprie porte a<br />

chiunque abbia bisogno. È<br />

una struttura adibita all’accoglienza<br />

di minori e ragazze<br />

madri. Attualmente<br />

la Casa Famiglia ospita 4<br />

minori. I ragazzi in servizio<br />

civile partecipano alla vita<br />

di casa occupandosi degli<br />

accompagnamenti dei minori<br />

alle attività al di fuori<br />

<strong>del</strong>la sede, <strong>del</strong>l’<br />

affiancamento durante i<br />

compiti scolastici, <strong>del</strong>l’organizzazione<br />

di momenti<br />

ricreativi e sportivi e parteciperanno<br />

inoltre al soggiorno<br />

estivo insieme ad ospiti<br />

ed operatori <strong>del</strong>la comunità<br />

ORATORIO S. MARIA<br />

MAGGIORE<br />

DI MIRANDOLA<br />

Il centro giovanile parrocchiale<br />

è rivolto in particolare<br />

a ragazzi in età<br />

preadolescenziale e<br />

adolescenziale (12 – 18 anni<br />

circa), appartenenti alle diverse<br />

fasce sociali <strong>del</strong> territorio.<br />

Gli obiettivi sono:<br />

favorire il dialogo e l’ascolto<br />

all’interno dei luoghi di<br />

aggregazione, porre attenzione<br />

alla dimensione affettiva<br />

importante per il<br />

percorso di crescita, favorire<br />

l’interazione tra ragazzi<br />

e ragazze di etnie e culture<br />

diverse, proporre iniziative<br />

di aggregazione e divertimento<br />

suscitando relazioni<br />

costruttive all’interno <strong>del</strong>le<br />

compagnie. Il giovane in<br />

Servizio Civile affiancherà<br />

i ragazzi nello svolgimento<br />

dei compiti, terrà i contatti<br />

con gli insegnanti <strong>del</strong>la scuola,<br />

proporrà e organizzerà<br />

attività ludiche, sportive e<br />

laboratoriali, gite e uscite e<br />

feste (Natale, carnevale,<br />

Sabato sera,…), promuoverà<br />

iniziative di animazione<br />

musicale e teatrale, parteciperà<br />

a campi estivi fuori<br />

sede, sosterrà i minori in<br />

difficoltà con progetti educativi<br />

personali, per periodi<br />

ed obiettivi definiti.<br />

ASSOCIAZIONE<br />

“PORTA APERTA” –<br />

CENTRO D’ASCOLTO<br />

La principale finalità <strong>del</strong><br />

Centro di ascolto e di accoglienza<br />

Porta Aperta è la<br />

promozione di tutti coloro<br />

che, nelle diverse condizioni,<br />

si rivolgono al centro:<br />

sostiene ed accompagna le<br />

persone in difficoltà morale<br />

e materiale attraverso<br />

l’ascolto, la ricerca lavoro,<br />

gli interventi in generi alimentari,<br />

l’orientamento e la<br />

tutela dei diritti, l’accompagnamento<br />

alle persone in<br />

difficoltà, l’organizzazione<br />

UOMO<br />

DONNA<br />

BAMBINO<br />

IL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO<br />

CON LA CARITAS DI CARPI<br />

La Caritas Diocesana di Carpi anche quest’anno <strong>2008</strong>-2009 offre ai giovani<br />

la possibilità di spendere un anno <strong>del</strong>la propria vita impegnato al fianco<br />

di chi si trova nel bisogno, inserito in servizi di utilità sociale.<br />

PER CHI? Per tutti i giovani di nazionalità italiana dai 18 ai 28 anni.<br />

QUANTE ORE? 30 ore alla settimana suddivise in 5 o 6 giorni lavorativi<br />

QUALE RETRIBUZIONE? 433,80 mensili, con copertura assicurativa e previdenziale<br />

DOVE? La Caritas di Carpi offre la possibilità <strong>del</strong> Servizio Civile nelle sedi<br />

descritte in questa pagina<br />

di momenti di incontro e<br />

integrazione per stranieri.<br />

Il giovane in servizio civile<br />

gestirà l’accoglienza e il<br />

monitoraggio degli utenti,<br />

l’inserimento dei loro dati,<br />

parteciperà agli incontri<br />

d’équipe degli operatori, accompagnerà<br />

ed affiancherà<br />

le persone che usufruiscono<br />

<strong>del</strong>le borse – lavoro. Organizzerà<br />

inoltre incontri, laboratori,<br />

e iniziative di<br />

sensibilizzazione <strong>del</strong> territorio<br />

per promuovere la solidarietà<br />

e l’integrazione<br />

sociale.<br />

ASSOCIAZIONE<br />

“PORTA APERTA” –<br />

PROGETTO<br />

“RECUPERANDIA”<br />

ll progetto “Recuperandia”<br />

nasce per promuovere un<br />

nuovo stile di vita maggiormente<br />

consapevole <strong>del</strong>la li-<br />

mitatezza <strong>del</strong>le risorse e <strong>del</strong><br />

degrado degli ambienti, evitando<br />

gli sprechi. L’idea di<br />

base è distogliere dal normale<br />

ciclo dei rifiuti una<br />

vasta quantità di oggetti,<br />

ritenuti inutili, donare loro<br />

nuova vita mettendoli a disposizione<br />

sia <strong>del</strong>le persone<br />

in condizione di disagio<br />

economico sia di chiunque<br />

voglia avere uno sguardo<br />

attento all’ambiente. È sta-<br />

A B B I G L I A M E N T O<br />

to aperto a questo scopo un<br />

Centro di raccolta -riparazione-<br />

vendita di oggetti e<br />

materiali usati, che ospita<br />

occasioni formative dedicate<br />

a bambini e ragazzi di<br />

scuole, parrocchie e Associazioni.<br />

Il ragazzo in Servizio<br />

Civile si occuperà <strong>del</strong>la<br />

accoglienza degli utenti,<br />

<strong>del</strong>l’accompagnamento <strong>del</strong>le<br />

persone che usufruiscono<br />

<strong>del</strong>le borse – lavoro, parte-<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

17<br />

ciperà alle équipe e affiancherà<br />

gli operatori<br />

nell’ideazione e nella gestione<br />

<strong>del</strong>le proposte<br />

formative.<br />

“AGAPE DI MAMMA<br />

NINA ONLUS”<br />

E’ una Casa di Accoglienza<br />

per mamme in difficoltà. Si<br />

pone in continuità rispetto<br />

allo spirito di Mamma Nina<br />

e si caratterizza come luogo<br />

sicuro in cui sperimentare,<br />

attraverso un’atmosfera<br />

familiare, quelle sicurezze<br />

che favoriscono il percorso<br />

di crescita personale, il<br />

raggiungimento <strong>del</strong>l’autonomia,<br />

l’assunzione di responsabilità.<br />

In Agape la<br />

mamma ha un’occasione per<br />

rileggere la propria situazione<br />

di vita e affrontare le<br />

difficoltà incontrate. Il ragazzo<br />

in Servizio Civile<br />

affiancherà le ospiti e i bambini<br />

nelle attività di vita<br />

quotidiana <strong>del</strong> centro ,<br />

socializzerà con gli ospiti<br />

nei momenti dove non sono<br />

presenti attività strutturate,<br />

accompagnerà gli utenti<br />

nelle attività fuori dalla sede<br />

ed aiuterà i bambini nello<br />

svolgimento dei compiti.<br />

COOPERATIVA<br />

SOCIALE<br />

“IL MANTELLO”<br />

È un centro per l’inserimento<br />

lavorativo di adulti<br />

svantaggiati o in condizione<br />

di disagio sociale. Gestisce<br />

il Centro di Prima Accoglienza<br />

per immigrati <strong>del</strong><br />

Comune, struttura in cui trovano<br />

ospitalità temporanea<br />

immigrati singoli o famiglie;<br />

si occupa, inoltre, di<br />

un servizio di mediazione<br />

sociale ed organizza eventi<br />

sul territorio soprattutto a<br />

carattere multietnico, per la<br />

diffusione di una cultura che<br />

superi il pregiudizio e si<br />

orienti sempre più all’integrazione.<br />

A questo scopo<br />

collabora con alcune associazioni<br />

di stranieri presenti<br />

sul territorio. Il ragazzo<br />

in Servizio Civile si occuperà<br />

di mediazione sociale<br />

attraverso le visite famigliari<br />

nelle case popolari, accompagnerà<br />

i bambini ospiti <strong>del</strong><br />

Centro di Prima Accoglienza<br />

nei compiti pomeridiani,<br />

parteciperà all’ideazione e<br />

alla realizzazione di eventi<br />

di socializzazione e di promozione<br />

all’interculturalità,<br />

accompagnerà gli utenti<br />

nell’orientamento e nell’uso<br />

dei servizi <strong>del</strong> territorio.<br />

AFFRETTATI,<br />

IL BANDO SCADE<br />

IL 7 LUGLIO!<br />

Info<br />

Benedetta Rovatti<br />

340 8285946<br />

curiacaritas@tiscali.it<br />

UOMO<br />

DONNA<br />

BAMBINO<br />

Strada Statale Modena-Carpi <strong>29</strong>0 - Appalto di Soliera - Modena - Tel. 059/5690308<br />

Orari: dal martedì al venerdì dalle 9.45 alle 12.45 e dalle 15.30 alle 19.45 • sabato dalle 9.30 alle 20 orario continuato • lunedì dalle 15.30 alle 19.45


18<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

Verso il 500° anniversario <strong>del</strong>l’esposizione al culto<br />

<strong>del</strong>l’immagine in Cattedrale<br />

L’Assunta torna nelle case<br />

L’occasione <strong>del</strong>la tradizionale<br />

festività <strong>del</strong>l’Assunzione<br />

di Maria e la<br />

ricorrenza <strong>del</strong> 500° anniversario<br />

<strong>del</strong>la fondazione<br />

<strong>del</strong>la Cattedrale,<br />

oltre all’esposizione al<br />

culto, dal 1516, <strong>del</strong>la<br />

statua lignea <strong>del</strong>la titolare<br />

commissionata da<br />

Alberto III Pio ed eseguita<br />

a Parigi dal<br />

carpigiano Gasparo<br />

Cibelli, è occasione per<br />

la diocesi di Carpi di<br />

sensibilizzare i fe<strong>del</strong>i<br />

verso questa particolare<br />

devozione, che perdura<br />

ininterrottamente<br />

da cinque secoli. A tali<br />

presupposti si aggiunge<br />

la Peregrinatio Mariae,<br />

che è già iniziata a maggio<br />

nell’8ª zona pastorale e che<br />

proseguirà anno dopo anno<br />

fino al 2015 nelle varie zone<br />

<strong>del</strong>la diocesi.<br />

Un tempo la diffusione immediata<br />

di questa immagine<br />

sacra era procurata da<br />

riproduzioni sia a stampa<br />

che in formelle di ceramica<br />

fe<strong>del</strong>i al mo<strong>del</strong>lo originale<br />

che venivano affisse a scopo<br />

propiziatorio all’esterno<br />

<strong>del</strong>le case ed in numerosi<br />

Organizzata dall’Unitalsi, la Peregrinatio Mariae<br />

farà tappa nella chiesa di San Nicolò<br />

La Madonna di Lourdes a Carpi<br />

Dall’11 febbraio 2007, con l’incoronazione<br />

<strong>del</strong>l’immagine <strong>del</strong>la<br />

Madonna di Lourdes da parte di<br />

papa Benedetto XVI nella basilica<br />

di San Pietro, ha avuto inizio la<br />

Peregrinatio Mariae organizzata<br />

dall’Unitalsi nazionale. Il “viaggio”<br />

<strong>del</strong>la Madonna si protrarrà<br />

fino al settembre <strong>2008</strong> quando<br />

l’immagine sarà collocata nella<br />

“Salus Infirmorum”, la struttura<br />

di accoglienza <strong>del</strong>l’Unitalsi a<br />

Lourdes. La presenza <strong>del</strong>l’immagine<br />

nella chiesa di San Nicolò a<br />

Carpi dall’8 al 10 luglio sarà un<br />

momento fecondo di meditazione<br />

e di preghiera e un’occasione per<br />

prepararsi al pellegrinaggio giubilare<br />

diocesano a Lourdes che si<br />

svolgerà dal 28 luglio al 2 agosto<br />

prossimi.<br />

pilastri votivi nelle campagne<br />

a segnare, con l’immagine,<br />

i percorsi viari e la<br />

stessa devozione.<br />

La Curia vescovile, in collaborazione<br />

con l’Ufficio<br />

Diocesano Beni Culturali,<br />

ha creduto di riprendere e<br />

aggiornare tale manifestazione<br />

cultuale facendo riprodurre<br />

la targa in ceramica<br />

che ripropone il mo<strong>del</strong>lo<br />

settecentesco <strong>del</strong>la Madonna<br />

Assunta <strong>del</strong> Duomo.<br />

28 LUGLIO - 2 AGOSTO <strong>2008</strong> pullman<br />

28 LUGLIO - 1 AGOSTO <strong>2008</strong> aereo<br />

GIUBILEO<br />

A LOURDES<br />

Luogo di consolazione e misericordia<br />

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO<br />

“Lourdes è quella fonte dove la coscienza ritorna pulita”<br />

(Giovanni Paolo II)<br />

Ultimi posti disponibili<br />

VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA 1958-<strong>2008</strong>: 150° anniversario <strong>del</strong>le apparizioni a Lourdes<br />

Peregrinatio Mariae a Carpi<br />

Martedì 8 luglio<br />

• Ore 20.30 arrivo a Carpi davanti alla chiesa di San<br />

Francesco. Segue processione in via San Francesco,<br />

corso Alberto Pio, via Berengario, chiesa di San Nicolò<br />

• Ore 21.15 Santa Messa solenne presieduta dal Vescovo<br />

La statua <strong>del</strong>la Madonna sosterà in San Nicolò fino al<br />

pomeriggio <strong>del</strong> 10 luglio.<br />

Mercoledì 9 luglio<br />

• Ore 8.30 Santa Messa <strong>del</strong>la Beata Vergine Maria di<br />

Lourdes<br />

• Ore 10.30 Santa Messa <strong>del</strong>la Beata Vergine Maria di<br />

Lourdes<br />

• Ore 17.45 Santo Rosario meditato<br />

• Ore 18.30 Santa Messa <strong>del</strong>la Beata Vergine Maria di<br />

Lourdes<br />

• Ore 20.30 Ora di adorazione<br />

Si tratta di una<br />

formella, eseguita con<br />

sistema artigianale<br />

manuale, che riproduce<br />

con fe<strong>del</strong>tà il prototipo,<br />

è eseguita a<br />

stampo in terracotta<br />

ingobbiata e dipinta<br />

sotto vetrina nei colori<br />

tradizionali, come<br />

si produceva nel passato.<br />

La targa è disponibile<br />

in due versioni con<br />

valenze cromatiche diverse<br />

con l’intento di<br />

divulgare sempre più<br />

l’immagine <strong>del</strong>la Vergine<br />

Assunta e di<br />

esporla in ogni casa<br />

dove può essere venerata<br />

ma pure apprezzata<br />

come opera d’arte recente<br />

che rivive quella <strong>del</strong><br />

passato.<br />

Chi fosse interessato a procurarsi<br />

un esemplare di queste<br />

targhe può rivolgersi in<br />

Curia vescovile. Comunque<br />

le targhe saranno pubblicamente<br />

disponibili a Carpi il<br />

15 agosto in occasione <strong>del</strong>la<br />

solenne processione <strong>del</strong>la<br />

Madonna Assunta.<br />

a cura <strong>del</strong>l’Ufficio<br />

diocesano Beni Culturali<br />

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI<br />

Maria, Stella <strong>del</strong> mare e Porta <strong>del</strong> Cielo<br />

La devozione mariana negli inni e nelle immagini<br />

“La vita umana è un cammino. Verso quale meta? Come ne troviamo la strada? La<br />

vita è come un viaggio sul mare <strong>del</strong>la storia, spesso oscuro ed in burrasca, un<br />

viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano la rotta. Le vere stelle <strong>del</strong>la<br />

nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse sono luci di<br />

speranza.” (Spe Salvi, 49)<br />

La più splendida tra tutte queste luci, quella che ha precorso il Sole, è Maria, Stella<br />

<strong>del</strong> Mare, che la Chiesa da più di mille anni saluta proprio con questo titolo nell’<br />

inno Ave Maris Stella.<br />

Fino a qualche decennio fa, esso era ben noto ai<br />

Cristiani, ma oggi chi lo conosce più? Eppure, tra<br />

gli innumerevoli canti e poesie alla Madonna,<br />

Benedetto XVI, alla fine <strong>del</strong>la sua enciclica, cita<br />

proprio questo inno dei primi secoli, evidentemente<br />

per la sua straordinaria profondità e bellezza.<br />

Ecco la prima strofa:<br />

Ave maris stella, Ave, stella <strong>del</strong> mare,<br />

Dei Mater alma, alma Madre di Dio,<br />

atque semper virgo, e sempre vergine,<br />

felix coeli porta. porta felice <strong>del</strong> Cielo.<br />

A Carpi non sono pochi quelli che si fermano in preghiera davanti all’immagine<br />

<strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>la Porta che si trova in Cattedrale sul piccolo altare a destra, ma<br />

quanti sanno che questo titolo non le deriva tanto dall’essere stata trasportata qui<br />

dalla porta occidentale <strong>del</strong>la città, quanto dall’essere Lei per tutti i Cristiani la<br />

Porta felice <strong>del</strong> Cielo?<br />

Anche le bellissime melodie composte su queste parole sono cadute nell’oblio,<br />

nessuno sembra ricordarle più. Citando questo inno stupendo, di insondabile<br />

densità teologica e di mirabile intensità poetica, il Papa sembra riproporlo alla<br />

nostra attenzione, come se desiderasse farci ritrovare un tesoro perduto, ce lo<br />

indicasse, e c’invitasse a riprendercelo. Non vogliamo disattendere un invito tanto<br />

premuroso e discreto!<br />

R.Z.<br />

24-27 settembre<br />

San Giovanni<br />

Rotondo<br />

In occasione <strong>del</strong>l’ostensione <strong>del</strong><br />

corpo di San Pio da Pietrelcina<br />

l’Ufficio diocesano promuove un<br />

pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo<br />

dal 24 al 27 settembre <strong>2008</strong>.<br />

Il pellegrinaggio prevede anche la<br />

visita a Trani, Barletta e Alberobello.<br />

Accompagna don Rino Malagoli.<br />

Iscrizioni entro il 30 luglio.<br />

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) – Tel. 059-65<strong>25</strong>52 - uff.pellegrinaggi@tiscali.it<br />

Giovedì 10 luglio<br />

• Ore 8.30 Santa Messa di Santa Bernadette Soubirous<br />

• Ore 10.30 Santa Messa di Santa Bernadette Soubirous<br />

• Ore 15.15 Via Crucis di Bernadette<br />

• Ore 16 Celebrazione di congedo dall’immagine <strong>del</strong>la<br />

Madonna e partenza per Reggio Emilia<br />

Durante la permanenza <strong>del</strong>la statua sarà sempre disponibile<br />

un sacerdote per le confessioni.<br />

Per ulteriori informazioni o per eventuali esigenze di<br />

trasporto dei malati rivolgersi a:<br />

Unitalsi – Sottosezione di Carpi, via San Bernardino da<br />

Siena, 14 – tel. e fax 059 640590.


VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA A Mirandola corso di formazione per i catechisti<br />

<strong>del</strong>le zone pastorali 6, 7 e 8<br />

Per essere sale <strong>del</strong>la terra<br />

In<br />

questo mese di giugno<br />

la parrocchia di<br />

Mirandola, congiuntamente<br />

con le zone pastorali<br />

6ª, 7ª e 8ª <strong>del</strong>la diocesi,<br />

ha organizzato quattro serate<br />

per la formazione permanente<br />

dei catechisti<br />

<strong>del</strong>l’iniziazione cristiana<br />

dei bambini. Filo conduttore<br />

è stata la centralità <strong>del</strong>la<br />

Parola ossia come conoscere<br />

Dio e Gesù dalla Scrittura<br />

e comunicare il Vangelo<br />

ai bambini e ai ragazzi.<br />

Nel primo momento d’incontro<br />

don Alberto<br />

Bigarelli ci ha proposto una<br />

riflessione su “Io (catechista)<br />

e la Bibbia: una Grazia<br />

a caro prezzo”, sollecitandoci<br />

a “dimorare” nella Parola<br />

di Dio. Secondo la Dei<br />

Verbum la Parola è la regola<br />

stabile e immutabile per<br />

la vita umana. Il termine<br />

stesso “catechesi” deriva da<br />

cateco che significa il diffondere<br />

e riecheggiare <strong>del</strong>la<br />

Parola. Don Alberto ci<br />

ha sollecitati a rimettere<br />

Gesù al centro <strong>del</strong>la nostra<br />

vita e <strong>del</strong>la nostra missione<br />

di catechisti, rimanendo<br />

fe<strong>del</strong>i al testo biblico.<br />

Nel secondo incontro don<br />

Valentino Bulgarelli ci ha<br />

illustrato la modalità e la<br />

gradualità con cui i vari sussidi<br />

catechistici propongono<br />

la Parola alle varie fasce<br />

d’età dei bambini, mettendoci<br />

in guardia sul fatto che<br />

l’ignoranza <strong>del</strong>la Scrittura<br />

è ignoranza di Gesù. Quindi<br />

qualunque cristiano e a<br />

maggior ragione i catechisti<br />

devono conservare un<br />

contatto continuo con la<br />

Parola. Ma questa non è il<br />

fine: è solo uno strumento<br />

perché ognuno di noi integri<br />

pienamente la fede nella<br />

propria vita, utilizzando<br />

Gesù come mo<strong>del</strong>lo. Ci ha<br />

spiegato che non si deve<br />

mettere in mano a un bambino<br />

di sette-otto anni un<br />

brano <strong>del</strong>la Parola, ma che<br />

esiste una gradualità e modalità<br />

di avvicinamento al<br />

Vangelo propria di ogni età.<br />

La consegna <strong>del</strong> Vangelo<br />

dovrebbe avvenire solo con<br />

l’ultimo Sacramento.<br />

Nel terzo incontro don<br />

Umberto Cocconi ci ha<br />

descritto con numerosi<br />

esempi i modi per “Iniziare<br />

i bambini alla Parola di<br />

Zona 6<br />

Tempo di verifica:<br />

quattro settori<br />

su cui puntare<br />

Festa dei Cresimandi <strong>2008</strong><br />

Formazione dei catechisti, attività giovanili, liturgia e<br />

pastorale familiare sono i quattro ambiti su cui la 6ª zona<br />

ha puntato fin dalla sua costituzione e su cui si è svolta<br />

l’ultima e recente verifica da parte <strong>del</strong> Consiglio Zonale.<br />

Il corso di formazione per i catechisti <strong>del</strong>l’iniziazione<br />

cristiana che si è tenuto nelle ultime settimane è stato<br />

preceduto nel corso <strong>del</strong>l’anno da alcuni incontri zonali<br />

sul tema dei sacramenti, che hanno visto la partecipazione<br />

di un buon numero di catechisti. Il progetto senza<br />

dubbio più impegnativo riguarderà tuttavia la parrocchia<br />

di Mirandola che nel prossimo anno pastorale<br />

partirà con la sperimentazione che prevede prima il<br />

conferimento <strong>del</strong>la Cresima e poi quello <strong>del</strong>l’Eucaristia.<br />

Nell’ambito giovanile sta maturando il desiderio di stare<br />

insieme e la zona inizia ad essere riconosciuta. Se la<br />

presenza giovanile alla Veglia di Pentecoste è stata<br />

scarsa, buono è stato il successo riscosso da iniziative<br />

come la Palma d’Oro o gli incontri dedicati alla Lectio<br />

Divina. Su quest’ultima si sta pensando di creare una<br />

sinergia tra le attività di zona e la diocesi al fine di<br />

costruire un progetto condiviso. Significativi anche gli<br />

incontri interparrocchiali (Mirandola, Mortizzuolo e<br />

Cividale) che hanno coinvolto i ragazzi e i giovanissimi.<br />

Aperto a nuove idee è anche il settore <strong>del</strong>la liturgia su cui<br />

c’è ancora un ampio margine di iniziativa. Infatti, si sono<br />

finora registrati risultati alterni: se gli incontri per i<br />

lettori sono stati partecipati, la festa interzonale dei<br />

chierichetti si è rivelata piuttosto <strong>del</strong>udente rispetto alle<br />

aspettative.<br />

Infine, la pastorale familiare ha lanciato quest’anno la<br />

novità dei Pato, un progetto che fa capo alla canonica di<br />

San Martino Carano e si propone di dare continuità agli<br />

incontri per i fidanzati, quelli per il battesimo e post<br />

battesimo dei bambini. Oltre a Mirandola, anche le altre<br />

parrocchie si sono impegnate a nominare almeno una<br />

coppia di sposi come referente per la pastorale familiare<br />

zonale. Si sta infatti pensando a un incontro a settembre<br />

per organizzare le attività specifiche di questo importante<br />

settore. V.P.<br />

Dio”. La Bibbia è un libro<br />

che si legge ma che, paradossalmente,<br />

è anche il libro<br />

che “ci legge” ed interroga<br />

ognuno di noi. La Parola,<br />

pur nella fe<strong>del</strong>tà <strong>del</strong><br />

testo, deve essere raccontata,<br />

adeguandola alle capacità<br />

e all’interesse dei nostri<br />

ascoltatori. I bambini<br />

devono esserne incuriositi.<br />

Su questo principio ha puntato<br />

molto anche l’ultimo<br />

relatore, il professor Marco<br />

Tibaldi, che ha ribadito<br />

la necessità di raccontare la<br />

Bibbia ai bambini sotto forma<br />

di una storia che ne stimoli<br />

la fantasia, e che permetta<br />

loro di agganciare il<br />

testo evangelico alla loro<br />

esperienza, diventandone<br />

una parte protagonista. Per<br />

far questo, per raccontare<br />

in maniera corretta la Parola<br />

ai bambini, è necessario<br />

che la storia sia prima di<br />

tutto significativa per me<br />

catechista; è necessario un<br />

pre-testo che serva da aggancio;<br />

è indispensabile far<br />

immedesimare nel racconto<br />

il bambino che ascolta.<br />

Ogni schema preconcetto<br />

salta e deve essere rimosso.<br />

Il catechista deve riuscire a<br />

comunicare con parole e<br />

modalità adeguate la propria<br />

fede e il proprio entusiasmo<br />

perché la fede cristiana<br />

è gioia.<br />

Gli incontri sono stati molto<br />

interessanti e istruttivi e<br />

hanno messo in luce la necessità<br />

<strong>del</strong> catechista di recuperare<br />

un rapporto quotidiano<br />

con la Parola di Dio:<br />

nella fe<strong>del</strong>tà al Vangelo<br />

passa il nostro essere pienamente<br />

cristiani e validi<br />

catechisti. Ma non ci si improvvisa<br />

catechisti: la necessaria<br />

buona volontà non<br />

è sufficiente ad essere validi<br />

educatori e comunicatori<br />

<strong>del</strong> Vangelo. Non possiamo<br />

nasconderci che la formazione<br />

dei catechisti e più<br />

in generale di tutti gli operatori<br />

ed educatori cristiani<br />

si conferma una “questione”<br />

su cui interrogarci e<br />

lavorare. Se non possiamo<br />

garantire l’autenticità e la<br />

qualità <strong>del</strong>la nostra fede,<br />

basata sulla Parola di Gesù,<br />

ben difficilmente potremo<br />

essere sale <strong>del</strong>la terra.<br />

G.P.<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

Alla Sagra di Limidi sarà presentato<br />

lo spettacolo realizzato dai bambini<br />

<strong>del</strong>la parrocchia<br />

19<br />

Un musical sulla vita di Gesù<br />

Già qualcuno sapeva <strong>del</strong>la<br />

cosa, con alcuni infatti ne<br />

avevo già parlato, con altri<br />

ci ho lavorato addirittura<br />

gomito a gomito alla realizzazione<br />

di questo progetto,<br />

per altri invece sarà il classico<br />

fulmine a cielo sereno,<br />

ma arrivati a questo punto<br />

mi sembra giusto che tutti<br />

quanti sappiamo cosa effettivamente<br />

bolle in pentola<br />

nella parrocchia di Limidi,<br />

ed è per questo che abbiamo<br />

voluto dare in pasto alla stampa<br />

questa nostra succulenta<br />

news.<br />

Ma di cosa stiamo parlando?<br />

La vita di Gesù è affascinante<br />

non solo per noi che crediamo<br />

in Lui, ma anche per<br />

parecchi scettici che hanno<br />

voluto rappresentarla con<br />

film, musical o canzoni, e il<br />

più <strong>del</strong>le volte con ottimi<br />

risultati.<br />

Noi che scettici non lo siamo,<br />

anzi, abbiamo voluto dire<br />

la nostra allestendo uno spettacolo,<br />

un musical, dove si<br />

parlasse di Lui, <strong>del</strong>la sua vita,<br />

dalla nascita alla resurrezione.<br />

Allestire uno spettacolo,<br />

come credo sappiano tutti,<br />

richiede tempo ed energie,<br />

quando però hai <strong>del</strong>le solide<br />

basi su cui partire come quando<br />

porti spettacoli pensati<br />

da altri, il lavoro è perlomeno<br />

minore.<br />

Noi abbiamo voluto andare<br />

oltre, portando una cosa tutta<br />

nostra, con balletti e canzoni<br />

allestiti e composti dai<br />

nostri parrocchiani, da noi.<br />

Ma aggiungendo sfida a sfida<br />

volevamo che a rappresentare<br />

il tutto fossero esclusivamente<br />

dei bambini, i no-<br />

stri bambini. A noi adulti<br />

spettava il compito di prepararli<br />

è vero, ma era a loro che<br />

si chiedeva di fare lo sforzo<br />

di fare gli attori.<br />

Contenti? No, affatto!<br />

Volevamo che a questo progetto<br />

collaborassero tutte le<br />

associazioni <strong>del</strong>la parrocchia<br />

e non solo una, e quindi si<br />

vedranno ragazzi <strong>del</strong>l’Acr,<br />

lupetti e anche bimbi <strong>del</strong><br />

catechismo sul palco insieme,<br />

a recitare, a ballare e a<br />

cantare fianco a fianco.<br />

La sfida lanciata è totale e,<br />

con tutte le difficoltà che<br />

essa comporta e comporterà,<br />

non siamo ancora pronti<br />

per rappresentare tutti e 24 i<br />

pezzi musicali. Tuttavia, in<br />

occasione <strong>del</strong>la Sagra desideriamo<br />

ugualmente dare un<br />

assaggio di quello che finora<br />

siamo riusciti a preparare,<br />

e cioè 8 pezzi, i primi 7 e la<br />

canzone finale.<br />

Il titolo? “Shhhh! Si comincia<br />

a pregare…preview”. Per<br />

il seguito…ci risentiremo fra<br />

circa un anno.<br />

Fabrizio Fornasari, don Rino<br />

Malagoli, Ac, Agesci e Anspi<br />

– Parrocchia di Limidi


20<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

CURIA VESCOVILE<br />

Curia Vescovile,<br />

Corso Fanti, 13 Carpi<br />

Tel 059 686048<br />

CARITAS DIOCESANA CARPI<br />

Ha il compito di realizzare<br />

l’attuazione <strong>del</strong> precetto<br />

evangelico <strong>del</strong>la carità nella<br />

comunità diocesana e<br />

nelle parrocchie.<br />

Sede Legale: Corso Fanti, 13 – Carpi.<br />

Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi,<br />

Via Peruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO). Tel<br />

059 689370 - Fax 059 63<strong>29</strong>186.<br />

Sito internet: www.caritascarpi.it<br />

E-mail: segreteria@caritascarpi.it.<br />

Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle<br />

9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.<br />

UFFICIO MISSIONARIO<br />

Tiene i contatti con tutti i<br />

missionari <strong>del</strong>la Diocesi nei<br />

diversi Paesi <strong>del</strong> mondo e<br />

coinvolge la comunità su<br />

progetti in loro sostegno.<br />

Corso Fanti, 13 – Carpi.<br />

Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle<br />

12,30 e il martedì dalle 15 alle 18.<br />

Tel e fax 059 6895<strong>25</strong>. E-mail:<br />

ufficiomissionario@carpi.chiesacattolica.it<br />

UFFICIO PELLEGRINAGGI<br />

Organizza e coordina i pellegrinaggi<br />

diocesani; consulenza<br />

alle parrocchie nell’organizzazione<br />

di viaggi;<br />

possibilità per privati di<br />

prenotare pellegrinaggi e<br />

viaggi autonomi; consultabili<br />

numerose pubblicazioni.<br />

Aperto dal lunedì al<br />

venerdì dalle 9 alle 12,30.<br />

Corso Fanti, 13 – Carpi.<br />

Tel e fax 059 65<strong>25</strong>52.<br />

E-mail: uff.pellegrinaggi@tiscali.it<br />

CENTRO DI CONSULENZA FAMILIARE<br />

Risponde alle esigenze<br />

relazionali <strong>del</strong>la vita di coppia,<br />

<strong>del</strong>la famiglia e <strong>del</strong>la<br />

persona.<br />

Senza scopo di lucro e gratuito,<br />

nel rispetto assoluto<br />

<strong>del</strong> segreto professionale.<br />

Via Catellani 9 - Carpi<br />

Tel 059 644352.<br />

Sito internet: www.consultoriodiocesano.it<br />

E-mail: info@consultoriodiocesano.it<br />

Si riceve su appuntamento oppure<br />

attraverso il sito nel servizio mail-help.<br />

CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”<br />

Tre sezioni – Biblioteca,<br />

Archivi storici ed<br />

Emeroteca e Multimediale<br />

– rivolte in modo particolare<br />

a catechisti, animatori<br />

dei gruppi associativi, studenti,<br />

insegnanti.<br />

Tel 059 653835 – E-mail:<br />

info@multimediacarpi.it<br />

www.multimediacarpi.it - Martedì e<br />

venerdì dalle 16 alle 19 - mercoledì e<br />

sabato dalle 9 alle 12<br />

Parrocchia<br />

di San Bernardino Realino<br />

Sagra <strong>del</strong> Patrono<br />

Martedì 1 luglio<br />

• Ore 21 Lectio Divina sul brano<br />

1Pt 5,1-11;<br />

Giovedì 2 luglio<br />

• Ore 21 Santa Messa di Guarigione<br />

Venerdì 4 luglio<br />

• Ore 19 Celebrazione eucaristica<br />

nella memoria <strong>del</strong> Patrono presieduta<br />

dal vicario generale<br />

monsignor Douglas Regattieri.<br />

• Alle 20.15 Cena comunitaria a<br />

base di gnocco fritto, piadine,<br />

etc.<br />

Apostolato<br />

<strong>del</strong>la Preghiera<br />

Intenzioni<br />

per il mese di luglio<br />

Ogni primo giovedì <strong>del</strong> mese, dopo la<br />

Messa <strong>del</strong>le ore 10 nella chiesa <strong>del</strong><br />

Cristo, meditazione guidata.<br />

Generale: Perché cresca il numero di<br />

coloro che, come volontari, prestano<br />

servizio alla comunità cristiana con<br />

generosa e pronta disponibilità.<br />

Missionaria: Perché la Giornata Mondiale<br />

<strong>del</strong>la Gioventù che si tiene a<br />

Sidney, in Australia, accenda nei giovani<br />

il fuoco <strong>del</strong>l’amore divino e li<br />

renda seminatori di speranza per una<br />

nuova umanità.<br />

Dei Vescovi: Perché gli uomini e le<br />

donne impegnati in politica, forma<br />

alta <strong>del</strong>la carità, ricerchino sempre<br />

nelle loro scelte il bene comune, siano<br />

attenti alle persone più deboli e<br />

offrano un efficace sostegno alla famiglia.<br />

In montagna tutto è altare, la cornice<br />

ideale per un matrimonio.<br />

Gli sposi: Lorenzo Caffagni, dipendente<br />

<strong>del</strong>la Cantina Sociale di Carpi e<br />

Filippa Cagol, stilista. Una bella storia<br />

d’amore che dura da tanto tempo e<br />

che il matrimonio, il 21 giugno nella<br />

splendida abbazia di Novacella, ha<br />

reso per sempre.<br />

Carpigiano lo sposo, di Bressanone la<br />

sposa, circondati dal tenero affetto dei<br />

genitori, felici almeno quanto loro, dei<br />

famigliari e degli amici, Lorenzo e<br />

AGENDA AGENDA Centro Missionario Diocesano<br />

Chiusura estiva<br />

Il Centro Missionario Diocesano rimarrà<br />

chiuso per ferie dal 30 Giugno al 12 Luglio.<br />

Ritrovarsi<br />

Il cuore, muto di canti,<br />

navigava la stagione <strong>del</strong>l’abbandono<br />

e i semi dei pochi ricordi<br />

germogliavano fiori<br />

poveri di profumi e colori.<br />

L’ultima preghiera,<br />

prigioniera sopra i rovi <strong>del</strong>lo sconforto<br />

stillava rosse lacrime di pentimento.<br />

Ombre e luttuosi silenzi<br />

Abitavano il giardino dei sogni.<br />

Poi, una voce, respiro di flauto,<br />

con leggere parole di consolazione<br />

illuminò lo spazio <strong>del</strong>l’utopia,<br />

di passione si riempie il cuore<br />

e il ritrovato entusiasmo esplose<br />

a benedire la festa <strong>del</strong>la vita.<br />

Antonio Zappador<br />

10 giugno <strong>2008</strong><br />

Come diceva mia madre, in quel poco<br />

di tempo che l’ho goduta: “Oggi è il<br />

tuo giorno…e che Iddio te ne dia tanti”.<br />

E lei, che questo giorno me l’aveva<br />

donato, rideva compiaciuta. Sì. Consapevole<br />

di tanto valore, dico: “Oggi<br />

è il mio giorno”.<br />

Lorenzo Caffagni e Filippa Cagol sposi<br />

Fiducia nel futuro<br />

Filippa si sono uniti in matrimonio<br />

nella certezza di dare vita a una nuova<br />

famiglia solida, nata nell’amore,<br />

con amore.<br />

Agli sposi, all’emozionato padre <strong>del</strong>lo<br />

sposo Alberto Caffagni, funzionario<br />

<strong>del</strong>la Cantina Sociale di Carpi,<br />

a tutta la Cantina che ha vissuto con<br />

trepidazione il matrimonio di Lorenzo<br />

e Filippa, le felicitazioni da parte<br />

di Notizie.<br />

A.B.<br />

PORTA APERTA<br />

I servizi offerti sono: ascolto,<br />

ricerca lavoro, interventi<br />

in generi alimentari, orientamento<br />

e tutela dei diritti,<br />

accompagnamento a persone<br />

e famiglie in difficoltà,<br />

distribuzione indumenti e<br />

mobilio usati, organizzazione<br />

di momenti d’incontro e<br />

integrazione per stranieri.<br />

CARPI - Via Peruzzi, 38<br />

Tel. 059 689370 - Fax 059 6550219.<br />

Sito internet: www.portaapertacarpi.it,<br />

E-mail: segreteria@portaapertacarpi.it.<br />

Orari di apertura al pubblico: lunedì,<br />

martedì, giovedì e venerdì dalle 9,30 alle<br />

11,30 e dalle 16,30 alle 18,30.<br />

MIRANDOLA - Via S. Faustino 130<br />

Tel e Fax 0535 24183.<br />

E-mail: portaperta.mirandola@libero.it.<br />

Orari di apertura al pubblico: martedì,<br />

giovedì e venerdì dalle 10 alle 11,30.<br />

RECUPERANDIA<br />

Nuova vita alle cose - per<br />

uno stile di vita più equo e<br />

sostenibile.<br />

Via Montecassino, 10/h - Carpi.<br />

Tel 059 6432<strong>25</strong> – fax 059 63<strong>29</strong>186.<br />

E-mail: recuperandia@portaapertacarpi.it.<br />

Orario di apertura: martedì e giovedì dalle 9 alle<br />

12 e dalle 16,30 alle 19; sabato dalle 9 alle 13.<br />

UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI<br />

Coordinamento e promozione<br />

dei mezzi di comunicazione.<br />

È disponibile per tutte<br />

le parrocchie e realtà ecclesiali<br />

un servizio di Ufficio<br />

stampa. Aperto dal lunedì al<br />

venerdì dalle 9 alle 12,30.<br />

Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687<strong>06</strong>8, fax<br />

059 630238. E-mail:<br />

ufficiostampa@carpi.chiesacattolica.it.<br />

Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi<br />

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo)<br />

Tel. 059/687<strong>06</strong>8 – Fax 059/630238<br />

Redazione:<br />

redazione@notiziecarpi.it<br />

Amministrazione:<br />

amministrazione@notiziecarpi.it<br />

Pubblicità:<br />

info@notiziecarpi.it<br />

Direttore Responsabile: Luigi Lamma - Coordinamento<br />

di Redazione: Annalisa Bonaretti – Coordinamento<br />

Area Ecclesiale: Benedetta Bellocchio<br />

e Virginia Panzani – Redazione: Laura Michelini<br />

(Mirandola – Concordia), Daniele Franda, Saverio<br />

Catellani, Corrado Corradi - Fotografia: Paolo<br />

Santini, Roberto Rossi - Art Director: Claudio<br />

Varetto.<br />

Editore: Notizie soc. coop.<br />

GRAFICA E IMPAGINAZIONE:<br />

Compuservice sas - 059/684472<br />

Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)<br />

ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)<br />

ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i)<br />

BENEMERITO 100,00 (i.i)<br />

Registrazione <strong>del</strong> Tribunale di Modena n. 841 <strong>del</strong> 22.11.86 - C.C.P.<br />

n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi<br />

- Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - Autorizzazione<br />

Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU <strong>del</strong> 13.2.90. Notizie fruisce<br />

dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. <strong>25</strong>0.<br />

Ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs n. 196 <strong>del</strong> 30/<strong>06</strong>/1993 si comunica che i dati dei<br />

destinatari <strong>del</strong> giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'atto<br />

<strong>del</strong>la sottoscrizione <strong>del</strong>l'abbonamento, o diversamente acquisite da<br />

enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informatico<br />

idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno<br />

utilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltre<br />

che per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, anche<br />

per le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,<br />

l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi<br />

normativi e di legge.<br />

ASSOCIATO ALL'USPI<br />

UNIONE STAMPA<br />

PERIODICA ITALIANA<br />

E ALLA FISC<br />

FEDERAZIONE ITALIANA<br />

SETTIMANALI CATTOLICI


ORARIO SS. MESSE<br />

Zona Pastorale 1<br />

Prima messa festiva<br />

• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori<br />

di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò<br />

• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale<br />

Festive<br />

• 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:<br />

Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi<br />

• 9,30: Cattedrale, S. Nicolò • 10,00: casa protetta<br />

Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •<br />

10,30 Cimitero, S. Francesco • 10,45: Cattedrale •<br />

11,00: S. Nicolò • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò<br />

• 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospedale<br />

Zona Pastorale 2<br />

Prima messa festiva<br />

• 19,00: Quartirolo, S. Croce, Corpus Domini<br />

Festive<br />

• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •<br />

9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •<br />

11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,<br />

Panzano<br />

Zona Pastorale 3<br />

Prima messa festiva<br />

• 17,30: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., Limidi<br />

Festive<br />

• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia<br />

• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •<br />

11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.<br />

Zona Pastorale 4<br />

Prima messa festiva<br />

• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Marino<br />

Ponticelli, Fossoli • 21,00: Budrione<br />

Festive<br />

• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno<br />

• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,<br />

S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •<br />

17,00: Fossoli (prima domenica <strong>del</strong> mese) • 18,30: S.<br />

Giuseppe A.<br />

Zona Pastorale 5<br />

Prima messa festiva<br />

• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.<br />

• 20,30: Rovereto<br />

Festive<br />

• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,<br />

Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,<br />

S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena<br />

Zona Pastorale 6<br />

Prima messa festiva<br />

• 17,00: Mirandola Casa di Riposo • 17,30: Mirandola S.<br />

Francesco • 18,00: Cividale • 18,30: Mortizzuolo •<br />

19,00: Mirandola Duomo • 20,00: S. Giacomo Roncole<br />

Festive<br />

• 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Francesco<br />

• 8,30: Cividale • 9,30: Mortizzuolo, S. Giacomo<br />

Roncole • 9,45: S. Giustina • 10,30: Mirandola Duomo,<br />

Cividale, S. Martino Carano • 11,15: Mirandola S.<br />

Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole •<br />

12,00: Mirandola Duomo • 17,00: Mirandola S. Francesco<br />

• 19,00: Mirandola Duomo<br />

Zona Pastorale 7<br />

Prima messa festiva<br />

• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •<br />

20,30: Vallalta<br />

Festive<br />

• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta, S.<br />

Caterina • 9,30: Fossa, S. Possidonio • 10,00: Concordia<br />

• 10,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15:<br />

Fossa • 11,30: S. Possidonio, Concordia<br />

Zona Pastorale 8<br />

Prima messa festiva<br />

• 17,00: San Martino Spino<br />

Festive<br />

• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.<br />

Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio LUNEDI’ 23<br />

In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.<br />

Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.<br />

Frequenza per la diocesi FM 90,2<br />

AGENDA AGENDA Il Signore mi ha liberato da ogni paura<br />

Domenica <strong>29</strong> giugno<br />

LETTURE: At 12,1-11; Sal 33; 2 Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19<br />

SOLENNITA’ DEI SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI<br />

ANNO A – I SETT. SALTERIO<br />

AGENDA <strong>del</strong> VESCOVO<br />

Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

La Tv <strong>del</strong>l’incontro<br />

Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna<br />

21<br />

Dal Vangelo secondo Matteo<br />

In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai<br />

suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio <strong>del</strong>l’uomo?».<br />

Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».<br />

Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio <strong>del</strong> Dio vivente».<br />

E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il<br />

Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte<br />

degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi <strong>del</strong> regno dei cieli, e tutto ciò che legherai<br />

sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».<br />

Mercoledì 2 luglio – San Bernardino Realino, patrono<br />

secondario di Carpi e <strong>del</strong>la diocesi<br />

Diventa patrono di una città mentre era ancora in vita.<br />

Lecce, estate 1616: il padre gesuita Bernardino Realino<br />

sta morendo, 42 anni dopo esservi arrivato. I reggitori <strong>del</strong><br />

Municipio lo vanno allora a visitare in forma ufficiale. E<br />

gli fanno richiesta di voler essere il protettore <strong>del</strong>la città.<br />

Lui, che tanto aveva fatto <strong>del</strong> bene a Lecce, acconsente.<br />

Nato nel 1530 in una famiglia illustre di Carpi, fu<br />

mandato all’Accademia modenese, dove a 26 anni si<br />

laureò in diritto civile e canonico. Ricoprì varie cariche in<br />

alcuni centri <strong>del</strong>la Valpadana e a Napoli. A un certo<br />

punto, però, la sua carriera s’interruppe. Chiamato dal<br />

Signore alla vita religiosa, Bernardino entrò infatti nella<br />

provincia napoletana <strong>del</strong>la Compagnia di Gesù. Nel<br />

1567 fu ordinato sacerdote e fu per alcuni anni maestro<br />

dei novizi gesuiti. Sette anni dopo, a Lecce, creò un<br />

collegio al quale si dedicò fino alla morte. Papa Pio XII lo<br />

ha proclamato santo nel 1947.<br />

Giovedì 3 luglio – San Tommaso Apostolo<br />

Si fa torto a Tommaso ricordando solo il suo<br />

celebre momento di incredulità. Lui è ben<br />

altro che un seguace tiepido. Ma credere<br />

non gli è facile. Dice le sue difficoltà, si<br />

mostra com’è, ci somiglia, ci aiuta. Dopo la<br />

morte <strong>del</strong> Signore, sentendo parlare di risurrezione,<br />

esige di toccare con mano.<br />

Quando però, otto giorni dopo, Gesù viene<br />

e lo invita a controllare esclamerà: «Mio<br />

Signore e mio Dio!», come nessuno finora<br />

aveva mai fatto. A metà <strong>del</strong> VI secolo, un<br />

mercante egiziano scrive di aver trovato<br />

nell’India meridionale gruppi inaspettati di<br />

cristiani e di aver saputo che il Vangelo fu<br />

portato ai loro avi proprio da Tommaso.<br />

· da lunedì 23 a sabato 28 a Marola agli Esercizi spirituali<br />

dei Vescovi <strong>del</strong>la Regione Emilia – Romagna<br />

Il quotidiano<br />

dei cattolici<br />

DA DOMENICA <strong>29</strong> GIUGNO AL 19 LUGLIO<br />

Cure marine per consolidare la salute <strong>del</strong> corpo e <strong>del</strong>lo<br />

spirito


22<br />

S<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

Daniele Franda<br />

abato 14 giugno il successo<br />

<strong>del</strong> primo Mercato<br />

Contadino<br />

carpigiano. Discreto<br />

afflusso di consumatori, collaudata<br />

la scelta <strong>del</strong>la location:<br />

il Foro Boario garantisce facile<br />

accessibilità e ampia disponibilità<br />

di parcheggio,<br />

senza contare che questo spazio<br />

permetterà di organizzare<br />

eventi collaterali. Forse<br />

chi carpigiano non è (basta<br />

essere di Mirandola o di<br />

Pavullo, dove i mercati sono<br />

partiti quasi due mesi fa) fatica<br />

a capire tanto clamore,<br />

tanta attesa, tante preoccupazioni.<br />

Ma, inutile nasconderlo,<br />

Carpi deve masticare<br />

bene le novità prima di digerirle.<br />

Nessuna sterile polemica,<br />

l’importante è che l’iniziativa<br />

sia partita e che tutto<br />

stia andando nel verso giusto.<br />

E poi, dopo che il Consiglio<br />

Comunale ha approvato<br />

all’unanimità il disciplinare<br />

per lo svolgimento <strong>del</strong>l’attività<br />

non ci si può davvero<br />

lamentare. “Sono estremamente<br />

soddisfatto <strong>del</strong> risultato<br />

<strong>del</strong> 14 giugno – dice<br />

Roberto Zanoli, referente<br />

<strong>del</strong>l’associazione Venite alla<br />

Festa, una <strong>del</strong>le sette che<br />

hanno promosso “Una vita<br />

con stile”, tre incontri di cui<br />

il primo è stato proprio l’inaugurazione<br />

<strong>del</strong> mercato contadino<br />

–, era l’esito sperato<br />

da tutti dopo mesi di lavoro.<br />

Le associazioni di<br />

volontariato hanno avuto un<br />

ruolo fondamentale in questo:<br />

abbiamo sollecitato le<br />

autorità e le associazioni di<br />

categoria facendole sedere<br />

allo stesso tavolo affinché<br />

trovassero un accordo. Grazie<br />

alla partecipazione e al<br />

lavoro <strong>del</strong> vice sindaco Alberto<br />

Allegretti, in rappresentanza<strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

Comunale, e all’impegno<br />

<strong>del</strong>le associazioni degli agricoltori,<br />

il progetto ha preso il<br />

via, superando qualche normalissima<br />

difficoltà”. Dunque<br />

avremo anche noi il nostro<br />

farmer’s market, con tutte<br />

le regole che quel nome determina.<br />

I prodotti venduti<br />

dagli agricoltori dovranno<br />

essere rigorosamente locali<br />

e di stagione (“Ciò vuol dire<br />

– commenta Zanoli – che<br />

quando la campagna ha poco<br />

da offrire il mercato contadino<br />

verrà rimandato: è proprio<br />

questo lo spirito che bisogna<br />

inculcare”), e dovrà<br />

essere data la priorità alla<br />

vendita dei prodotti derivanti<br />

da agricoltura biologica.<br />

Questi sono i principi che,<br />

secondo le associazioni di<br />

volontariato che si sono spese<br />

nella promozione <strong>del</strong>l’iniziativa,<br />

dovranno essere alla<br />

base <strong>del</strong> regolamento. Naturalmente<br />

qualcuno dovrà vigilare:<br />

è proprio questo il nodo<br />

da sciogliere per poter finalmente<br />

organizzare date e scadenze<br />

fisse <strong>del</strong> mercato contadino<br />

carpigiano. “Dovrà<br />

essere individuato un ente riconosciuto<br />

dal Comune, in<br />

possesso di determinati requisiti,<br />

che prenda in gestione<br />

il servizio. Verosimilmente<br />

saranno le associazioni di<br />

categoria ad assumersi la re-<br />

APPUNTAMENTI<br />

GASTRONOMIA<br />

Domenica <strong>29</strong> giugno<br />

Quarantoli – Campo Sportivo<br />

Domenica <strong>29</strong> giugno, presso il campo sportivo di Quarantoli, si<br />

terrà la decima Festa <strong>del</strong> Pesce di Mare a Tavola. Un’occasione<br />

per gustare squisiti piatti <strong>del</strong>la tradizione gastronomica mediterranea:<br />

per info e prenotazioni 0535/35552 cell. 333/12<strong>29</strong>080.<br />

MOSTRE<br />

Fino a giovedì 31 luglio<br />

Carpi – Banca Centro Emilia, via Roosevelt 76<br />

Giacomo Rossi fino al 31 luglio espone le sue opere presso la<br />

Banca Centro Emilia di via Roosevelt 76. L’iniziativa fa parte<br />

<strong>del</strong>la rassegna “Arte che si muove”, curata dall’artista, critico ed<br />

operatore culturale Franco Bulfarini e che vedrà vari artisti<br />

esporre le proprie opere per due mesi ciascuno. Ingresso libero e<br />

gratuito.<br />

MANIFESTAZIONI<br />

Dal 12 giugno al 13 settembre<br />

Novi, Rovereto e Sant’Antonio – Sedi varie<br />

Un calendario fittissimo all’insegna <strong>del</strong>la musica, <strong>del</strong>lo sport e<br />

<strong>del</strong> divertimento. E’ questa l’estate che attende Novi, Rovereto e<br />

Sant’Antonio, tanti eventi che si protrarranno fino a settembre. I<br />

prossimi appuntamenti sono: venerdì 27 giugno alle ore 21,<br />

presso il Cortile Arci Anziani di Rovereto, serata danzante con<br />

l’Orchestra Luciano Maselli; da sabato 28 giugno a domenica 6<br />

luglio, al Centro sportivo “I Campetti” di Novi, Torneo Nazionale<br />

di Tennis.<br />

CULTURA E SPETTACOLI CULTURA E SPETTACOLI Il mercato contadino ha debuttato sabato 14 giugno sotto i migliori auspici.<br />

Per le associazioni di volontariato il lancio <strong>del</strong> “farmer’s market” non è che l’inizio<br />

di una serie di incontri mirati a migliorare gli stili di vita <strong>del</strong>la cittadinanza<br />

Una vita con stile<br />

sponsabilità di tale ruolo, una<br />

o tutte e tre (Coldiretti, Confederazione<br />

Italiana Agricoltori<br />

e Confagricoltura Modena)<br />

è da stabilire”.<br />

“Per noi <strong>del</strong> volontariato –<br />

ribadisce Roberto Zanoli – il<br />

mercato contadino rappresenta<br />

un’opportunità per proporre<br />

alla cittadinanza riflessioni<br />

sugli stili di vita e sui consumi.<br />

Si potrebbe anche intraprendere<br />

un discorso con le<br />

scuole e far conoscere ai bambini<br />

<strong>del</strong>le elementari la nostra<br />

campagna e i suoi prodotti<br />

attraverso la vetrina<br />

farmer’s market”. Oltre alla<br />

già citata Venite alla Festa,<br />

sono altri sei gli enti promotori<br />

<strong>del</strong>la seconda edizione<br />

di “Una vita con stile”: Africa<br />

Libera, Progetto<br />

Chernobyl, Porta Aperta,<br />

Caritas Diocesana, Il Mantello<br />

e Bottega <strong>del</strong> Sole. Il<br />

secondo appuntamento, dopo<br />

quello di sabato 14 giugno, è<br />

previsto martedì 24 giugno<br />

alle ore 21 in Piazza Garibaldi,<br />

quando interverranno Oscar<br />

Marchisio, docente all’Università<br />

di Urbino, Rosario<br />

Trefiletti, presidente nazionale<br />

Federconsumatori e<br />

Marco Boschini <strong>del</strong>l’associazione<br />

Comuni Virtuosi,<br />

coordinati da Agostino Rota<br />

di Africa Libera; tema <strong>del</strong>la<br />

Roberto Zanoli<br />

serata sarà “Buone pratiche<br />

in Comune”, una tavola rotonda<br />

che offrirà spunti interessanti<br />

per una migliore qualità<br />

<strong>del</strong>la vita. Il terzo e ultimo<br />

atto di questa iniziativa si<br />

terrà domenica 6 luglio, con<br />

inizio alle ore 18, e si inserirà<br />

all’interno <strong>del</strong> programma<br />

<strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong> Partito Democratico.<br />

“Convivere a<br />

Carpi – Casa, scuola, lavoro,<br />

sicurezza”, questo l’argomento<br />

<strong>del</strong> dibattito che vedrà protagonisti<br />

il senatore <strong>del</strong> Partito<br />

Democratico l’onorevole<br />

Giuliano Barbolini, l’ex<br />

parlamentare europeo Luciano<br />

Vecchi, il segretario Cisl<br />

di Carpi Roberto Giardiello<br />

e la presidente <strong>del</strong>l’associazione<br />

Nos-Otros di Firenze<br />

Laila Abi.<br />

La rassegna “Una vita con<br />

stile” è parte integrante <strong>del</strong><br />

progetto “Reti di Pace”, il<br />

cui scopo è quello di facilitare<br />

comportamenti virtuosi dei<br />

singoli e <strong>del</strong>le famiglie, per<br />

un benessere sociale ed ambientale<br />

che si basi sul rispetto<br />

<strong>del</strong> Creato. I Gruppi<br />

d’acquisto solidale, il progetto<br />

Caritas Famiglia cittadina<br />

<strong>del</strong> Mondo, oggi il<br />

farmer’s market: sono solo<br />

alcune <strong>del</strong>le proposte per cambiare<br />

il proprio modo di vivere,<br />

per pensare meno<br />

egoisticamente e dare uno<br />

scossone ad un sistema 22già<br />

oggi insostenibile.<br />

Bottega di antiquariato<br />

• cartoline di tutti i tempi<br />

• distintivi in genere<br />

• filatelia<br />

• grafica e pittura di autori moderni<br />

• medaglie antiche e moderne<br />

• oggettistica anteriore al 1936<br />

• materiali da collezione anteriori<br />

al 1936<br />

• stampe e libri antichi<br />

Bio è meglio<br />

Chiude a Modena il più grande<br />

evento sul biologico con oltre<br />

1700 partecipanti<br />

Oltre 1.700 congressisti per<br />

il più grande evento di sempre<br />

dedicato al biologico e ai<br />

suoi principi di salute, ecologia,<br />

equità e responsabilità.<br />

E’ questo il numero, ancora<br />

provvisorio e destinato<br />

a crescere, dei partecipanti<br />

al XVI Congresso Ifoam, che<br />

dal 16 al 20 giugno ha fatto<br />

di Modena la capitale mondiale<br />

<strong>del</strong>l’agricoltura biologica.<br />

Organizzato da Ifoam (la<br />

Federazione internazionale<br />

che riunisce<br />

i movimenti per<br />

l’agricoltura biologica<br />

di 108 Paesi)<br />

insieme a<br />

ModenaBio<strong>2008</strong>, un<br />

consorzio creato dalla<br />

Provincia di Modena<br />

e da Aiab (Associazione<br />

italiana<br />

per l’agricoltura biologica)<br />

<strong>del</strong>l’Emilia-<br />

Romagna, e promosso<br />

con il sostegno<br />

<strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>le<br />

Politiche Agricole<br />

<strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />

e <strong>del</strong>la Regione<br />

Emilia-Romagna, per cinque<br />

giorni il Congresso mondiale<br />

<strong>del</strong> biologico ha richiamato<br />

a Modena scienziati, tecnici,<br />

agricoltori e produttori<br />

provenienti da un po’ da tutto<br />

il mondo. Accanto a loro,<br />

la città emiliana ha ospitato i<br />

protagonisti <strong>del</strong>la cultura sostenibile<br />

mondiale, come<br />

Vandana Shiva, lo scienziato<br />

etiope Tewolde Berhan<br />

Gebre Egziabher,<br />

l’agronomo e genetista<br />

Howard-Yana Shapiro, il<br />

presidente internazionale di<br />

Slow Food Carlo Petrini,<br />

fino all’agroecologo Miguel<br />

Altieri, il sociologo<br />

Wolfgang Sachs e il<br />

climatologo danese Jorgen<br />

E. Olesen, premiato nel 2007<br />

con il Nobel per la pace insieme<br />

ad Al Gore.<br />

Nelle conferenze su frutta,<br />

vino e tessile bio e nelle diverse<br />

sessioni tematiche <strong>del</strong><br />

Congresso, ricercatori ed<br />

esperti si sono confrontati su<br />

temi che vanno dalle produzioni<br />

vegetali alla zootecnia,<br />

dalle politiche di sviluppo alle<br />

energie rinnovabili, dai diritti<br />

umani alla giustizia sociale.<br />

Per numeri, nomi e qualità,<br />

l’appuntamento modenese si<br />

è così rivelato il più importante<br />

Congresso <strong>del</strong> biologico<br />

di sempre: le edizioni passate<br />

si erano tenute a Basilea<br />

e a A<strong>del</strong>aide, in Australia.<br />

Oltre 100 i<br />

giornalisti accreditati<br />

solo durante le<br />

giornate <strong>del</strong> Congresso,<br />

una quarantina<br />

quelli stranieri.<br />

Il Congresso di<br />

Modena è stato<br />

anche un evento sostenibile,<br />

con un<br />

minimo impatto<br />

sull’ambiente, seguendo<br />

una precisa<br />

strategia ecologica<br />

in linea con i<br />

principi <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

sostenibile promossi<br />

dalla Regione Emilia-<br />

Romagna e dalla Provincia<br />

di Modena. Qualche esempio?<br />

I circa 5.500 pasti bio,<br />

con menu anche per vegetariani<br />

o rigorosamente vegani,<br />

sono stati serviti con posate,<br />

vaschette, bicchieri e tovaglioli<br />

biodegradabili e<br />

compostabili. Per la mobilità<br />

dei congressisti sono stati<br />

favoriti i trasporti pubblici e<br />

gli spostamenti a piedi, mentre<br />

per garantire l’assorbimento<br />

di quantitativi di<br />

anidride carbonica equivalenti<br />

a quelli prodotti dai vari eventi,<br />

verranno attivati progetti<br />

di riforestazione in Costarica<br />

e in provincia di Modena.<br />

Risparmiati, infine, circa 20<br />

mila litri d’acqua in bottiglia:<br />

i distributori installati<br />

da Hera nella sede centrale<br />

<strong>del</strong> Congresso hanno erogato<br />

dalla rete urbana acqua<br />

fresca, liscia o gassata.<br />

Alberto Lodi<br />

Editore di medaglie commemorative<br />

di personaggi illustri e di avvenimenti<br />

per la Città e la Diocesi di Carpi<br />

1972 - La medaglia in occasione <strong>del</strong> 30º <strong>del</strong>la morte<br />

di Dorando Pietri, scultore Giuseppe Merighi<br />

Via Ciro Menotti, 57<br />

c.p. 604 – 41012 Carpi (Modena)<br />

Tel. 059 686561<br />

Aperto dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30<br />

Chiuso il giovedì pomeriggio


80<br />

Virginia Panzani<br />

anni di vita, 55 di<br />

sacerdozio, 46 di permanenza<br />

a Cortile.<br />

Tre importanti ricorrenze che<br />

don Benito Poltronieri ha<br />

celebrato domenica 22 giugno<br />

circondato dai suoi parrocchiani,<br />

dai confratelli sacerdoti,<br />

presieduti dal Vescovo,<br />

dai famigliari e da<br />

numerosi amici convenuti per<br />

l’occasione.<br />

Una festa semplice e sentita<br />

che ha reso visibile ancora<br />

una volta il legame di<br />

affetto e di gratitudine che<br />

unisce la comunità cortilese<br />

al proprio parroco e che si<br />

può riassumere nelle parole<br />

pronunciate da una parrocchiana<br />

all’inizio <strong>del</strong>la celebrazione:<br />

“Don Benito ha<br />

accompagnato tutti i momenti<br />

fondamentali <strong>del</strong>la vita<br />

<strong>del</strong>la mia famiglia. Da quelli<br />

più gioiosi come i matrimoni<br />

e i battesimi, a quelli<br />

<strong>del</strong>l’iniziazione alla fede con<br />

la Prima Comunione e la<br />

Cresima, per arrivare a quelli<br />

più dolorosi <strong>del</strong>la morte e<br />

<strong>del</strong>l’estremo saluto. Don<br />

Benito è sempre stato presente”.<br />

Animata con entusiasmo<br />

dalla Schola Cantorum parrocchiale,<br />

la liturgia ha vissuto<br />

alcuni momenti di grande<br />

intensità. Innanzitutto,<br />

la consegna al Vescovo da<br />

parte di Alberto Gasparini,<br />

cortilese e docente di<br />

sociologia all’Università di<br />

Trieste – Gorizia, <strong>del</strong>la prima<br />

copia <strong>del</strong> volume “I giorni<br />

e il cammino. Una parroco<br />

VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA A Cortile grande festa di compleanno per don Benito Poltronieri<br />

80 anni vissuti in pienezza<br />

e la sua gente” dedicato a<br />

don Benito e realizzato dal<br />

Circolo Anspi in collaborazione<br />

con le parrocchie di<br />

Cortile e San Martino Secchia.<br />

Sono state inoltre lette<br />

le parole di saluto <strong>del</strong><br />

sindaco di Carpi, Enrico<br />

Campe<strong>del</strong>li.<br />

Durante l’omelia il Vescovo<br />

ha sottolineato come don<br />

Benito abbia sempre profondamente<br />

amato la sua<br />

vocazione sacerdotale “nata<br />

quando era bambino grazie<br />

alla testimonianza di fede<br />

radicata nella sua famiglia<br />

numerosa e laboriosa. Divenuto<br />

presbitero e poi parroco,<br />

ha sempre cercato di<br />

trasmettere ai suoi parrocchiani<br />

quella stessa testimonianza<br />

di fede, coltivando<br />

con particolare cura i<br />

rapporti di amicizia e collaborazione<br />

con i confratelli<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la Fraternità<br />

sacerdotale”. Da qui l’auspicio<br />

e la preghiera di<br />

monsignor Tinti, che ha<br />

accettato la rinuncia recentemente<br />

presentata da don<br />

Benito, affinché tanti giovani<br />

ne seguano le orme<br />

“scoprendo quanto sia bello<br />

essere sacerdoti e non<br />

temendo di consacrare la<br />

propria vita al Signore”.<br />

Alla Preghiera dei Fe<strong>del</strong>i,<br />

su invito di don Benito, tante<br />

persone si sono avvicinate<br />

all’altare pronunciando<br />

la loro particolare intenzione.<br />

Fra di loro don Marino<br />

Mazzoli, che ha ricordato<br />

con gratitudine l’ospitalità<br />

di don Benito e <strong>del</strong>la sorella<br />

Norma, una religiosa <strong>del</strong>la<br />

Congregazione <strong>del</strong>le Suore<br />

Francescane di Palagano,<br />

che sono state presenti a<br />

Cortile dal 1962 al 1979, e<br />

una rappresentante <strong>del</strong> gruppo<br />

scout Limidi 1, che ha<br />

ringraziato don Benito per<br />

la costante accoglienza.<br />

A conclusione <strong>del</strong>la Messa,<br />

le parole commosse di don<br />

Benito che ha dedicato la<br />

“sua” festa a tutti gli anziani,<br />

spesso dimenticati, i quali<br />

tuttavia “hanno tracciato<br />

orme sofferte, gettando semi<br />

per frutti sicuri che ci stimolano<br />

ad essere protagonisti<br />

<strong>del</strong> nostro futuro e ci<br />

confortano con l’esempio<br />

liberandoci dal pessimismo”.<br />

<strong>29</strong> giugno '08<br />

23<br />

Dopo la celebrazione in<br />

chiesa, la festa è proseguita<br />

con un momento<br />

conviviale aperto a tutti.<br />

E’ stato questo il momento<br />

per distribuire ai presenti<br />

una copia <strong>del</strong> volume<br />

“I giorni e il cammino.<br />

Una parroco e la sua<br />

gente” pubblicato per<br />

l’80° compleanno di don<br />

Benito. Oltre ai vari contributi<br />

scritti, fra i quali<br />

quelli di Alberto<br />

Gasparini, Alberto<br />

Spaggiari e Marta<br />

Lucchi, ciò che arricchisce<br />

il libro è senza dubbio<br />

l’ampio apparato fotografico<br />

che documenta la storia<br />

di Cortile nell’ultimo<br />

cinquantennio, con un importante<br />

appendice dedicata<br />

a San Martino Secchia.<br />

Una varietà di immagini<br />

in bianco e nero e<br />

a colori, alcune più datate<br />

e altre più recenti, che<br />

hanno un unico filo conduttore:<br />

don Benito.<br />

Alberto Gasparini

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