Edizione n° 25 del 29-06-2008 (pdf - Webdiocesi
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S<br />
EDITORIALE<br />
Lettera aperta dei Consiglieri<br />
<strong>del</strong>l’Opera Pia “Fondazione Marchi-Rossi”<br />
Che i cittadini sappiano<br />
pettabili Istituzioni carpigiane e<br />
provinciali che leggete questa<br />
lettera, abbiamo atteso di avere<br />
i dati <strong>del</strong> bilancio consuntivo<br />
2007 prima di pubblicare questo breve<br />
resoconto per potervi fornire dati economici<br />
e non solo discorsivi <strong>del</strong>la nostra<br />
attività e <strong>del</strong>la nostra progettualità.<br />
Progettualità che derivava specialmente<br />
dal tenere aperti tutti i canali di ricezione<br />
sia da parte dei Consiglieri, che<br />
<strong>del</strong>la Direttrice, che di ogni collaboratore.<br />
Ora il nostro “documento” è in mano vostra affinché lo<br />
possiate valutare e utilizzare, e ognuna di voi si darà una<br />
spiegazione diversa sul perchè è stato scritto.<br />
E’ forse stato scritto perchè siamo orgogliosi <strong>del</strong> lavoro<br />
nostro, di quello dei nostri collaboratori e <strong>del</strong> patrimonio di<br />
professionalità che abbiamo lasciato? Verissimo.<br />
E’ stato scritto perchè chi vuole possa fare un confronto tra<br />
un prima e un dopo? Vero, però ben sapendo che i parametri<br />
e le circostanze cambiano perciò i confronti non saranno<br />
mai veramente possibili.<br />
E’ stato scritto per rancore ancora non sopito verso la nuova<br />
ASP (Azienda di servizio alla persona), nata il 1° Gennaio<br />
<strong>2008</strong> in seguito a una legge <strong>del</strong>la Regione Emilia Romagna,<br />
legge notoriamente da noi disapprovata sempre e all’unanimità?<br />
Rancore no, piuttosto avversione da sempre all’obbligo<br />
di applicare una normativa irrispettosa <strong>del</strong>le articolate<br />
autonomie presenti nella società. Normativa che toglie<br />
valore al principio di sussidiarietà che invece poteva essere<br />
salvaguardato anche all’interno di una nuova rete di assistenza.<br />
Come hanno fatto tutte le altre Regioni italiane.<br />
Detto questo, è ovvio che noi Consiglieri siamo cittadini<br />
carpigiani e utilizziamo o utilizzeremo i servizi sociali,<br />
perciò abbiamo tutto l’interesse che l’Asp funzioni. Inoltre<br />
i nostri collaboratori, che si sono formati con noi, e noi con<br />
loro, sono ora dipendenti <strong>del</strong>l’Asp ed è normale che desideriamo<br />
il loro successo e i migliori risultati loro e <strong>del</strong>l’Asp.<br />
Insomma le motivazioni sono molteplici, abbiamo messo a<br />
bilancio 2007 questa piccola spesa di stampa per non<br />
lasciare conti da pagare, abbiamo fatto una tiratura minima<br />
per contenere i costi (per cui chi riprodurrà <strong>del</strong>le fotocopie<br />
ci farà solo un piacere ) e questo è tutto.<br />
Giorgio Bulgarelli, Elisa Catellani,<br />
Antonio Gelli, Franco Mestieri, Giliola Pivetti, 4<br />
Attilio Sacchetti, Luigi Zanti<br />
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI<br />
Numero <strong>25</strong> - Anno 23º<br />
Domenica <strong>29</strong> giugno <strong>2008</strong><br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)<br />
art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)<br />
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A sorpresa una sfilata di moda con pazienti, psicologhe, medici, infermiere<br />
E’ proprio…<br />
Gran Gala<br />
ph: Roberto Pagliani<br />
Portaparola<br />
L’Avvenire<br />
è nostro<br />
Insieme per<br />
diffondere le idee<br />
PAGINA<br />
3<br />
Fondazione Crc<br />
La legge<br />
<strong>del</strong> fare<br />
Saraceni e Pivetti spiegano<br />
gli interventi più “ricchi”<br />
6/7<br />
PAGINE<br />
Area Nord<br />
A tutto<br />
gas<br />
Si accende il confronto<br />
per l’impianto di Rivara<br />
10<br />
PAGINA<br />
Una copia 1,00<br />
SERVIZI ALLE PAGINE 11, 14 E 23<br />
Festeggiati, premiati, insigniti - I nostri sacerdoti nel cuore <strong>del</strong>la gente<br />
Aimag<br />
11<br />
PAGINA<br />
Globale<br />
o locale?<br />
Riflessioni prima<br />
<strong>del</strong> referendum<br />
16<br />
PAGINA
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Relazioni con il Pubblico (Quicittà) <strong>del</strong> Comune di Carpi; i kit saranno inoltre distribuiti nelle principali fi ere<br />
e manifestazioni <strong>del</strong> territorio, , il calendario <strong>del</strong>le iniziative è riportato p<br />
nel sito www.aimag.it.<br />
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Insieme a te, insieme all’ambiente<br />
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Al<br />
Luigi Lamma<br />
meeting organizzato<br />
dall’Ufficio<br />
diocesano per le comunicazioni<br />
sociali<br />
presso la parrocchia di<br />
Fossoli il 18 giugno scorso<br />
erano presenti circa una trentina<br />
di operatori e collaboratori<br />
già coinvolti nei mezzi<br />
di comunicazione e nei settori<br />
<strong>del</strong>la cultura quindi<br />
molto attenti a recepire e a<br />
confrontarsi con i relatori<br />
Fabio Ungaro, responsabile<br />
nazionale <strong>del</strong> progetto<br />
Portaparola e Domenico<br />
Soffientini, responsabile<br />
<strong>del</strong>l’area nord-est <strong>del</strong>la diffusione<br />
di Avvenire.<br />
San Paolo, mo<strong>del</strong>lo<br />
di comunicatore<br />
“Guai a me se non annunciassi<br />
il Vangelo”. Il principio<br />
sta tutto qui e da qui,<br />
dall’esempio <strong>del</strong>l’apostolo<br />
<strong>del</strong>le genti, mo<strong>del</strong>lo di ogni<br />
comunicatore ha preso il via<br />
la riflessione <strong>del</strong> vescovo<br />
di Carpi, Elio Tinti, in apertura<br />
<strong>del</strong> convegno dedicato<br />
alla figura degli animatori<br />
<strong>del</strong>la cultura e <strong>del</strong>la comunicazione<br />
che si è tenuto a<br />
pochi giorni dall’inizio <strong>del</strong>l’anno<br />
paolino indetto da<br />
Benedetto XVI. “Guardiamo<br />
anche alla testimonianza<br />
<strong>del</strong> diacono Filippo – ha<br />
detto monsignor Tinti – è<br />
attualissima e ci invita a<br />
non rinunciare alla missione<br />
anche in un contesto culturale<br />
e mediatico se non di<br />
persecuzione quanto meno<br />
avverso”. C’è l’esigenza di<br />
educare le comunità cristiane<br />
ad una maggiore comunicazione<br />
prima di tutto <strong>del</strong>la<br />
fede che abbiamo ricevuto<br />
in dono e poi di condividere<br />
“effettivamente e non solo<br />
affettivamente” con il Vescovo<br />
il cammino pastorale<br />
<strong>del</strong>la chiesa locale. Qui entra<br />
in gioco il ruolo strategico<br />
che possono assumere<br />
gli animatori <strong>del</strong>la comunicazione<br />
e <strong>del</strong>la cultura ed il<br />
loro agire traendo contenuti<br />
dalla relazione con i mezzi<br />
<strong>del</strong>la comunicazione sociale<br />
a cominciare dal settimanale<br />
diocesano e da Avvenire<br />
e da altre agenzie<br />
presenti sul territorio secondo<br />
l’intuizione <strong>del</strong> progetto<br />
culturale. Su Avvenire il<br />
vescovo di Carpi ha ribadito<br />
quanto già dichiarato nel<br />
messaggio in occasione <strong>del</strong>la<br />
giornata che la diocesi ha<br />
dedicato al quotidiano dei<br />
cattolici domenica 1 giu-<br />
COPERTINA COPERTINA A cura <strong>del</strong>l’Ufficio comunicazioni la presentazione <strong>del</strong> progetto<br />
Portaparola rivolto agli animatori <strong>del</strong>la comunicazione e <strong>del</strong>la<br />
cultura. Avvenire strumento di riferimento per mettere in rete<br />
media locali e iniziative culturali in un efficace gioco di squadra<br />
Comunicare uniti<br />
Il vescovo Elio Tinti con Fabio Ungaro<br />
e Domenico Soffientini<br />
gno: è una realtà formativa<br />
e informativa che merita la<br />
massima considerazione da<br />
parte <strong>del</strong>la comunità cristiana<br />
a cominciare dai sacerdoti<br />
e dai laici impegnati; è<br />
una fonte ricca e profonda<br />
di riferimenti per un giudizio<br />
sulla realtà ispirato dal<br />
Vangelo.<br />
Domenico Soffientini<br />
Diffondere idee<br />
“Quando si parla di diffusione<br />
di un quotidiano come<br />
Avvenire è importante il<br />
numero di copie ma ciò che<br />
interessa prioritariamente<br />
sono le idee e i valori che<br />
vogliano comunicare”. Da<br />
uomo attento al mercato<br />
Domenico Soffientini non<br />
si lascia sopraffare dalla<br />
logica dei numeri anche se<br />
è opinione di tutti che per la<br />
qualità e i contenuti Avvenire<br />
meriterebbe ben oltre<br />
le attuali 102.000 copie giornaliere<br />
pur restando una <strong>del</strong>le<br />
poche testate che mantiene<br />
da sette il segno “più” nel<br />
saldo <strong>del</strong>le vendite anno su<br />
anno. Un successo non da<br />
poco nel panorama <strong>del</strong>l’edi-<br />
toria. Soffientini sgombra<br />
anche il campo circa dubbi<br />
o perplessità sulla figura <strong>del</strong><br />
Portaparola, che altro non è<br />
che l’animatore <strong>del</strong>la cultura<br />
e <strong>del</strong>la comunicazione<br />
previsto nel direttorio Cei<br />
sulla comunicazione e con<br />
pari dignità con catechisti,<br />
operatori <strong>del</strong>la liturgia e <strong>del</strong>la<br />
carità: non si tratta di un<br />
servizio ad Avvenire o solo<br />
ad Avvenire riguarda tutti i<br />
media cattolici e tutte le<br />
proposte culturali messe in<br />
campo dalle chiese locali.<br />
Quali allora i requisiti di un<br />
Portaparola? “Passione,<br />
conoscenza, formazione e<br />
coraggio – secondo<br />
Soffientini – devono caratterizzare<br />
il profilo <strong>del</strong>l’animatore.<br />
In particolare egli è<br />
chiamato a conoscere ciò<br />
che vuole promuovere e per<br />
comunicare e coinvolgere<br />
ci vuole una specifica formazione.<br />
Oggi con gli strumenti<br />
tecnologici a disposizione<br />
non è possibile che<br />
in una parrocchia o in una<br />
diocesi di piccole-medie<br />
dimensioni non si sappia gli<br />
uni degli altri”.<br />
Fabio Ungaro<br />
Fare squadra,<br />
Avvenire è nostro<br />
In quale contesto socio-culturale<br />
si inserisce la comunicazione<br />
<strong>del</strong>la Chiesa? E’<br />
la domanda alla quale ha<br />
risposto con chiarezza, pur<br />
nell’estrema sintesi, Fabio<br />
Ungaro il quale evocando<br />
esempi e situazioni ha ben<br />
<strong>del</strong>ineato la situazione.<br />
Relativismo, rapporti “liquidi”,<br />
rimozione di ogni tradizione<br />
si coniugano con<br />
situazioni di incertezza anche<br />
a livello ecclesiale, si<br />
pensi alle differenziazioni<br />
sul Family day o alla debole<br />
risposta in difesa <strong>del</strong> Papa<br />
dagli attacchi dopo<br />
Ratisbona.<br />
“Il nostro compito – ha spiegato<br />
il responsabile nazionale<br />
<strong>del</strong> Portaparola – è restare<br />
solidamente ancorati<br />
alla Chiesa, fare squadra,<br />
non esiste un io e te ma solo<br />
un noi. Avere come riferimento<br />
i valori non<br />
negoziabili, vita, famiglia,<br />
educazione, e su quelli agire<br />
compatti pur nel rispetto<br />
di carismi e sensibilità”.<br />
Cantina Sociale di Carpi<br />
PUNTI VENDITA<br />
CARPI - via Cavata, 14 - Tel. 059 643071<br />
CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57 - Tel. 0535 57037<br />
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Aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle 12 e dalle 14 alle 18 - Sabato mattina aperto fino alle 12<br />
Ungaro si è anche soffermato<br />
sulla necessità di prendere<br />
consapevolezza di quanto<br />
già c’è, di sviluppare i talenti<br />
senza farsi assalire dalla<br />
sindrome di Giona cercando<br />
di sfuggire dalle responsabilità:<br />
“Dove non ci siamo<br />
noi ci sono altri, è documentato<br />
che in una realtà<br />
dove opera la Chiesa lì la<br />
gente si riconosce popolo,<br />
dove non c’è la Chiesa è<br />
allo sbando. Ecco perché è<br />
necessario riorganizzare una<br />
presenza, coraggiosa e capace<br />
di farsi sentire”.<br />
Se questo quadro corrisponde<br />
alla realtà ben si comprende<br />
quanto sia vasto e<br />
impegnativo il compito <strong>del</strong><br />
Portaparola, un’impresa<br />
quasi impossibile l’attende?<br />
“Non è così, non è discutendo<br />
di scenari e massimi<br />
sistemi che va vista l’attività<br />
degli animatori – è la<br />
risposta di Fabio Ungaro –<br />
come dimostrano le esperienze<br />
che circolano già sul<br />
sito www.portaparola.it.<br />
Servono cose semplici che<br />
possono arrivare a tutti, la<br />
segnalazione di un articolo<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
3<br />
Sei interessato al<br />
progetto Portaparola?<br />
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<strong>del</strong>la comunicazione<br />
e <strong>del</strong>la cultura<br />
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• consulta il sito<br />
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comunicazioni<br />
sociali: 059 687<strong>06</strong>8<br />
oppure<br />
ufficiostampa<br />
@carpi.chiesacattolica.it<br />
di Avvenire con una fotocopia,<br />
una piccola rassegna<br />
stampa che gira in posta elettronica,<br />
l’invito ad una conferenza<br />
fatto in modo adeguato.<br />
Anche se si tratta di<br />
strumenti minimi alla portata<br />
di tutti, sarà fondamentale<br />
il valore che a questo<br />
servizio attribuirà il parroco,<br />
sarà lui a presentarlo<br />
come utile e importante per<br />
la vita <strong>del</strong>la comunità”.<br />
Come era prevedibile altrettanto<br />
diretto è stato il confronto<br />
con i presenti molto<br />
stimolati dalle relazioni<br />
introduttive e dal rapporto<br />
molto familiare che si è creato<br />
grazie alla gradevole<br />
ospitalità <strong>del</strong>la parrocchia<br />
di Fossoli. In particolare<br />
sono stati approfonditi i<br />
vari aspetti <strong>del</strong> rapporto dei<br />
cattolici con Avvenire, più<br />
in generale la modalità di<br />
comunicazione <strong>del</strong>la Chiesa<br />
e di come essa possa essere<br />
recepita dalle nuove<br />
generazioni. “E’ auspicabile<br />
– ha proposto il Vescovo a<br />
conclusione <strong>del</strong>la serata –<br />
che ci siano ulteriori passi<br />
concreti dopo questo positivo<br />
inizio: è troppo vitale<br />
per la Chiesa il ruolo svolto<br />
da Avvenire anche sul piano<br />
pubblico. Penso ad un<br />
incontro su Avvenire con i<br />
sacerdoti e auspico che si<br />
individuino referenti per la<br />
comunicazione e la cultura<br />
almeno in ognuna <strong>del</strong>le otto<br />
zone pastorali, meglio ancora<br />
se ci saranno <strong>del</strong>le parrocchie<br />
disposte ad iniziare<br />
l’esperienza <strong>del</strong><br />
Portaparola”.<br />
Poi da cosa nasce cosa. Parola<br />
di Portaparola.
4<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
San Pietro - Carpi, Cattedrale<br />
“La Chiesa non può mai essere dispensata<br />
dall’esercizio <strong>del</strong>la carità come attività organizzata<br />
dei credenti e, d’altra parte, non ci<br />
sarà mai una situazione in cui non occorra la<br />
carità di ciascun singolo cristiano, perché<br />
l’uomo, al di là <strong>del</strong>la giustizia, ha e avrà<br />
sempre bisogno <strong>del</strong>l’amore”<br />
(Deus Caritas est n. <strong>29</strong>).<br />
Dal ricovero<br />
di mendicità alla moderna<br />
casa di riposo<br />
Se ne può far tanta di strada<br />
in più di ottant’anni di vita.<br />
Anche se si parla <strong>del</strong>la strada<br />
compiuta da una Casa di Riposo.<br />
E, come succede in alcune<br />
vite umane ben riuscite,<br />
gli anni <strong>del</strong>l’ultimo periodo<br />
possono essere particolarmente<br />
fruttuosi perchè<br />
condotti con maturità, esperienza<br />
e sereno distacco rispetto<br />
alle quotidiane beghe<br />
dei dintorni. (…)<br />
Dalla contabilità<br />
finanziaria dei tempi<br />
di Crispi al moderno<br />
controllo di gestione<br />
Una mole di decisioni e di<br />
realizzazioni, tutta all’insegna<br />
<strong>del</strong>l’imperativo <strong>del</strong><br />
contenimento dei costi, è<br />
andata di pari passo con un<br />
rigoroso controllo amministrativo<br />
per centri di costo.<br />
In sostanza, non erano soltanto<br />
i costi complessivi ad<br />
essere monitorati, ma i costi<br />
di ogni “attività”, definita<br />
appunto “centro di costo”,<br />
distinta per ogni Casa Protetta,<br />
Centro Diurno, Servizio<br />
Temporaneo, ecc.<br />
Lavanderia, cucina, personale<br />
di assistenza, animazione,<br />
biancheria da tavola, biancheria<br />
da bagno, biancheria<br />
da letto, cancelleria, telefono,<br />
utenze, manutenzioni, ecc,<br />
ecc. Il confronto è potuto<br />
avvenire così in modo incrociato:<br />
un anno confrontato<br />
con gli altri anni, una Casa<br />
omunione” e<br />
“corresponsabilità”:<br />
sono queste due parole-chiave<br />
per comprendere<br />
la perenne attualità di una<br />
pratica antica quanto la<br />
Chiesa. È l’Obolo di San<br />
Pietro, che “scaturisce dalla<br />
consapevolezza che ogni<br />
fe<strong>del</strong>e è chiamato a sostenere<br />
anche materialmente<br />
l’opera <strong>del</strong>l’ evangelizzazione<br />
e, al tempo stesso,<br />
a soccorrere con generosità<br />
i poveri” con un dono che<br />
perviene “al centro <strong>del</strong>la<br />
Chiesa per essere<br />
ridistribuito secondo i bisogni<br />
e le richieste che giungono<br />
al Papa da ogni parte<br />
<strong>del</strong>la terra”. Sono parole di<br />
Benedetto XVI, pronunciate<br />
l’8 marzo <strong>del</strong> 2007 nel<br />
discorso al Circolo San Pietro.<br />
Quest’anno, la Giornata<br />
per la carità <strong>del</strong> Papa si<br />
celebra nelle diocesi di tutto<br />
il mondo il <strong>29</strong> giugno,<br />
nel giorno stesso <strong>del</strong>la solennità<br />
dei Santi Apostoli<br />
Pietro e Paolo, che cade di<br />
domenica. Ne parliamo con<br />
il direttore <strong>del</strong>l’Ufficio Obolo<br />
di San Pietro, mons. Tullio<br />
Poli secondo il quale al “cuore”<br />
<strong>del</strong>l’Obolo, sta il respi-<br />
Cari Consiglieri, le Istituzioni a cui vi rivolgete sanno<br />
benissimo che la soppressione <strong>del</strong>l’Opera Pia Marchi-<br />
Rossi e la conseguente nascita <strong>del</strong>l’Asp è un atto di<br />
inaudita protervia statalista che ha di fatto umiliato la<br />
società carpigiana, la vitalità <strong>del</strong> suo territorio e l’intraprendenza<br />
dei suoi abitanti.<br />
Ora sono i cittadini a doverlo sapere e grazie al documento<br />
da voi redatto non potranno certo dire “io non<br />
sapevo”, e chissà che non si ricordino <strong>del</strong> sopruso<br />
ricevuto quando, la prossima primavera, saranno chiamati<br />
alle urne per rinnovare il governo degli enti locali.<br />
Notizie è stato l’unico giornale locale a difendere senza<br />
tentennamenti questa istituzione in nome <strong>del</strong> principio di<br />
sussidiarietà. Da parte degli altri mezzi di comunicazione<br />
locale un silenzio assordante e francamente imbarazzante.<br />
Da parte dei politici cattolici una palese negazio-<br />
Protetta confrontata con le<br />
altre, anche nell’arco di ogni<br />
quadrimestre. La responsabilità<br />
di questo controllo è<br />
affidata non solo agli uffici<br />
amministrativi, ma anche ai<br />
tre Coordinatori <strong>del</strong>le tre Case<br />
Protette e ai loro Collaboratori<br />
Responsabili di Nucleo.<br />
Un altro elemento di estremo<br />
rigore è l’applicazione <strong>del</strong><br />
calcolo <strong>del</strong>l’ammortamento<br />
ai costi di gestione annuale a<br />
partire appunto dal 1999. Intendendo<br />
sia l’ammortamento<br />
<strong>del</strong>l’edificio che quello degli<br />
automezzi e di ogni arredo.<br />
Questo permette di accantonare<br />
le cifre necessarie<br />
per far fronte agli acquisti di<br />
rimpiazzo, quando necessario,<br />
e a eventuali costi straordinari<br />
di intervento sull’edificio<br />
senza ricorrere a prestiti,<br />
senza mettersi le mani nei<br />
capelli in caso di eventuali<br />
emergenze e senza andare a<br />
piangere a chiedere a qualcuno<br />
il ripiano a piè di lista.<br />
COPERTINA COPERTINA Domenica <strong>29</strong> giugno l’aiuto di tutti i cattolici per l’opera di carità <strong>del</strong> Papa<br />
Il cuore <strong>del</strong>l’Obolo<br />
“C<br />
Una norma di prudenza e di<br />
buona amministrazione che<br />
però terrorizza tutti i Consigli<br />
d’Amministrazione di<br />
Case Protette di cui siamo a<br />
conoscenza, infatti naturalmente<br />
aumenta di una percentuale<br />
il costo di gestione<br />
e nessuno la applica, affidandosi<br />
a suppliche varie in<br />
caso di necessità. La Casa<br />
Protetta “Tenente Marchi”<br />
l’ha applicata senza che questo<br />
portasse i propri costi fuori<br />
mercato, anzi.<br />
Non so se ciò che segue sarà<br />
considerato indice di modernità<br />
o di spregiudicatezza o,<br />
peggio ancora, di sfruttamento<br />
di spregevoli leggi di mercato,<br />
però, se vogliamo consegnare<br />
un documento utile in<br />
tutte le sue parti, dobbiamo<br />
esporre la nostra modalità di<br />
gestione completa.<br />
Questa modalità di gestione<br />
prevedeva la collaborazione<br />
stretta con le Cooperative<br />
Sociali: quelle di assistenza,<br />
ro mondiale che appartiene<br />
alla figura <strong>del</strong> Pontefice<br />
come pastore <strong>del</strong>la Chiesa<br />
universale: la comunione e<br />
la corresponsabilità risiedono<br />
proprio nel “condividere<br />
le sollecitudini <strong>del</strong> successore<br />
di Pietro per le frontiere<br />
<strong>del</strong>la sua comunità, in<br />
tutta la sua ampiezza”.<br />
I <strong>del</strong>egati nazionali<br />
Tra le realizzazioni<br />
concretizzatesi grazie all’Obolo,<br />
figurano nel 2007<br />
e nel <strong>2008</strong> quelle a favore<br />
<strong>del</strong>le vittime <strong>del</strong>le guerre e<br />
dei disastri naturali, degli<br />
alluvionati in Birmania e<br />
dei terremotati in Cina. Senza<br />
dimenticare il sostegno<br />
alle diocesi in via di costituzione,<br />
ai centri di educazione<br />
cattolica (con relative<br />
borse di studio), ai villaggi<br />
di bambini orfani a<br />
causa di genocidi, guerre o<br />
Aids. Recente anche il sostegno<br />
allo sviluppo <strong>del</strong>la<br />
comunità ecclesiale in<br />
Amazzonia. In varie Chiese<br />
locali, intanto, sono presenti<br />
le figure dei “<strong>del</strong>egati<br />
nazionali” per l’Obolo: in<br />
alcuni Paesi, come in Colombia,<br />
sono molto attivi<br />
ontinua dalla prima<br />
C Che i cittadini sappiano<br />
quelle di ristorazione, quelle<br />
<strong>del</strong>le pulizie; naturalmente<br />
con un controllo importante<br />
e dovuto, però condiviso,<br />
come è bene che sia tra chi ha<br />
obiettivi comuni.<br />
Questo ha permesso un servizio<br />
ben fatto, snello e tempestivo;<br />
non è mai stato obiettivo<br />
di questo Consiglio<br />
d’Amministrazione ottenere<br />
il massimo risparmio sul<br />
costo <strong>del</strong> personale, non è<br />
mai stata fatta una gara col<br />
criterio <strong>del</strong> massimo ribasso.<br />
Anzi, i bassi stipendi <strong>del</strong> personale<br />
<strong>del</strong>le Cooperative Sociali<br />
sono a volte perfino<br />
imbarazzanti e nemmeno<br />
comprensibili alla luce <strong>del</strong>le<br />
regole <strong>del</strong> mercato, il quale<br />
mercato dovrebbe avere come<br />
linea spontanea che quando<br />
mancano persone che si dedicano<br />
a una professione lo<br />
stipendio di queste aumenta,<br />
sulla base <strong>del</strong>la domanda e<br />
<strong>del</strong>l’offerta, per incentivarne<br />
la presenza.<br />
nella loro opera di<br />
sensibilizzazione. Riguardo<br />
alle entità <strong>del</strong>le offerte, tra i<br />
Paesi donatori guidano la<br />
“classifica” gli Usa, l’Italia<br />
e la Germania, ma non mancano<br />
“new entry” come i<br />
Paesi <strong>del</strong>l’Est, che “dopo il<br />
crollo <strong>del</strong> Muro di Berlino<br />
hanno adottato con entusiasmo<br />
o senso di<br />
corresponsabilità la prospettiva<br />
<strong>del</strong>la partecipazione alla<br />
vita <strong>del</strong>la Chiesa universale”,<br />
spiega mons. Poli.<br />
“Cresce” l’Italia<br />
Anche quest’anno, nel nostro<br />
Paese sono previste diverse<br />
iniziative di<br />
“sensibilizzazione” con il<br />
supporto degli organi di informazione<br />
(Avvenire, SIR,<br />
settimanali cattolici, Famiglia<br />
Cristiana). “Le offerte<br />
pervenute tramite bollettino<br />
postale, bonifici ed Internet<br />
- afferma mons. Poli - testimoniano<br />
di una generosità<br />
costante e in aumento dei<br />
fe<strong>del</strong>i laici. È confortante che<br />
il dato sulle offerte si mantenga<br />
e cresca, segno <strong>del</strong>la<br />
crescente coscienza <strong>del</strong> valore<br />
di tale offerta, e <strong>del</strong>la<br />
particolare tradizione di ap-<br />
ne <strong>del</strong>la Dottrina sociale cristiana.<br />
Sussidiarietà non vuol dire “dar spazio” o “collaborare”<br />
con il volontariato ma piuttosto riconoscere e sostenere<br />
quelle realtà organizzate che nella società svolgono<br />
un servizio pubblico sia esso assistenziale o educativo,<br />
alternativo o complementare a quello <strong>del</strong>lo Stato e <strong>del</strong>le<br />
sue articolazioni periferiche.<br />
E’ vero, ora è interesse di tutti che l’Asp funzioni bene<br />
e che i servizi offerti siano all’altezza <strong>del</strong>le attese dei<br />
cittadini. Sarà così, ne siamo certi. Ciò non toglie che ci<br />
sentiamo privati di un bene.<br />
Grazie per il Vostro strenuo impegno a difesa <strong>del</strong>l’Opera<br />
Pia “Fondazione Marchi-Rossi” e per il lavoro<br />
svolto di cui la città intera deve essere grata.<br />
Luigi Lamma<br />
Questo non sta avvenendo.<br />
Prima il sindacato dedicherà<br />
le proprie energie ai contratti<br />
<strong>del</strong> personale <strong>del</strong>le Cooperative<br />
Sociali, invece che al<br />
cesello dei contratti <strong>del</strong> pubblico<br />
impiego, meglio sarà<br />
(affermazione e opinione<br />
questa espressa dalla Presidente<br />
a titolo personale).<br />
Anche a quel punto, cioè anche<br />
con costi aumentati, la<br />
collaborazione con le Cooperative<br />
Sociali resterà un’ottima<br />
modalità operativa.<br />
Questo lavoro, che ha modificato<br />
profondamente l’ottica<br />
amministrativa, si è svolto<br />
mentre si procedeva contemporaneamente<br />
alla completa<br />
informatizzazione <strong>del</strong>la<br />
contabilità.<br />
E’ perciò comprensibile che,<br />
quando sentiamo quel trito<br />
slogan secondo cui il futuro<br />
introdurrà più efficienza e più<br />
efficacia, a noi Consiglieri<br />
pruda un po’ la lingua.<br />
partenenza <strong>del</strong>la Chiesa italiana<br />
agli orizzonti missionari<br />
e caritativi <strong>del</strong>l’azione<br />
<strong>del</strong> Pontefice”. I dati relativi<br />
al 2007 registrano un ulteriore<br />
aumento <strong>del</strong>le offerte<br />
all’Obolo di San Pietro provenienti<br />
dalle diocesi italiane,<br />
pari al 20.87%. Nell’ultima<br />
assemblea generale <strong>del</strong>la<br />
Cei, i vescovi hanno sottolineato<br />
che “la generosità <strong>del</strong>le<br />
nostre Chiese si è sviluppata<br />
in questi ultimi anni in<br />
un crescendo incoraggiante,<br />
pari al crescendo <strong>del</strong>l’affetto<br />
e <strong>del</strong>l’attenzione che i<br />
fe<strong>del</strong>i manifestano verso<br />
Benedetto XVI sia quando<br />
convengono a Roma come<br />
pellegrini, sia in occasione<br />
dei suoi viaggi apostolici”.<br />
Nel 2007, questi ultimi sono<br />
stati ben cinque in Italia: a<br />
Vigevano e Pavia, ad Assisi,<br />
a Loreto, a Velletri-Segni e<br />
a Napoli. Come ogni anno, a<br />
luglio i dati sull’Obolo verranno<br />
sottoposti al Consiglio<br />
di Cardinali per lo studio<br />
dei problemi organizzativi<br />
ed economici <strong>del</strong>la Santa<br />
Sede, prima di essere divulgati<br />
ufficialmente.<br />
a cura di M.Michela<br />
Nicolais<br />
Cosa lasciano<br />
in eredità<br />
le Opere Pie<br />
di Carpi<br />
Patrimonio di beni<br />
immobili e mobili:<br />
Palazzo “Tenente Marchi”,<br />
compreso tra le vie Trento<br />
Trieste, S.Bernardino e<br />
Catellani, valore euro 4 milioni<br />
Terreno edificabile a Cortile,<br />
in via Chiesa, suddiviso<br />
in lotti, valore euro 3<br />
milioni 284 mila<br />
Edificio da ristrutturare detto<br />
“Il Cantinone” anch’esso<br />
sito in via Chiesa a Cortile,<br />
valore euro 700 mila<br />
Piccolo fondo detto “Il<br />
Cascinetto” adiacente al cimitero<br />
a Cortile, valore<br />
Euro 12.000<br />
Casa di abitazione, attualmente<br />
concessa in affitto<br />
all’USL, sita in via<br />
Molinari, di fronte all’ingresso<br />
<strong>del</strong>l’ospedale, valore<br />
euro 350 mila<br />
Arredi e automezzi, valore<br />
euro 537 mila<br />
Patrimonio di esperienza e<br />
professionalità in tutti i propri<br />
dipendenti e collaboratori.<br />
Valore: non calcolabile.<br />
Patrimonio di integrazione<br />
tra i vari servizi, il terzo<br />
settore, il volontariato e i<br />
cittadini.<br />
Valore: non calcolabile.
L’Anno Paolino<br />
nella diocesi<br />
di Carpi<br />
In occasione <strong>del</strong>l’apertura<br />
<strong>del</strong>l’anno paolino, monsignor<br />
Elio Tinti ha preparato una<br />
nota pastorale che sarà diffusa<br />
la prossima domenica e<br />
pubblicata nel prossimo<br />
numero di Notizie.<br />
Due sono le parrocchie <strong>del</strong>la<br />
diocesi intitolate alla Conversione<br />
di San Paolo, Concordia<br />
e Budrione, che, insieme alla<br />
Cattedrale, saranno indette<br />
“chiese giubilari”. In attesa<br />
<strong>del</strong>le indicazioni <strong>del</strong> Vescovo<br />
e <strong>del</strong>la definizione di un<br />
programma dicoesano, le due<br />
comunità hanno già in progetto<br />
alcune speciali iniziative<br />
per ricordare l’Apostolo <strong>del</strong>le<br />
genti nel bimillenario <strong>del</strong>la<br />
sua nascita.<br />
Il primato di Dio<br />
“Occorre ritornare a parlare<br />
<strong>del</strong> primato di Dio - afferma<br />
Maggioni - riportare Cristo<br />
al centro <strong>del</strong>la vita degli<br />
uomini di oggi, partendo<br />
dalla loro esistenza quotidiana”;<br />
una “missione” nella<br />
quale San Paolo, “con la<br />
sua teologia incarnata e non<br />
da tavolino”, è un “autentico<br />
maestro”. Non ha dubbi<br />
il biblista: “l’uomo di oggi<br />
è stanco di parole vuote che<br />
non toccano in profondità<br />
la sua vita, ma ha sete di<br />
parole di senso e di speranza,<br />
lo vedo quotidianamente<br />
nella mia esperienza di<br />
prete”; per questo l’Anno<br />
Paolino può costituire “una<br />
preziosa occasione per fare<br />
conoscere l’insegnamento<br />
“radicale e liberante” <strong>del</strong>l’Apostolo.<br />
“Ciò che colpisce<br />
in San Paolo - osserva<br />
don Maggioni - è<br />
l’occasionalità da cui nascono<br />
i suoi scritti, sempre<br />
legati alla necessità di risolvere<br />
qualche problema (teologico,<br />
morale, di ordinamento<br />
<strong>del</strong>la chiesa). Essi,<br />
pur nella profondità dei contenuti,<br />
sono dettati dalla<br />
stretta attualità quotidiana,<br />
da una grande pluralità di<br />
spunti ma sono al tempo<br />
stesso caratterizzati da grande<br />
unitarietà”.<br />
La vera cultura<br />
Non si tratta, insomma, di<br />
una “teologia da tavolino”,<br />
ma di un’elaborazione “che<br />
nasce dalla fede e dalla esperienza<br />
missionaria di Paolo”<br />
e che “ha sempre il baricentro<br />
in Cristo morto e risorto”.<br />
Per il biblista, l’aspetto “più<br />
affascinante <strong>del</strong>l’Apostolo è<br />
non tanto dire quello che<br />
l’uomo deve fare per Dio<br />
ma, anzitutto, quello che Dio<br />
fa per l’uomo”. Ed oggi, in<br />
un’epoca di relativismo e<br />
“pensiero debole”, colpisce<br />
anche la “radicalità, che a<br />
volte può apparire eccessiva,<br />
con cui egli afferma la<br />
sapienza e la potenza <strong>del</strong>la<br />
Croce, la forza di Dio nella<br />
debolezza <strong>del</strong>l’uomo. È<br />
come un forte richiamo a<br />
mettere questo aspetto al<br />
centro <strong>del</strong>la nostra pastora-<br />
le”. “Paolo ha rivelato il Vangelo<br />
ai sapienti e ai non<br />
sapienti, senza distinzioni”<br />
prosegue don Maggioni, secondo<br />
il quale questo è un<br />
ulteriore monito “a rivolgersi<br />
a tutti. A fare cultura non<br />
sono solo i cosiddetti uomini<br />
di cultura, i filosofi o gli<br />
opinionisti; la vera cultura<br />
viene dall’uomo”.<br />
No alle divisioni<br />
Ulteriore sottolineatura <strong>del</strong>l’Apostolo<br />
<strong>del</strong>le genti sulla<br />
quale, “per la sua attualità”,<br />
si sofferma il biblista, “la<br />
valorizzazione dei diversi<br />
carismi presenti nella comunità<br />
cristiana: manifestazioni<br />
<strong>del</strong>lo spirito a condizione<br />
che non creino divisioni<br />
ma convergano tutti<br />
verso quello stesso centro<br />
comune che è Cristo. Le<br />
specificità - ammonisce -<br />
devono esprimere la ricchezza<br />
e la profondità <strong>del</strong>la<br />
nostra fede, non dare luogo<br />
a conflitti!”. E così anche<br />
per il cammino ecumenico:<br />
“Paolo ha fondato diverse<br />
chiese, ma non ha mai accettato<br />
divisioni. Quando<br />
una comunità era in grado<br />
di reggersi da sola, egli si<br />
spostava in altre regioni e<br />
ne creava di nuove, ma ha<br />
sempre voluto che fra tutte<br />
regnassero unità e comunione,<br />
perché il Cristo annunciato<br />
è sempre lo stesso,<br />
il salvatore di ogni uomo”.<br />
Per Paolo, sottolinea il<br />
biblista, “la comunione era<br />
importante quanto l’annuncio:<br />
credo che in lui il Papa<br />
veda un forte simbolo di<br />
unità e come tale voglia proporlo<br />
oggi, in un contesto<br />
certamente diverso, ma nel<br />
quale celebrarne la figura e<br />
l’insegnamento può costituire<br />
uno stimolo e un auspicio<br />
anche per il cammino<br />
ecumenico, partendo<br />
COPERTINA COPERTINA Si apre l’Anno Paolino, indetto<br />
da Benedetto XVI a duemila anni<br />
dalla nascita <strong>del</strong>l’Apostolo <strong>del</strong>le genti<br />
Sulle sue tracce<br />
28 giugno, con un incontro ecumenico nella<br />
Il basilica di San Paolo fuori le mura, si aprirà<br />
a Roma l’Anno Paolino, indetto dal Papa in<br />
occasione <strong>del</strong> bimillenario <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>l’Apostolo<br />
<strong>del</strong>le genti, che si concluderà il <strong>29</strong> giugno<br />
2009. “Far conoscere meglio il grande valore e la<br />
ricchezza <strong>del</strong>l’insegnamento di San Paolo” e “pregare,<br />
agire e operare per l’unità <strong>del</strong>la Chiesa” sono,<br />
secondo il card. Andrea Cordero Lanza di<br />
Montezemolo, arciprete <strong>del</strong>la basilica, i “compiti”<br />
affidati da Benedetto XVI alla ricorrenza giubilare.<br />
Nei prossimi giorni la Cei renderà noto il programma<br />
di iniziative per questo importante appuntamento.<br />
Del significato <strong>del</strong>l’Anno Paolino e dei suoi<br />
possibili frutti abbiamo parlato con il biblista Bruno<br />
Maggioni.<br />
San Paolo,<br />
comunicatore <strong>del</strong>la fede<br />
A Roma un’opera di Romano Pelloni<br />
“Pensando a San Paolo, comunicatore <strong>del</strong>la fede, l’ho<br />
ritratto con un microfono in mano e con, ai piedi, un<br />
personal computer dove sul video è visibile il suo martirio”.<br />
Così l’artista e scultore carpigiano Romano Pelloni<br />
ha immaginato l’apostolo <strong>del</strong>le genti quando realizzò<br />
una statua in terracotta per la facciata <strong>del</strong>la chiesa di<br />
Budrione, dedicata alla Conversione di San Paolo. Uno<br />
studio <strong>del</strong>l’opera sarà esposto nella galleria “La Pigna”<br />
di Roma (in via<br />
<strong>del</strong>la Pigna) dal<br />
27 giugno e successivamente<br />
all’interno di<br />
una mostra che<br />
sarà allestita<br />
nella Basilica di<br />
San Paolo fuori<br />
le mura, fulcro<br />
<strong>del</strong>le celebrazioni<br />
<strong>del</strong>l’Anno<br />
Paolino. Entrambe<br />
le mostre<br />
sono curate<br />
dall’Ucai<br />
San Paolo fuori le mura<br />
(Unione cattolica<br />
artisti italiani)<br />
in occasione<br />
<strong>del</strong>l’anno<br />
straordinario indetto da Benedetto XVI per ricordare<br />
San Paolo.<br />
Bruno Maggioni<br />
dalla valorizzazione di ciò<br />
che unisce e dall’ambito<br />
concreto <strong>del</strong>la carità”.<br />
Autorità e libertà<br />
Don Maggioni auspica che<br />
l’Anno Paolino “porti ad un<br />
generale rinvigorimento<br />
<strong>del</strong>la fede” ed insiste sull’importanza,<br />
“non scontata”,<br />
che “tutta la pastorale<br />
sia incentrata sul primato di<br />
Dio. Parlare di Cristo: questo<br />
è il baricentro di tutto,<br />
ciò su cui dobbiamo realmente<br />
concentrare il nostro<br />
impegno come ha fatto San<br />
Paolo… le altre cose vengono<br />
da sé”. La<br />
missionarietà, <strong>del</strong> resto, “è<br />
un compito essenziale e urgente<br />
per ogni cristiano e si<br />
traduce anche in gesti concreti<br />
d’amore: sull’esempio<br />
di Paolo occorre lasciare nel<br />
mondo tracce tangibili <strong>del</strong>l’amore<br />
di Dio attraverso il<br />
dono gratuito di sé, senza<br />
chiedere nulla in cambio e<br />
senza distinguere fra i<br />
destinatari, come il buon<br />
samaritano”. “Mi auguro -<br />
conclude il biblista - che nel<br />
corso di questo Anno la gente<br />
si avvicini di più agli scritti<br />
<strong>del</strong>l’Apostolo; anche se<br />
talvolta inquietano e possono<br />
apparire un po’ difficili<br />
non bisogna scoraggiarsi.<br />
Forse le sue pagine non saranno<br />
pienamente<br />
comprensibili, ma sono così<br />
belle che vale la pena leggerle<br />
e meditarle. Ai preti<br />
vorrei chiedere di predicarlo<br />
di più e di tenere ben<br />
presente il suo insegnamento<br />
sulla vera autorità e sull’autentica<br />
libertà”.<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Anno<br />
Paolino<br />
5<br />
San Paolo - Carpi, Cattedrale<br />
Sabato 28 giugno,<br />
Solennità dei Santi<br />
apostoli Pietro e Paolo,<br />
Benedetto XVI presiederà<br />
alle ore 18, nella<br />
Basilica di San Paolo<br />
fuori le mura, la celebrazione<br />
dei Primi Vespri<br />
<strong>del</strong>la Solennità in<br />
occasione <strong>del</strong>l’apertura<br />
<strong>del</strong>l’Anno Paolino. Alla<br />
celebrazione – informa<br />
l’Ufficio <strong>del</strong>le celebrazioni<br />
liturgiche - parteciperanno<br />
anche il<br />
patriarca ecumenico<br />
Bartolomeo I e i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le altre<br />
Chiese e Comunità<br />
cristiane.<br />
“Ci apprestiamo a<br />
celebrare il bimillenario<br />
<strong>del</strong>la nascita di San<br />
Paolo – ha detto<br />
all’Angelus domenica<br />
scorsa, Benedetto XVI –<br />
con uno speciale anno<br />
giubilare. Possa questo<br />
grande evento spirituale<br />
e pastorale suscitare<br />
anche in noi una rinnovata<br />
fiducia in Gesù<br />
Cristo che ci chiama ad<br />
annunciare e testimoniare<br />
il suo Vangelo, senza<br />
nulla temere”.<br />
L’Anno Paolino, annunciato<br />
dal Papa il 28<br />
giugno 2007, si concluderà<br />
il <strong>29</strong> giugno 2009.<br />
Per conoscere nel<br />
dettaglio il programma<br />
degli eventi <strong>del</strong>l’Anno<br />
dedicato a San Paolo, si<br />
può consultare il sito<br />
www.annopaolino.org.
6<br />
Si<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
è svolto mercoledì<br />
18 giugno presso<br />
l’Auditorium San<br />
Rocco l’incontro per promuovere<br />
i neoimprenditori<br />
e le neoimprenditrici<br />
espressi dal territorio <strong>del</strong>l’Unione<br />
Terre d’argine<br />
che si sono particolarmente<br />
distinti nelle edizioni <strong>del</strong><br />
Concorso “Intraprendere<br />
a Modena” e “L’idea si fa<br />
impresa”.<br />
L’incontro è stato aperto<br />
da Stefano Zanoli,<br />
vicepresidente <strong>del</strong>la Fondazione<br />
Cassa di Risparmio<br />
di Carpi, insieme al<br />
sindaco di Carpi Enrico<br />
Campe<strong>del</strong>li e a Palma<br />
Costi, assessore agli Interventi<br />
economici e innovazione<br />
<strong>del</strong>la Provincia<br />
di Modena. La parola è<br />
poi passata ai protagonisti<br />
degli incontri: le neo-imprese<br />
che, coordinate dal<br />
direttore di Promo Adriana<br />
Zini, hanno presentato i<br />
propri progetti imprenditoriali<br />
connotati<br />
dall’innovatività.<br />
Annalisa Bonaretti<br />
on esiste una decisione<br />
giusta al 100 N per cento, lo sa benissimo<br />
Claudio<br />
Saraceni che, da imprenditore<br />
e figlio di questa terra,<br />
si affretta a dire: “Comunque<br />
è sempre meglio fare<br />
che non fare”. Si riferisce<br />
alle inevitabili critiche e a<br />
qualche mugugno indirizzato<br />
alla Fondazione in certi<br />
momenti, quando sono<br />
state fatte scelte non condivise<br />
da tutta la città. Ma<br />
Saraceni ha un dono, riesce<br />
a vedere sempre il bicchiere<br />
mezzo pieno. “L’ottimismo<br />
è nel mio Dna, d’altronde<br />
non potrebbe essere<br />
diversamente, ho un’azienda<br />
con 120 dipendenti, devo<br />
portarli avanti tutti”.<br />
Nel consiglio d’indirizzo<br />
<strong>del</strong>la Fondazione Cassa di<br />
Risparmio di Carpi da circa<br />
cinque anni (“non me lo ricordo<br />
esattamente, più o<br />
meno il tempo è quello”),<br />
Saraceni commenta i vari<br />
interventi <strong>del</strong>l’ente.<br />
“I restauri edili sono stati<br />
tanti, abbiamo voluto dare<br />
un segno concreto per la<br />
riqualificazione di quei beni<br />
che nessuno avrebbe potuto<br />
toccare perché richiedevano<br />
un esborso enorme di<br />
risorse. Penso a quanto speso<br />
per San Rocco: non solo<br />
abbiamo recuperato un edificio<br />
storico, ma con la realizzazione<br />
<strong>del</strong>l’Auditorium<br />
abbiamo dato uno strumento<br />
alla comunità. Francamente<br />
mi piacerebbe venisse<br />
usato di più, ma capisco<br />
che la gente debba abituarsi<br />
ad avere un nuovo spazio<br />
da sfruttare per varie iniziative.<br />
Mi raccomando, lo scriva<br />
– insiste -, il posto è<br />
bellissimo ma il costo è<br />
abbordabilissimo. Sa, ho<br />
timore che le persone si<br />
comportino come davanti a<br />
CRONA CARPI CRONA CARPI Meeting con le neoimprese <strong>del</strong> territorio<br />
L’idea si fa impresa<br />
Le neo imprese presentate<br />
sono state: Vision-e e la sua<br />
attività di visione artificiale<br />
per controlli di sicurezza<br />
e la logistica, Logical<br />
Objects azienda specializzata<br />
nella progettazione di<br />
applicazioni web avanzate<br />
di archiviazione e gestione<br />
documentale per aziende e<br />
scuole; Star-t, impresa che<br />
propone uno strumento nato<br />
per la didattica ‘a distanza’<br />
e, sempre in tema di sviluppo<br />
basati sul pc, Pro-Vision<br />
che opera nel settore<br />
<strong>del</strong>l’Information technology<br />
realizzando sistemi altamente<br />
personalizzati per l’organizzazione<br />
dei reparti, <strong>del</strong><br />
magazzino e <strong>del</strong>la logistica.<br />
Infine sì è dato spazio a<br />
un’impresa tutta femminile<br />
che non opera nel campo<br />
dei servizi alle imprese ma<br />
in quello dei servizi alla<br />
Claudio Saraceni spiega il suo punto di vista sui vari interventi<br />
immobiliari, e non solo, <strong>del</strong>la Fondazione<br />
L’uomo <strong>del</strong> fare<br />
un bel ristorante, pensando<br />
che i prezzi siano salati non<br />
si avvicinano neanche e preferiscono<br />
una anonima pizzeria…”.<br />
Dove, se mai, li<br />
pelano.<br />
Grazie al lavoro che fa,<br />
Saraceni ha la competenza<br />
per valutare le tante opere<br />
finanziate, dalla Sagra all’ex<br />
Sinagoga, dalla Biblioteca<br />
al Castello e, adesso,<br />
corso Fanti e corso Cabassi,<br />
un patrimonio che senza la<br />
Fondazione avrebbe rischiato<br />
di andare perso o quasi.<br />
“Ricordo quanto avvenne<br />
con la Sagra – rammenta - ,<br />
dalla sera alla mattina abbiamo<br />
finanziato con 300<br />
mila euro un intervento urgentissimo.<br />
Ecco, è anche<br />
di questo che mi piacerebbe<br />
si parlasse quando si parla<br />
di Fondazione”.<br />
Un suo desiderio, che poi<br />
persona e che grande successo<br />
sta riscontrando già<br />
dopo pochi mesi di apertura:<br />
Hula Hop un parco giochi<br />
di baby parking per bambini<br />
dai 3 ai 12 anni.<br />
Terminata la presentazione<br />
<strong>del</strong>le imprese è stata la volta<br />
<strong>del</strong>la presentazione dei<br />
servizi offerti dal territorio<br />
a supporto <strong>del</strong>le nuove aziende:<br />
Sportello Genesi <strong>del</strong>la<br />
Camera di Commercio,<br />
Sportello Tre <strong>del</strong>la Provincia<br />
di Modena e le proposte<br />
<strong>del</strong> Comune di Modena per<br />
le imprese nascenti,<br />
Democenter-Sipe.<br />
L’iniziativa è stata promossa<br />
da Fondazione Cassa di<br />
Risparmio di Carpi, Promo,<br />
Provincia di Modena, Camera<br />
di Commercio di Modena,<br />
e le altre tre Fondazioni<br />
<strong>del</strong>la Provincia.<br />
per un tipo concreto come<br />
lui significa obiettivo, è fare<br />
in modo che la Fondazione<br />
“non sia una mucca da mungere<br />
ma un volano per l’economia<br />
<strong>del</strong> territorio”. Fa<br />
qualche esempio, e francamente<br />
la sua lettura di certe<br />
scelte spiazza e conferma<br />
che sa vedere realmente il<br />
bicchiere mezzo pieno.<br />
“Prendiamo il forte contributo<br />
che abbiamo dato a un<br />
circolo anziani, è stato parecchio<br />
criticato ma la mia<br />
interpretazione, dall’inizio,<br />
è stata questa: con la cifra<br />
data, anziché sovvenzionare<br />
un edificio, abbiamo praticamente<br />
creato un ente<br />
autonomo che non ha più<br />
bisogno di chiedere niente<br />
a noi, al Comune o a<br />
chicchesia, adesso saranno<br />
loro a dover gestire, in maniera<br />
autonoma, il loro cen-<br />
Claudio Saraceni<br />
Diplomato perito industriale.<br />
Dopo un’iniziale esperienza nel settore terziario <strong>del</strong><br />
tessile-abbigliamento, è assunto presso la società<br />
Garc dove, in breve tempo, entra a far parte <strong>del</strong>la<br />
compagine sociale <strong>del</strong>l’azienda con il ruolo di<br />
amministratore. Da Snc, la Garc si trasforma in Srl e<br />
poi in Spa divenendo una realtà imprenditoriale, nel<br />
campo <strong>del</strong> “movimento terra” e dei “servizi ambientali”<br />
che dà lavoro a 85 dipendenti e realizza un<br />
fatturato di circa 20 milioni di euro. Il gruppo Garc<br />
ha 120 dipendenti e fattura quasi 30 milioni di euro.<br />
È dirigente Cna dal 1987 e, dal 1994, è presidente di<br />
Cna Carpi e componente <strong>del</strong>la Direzione Provinciale<br />
di Cna Modena. È componente <strong>del</strong>la Commissione<br />
“Conto Proprio” e “Conto Terzi” presso la Provincia<br />
di Modena.<br />
Dal 1999, è Consigliere di Amministrazione <strong>del</strong> Cme,<br />
Consorzio Modenese Edili.<br />
In alto: Hula Hop: Agata<br />
Monika Rusac (Parco giochi<br />
Hula hop), Adriana Zini<br />
(Promo) e Tonino Zanoli<br />
(CDI Fondazione CR Carpi),<br />
A destra: Star-t: Marco<br />
Barbolini (Star-t) Adriana<br />
Zini (Promo) Gloria<br />
Travisani (Crea SI ex Cut<br />
Service)<br />
Claudio Saraceni<br />
tro. E’ un progetto pilota<br />
che trasforma una vecchia<br />
mentalità <strong>del</strong> chiedere al<br />
bisogno in una più ‘imprenditoriale’.<br />
Insomma, se parlassimo<br />
<strong>del</strong>l’Africa direi:<br />
‘non ti do un pesce, ti insegno<br />
a pescare’. E’ questo<br />
che, come Fondazione, ci<br />
guida. E se poi siamo criticati<br />
comunque, pazienza.<br />
Sempre meglio fare piuttosto<br />
che rimanere immobili”.<br />
Naturalmente Claudio<br />
Saraceni ha un’idea precisa<br />
anche sul Parco degli eventi:<br />
“Quella terra andava presa,<br />
comunque. Prima o poi<br />
arriverà il cambio di destinazione<br />
d’uso che ci permetterà<br />
di realizzare l’Accademia<br />
<strong>del</strong>la moda. Noi<br />
abbiamo la forza di un’idea<br />
che si può sviluppare in<br />
quella zona e la capacità<br />
finanziaria di aspettare ancora<br />
perché, grazie soprattutto<br />
a un presidente con<br />
un’attitudine straordinaria<br />
agli investimenti, la Fondazione<br />
non ha la necessità di<br />
un ritorno immediato <strong>del</strong>l’investimento.<br />
Investimento<br />
– ribadisce Saraceni – fatto<br />
per il territorio. Esattamente<br />
come l’acquisto <strong>del</strong>la Casa<br />
<strong>del</strong> volontariato. Un affare,<br />
il prezzo era davvero interessante<br />
(un milione e 600<br />
mila euro, oneri compresi<br />
per l’immobile ex Ifim<br />
Leasing di 1.600 metri in<br />
via Peruzzi, ndr) e, se devo<br />
essere sincero, mi ha meravigliato<br />
che lo comperasse<br />
la Fondazione. C’erano dei<br />
privati che potevano farlo<br />
ma chi poteva comperarlo,<br />
anche al nostro interno, ha<br />
lasciato fosse l’ente a farlo.<br />
Un gesto pieno di significato,<br />
almeno dal mio punto di<br />
vista”. Così, secondo il<br />
Saraceni-pensiero, quello<br />
che avrebbe potuto essere<br />
un affare per qualcuno lo è<br />
diventato per tutti.<br />
Esprime un’opinione anche<br />
sull’acquisto <strong>del</strong>le quote<br />
Aimag (10 milioni 35 mila<br />
283 euro): “Un’operazione<br />
che non potevamo non fare<br />
e che va vista come la<br />
riqualificazione di corso<br />
Fanti e Cabassi. Fatta, insomma,<br />
perché di utilità per<br />
il territorio”.<br />
Confida che, pur essendo<br />
un imprenditore dunque per<br />
forza di cose attento a far<br />
girare bene i numeri, se<br />
potesse scegliere vorrebbe<br />
essere come Mamma Nina,<br />
fare tutto per tanti. “Mi devo<br />
accontentare di fare quello<br />
che posso – ammette -, ma<br />
mai meno di quello. E’ questo<br />
lo spirito che mi anima<br />
anche in Fondazione. Sono<br />
entrato e ho ascoltato molto,<br />
poi ho iniziato a parlare<br />
e a dire la mia. Sono certo<br />
che la Fondazione finora<br />
abbia operato bene, ma si<br />
può fare meglio. Come imprenditore<br />
sarei particolarmente<br />
soddisfatto se la Fondazione<br />
diventasse veramente<br />
un volano all’economia<br />
<strong>del</strong> territorio che va sostenuto.<br />
Un progetto, piccolopiccolo<br />
finora, mi sta particolarmente<br />
a cuore, è quello<br />
<strong>del</strong> microcredito.<br />
E’ stato fatto qualcosa, ma<br />
dobbiamo fare un salto di<br />
qualità. Carità a nessuno (o<br />
solo proprio nell’emergenza),<br />
opportunità a tutti. Insomma<br />
– conclude un vulcanico<br />
Claudio Saraceni –<br />
mi piacerebbe enormemente<br />
che ci fossero <strong>del</strong>le idee<br />
valide e se chi le pensa ed<br />
elabora non ha un papà, uno<br />
zio, un nonno che le finanzia,<br />
bene, ci siamo noi, insomma<br />
la Fondazione”. Una<br />
critica velata anche al mondo<br />
bancario, ancora impreparato<br />
a fare davvero il suo<br />
mestiere. Ma questa è davvero<br />
un’altra storia.
Annalisa Bonaretti<br />
a prima azione è sta-<br />
“L ta di ‘ricostruzione’<br />
<strong>del</strong> territorio da un<br />
punto di vista fisico,<br />
mi riferisco a corso Fanti<br />
e Cabassi con i lavori appena<br />
iniziati, al Castello, a<br />
Sant’Ignazio e al grande<br />
recupero di San Rocco.<br />
Hanno contribuito – sostiene<br />
Stefano Pivetti - a<br />
riqualificare la città<br />
riconsegnandole <strong>del</strong>le aree<br />
importanti”.<br />
La memoria torna agli anni<br />
<strong>del</strong>l’infanzia e <strong>del</strong>l’adolescenza<br />
quando, un angolo<br />
come quello di San Rocco,<br />
per i bambini <strong>del</strong>l’epoca<br />
era considerato tabù. Buio,<br />
stravagante con quel rientro<br />
improvviso, quando<br />
qualche impavido si addentrava,<br />
sembrava davvero di<br />
entrare in un ghetto o nell’oscurità<br />
di un fumetto.<br />
Una manciata di decenni<br />
che sembrano secoli ed ecco<br />
che San Rocco ci viene restituita<br />
in tutta la sua luminosità<br />
e il suo splendore.<br />
Interventi importanti questi<br />
murari <strong>del</strong>la Fondazione<br />
CrC perché possono davvero<br />
essere un’opportunità<br />
per l’economia <strong>del</strong> territorio,<br />
ma adesso, conclusa<br />
quest’opera di ‘ricostruzione’<br />
<strong>del</strong>la città, la mission<br />
<strong>del</strong>la Fondazione entra nel<br />
vivo. “Con questo secondo<br />
mandato pieno è iniziato<br />
il ciclo vero, quello di<br />
maggior impegno e responsabilità.<br />
Questo è il momento<br />
di iniziare a utilizzare<br />
una parte importante<br />
di risorse per dare un impulso<br />
all’attività economica.<br />
E’ questo il ruolo prioritario<br />
e specifico <strong>del</strong>la<br />
Fondazione che, a mio avviso,<br />
sempre più sta acquisendo<br />
il ruolo che le spetta,<br />
attore insieme ad altri”. Fa<br />
una pausa Pivetti, poi conclude<br />
il suo pensiero. “E’<br />
così che contribuisce all’arricchimento<br />
<strong>del</strong>la società”.<br />
Parla di attore insieme ad<br />
altri attori il consigliere<br />
d’indirizzo, perciò diventa<br />
naturale porgli la domanda<br />
“quale è il regista?”, ma<br />
lui garbatamente si sottrae<br />
e, per risposta, trae spunto<br />
da una considerazione<br />
generalista che conosciamo<br />
tutti e tutti condividiamo:<br />
“La gestione <strong>del</strong>le società<br />
complesse è più difficile.<br />
C’è comunque una<br />
CRONA CARPI CRONA CARPI Pivetti, consigliere d’indirizzo <strong>del</strong>la Fondazione Cassa<br />
di Risparmio di Carpi, fa il punto <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>l’ente<br />
sul versante economia e territorio<br />
Stefano<br />
il “visionario”<br />
questione di leadership che<br />
deve avere la capacità di<br />
visione”.<br />
Chi sia leader nel territorio<br />
lui non lo dice, ma lo fa la<br />
realtà dei fatti, è sufficiente<br />
avere gli occhi per leggerla.<br />
Da questo dato, non<br />
si scappa. Ma torniamo a<br />
noi, alla Fondazione e a<br />
Carpi che, secondo Stefano<br />
Pivetti, “ha ancora molte<br />
risorse, sia economiche<br />
che intellettuali. L’obiettivo<br />
è metterle insieme”.<br />
Nomina il “Parco degli<br />
eventi, un esempio tipico<br />
in cui non è uscita la collaborazione<br />
tra diversi soggetti.<br />
E’ stata una falsa partenza”.<br />
Come al canapo <strong>del</strong><br />
Palio di Siena: colpa <strong>del</strong><br />
mossiere, <strong>del</strong> cavallo o <strong>del</strong><br />
fantino?<br />
Riflette Pivetti, e si intuisce<br />
la sua natura duale: da<br />
una parte il ragazzo che,<br />
all’inizio, aveva optato per<br />
studi filosofici all’università,<br />
dall’altra l’uomo abituato<br />
a ragionare da manager,<br />
due aspetti tenuti insieme<br />
dalla passione per la<br />
storia, la sociologia (il circolo<br />
Gramsci la dice lunga<br />
al proposito) e, perché no,<br />
dalle lingue che rendono<br />
evidente la sua voglia di<br />
capire più a fondo, di penetrare<br />
all’interno <strong>del</strong>l’uomo<br />
nel tentativo di comprenderlo<br />
attraverso il linguaggio.<br />
“Con il Parco degli eventi<br />
abbiamo toccato il cuore<br />
<strong>del</strong>la questione: quando si<br />
tratta di progetti di visione<br />
ci vuole un sovrappiù di<br />
intelligenza, di pazienza…<br />
Adesso, uscito dalla cronaca,<br />
ci resta l’insegnamento.<br />
Abbiamo imparato tutti<br />
quanti come fare per lavo-<br />
rare insieme”. Speriamo.<br />
E’ questo dunque un impegno<br />
primario <strong>del</strong>la Fondazione,<br />
“sforzarsi di dare un<br />
po’ di visione, che non è un<br />
sogno”.<br />
E’ convinto che l’ente ci<br />
stia riuscendo grazie all’idea<br />
di quella che, al<br />
momento, viene definita<br />
come Fashion Business<br />
Academy, niente a che vedere<br />
con l’unificazione di<br />
Citer e Carpiformazione<br />
che, sperava il Comune,<br />
avrebbe dovuto essere il<br />
progetto destinato a incamerare<br />
il milione di euro<br />
stanziato dalla Fondazione<br />
per il tessile-abbigliamento.<br />
Pensare in grande aiuta ad<br />
affrontare le sfide <strong>del</strong> futuro,<br />
Pivetti corregge “in grande”<br />
e osserva come sia più<br />
corretto affermare “pensare<br />
in prospettiva, con <strong>del</strong>le<br />
visoni” parola, quest’ultima<br />
che ripete spesso, gli<br />
deve essere particolarmente<br />
congeniale.<br />
“Nessuno ha la soluzione<br />
in tasca – osserva -, ma pur<br />
nella difficoltà <strong>del</strong> periodo,<br />
questo è un momento<br />
tremendamente bello. Ci costringe<br />
tutti a fare un passo<br />
avanti, più strategico, più<br />
intelligente. Ritengo che<br />
l’acquisto <strong>del</strong> terreno (5<br />
milioni 380 mila e 800 euro,<br />
oneri compresi, per un’area<br />
di 260 mila metri quadri, il<br />
Stefano Pivetti<br />
Ha ottenuto la maturità scientifica al liceo Fanti e<br />
la laurea in Lingue straniere moderne presso<br />
l’Università di Bologna.<br />
Ha ricoperto incarichi manageriali per l’area<br />
Europa, presso le società Angelo Po e Corghi di<br />
Correggio e la direzione generale <strong>del</strong>le società<br />
commerciali, in Germania, Corghi Ase GmbH<br />
(gruppo Corghi/Nexios) e Hydrotherm GmbH<br />
(gruppo Immerfin-Immergas).<br />
Dal 2001 è export manager presso la SimpesFaip<br />
di Campogalliano (gruppo Corghi/Nexion).<br />
È stato consigliere comunale dal 1985 al 1988<br />
come indipendente nell’allora Pci.<br />
Membro fondatore, nel 1995, <strong>del</strong>l’Istituto Gramsci<br />
di Carpi, <strong>del</strong> quale ne è stato coordinatore fino al<br />
1997, e membro <strong>del</strong> direttivo fino al 1999.<br />
È membro <strong>del</strong>la Commissione<br />
Internazionalizzazione di Confindustria Modena.<br />
È membro <strong>del</strong>la Commissione consultiva <strong>del</strong><br />
Consiglio di Indirizzo <strong>del</strong>la Fondazione Cassa di<br />
Risparmio di Carpi “Ricerca scientifica e tecnologica<br />
- Sviluppo locale economia”.<br />
Confezione materassi<br />
a mano e a molle<br />
41012 CARPI (Modena) - Via Giovanni XXIII, 113<br />
Tel. 059 686985<br />
Stefano Pivetti<br />
che vuol dire oltre 59 mila<br />
euro la biolca, ndr)anche<br />
se è stato molto criticato,<br />
sia un’ottima opportunità<br />
per il futuro, soprattutto in<br />
vista <strong>del</strong>la Casa <strong>del</strong>la moda.<br />
Questa è una <strong>del</strong>le location<br />
per dei progetti di prospettiva.<br />
E’ una <strong>del</strong>le leve per<br />
aiutare il tessuto locale e<br />
per ricollocare Carpi nel<br />
circuito internazionale <strong>del</strong><br />
fashion. E’ iniziato il lavoro<br />
con Philip Taylor, direttore<br />
generale <strong>del</strong><br />
prestigioso Polimoda di<br />
Firenze fino al 2007”.<br />
E visto che serve anche la<br />
fortuna, la concomitanza<br />
felice è che Tayolr risiede<br />
a Vignola, dunque poterlo<br />
avere in città è cosa piuttosto<br />
facile, tra l’altro collabora<br />
già con Lapam<br />
Federimpresa Moda e<br />
Federmoda Cna. Tutto risolto<br />
allora? Non proprio,<br />
perché al momento si fanno<br />
i conti senza l’oste infatti,<br />
per far sì che si realizzi<br />
in pieno il progetto <strong>del</strong>la<br />
Casa <strong>del</strong>la Moda, occorre<br />
che il Comune conceda una<br />
variante visto che il terreno<br />
acquistato, a suon di<br />
quattrini, è agricolo. E se<br />
resta così, addio Accademia<br />
<strong>del</strong>la moda.<br />
Stefano Pivetti non sfiora<br />
nemmeno l’argomento, si<br />
limita ad affermare che il<br />
centro si occuperà di “attività<br />
di alta formazione, ma<br />
ci sarà una ricaduta immediata<br />
sulle aziende. Carpi<br />
continua ad avere <strong>del</strong>le eccellenze<br />
e se il collegamento<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
7<br />
“Sono in Fondazione<br />
da sei-sette anni e<br />
posso dire che, per<br />
fortuna, c’è un ventaglio<br />
di professionalità,<br />
esperienze, umanità e<br />
questo è un bene per la<br />
città. Parlo <strong>del</strong> consiglio<br />
di indirizzo che<br />
conosco bene, ma senza<br />
dubbio è così anche per<br />
il consiglio d’amministrazione.<br />
Io ho portato<br />
quel po’ di esperienza<br />
che ho, sicuramente<br />
questa lunga permanenza<br />
nel cdi mi ha dato<br />
molto. Sono certo che<br />
la Fondazione debba<br />
giocare sempre più<br />
come player, giocatore<br />
tra giocatori. E’ l’unico<br />
modo per lavorare bene<br />
e questo lo si desume<br />
anche guardando ad<br />
altre Fondazioni. Siamo<br />
in una fase di cambiamento,<br />
occorre dare<br />
dignità a questa creatura<br />
che nasce, senza<br />
essere arroganti”.<br />
Non lo dice Pivetti ma<br />
evidentemente si<br />
riferisce al denaro,<br />
tanto, <strong>del</strong>la Fondazione,<br />
che può dare un enorme<br />
potere se si pensa alla<br />
scarsità di risorse<br />
<strong>del</strong>l’ente pubblico.<br />
“Occorre ratio, serve<br />
intelligenza”, la sua<br />
conclusione. E<br />
interlocutori all’altezza.<br />
tra istituto e aziende funzionerà,<br />
il tessuto economico<br />
locale avrà un gran<br />
giovamento. Su questo progetto<br />
– sottolinea – abbiamo<br />
iniziato a coinvolgere<br />
tantissime persone, vogliamo<br />
che sia davvero un progetto<br />
condiviso. Noi non<br />
abbiamo la bacchetta magica,<br />
ma questo è davvero<br />
un passo avanti, non un<br />
passo di fianco. Può essere<br />
più lungo, più corto, ma è<br />
sicuramente un passo avanti.<br />
Io, ci credo”.<br />
Un’altra pausa, poi Stefano<br />
Pivetti conclude così il<br />
suo ragionamento: “C’è una<br />
categoria che mi piace molto,<br />
è quella <strong>del</strong> crederci. E’<br />
una categoria importante,<br />
è una categoria collettiva”.<br />
E qui si ritorna al giovane<br />
Pivetti, quello <strong>del</strong>l’università<br />
e <strong>del</strong> Gramsci, ma a<br />
onor <strong>del</strong> vero anche i manager<br />
hanno dovuto imparare<br />
un’altra legge oltre a<br />
quella dei numeri: se non<br />
c’è condivisione, non c’è<br />
risultato duraturo.
8<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Annalisa Bonaretti<br />
rima <strong>del</strong> 2010 a Carpi<br />
sarà attivo un Centro<br />
“P senologico”, così disse<br />
Giuseppe Caroli,<br />
direttore generale <strong>del</strong>l’Azienda<br />
Usl di Modena in<br />
Fondazione alla presentazione<br />
<strong>del</strong>la Radioterapia. Era<br />
inizio marzo 2007, oggi 23<br />
giugno, ribadisce lo stesso<br />
concetto. “L’idea è rimasta<br />
la stessa, non è cambiato<br />
niente”.<br />
Caroli spiega di avere incontrato<br />
diversi professionisti,<br />
“sto aspettando da loro<br />
una proposta operativa per<br />
poterla realizzare. A Carpi<br />
c’è la necessità di un Centro<br />
senologico che comprenda<br />
anche la Breast Unit, unità<br />
che si occupa <strong>del</strong>la parte<br />
chirurgica; la presenza <strong>del</strong><br />
Centro permette di attivare<br />
un percorso virtuoso, partendo<br />
dalla diagnosi per arrivare<br />
alla terapia, chirurgica<br />
e o ormonale, fino alla<br />
fase riabilitativa. Se non c’è<br />
un percorso chiaro la donna<br />
va a sentire <strong>25</strong>0 pareri e con<br />
molte più difficoltà riesce<br />
ad individuare il professionista<br />
più preparato”.<br />
Va precisato che Centro<br />
senologico è la traduzione<br />
di Breat Unit composta da<br />
una parte radiologica, chirurgica,<br />
oncologica,<br />
radioterapica, non solo chirurgica<br />
come afferma Caroli.<br />
La Breast Unit – e lo stesso<br />
vale per il Centro senologico<br />
- è un percorso con varie<br />
fasi.<br />
Il direttore generale indica<br />
la terapia “chirurgica e o<br />
ormonale” dimenticando la<br />
chemioterapia e<br />
l’immunoterapia; nel prossimo<br />
futuro ci sarà anche la<br />
tipizzazione genica dei tumori<br />
per la parte diagnostico-terapeutica.<br />
Il Centro senologico com-<br />
CRONA CARPI CRONA CARPI Centro senologico: parla Giuspepe Caroli, direttore generale <strong>del</strong>l’Azienda Usl<br />
“A Carpi entro il 2010”<br />
prende la mammografia clinica,<br />
l’agoaspirato, il<br />
mammotome, la risonanza<br />
magnetica; al Ramazzini non<br />
c’è il mammotome ma Caroli<br />
precisa che arriverà e aggiunge<br />
che a disposizione<br />
ci sarà la risonanza magnetica.<br />
Prevedibile un aumento<br />
<strong>del</strong>l’attività per i radiologi<br />
presenti già pieni di lavoro,<br />
quindi è naturale porgli la<br />
domanda se è previsto più<br />
personale. “Il problema non<br />
è avere un radiologo in più<br />
o in meno: è una scelta che<br />
deve essere fatta in base<br />
alle indicazioni dei professionisti<br />
che stanno organizzando<br />
il percorso – sostiene<br />
Caroli – l’importante è che<br />
ci sia personale dedicato, in<br />
grado di far fronte alle richieste<br />
provenienti dalla<br />
Bassa”.<br />
Dà qualche numero il direttore<br />
generale: i radiologi<br />
superesperti <strong>del</strong>la mammella<br />
in un anno devono fare<br />
4.500-5.000 prestazioni;<br />
secondo le direttive euro-<br />
pee, un chirurgo <strong>del</strong>la mammella<br />
deve operare 150 casi,<br />
numero che in Italia è un<br />
po’ più basso. Il Centro<br />
senologico prevede anche<br />
la presenza <strong>del</strong> chirurgo plastico<br />
che può intervenire al<br />
momento <strong>del</strong>l’intervento<br />
demolitivo o successivamente.<br />
“Va definito chi fa il primario<br />
<strong>del</strong> Centro senologico -<br />
osserva Caroli -. A memoria<br />
posso dire che a Padova<br />
c’è un primario radiologo<br />
come a Firenze; a Napoli<br />
c’è un chirurgo. Che io sappia,<br />
da nessuna parte c’è un<br />
oncologo. Se devo esprimere<br />
un’opinione, a me piacerebbe<br />
che primario <strong>del</strong><br />
Centro fosse un radiologo;<br />
certamente deve trattarsi di<br />
un professionista preparato<br />
con ottime doti<br />
organizzative, sia nella gestione<br />
dei percorsi di cura,<br />
sia nell’impiego <strong>del</strong> personale”.<br />
Alla domanda se il Centro<br />
senologico debba prevedere<br />
anche le terapie alterna-<br />
Giuseppe Caroli<br />
tive, Caroli esprime qualcosa<br />
di più di una semplice<br />
perplessità. “Nel 1976 ero<br />
in Germania, allora era l’unica<br />
nazione europea a permetterle<br />
e quindi ho potuto<br />
toccare con mano. Se c’è un<br />
dolore da tumore in fase<br />
acuta l’agopuntura non può<br />
essere la risposta. Personalmente<br />
credo che dal dolore<br />
si guarisca<br />
farmacologicamente. Così<br />
come esiste il parto indolore,<br />
allo stesso modo esistono<br />
interventi in cui il dolore<br />
può essere tenuto sotto controllo<br />
senza inibire i normali<br />
atti <strong>del</strong>la vita”. Questa<br />
è la filosofia di Giuseppe<br />
Caroli e, aggiunge, “di tutti<br />
i bravi anestesisti che gestiscono<br />
la terapia <strong>del</strong> dolore”.<br />
Obbiettivamente l’Italia è<br />
un po’ indietro e qui ha<br />
ragione il direttore generale<br />
quando afferma: “Deve<br />
passare il pregiudizio che<br />
associa chi utilizza la morfina<br />
alla tossicodipendenza”.<br />
Quando la scuola<br />
incontra la città<br />
Si è concluso il progetto<br />
“Andiamo in centro”<br />
Si è concluso il progetto formativo “Andiamo in<br />
Centro”, promosso dal servizio di Educazione alla<br />
Salute <strong>del</strong> Distretto sanitario di Carpi e al quale ha<br />
aderito la scuola media Fassi.<br />
Durante l’anno scolastico appena trascorso, gli studenti<br />
di tre classi seconde e di due classi terze, accompagnati<br />
dalla loro insegnante, hanno incontrato gli<br />
anziani <strong>del</strong> Centro di promozione sociale Gorizia”/<br />
Associazione il Faro e <strong>del</strong> Centro Diurno Borgofortino.<br />
Gli incontri hanno favorito la conoscenza e l’incontro<br />
dei ragazzi con persone di diversa età e diverse<br />
abilità, hanno dato valore alle attività <strong>del</strong> volontariato,<br />
hanno contribuito al processo educativo degli studenti<br />
avvicinandoli al lavoro sociale.<br />
I ragazzi hanno intrattenuto gli ospiti con giochi,<br />
letture e canti, mentre gli anziani hanno ricambiato<br />
raccontando loro storie di vita, in un rapporto di<br />
scambio generazionale ricco e stimolante.<br />
Era già tutto previsto<br />
La società Radio Bruno Nord,<br />
unica partecipante,<br />
si è aggiudicata l’area<br />
per una sede di stazione radio-tv<br />
Si è svolta mercoledì 11 giugno, la selezione pubblica<br />
<strong>del</strong>le offerte giunte per l’assegnazione di un lotto di<br />
terreno destinato alla sede operativa per una stazione<br />
radio-televisiva. Il bando era stato pubblicato nelle<br />
scorse settimane dopo l’approvazione (avvenuta nella<br />
seduta <strong>del</strong> <strong>29</strong> aprile <strong>del</strong> Consiglio comunale) <strong>del</strong>la<br />
Convenzione tra il Comune e la Società Patrimonio<br />
Città di Carpi per la determinazione <strong>del</strong>le modalità di<br />
vendita da parte di quest’ultima <strong>del</strong> terreno posto nella<br />
Zona sportiva ovest (Comparto Q) e destinato appunto<br />
alla realizzazione di un’attrezzatura tecnico-distributiva<br />
radio televisiva. Solo una l’offerta giunta entro i<br />
termini previsti, quella di Radio Bruno Nord, di 380<br />
mila euro (il prezzo a base di gara era di 377.150 euro,<br />
pari a euro 190 al metro quadro, a cui va aggiunta l’iva<br />
di legge).<br />
Era già tutto previsto, almeno secondo l’opposizione<br />
che aveva già anticipato come sarebbe andata a finire.
CRONA CARPI CRONA CARPI Presentato un nuovo servizio di mobilità sostenibile<br />
A Carpi parte “C’entro in bici”<br />
E’ arrivato a Carpi il servizio di bike sharing denominato<br />
“C’entro in bici”. Si tratta di un sistema di condivisione di<br />
biciclette già presente in oltre 60 città italiane, tra cui<br />
Modena, adottato dal Comune quale strumento di mobilità<br />
sostenibile per fare fronte ai problemi legati al traffico<br />
e all’inquinamento. Attraverso la sottoscrizione di un<br />
abbonamento gratuito si riceverà una chiave con cui sarà<br />
possibile prelevare un mezzo qualsiasi dalle apposite<br />
rastrelliere presenti nelle città che aderiscono al progetto<br />
(per la lista completa dei comuni www.centroinbici.it). E’<br />
previsto il pagamento di una cauzione pari a 20 euro, che<br />
verrà riconsegnata al momento <strong>del</strong>la restituzione <strong>del</strong>la<br />
chiave. Il Comune di Carpi ha stanziato per il progetto<br />
oltre 32 mila euro, acquistando 28 biciclette dislocate in<br />
gruppi di quattro in cinque punti <strong>del</strong>la città: tre rastrelliere<br />
vicine alla Stazione ferroviaria, una presso l’Autostazione,<br />
una al parcheggio multipiano di piazzale Maestri <strong>del</strong><br />
Lavoro, una di fronte a QuiCittà e una presso l’Istituto<br />
Vallauri di via Peruzzi. Il Comune provvederà a finanziare<br />
annualmente la Cooperativa “Il Mantello” che si occuperà<br />
di registrare le iscrizioni e gestire il servizio.<br />
Info e abbonamenti: Coop. Il Mantello, via Peruzzi 38,<br />
tel. 059/683548.<br />
Festa <strong>del</strong> Patrono edizione <strong>2008</strong><br />
Festa bagnata e... fortunata<br />
Meglio tardi che mai…<br />
Solo ora ci arriva questa bella foto che pubblichiamo<br />
volentieri anche se il Patrono è passato ormai da un<br />
mese. Va bene lo stesso, è un modo per ricordarci san<br />
Bernardino da Siena che resta patrono di Carpi tutto<br />
l’anno.<br />
“Un successo, un po’ bagnato, per lo stand gastronomico<br />
<strong>del</strong> gnocco fritto <strong>del</strong> Comitato Festa <strong>del</strong> Patrono di<br />
Carpi che si è svolto dal 16 maggio al 20 maggio scorsi<br />
– ricorda Isabella Colarusso che ha dato una mano al<br />
padre Antonio, attivo membro <strong>del</strong> Comitato -. Lodevole<br />
è stata la presenza dei volontari <strong>del</strong>l’Unitalsi capitanati<br />
dal loro presidente Paolo Carnevali e dai volontari<br />
<strong>del</strong>la parrocchia di Santa Croce che hanno contribuito a<br />
questo momento aggregante e festoso <strong>del</strong>la comunità<br />
diocesana, all’insegna <strong>del</strong> nostro santo Patrono”.<br />
In risposta all’articolo pubblicato su notizie <strong>del</strong> 21<br />
giugno, a firma Saverio Catellani, si trasmette nota<br />
<strong>del</strong>l’assessore alla Viabilità Carmelo Alberto D’Addese<br />
Nel corso degli anni via<br />
De Amicis si è evoluta in<br />
ragione di interventi necessari<br />
alla viabilità complessiva<br />
<strong>del</strong> centro storico<br />
<strong>del</strong>la quale costituisce<br />
un tassello importante.<br />
L’ultimo intervento degno<br />
di nota risale alla fine degli<br />
anni ‘90 quando la via,<br />
ormai fatiscente e ricolma<br />
di barriere architettoniche,<br />
ha richiesto opere radicali<br />
interamente a spese <strong>del</strong>-<br />
l’amministrazione. Sono<br />
passati quasi dieci anni ed<br />
i lavori eseguiti non hanno<br />
dato luogo a problemi dimostrandone<br />
l’efficacia e<br />
validità nel tempo.<br />
L’attuale viabilità modificata<br />
consegue ed è funzionale<br />
alla necessità inderogabile<br />
di mantenere “vivo”<br />
il servizio di trasporto urbano<br />
Arianna che qui trova<br />
l’unica via alternativa all’asse<br />
costituito dai corsi<br />
L’assessore Alberto D’Addese<br />
La corrispondenza dei lettori va inviata a:<br />
Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 Carpi<br />
Fax 059/630238 - E-Mail: redazione@notiziecarpi.it<br />
Fanti e Cabassi di cui attualmente<br />
sono in corso i<br />
lavori di riqualificazione,<br />
iniziati il 9 giugno scorso.<br />
Non si tratta quindi di provvedimenti<br />
fantasiosi, bensì<br />
necessari e funzionali, ancora<br />
una volta, alla viabilità<br />
circostante. Ogni via gioca<br />
infatti un proprio ruolo<br />
nella dinamica complessiva<br />
<strong>del</strong>la rete stradale urba-<br />
Il 24 giugno presso la Curia<br />
Vescovile sono stati assegnati<br />
ai rispettivi vincitori i<br />
quattro premi messi in palio<br />
dalla Sottoscrizione a<br />
sostegno <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong> Patrono<br />
ed estratti la sera <strong>del</strong><br />
22 maggio scorso.<br />
Il Comitato Festa <strong>del</strong> Patrono,<br />
tramite il suo presidente<br />
Adamo Neri, ha ringraziato<br />
sentitamente le aziende<br />
che hanno permesso di realizzare<br />
questa importante iniziativa:<br />
Moda Viaggi, Gilioli<br />
1921, Pelletteria Nora e La<br />
Casalinga.<br />
na e non può essere modificata<br />
senza valutarne i riflessi<br />
nella restante viabilità.<br />
Le modifiche apportate<br />
trasformano la via De<br />
Amicis in un doppio senso<br />
dotato di una nuova corsia<br />
in direzione est a<br />
percorrenza limitata ai soli<br />
bus ed a coloro che si trovano<br />
ad uscire dai cancelli<br />
o dai garage disseminati sui<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
9<br />
VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX 059-650267<br />
www.wineandwine.it<br />
60 anni di cooperazione<br />
Celebrato l’11 giugno<br />
l’anniversario di Confcooperative<br />
“Ut unum sint, affinché siano una cosa sola, è un concetto<br />
pieno di luce cristiana. Grazie a voi e a chi vi ha preceduto<br />
gettando i semi che oggi ci consentono di guardare al<br />
futuro con ottimismo”. Lo ha detto l’arcivescovo di Modena<br />
monsignor Benito Cocchi durante la messa celebrata<br />
l’11 giugno in Duomo per ricordare il 60 esimo<br />
anniversario di Confcooperative Modena, costituita l’11<br />
giugno 1948.<br />
“Ut unum sint” è il titolo di una lettera enciclica di<br />
Giovanni Paolo II, ma soprattutto è il motto che compare,<br />
insieme alla campana e al melograno, nel simbolo <strong>del</strong>la<br />
Confederazione <strong>del</strong>le Cooperative Italiane. “Siamo nati<br />
con la Rerum Novarum e la dottrina sociale <strong>del</strong>la Chiesa<br />
è il fondamento <strong>del</strong> nostro cammino di cattolici impegnati<br />
nel sociale”, ha ricordato monsignor Francesco Rossi,<br />
incaricato Cei per la Confcooperative, che ha concelebrato<br />
la messa insieme al nostro vescovo e a don Sergio<br />
Mantovani, parroco di Santa Caterina a Modena e presidente<br />
<strong>del</strong>la cooperativa Casa <strong>del</strong>la Gioia e <strong>del</strong> Sole.<br />
“Ringraziamo il Signore per questi 60 anni di<br />
Confcooperative Modena – ha aggiunto monsignor Rosso<br />
-, per il suo impegno nel servizio alla società, per le<br />
risposte date dalle cooperative di ispirazione cristiana ai<br />
bisogni <strong>del</strong>la comunità modenese”. Dal canto suo il presidente<br />
di Confcooperative Gaetano De Vinco ha ringraziato<br />
l’arcivescovo per la sua paterna attenzione e don<br />
Mantovani per la sua presenza, “che ci ricorda i tanti<br />
sacerdoti cooperatori, tra i quali cito don Mario Prandi”.<br />
Al termine <strong>del</strong>la messa è stato distribuito ai presenti un<br />
biglietto commemorativo <strong>del</strong> 60esimo anniversario di<br />
costituzione di Confcooperative Modena, sul quale compare<br />
la foto di una maestà in un campo di grano. L’immagine,<br />
scattata da Massimo Fornaciari, agronomo <strong>del</strong><br />
Cesac e fotografo, simboleggia il collegamento forte tra<br />
Confcooperative e il Magistero sociale <strong>del</strong>la Chiesa.<br />
Carpi era rappresentata dalla Cooperativa Notizie nella<br />
persona <strong>del</strong> Commendatore Silvio Cavazzoli con la moglie<br />
Anna e un folto gruppo di ragazzi <strong>del</strong>la Cooperativa<br />
Nazareno accompagnati dal presidente Sergio Zini e da<br />
Marco Viola.<br />
due lati <strong>del</strong>la strada. Le frecce<br />
direzionali sono state<br />
tracciate con l’intento di<br />
evitare equivoci, dopo un<br />
decennio di senso unico, in<br />
modo tale che chi interseca<br />
la via sia ben consapevole<br />
di dover fare attenzione ad<br />
entrambe le direzioni.<br />
Per limitare l’uso <strong>del</strong>la corsia<br />
in direzione di via<br />
Petrarca sono stati mantenuti<br />
i segnali di direzione<br />
obbligatoria esposti agli incroci.<br />
Adottare altri prov-<br />
vedimenti, come l’istituzione<br />
di una vera corsia<br />
preferenziale dedicata ai<br />
soli bus, non sarebbe stato<br />
possibile causa le misure<br />
insufficienti <strong>del</strong>la carreggiata<br />
stradale. Quindi<br />
la soluzione tecnica adottata<br />
è conforme alle<br />
normative vigenti e al<br />
Codice <strong>del</strong>la Strada e il<br />
Corpo di Polizia municipale<br />
vigilerà affinché queste<br />
vengano rispettate.
10<br />
L’<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Laura Michelini<br />
Virginia Panzani<br />
impianto di<br />
stoccaggio di gas a<br />
Rivara è tutt’altro<br />
che una faccenda chiusa.<br />
Lo dimostrano le cronache<br />
<strong>del</strong>le ultime settimane, con<br />
le discussioni che sempre<br />
di più stanno assumendo<br />
toni politici a proposito <strong>del</strong><br />
progetto <strong>del</strong>la società<br />
Independent Gas Management<br />
di costruire un impianto<br />
di stoccaggio gas in<br />
acquifero nella località di<br />
Rivara di San Felice.<br />
Mentre Regione e Provincia<br />
hanno ribadito il loro no<br />
al progetto, la questione si<br />
sta allargando ben oltre i<br />
confini <strong>del</strong>la Bassa per approdare<br />
a Roma. Lo scorso<br />
9 giugno intanto un convegno<br />
sul tema organizzato a<br />
Mirandola dai Popolari Liberali<br />
ha messo in luce una<br />
posizione all’interno <strong>del</strong> Pdl<br />
non contraria all’impianto.<br />
Nello stesso tempo è emersa<br />
una contrapposizione<br />
sempre più netta e imbarazzante<br />
con la Lega, che invece<br />
è contraria al progetto di<br />
stoccaggio e che promette<br />
rotture a livello locale. Carlo<br />
Giovanardi, sottosegretario<br />
alla Presidenza <strong>del</strong><br />
Consiglio, ha comunque<br />
specificato di parlare a<br />
nome <strong>del</strong> governo, dichiarando<br />
che, se dopo gli esami<br />
necessari le risposte saranno<br />
favorevoli, si debba<br />
procedere con la realizzazione<br />
<strong>del</strong> mega-impianto.<br />
“Le opinioni personali sono<br />
rispettabili. Ne prendo atto,<br />
ma non sono quelle <strong>del</strong> governo,<br />
di cui anche la Lega<br />
fa parte, e che ha tra le priorità<br />
quella di risolvere il<br />
problema energetico <strong>del</strong><br />
nostro Paese”. Così<br />
Giovanardi ha risposto alle<br />
polemiche e precisa: “Boschi<br />
<strong>del</strong>l’Ingv dice che il<br />
deposito non dà pericoli,<br />
Battaglia concorda, il capo<br />
regionale dei Vigili <strong>del</strong> Fuoco<br />
ammette che non ci sono<br />
rischi e ora anche Pellegrini<br />
è sulla stessa linea. Allora<br />
proprio non capisco i no<br />
pregiudiziali di Regione,<br />
Provincia e popolazione.<br />
Non stiamo dicendo di fare<br />
il deposito ma non possiamo<br />
essere contrari agli approfondimenti<br />
da parte di<br />
Independent”.<br />
“Finalmente è stata fatta<br />
chiarezza, - così il presidente<br />
<strong>del</strong>l’Unione Comuni<br />
Modenesi Area Nord e sindaco<br />
di Finale Emilia<br />
Raimondo Soragni ha<br />
commentato le parole di<br />
Giovanardi – le posizioni<br />
sono <strong>del</strong>ineate ed è venuto<br />
allo scoperto chi vuole realizzare<br />
il deposito di<br />
stoccaggio di gas a Rivara.<br />
Mi risulta però davvero singolare<br />
che comitati e istituzioni<br />
locali vengano accusati<br />
di un no pregiudiziale<br />
al progetto, quando a questo<br />
parere negativo si è arri-<br />
vati sulla base <strong>del</strong>l’accurato<br />
e approfondito lavoro di<br />
una commissione di tecnici<br />
che ha evidenziato tutte le<br />
lacune <strong>del</strong> progetto presentato<br />
da Independent. Non si<br />
è quindi trattato di un no<br />
‘politico’. E che quel sito<br />
non sia adatto lo ha confermato,<br />
se ce n’era bisogno,<br />
anche il recente terremoto,<br />
avvertito in modo particolare<br />
proprio tra San Felice e<br />
Massa Finalese”.<br />
“Vorrei chiedere al Sottosegretario<br />
alla Presidenza<br />
<strong>del</strong> Consiglio Carlo<br />
Giovanardi – ha detto inoltre<br />
Soragni – cosa sia accaduto<br />
negli ultimi due anni<br />
per fargli cambiare così radicalmente<br />
opinione in me-<br />
MIRANDOLA CONCORDIA MIRANDOLA CONCORDIA Area Nord: toni sempre più aspri nel confronto tra governo ed enti<br />
locali sull’impianto di stoccaggio di gas a Rivara. Una questione<br />
cruciale in bilico tra tutela ambientale e risorse energetiche<br />
Si discute a tutto gas<br />
Carlo Giovanardi<br />
Luigi Costi<br />
rito al deposito di<br />
stoccaggio di gas di Rivara”.<br />
Il presidente <strong>del</strong>l’Unione si<br />
riferisce in particolare all’interrogazione<br />
presentata<br />
nel 20<strong>06</strong> da Giovanardi all’allora<br />
Ministro <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
Pecoraro Scanio, in<br />
cui scriveva che “in località<br />
Rivara di San Felice la Società<br />
Independent Gas Management<br />
srl ha progettato<br />
di costruire un impianto<br />
sperimentale di stoccaggio<br />
gas in acquifero, sfruttando<br />
la particolare situazione<br />
geologica <strong>del</strong>l’area. Esperti<br />
di indiscussa serietà - proseguiva<br />
Giovanardi - contestano<br />
il progetto sottolineando<br />
i rischi di tale soluzione,<br />
per la particolare<br />
sismicità <strong>del</strong>la zona e l’impossibilità<br />
di impermeabilizzare<br />
il sito; in provincia<br />
di Modena e nelle province<br />
limitrofe esistono siti di<br />
stoccaggio <strong>del</strong> gas esauriti<br />
che potrebbero essere utilizzati”.<br />
“Dal convegno di Mirandola<br />
non sono emerse vere<br />
novità sul progetto. – chiarisce<br />
Luigi Costi, sindaco<br />
di Mirandola – Non solo<br />
non è stata riaperta la procedura<br />
di Via, ma il nuovo<br />
progetto non è pronto. In<br />
altre parole, il deposito di<br />
Rivara non ha alcuna relazione<br />
con l’urgenza e<br />
l’emergenza energetica a<br />
breve e medio termine”.<br />
L’unica novità sembra es-<br />
sere in questa fase la posizione<br />
<strong>del</strong> Governo: “Da un<br />
Governo Prodi che si era<br />
collocato nella posizione di<br />
arbitro attento alle ragioni<br />
<strong>del</strong>la comunità locale e aveva<br />
escluso dal suo programma<br />
il deposito di Rivara,<br />
siamo passati ad un Governo<br />
Berlusconi che intende<br />
fare l’arbitro, il giocatore e<br />
il tifoso dalla parte <strong>del</strong> proponente,<br />
puntando sui grandi<br />
impianti (ma dove le facciamo<br />
le centrali, lungo il<br />
Po? E le scorie?) e su fonti<br />
in via di esaurimento e sempre<br />
più costose”.<br />
Il punto forse è proprio questo:<br />
si tratta o meno di una<br />
fonte energetica in linea con<br />
le esigenze di risparmio e<br />
Medici di famiglia in prima linea<br />
Riduzione degli accessi al Pronto Soccorso e continuità assistenziale gli obiettivi <strong>del</strong>la Fimmg<br />
Nei giorni scorsi si è svolta presso l’Auditorium <strong>del</strong>le Scuole Medie<br />
di Medolla la riunione sindacale <strong>del</strong>la Fimmg (Federazione italiana<br />
medici di medicina generale) che ha visto una nutrita e vivace<br />
presenza di medici di famiglia <strong>del</strong> Distretto di Mirandola coordinati<br />
dal loro rappresentante Nunzio Borelli.<br />
Ghassan Daya, segretario provinciale <strong>del</strong>la Fimmg ha aggiornato i<br />
colleghi sul progetto di informatizzazione degli studi dei medici di<br />
famiglia e sull’accordo aziendale che si sta concludendo.<br />
E’ stato ricordato lo sforzo in atto a livello provinciale per ridurre gli<br />
accessi impropri in Pronto Soccorso rafforzando il lavoro in rete dei<br />
medici di famiglia e sviluppando laddove non esistono gli ambulatori<br />
<strong>del</strong>la continuità assistenziale così da consolidare l’equità e l’accesso<br />
alle cure per gli oltre 677 mila cittadini <strong>del</strong>la provincia di Modena.<br />
L.L.<br />
Scheda<br />
Il deposito di Rivara<br />
Presentato nel 2002 e autorizzato<br />
nel 2005 dal governo<br />
Berlusconi, il progetto<br />
<strong>del</strong>la società inglese<br />
Independent Gas Management<br />
(Igm) intende realizzare<br />
nel sottosuolo a<br />
nord <strong>del</strong>la provincia di<br />
Modena uno stoccaggio<br />
di gas metano di 3,2 miliardi<br />
di metri cubi, pompato<br />
con turbine giganti<br />
in una cavità sotterranea<br />
naturale contenente acqua,<br />
alla profondità di circa 2<br />
mila metri. Lo stoccaggio<br />
non sarà di proprietà <strong>del</strong>lo<br />
Stato, bensì <strong>del</strong>la stessa<br />
Igm che comprerebbe<br />
il gas dalla francese Gaz<br />
de France, stoccandolo in<br />
estate per poi riestrarlo per<br />
la vendita in inverno. Dopo<br />
due anni di battaglie la<br />
vicenda sembrava essersi<br />
definitivamente chiusa con<br />
il ‘parere interlocutorio negativo’<br />
espresso dalla<br />
Commissione di Via (Verifica<br />
impatto ambientale)<br />
governativa nel luglio<br />
2007 e il fronte compatto<br />
dei ‘no’, di cittadini, politici<br />
modenesi e regionali<br />
di centro destra e centro<br />
sinistra. Oggi, invece, a<br />
distanza di quasi un anno,<br />
il caso è tornato di attualità<br />
per l’intervento di Carlo<br />
Giovanardi a un convegno<br />
organizzato dai Popolari<br />
Liberali a<br />
Mirandola, al quale erano<br />
stati invitati i tecnici<br />
<strong>del</strong>l’Igm e autorevoli<br />
esperti in materia di sicurezza<br />
ambientale .<br />
Raimondo Soragni<br />
rinnovabilità? “Giovanardi<br />
– continua Costi – ha<br />
tacciato il risparmio<br />
energetico e le fonti<br />
rinnovabili di essere poco<br />
più che chiacchiere. Evidentemente<br />
lui e i suoi<br />
esperti conoscono gli interessi<br />
di grandi costruttori di<br />
impianti e dei colossi finanziari,<br />
molto meno le tante<br />
esperienze che decollano<br />
anche da noi: imprese che<br />
producono e installano pannelli<br />
solari, impianti di<br />
cogenerazione e<br />
trigenerazione, nuova edilizia.<br />
Dai primi studi – conclude<br />
- nella Bassa sembra<br />
di grande interesse la<br />
geotermia, e sarà interessante<br />
scoprire se potrà utilizzare<br />
parte di quelle acque<br />
che si vorrebbero spostare<br />
per far posto al gas”.
Al Gran Gala <strong>del</strong>l’Amo assegnato il Premio Donata Testi<br />
a don Ivo Silingardi; menzione d’onore all’Avo. Finale a sorpresa<br />
con la sfilata di moda con pazienti, psicologhe, medici e infermiere<br />
Umanità, efficienza e tanto altro ancora<br />
L’<br />
Amo, lo si può ben<br />
sostenere, è l’associazioneammiraglia<br />
<strong>del</strong>la numerosa flotta<br />
<strong>del</strong> volontariato<br />
carpigiano. I numeri sono<br />
lì a dimostrarlo, il bilancio<br />
2007 nei prossimi<br />
giorni sarà esposto sui<br />
manifesti, le auto guidate<br />
dai volontari scorazzano<br />
da Carpi a Reggio Emilia,<br />
a Modena, a Milano, alla<br />
Svizzera con ammalati e<br />
famigliari, tredicimila i<br />
biglietti venduti <strong>del</strong>la<br />
sottoscrizione ed anche la<br />
lotteria nazionale legata<br />
alla Maratona d’Italia<br />
nell’anno <strong>del</strong> centenario<br />
di Dorando Pietri devolverà<br />
parte dei proventi<br />
all’Amo… Un ‘associazione<br />
che va letteralmente<br />
di corsa! Il Gran Gala non<br />
è altro che il traguardo di<br />
una tappa intermedia di un<br />
cammino senza fine:<br />
quello <strong>del</strong> <strong>2008</strong> ha bruciato<br />
un altro record di<br />
presenze riunendo a Villa<br />
Ascari 450 ospiti. Eppure<br />
come ci ricorda il Piccolo<br />
Principe davanti a tutte le<br />
esperienze belle <strong>del</strong>la vita,<br />
posti di fronte a ciò che ci<br />
sta a cuore “l’essenziale è<br />
invisibile agli occhi”. I<br />
volontari, le pazienti, i<br />
medici e le infermiere<br />
sono riusciti a stupire<br />
ancora una volta, anche il<br />
presidente Fabrizio<br />
Artioli, mettendosi<br />
totalmente in gioco e<br />
regalando con un’originalissima<br />
sfilata di moda (la<br />
sfilatella) un’ondata di<br />
spensierata allegria di<br />
forme e colori che ha<br />
travolto tutti i presenti. E’<br />
andato in passerella il<br />
frutto di mesi di lavoro,<br />
magistralmente supportato<br />
dalla responsabile <strong>del</strong><br />
Centro di psiconcolgia<br />
Maria Grazia<br />
Russomanno e da un<br />
valido stilista, Daniele<br />
Grandi, aiutato da Ciro<br />
con il contributo di<br />
aziende che hanno donato<br />
tessuti di pregio.<br />
E’ vero, gli spettatori<br />
hanno goduto e applaudito,<br />
dagli sguardi di mo<strong>del</strong>le e<br />
mo<strong>del</strong>li si poteva solo<br />
intuire che il bello di quel<br />
momento non si esauriva<br />
in quel vestito portato con<br />
garbo e dolcezza. C’era un<br />
di più che sfuggiva perché<br />
poteva appartenere solo a<br />
loro, protagonisti di questa<br />
“compagnia” che ha tanto<br />
faticato e tra momenti di<br />
euforia e di sconforto si è<br />
ritrovata alla fine libera e<br />
felice di amare. A loro il<br />
premio <strong>del</strong> pubblico.<br />
Complimenti.<br />
L.L.<br />
Don Ivo Silingardi<br />
Paola e Roberta<br />
CRONA CARPI CRONA CARPI Maria Grazia Russomanno<br />
e Fabrizio Artioli<br />
Stefano Cencetti<br />
La premiazione <strong>del</strong>l’Amo d’Oro<br />
Antonella e la piccola Lucilla<br />
Licia Petrapulakos<br />
ph Roberto Pagliani<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Cucina regionale e di ricerca<br />
11<br />
Premio Donata Testi<br />
Umanità ed efficienza a servizio <strong>del</strong> prossimo<br />
La Giuria <strong>del</strong> Premio Donata Testi ha scelto: “Umanità ed<br />
efficienza, questo il criterio che ci ha guidato nella scelta…”.<br />
Così recita la motivazione che ha accompagnato<br />
l’annuncio <strong>del</strong> vincitore, don Ivo Silingardi e <strong>del</strong>la<br />
menzione d’onore, all’Avo nella persona <strong>del</strong>la presidente<br />
Rosanna Borali.<br />
Un consenso unanime quello espresso dalla Giuria <strong>del</strong><br />
premio presieduta da Annalisa Bonaretti, consigliere<br />
Amo, e composta da Gabriele Greco, direttore <strong>del</strong>l’Unità<br />
Oprativa di Neurologia <strong>del</strong> Ramazzini, Giuliana Tassoni,<br />
medico di Medicina Generale, Franca Bortolamasi, presidente<br />
Lions Club A. Pio, Sida Cucconi, famigliare di un<br />
malato.<br />
Nella lettura <strong>del</strong>le motivazioni è possibile cogliere la<br />
profondità <strong>del</strong> lavoro <strong>del</strong>la Giuria la quale, come ha<br />
affermato Gabriele Greco, si è trovata di fronte, quasi<br />
sorpresa, ad un numero elevato di candidati segno di una<br />
diffusa “società <strong>del</strong> bene” che opera spesso nel silenzio.<br />
Premio a don Ivo Silingardi<br />
Abbiamo voluto privilegiare anche la carpigianità e l’ottimismo.<br />
Abbiamo scelto di dare un messaggio positivo e<br />
siamo sicuri di esserci riusciti scegliendo il vincitore. Un<br />
uomo a tutto tondo, coraggioso, che non ha mai avuto<br />
paura a esprimere le sue idee e che, per questo, durante la<br />
guerra è stato in carcere a lungo. Un uomo che ha dato vita<br />
a una scuola alberghiera per dare ai giovani istruzione,<br />
educazione e la possibilità di imparare un mestiere.<br />
Ha sempre tenuto ben a mente la dignità <strong>del</strong>la persona e<br />
a questo valore si è sempre ispirato.<br />
Con determinazione e con la naturalezza tipica dei grandi<br />
ha fatto scelte profetiche, in largo anticipo sui tempi. Ha<br />
saputo creare un ambiente caloroso e affettuoso; il suo<br />
percorso personale è di assoluta coerenza. Il suo ministero<br />
l’ha riempito di umanità ed efficienza; lui potrebbe obiettare<br />
che tutto quanto è frutto <strong>del</strong>la fede e certamente, dal<br />
suo punto di vista, è così, ma la sua grandezza è di aver<br />
saputo essere amico di tutti, proprio tutti. Senza giudizio<br />
si è dimostrato di volta in volta padre, fratello, amico. E’<br />
uno dei figli migliori <strong>del</strong>la nostra terra, premiarlo è un<br />
onore.<br />
Poi, last but not least, è amico dei santi: don Zeno,<br />
Mamma Nina, don Giussani, padre Pio. Per stare al passo<br />
con i grandi occorre essere altrettanto grandi. Largo ai<br />
giovani: don Ivo Silingardi.<br />
Menzione d’onore all’Avo<br />
Abbiamo privilegiato il criterio <strong>del</strong>la carpigianità e un<br />
modo di fare defilato ma non per questo poco incisivo.<br />
Un’associazione che con umiltà, in silenzio, svolge quotidianamente<br />
un lavoro prezioso per il funzionamento dei<br />
reparti <strong>del</strong>l’ospedale. Un’associazione che ha saputo cambiare<br />
restando fe<strong>del</strong>e ai principi originari di servizio al<br />
malato. Da quando ha iniziato a oggi molto è cambiato<br />
nelle strutture ospedaliere: una volta il paziente rimaneva<br />
ricoverato a lungo, oggi il minimo indispensabile. Si<br />
aggiunge la presenza sempre più consistente di pazienti<br />
stranieri, con abitudini, culture molto diverse dalla nostra.<br />
Per avvicinarli nel modo giusto occorre un ulteriore<br />
garbo.<br />
Vicini ai malati ma anche ai loro famigliari, questi volontari<br />
aderiscono con impegno ai corsi di formazione organizzati<br />
dall’associazione che, negli ultimi due-tre anni, ha<br />
saputo coinvolgere parecchi giovani. Un merito nel merito.<br />
A tutto questo si aggiunge il Ventennale, una pietra<br />
miliare per un’associazione di volontariato. Abbiamo il<br />
piacere di partecipare anche noi, con modestia e stima, a<br />
questo momento importante <strong>del</strong>la vita associativa <strong>del</strong>l’Avo,<br />
l’Associazione Volontari Ospedalieri.<br />
Lotteria Gran Gala <strong>del</strong>l’Amo edizione <strong>2008</strong><br />
I numeri vincenti<br />
1º premio nr. <strong>06</strong>701; 2º premio nr. 04563; 3º premio nr.<br />
07984; 4º premio nr. 01784; 5º premio nr. 09964; 6º<br />
premio nr. 08542; 7º premio nr. 10110; 8º premio nr.<br />
08996; 9º premio nr. 093<strong>25</strong>; 10º premio nr. 02368<br />
Info: segreteria AMO: 059.659965 dal lunedì al<br />
venerdì ore 9/13.
12<br />
Il<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Dante Colli<br />
pellegrinaggio<br />
diocesano in Armenia<br />
e Georgia ha percorso<br />
questi due paesi incontrando<br />
altrettanti popoli<br />
a continuo confronto con il<br />
nazionalismo turco e il<br />
fondamentalismo arabo, traendone<br />
profonde impressioni<br />
per i valori etici e morali<br />
che li animano, la forza e il<br />
coraggio con cui difendono<br />
la loro identità, virtù nazionali<br />
che traggono essenzialmente<br />
dall’unità che li lega<br />
alla loro chiesa.<br />
Il pellegrinaggio che è da<br />
considerarsi un cammino di<br />
conversione ha quindi raggiunto<br />
i suoi scopi perché i<br />
partecipanti hanno acquisito<br />
una nuova consapevolezza.<br />
Non si è trattato soltanto<br />
di scoprire nuovi paesaggi,<br />
ma di avere occhi nuovi sperimentando<br />
con lo sguardo<br />
in profondità che Armenia e<br />
Georgia sono terre di religione,<br />
che la fede popolare<br />
non conosce battute d’arresto,<br />
che la secolarizzazione<br />
non ha ancora vinto e che lo<br />
spirito è proteso ad accogliere<br />
la grazia <strong>del</strong> messaggio<br />
evangelico anche nelle<br />
chiese ortodosse pur essendo<br />
lontana l’unità <strong>del</strong>le chiese<br />
tanto auspicata nella nostra<br />
realtà.<br />
Mercoledì, 28 maggio<br />
Bologna / Monaco /<br />
Yerevan<br />
Il viaggio di trasferimento<br />
è molto lungo. La cena e il<br />
pernottamento si effettuano<br />
in volo. Molti pellegrini<br />
si sono conosciuti in precedenti<br />
occasioni ed è quindi<br />
immediato e spontaneo porsi<br />
nell’ottica di un approfondimento<br />
e nella continuità<br />
<strong>del</strong>lo spirito <strong>del</strong> pellegrinaggio.<br />
Altro forte momento<br />
è trasferire questo atteggiamento,<br />
che è moto <strong>del</strong>l’anima<br />
e coinvolgimento <strong>del</strong>lo<br />
spirito in un tempo ideale<br />
per dedicarsi alla preghiera<br />
e all’ascolto <strong>del</strong> creato, come<br />
avviene in ogni viaggio.<br />
Sono con noi monsignor<br />
Douglas Regattieri e don<br />
Carlo Bellini che si alterneranno<br />
di giorno in giorno<br />
nel commento <strong>del</strong>la Parola.<br />
Alla prima luce <strong>del</strong>l’alba ci<br />
accoglie la visione<br />
<strong>del</strong>l’Ararat, 5165 metri, una<br />
bianca e immensa cupola<br />
toccata dal primo raggio di<br />
sole, una visione che ci accompagnerà<br />
nei giorni seguenti,<br />
continuo richiamo<br />
alla sacralità e all’unicità di<br />
questa terra e di questo popolo.<br />
La tradizione biblica<br />
afferma che qui si fermò<br />
l’Arca di Noè dopo il diluvio.<br />
Giovedì, <strong>29</strong> maggio<br />
Yerevan<br />
Letture <strong>del</strong> giorno:<br />
1 Pietro 2, 2-5, 9-12;<br />
Mc 10, 46-52<br />
La storia <strong>del</strong>l’Armenia è<br />
drammaticamente scissa<br />
dalla tragedia e dalla<br />
“diaspora”.Oggi la nazione<br />
armena è solo una piccola<br />
parte <strong>del</strong> vasto territorio storicamente<br />
abitato a partire<br />
dal VI secolo a.C. Le visite<br />
<strong>del</strong>la giornata sono dedicate<br />
alla capitale Yerevan fondata<br />
nel 783 a.C., oggi con<br />
oltre un milione di abitanti,<br />
sopra la gola profonda <strong>del</strong><br />
fiume Razadan, dominata<br />
dalla innevata cima<br />
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<strong>del</strong>l’Ararat, che si trova in<br />
territorio turco, montagna<br />
sacra e paradossalmente<br />
permanente memoria <strong>del</strong>le<br />
feroci campagne di<br />
snazionalizzazione religiosa<br />
e culturale che sfociarono<br />
nelle persecuzioni turche.<br />
Una lunga scalinata ai<br />
cui piedi troneggia l’imponente<br />
statua di Mesrop<br />
Machtots, che inventò l’alfabeto<br />
armeno e firmò la<br />
prima traduzione <strong>del</strong>la Bibbia<br />
nel 407, ci conduce all’interno<br />
<strong>del</strong> Museo di<br />
Matenadaran, una<br />
monumentale costruzione<br />
senz’anima dal rigore tutto<br />
staliniano. Il museo conserva<br />
17 mila manoscritti. Ai visitatori,<br />
frammisti a un fiume<br />
di scolaresche, sono<br />
mostrati i più significativi,<br />
dai più antichi fino all’Armenia<br />
moderna, questa ex<br />
repubblica sovietica che ha<br />
conquistato l’indipendenza<br />
nel 1991 dopo settant’anni<br />
di dominazione con un’ulteriore<br />
guerra con<br />
l’Azerbaigian che è costata<br />
la morte di oltre 10 mila<br />
giovani. Dai primi libri stampati<br />
<strong>del</strong> XVI secolo si passa<br />
nel pomeriggio al Museo di<br />
Erebuni, dove ancora una<br />
volta si sottolinea con orgoglio<br />
l’identità nazionale<br />
a partire dai ritrovamenti<br />
<strong>del</strong> palazzo reale <strong>del</strong> 782<br />
a.C. e di come la nazione<br />
abbia mantenuto storicamente<br />
una relativa coesione<br />
nonostante le continue invasioni<br />
straniere in un’area<br />
nella quale costituì una sorta<br />
di enclave cristiana. Dall’alto<br />
domina la<br />
monumentale statua detta<br />
“La Madre <strong>del</strong>l’Armenia”.<br />
Venerdì, 30 maggio<br />
Saghmosavank / Amberd<br />
/ Tegher / Mughni/<br />
Ashtarak.<br />
Festa <strong>del</strong> Sacro Cuore.<br />
Letture <strong>del</strong> giorno:<br />
Deuteronomio 7, 6-11; 1<br />
Gv, 4, 7-16; Mt, 11, <strong>25</strong>-30<br />
E’ la giornata dedicata alla<br />
visita di vari monasteri. Si<br />
inizia con quello di<br />
Saghmosavank, isolato in<br />
un verde prato, stagliato<br />
corrusco sull’orizzonte, ai<br />
margini di una gola rossastra.<br />
E’ il cosiddetto “monastero<br />
dei salmi”, il primo a recitarli<br />
di mattino. Dopo il suono<br />
<strong>del</strong>le sue campane, seguivano<br />
gli altri. La piana,<br />
oltre il cimitero, è dominata<br />
dal monte Arà che sembra<br />
chiudere il precipizio, il cui<br />
profilo ricorda il leggendario<br />
re ucciso da Semiramide<br />
che ne era stata respinta.<br />
Un cavallo bianco vaga sul<br />
declivio dei prati accanto al<br />
piccolo cimitero. Un paio<br />
di donne vendono collane<br />
di noci immerse in sciroppo<br />
d’uva.<br />
Si prosegue e si sosta a uno<br />
strano parco sperduto tra le<br />
elevazioni <strong>del</strong>l’altopiano<br />
costituito dalle monumentali<br />
33 lettere <strong>del</strong>l’alfabeto<br />
armeno eretto nel 1600°<br />
anniversario <strong>del</strong>la sua formulazione,<br />
sacra per la chie-<br />
sa armena. E’ vegliato da<br />
santi e poeti: Mashtots, il<br />
suo fondatore; Tumanyn, un<br />
poeta; Gosh, monaco e<br />
favolista <strong>del</strong> XIII secolo.<br />
Si traversano i verdi colli<br />
armeni popolati da accampamenti<br />
di pastori curdi e<br />
da grandi greggi. Su un crinale<br />
ci attende l’imprendibile<br />
fortezza di Amber, poco<br />
sotto la chiesa <strong>del</strong> VII secolo.<br />
Costituisce, tra i torrenti<br />
che scorrono profondamente<br />
a lato, uno spettacolo dolce<br />
e selvatico a un tempo.<br />
Si pranza sotto la tettoia di<br />
un rustico ristorante, le nubi<br />
mosse da un freddo vento.<br />
Dominante la chiesa di<br />
Tegher, l’unica costruita in<br />
basalto (le altre sono in tufo)<br />
e dedicata alla Madre di Dio.<br />
Dopo la chiesa di<br />
Obanhaban, i cui lavori di<br />
recupero sono fermi, è la<br />
volta di Mughni. Veniamo<br />
accolti da un giovane<br />
seminarista e insieme si recita<br />
una preghiera al Padre<br />
nelle nostre rispettive lingue.<br />
Nella sagrestia reliquie<br />
di San Giorgio e un quadro<br />
a ricamo <strong>del</strong> santo. La giornata<br />
si chiude ad Ashtarak,<br />
dalla piccolissima chiesa e<br />
da un antico ponte in pietra.<br />
L’Ararat si è liberato di ogni<br />
nube. La giornata ci ha consentito<br />
di approfondire le<br />
diversità tra chiesa cattolica<br />
e chiesa armena<br />
monofisita (una sola natura<br />
in Cristo risultante dall’unione<br />
<strong>del</strong>la divinità con l’umanità).<br />
Sabato 31 maggio<br />
Zvarnots / Etchimiadzin<br />
Letture <strong>del</strong> giorno:<br />
Sofonia 3, 14-18;<br />
Lc 1, 39-50<br />
La giornata inizia con la<br />
visita all’antica sede patriarcale<br />
di Zvarnots. Tra le rovine<br />
<strong>del</strong> tempio, detto il<br />
“Paradiso degli Angeli” e<br />
risalente alla metà <strong>del</strong> VII<br />
Yerevan, il mausoleo a memoria <strong>del</strong> genocidio armeno<br />
secolo, l’Ararat sovrasta ed<br />
emerge sulle coltivazioni a<br />
vite, straordinaria fusione<br />
<strong>del</strong>lo spirito e <strong>del</strong>la<br />
religiosità armena. Sui resti,<br />
sui capitelli, sulle lapidi<br />
i simboli armeni: l’aquila,<br />
il toro, il leone, il melograno.<br />
Subito dopo si è a<br />
Etchimiadzin, centro spirituale<br />
<strong>del</strong>l’Armenia e sede<br />
<strong>del</strong> Patriarca. La cattedrale<br />
è il più antico tempio cristiano<br />
<strong>del</strong> paese risalente al<br />
IV secolo. Nel 2001, Giovanni<br />
Paolo II ha inaugurato<br />
la porta di Gregorio nel<br />
1700° anniversario <strong>del</strong>la
Il Monastero di Khor Virap<br />
cattedrale. La chiesa armena<br />
è stata fondata da san<br />
Gregorio l’Illuminatore che<br />
dopo 13 anni di prigionia<br />
guarì il re Tiridate III e illuminò<br />
l’Armenia con la luce<br />
cristiana. Nel pomeriggio<br />
visita alla monumentale<br />
chiesa di San Gregorio a<br />
Yerevan, inaugurata durante<br />
la visita di Giovanni Paolo<br />
II, poi ci si disperde per il<br />
variopinto mercato. A sera<br />
spettacolo di danza di straordinaria<br />
acrobatica eleganza.<br />
Domenica, 1° giugno<br />
Arco di Yeghishe Charents<br />
/ Geghard / Garni<br />
Letture <strong>del</strong> giorno:<br />
Deuteronomio 11, 18-26;<br />
3 Rom 21-28; Mt 7, 21-27<br />
La splendida giornata inizia<br />
con una sosta all’arco<br />
<strong>del</strong> poeta Yeghisha Charents<br />
che veniva su questa collina,<br />
di fronte all’Ararat, a<br />
ispirarsi. Inviso al regime<br />
sovietico, morì in carcere.<br />
Molto nota la sua poesia<br />
Ode all’Armenia:<br />
Io <strong>del</strong>la mia dolce Armenia<br />
Amo la parola <strong>del</strong> sapore di<br />
sale…<br />
Il lungo trasferimento si<br />
conclude in un lungo canyon<br />
sul fondo <strong>del</strong> quale sorge il<br />
monastero di Geghard,<br />
splendido complesso assai<br />
frequentato e con una parte<br />
rupestre risalente al IV secolo.<br />
L’ambiente è sbalorditivo,<br />
dai colori stupefacenti<br />
con la “favolosa sensazione<br />
di essere tagliati<br />
fuori dal mondo e tornare a<br />
una forma di purezza originale”.<br />
In tarda mattinata<br />
visita al Tempio di Garni<br />
dalle tipiche forme<br />
ellenistiche, ultima testimonianza<br />
pagana esistente.<br />
Messa prima e pranzo dopo<br />
in un agriturismo, in un giardino<br />
di gelsi, tigli e ciliegi,<br />
una selva domestica che ci<br />
ricorda il paradiso terrestre.<br />
A sera in piazza <strong>del</strong>la Repubblica<br />
per lo spettacolo<br />
<strong>del</strong>le fontane illuminate e<br />
zampillanti al tempo di celebri<br />
brani musicali.<br />
Lunedì 2 giugno<br />
Khor Virap / Noravank /<br />
Noraduz<br />
Letture <strong>del</strong> giorno:<br />
2 Pt 1, 1-37; Mc 1, 1-12<br />
Il monastero di Khor Virap<br />
è fondamentale nella storia<br />
<strong>del</strong>l’Armenia. Il suo nome<br />
significa “buca profonda”,<br />
una stanza oscura nella quale<br />
si scende con una scaletta<br />
verticale di quindici gradini.<br />
Qui sarebbe stato tenuto<br />
prigioniero Gregorio di<br />
Cesarea, un predicatore venuto<br />
dall’Iran e convertito<br />
al Cristianesimo da Cesare<br />
di Cappadocia, oppositore<br />
<strong>del</strong> culto agli idoli pagani.<br />
Si ha la sensazione “di avvicinarsi<br />
sempre più ai fondamenti<br />
spirituali <strong>del</strong>l’Armenia,<br />
prima nazione cristiana<br />
al mondo e coglierne<br />
l’incredibile perennità”. Il<br />
re Tiridate dopo avere massacrato<br />
quaranta religiose<br />
romane perché la bella<br />
Hripsime lo rifiuta, si ammala<br />
gravemente. E’ guarito<br />
da Gregorio, liberato dalla<br />
prigionia, e si converte. E’<br />
l’anno 301. Inizia la grande<br />
opera evangelizzatrice di<br />
Gregorio l’Illuminatore. Le<br />
vette imbiancate <strong>del</strong>l’Ararat<br />
sono “il legame naturale<br />
<strong>del</strong>l’Armenia con le sue origini”.<br />
La giornata prosegue con la<br />
visita al monastero di<br />
Noravank (XII - XIV secolo)<br />
rinserrato tra le rocce.<br />
Messa in una grotta durante<br />
il rientro. Poi il lungo trasferimento<br />
al lago Sevan,<br />
in clima invernale tra i monti,<br />
con una sosta al cimitero<br />
monumentale di Noraduz<br />
ove si trovano numerose<br />
Khatshkaz, croci di pietra<br />
con varie raffigurazioni<br />
splendidamente decorate,<br />
tipica espressione <strong>del</strong>la<br />
religiosità armena.<br />
Martedì 3 giugno<br />
Lago Sevan / Sanain /<br />
Odzun / Akhpat<br />
Celebrazione dei Martiri<br />
Ugandesi. Letture <strong>del</strong><br />
giorno: 2 Pt, 12-15, 17-<br />
18; Mc 12, 13-17<br />
Si lascia il Lago Sevan spento<br />
nel suo grigiore e recuperati<br />
i grandi paesaggi alpestri si<br />
celebra Messa in un’area<br />
attrezzata di una fitta foresta.<br />
Si prosegue per un’ampia<br />
vallata celebre per le<br />
miniere di rame attraverso<br />
paesi e cittadine ai cui margini<br />
enormi fabbriche abbandonate<br />
dai russi danno<br />
un senso di profonda desolazione.<br />
Le tappe <strong>del</strong>la giornata<br />
prevedono la visita <strong>del</strong>la<br />
chiesa di Odzun sul bordo<br />
di un altopiano retta da un<br />
giovane pope, <strong>del</strong> complesso<br />
monastico di Sanabin <strong>del</strong><br />
tutto abbandonato, sede di<br />
Università nel Medio Evo<br />
e, sul fronte opposto <strong>del</strong>la<br />
valle, <strong>del</strong> Monastero di<br />
Akhpat dove ha ripreso la<br />
vita religiosa con la presenza<br />
di un pope. In Armenia<br />
ci sono tre seminari frequentati<br />
da 300 seminaristi ciascuno.<br />
La grande rete dei<br />
monasteri, se appare generalmente<br />
abbandonata, è<br />
comunque punteggiata da<br />
alcuni segni di ripresa che<br />
nella severità <strong>del</strong>le architetture,<br />
annerite dal tempo,<br />
offrono la testimonianza di<br />
una relazione semplice con<br />
Il Monastero di Geghard<br />
l’Altissimo. “Aperto alla<br />
contemplazione - è stato<br />
scritto - questo paesaggio<br />
superbo e desolato fa venire<br />
in mente il grido accorato<br />
<strong>del</strong> Papa che ha detto che<br />
la religione cristiana è il<br />
colore <strong>del</strong>la pelle <strong>del</strong> popolo<br />
armeno”.<br />
A tardo pomeriggio, sotto<br />
la pioggia, si passa in<br />
Georgia. Ci attende la grandiosa<br />
cena <strong>del</strong>l’accoglienza<br />
a Tbilisi, la festosa capitale.<br />
Mercoledì, 4 giugno<br />
Tbilisi<br />
Letture <strong>del</strong> giorno:<br />
2 Timoteo 1, 1-3, 6-12;<br />
Mc 12, 18-27<br />
La Georgia vive i prolungati<br />
tempi di una travagliata<br />
indipendenza dopo il rischio<br />
di smembramento dopo la<br />
Tblisi, la nuova<br />
Cattedrale di Sameba<br />
Il Monastero di Jvari<br />
dissoluzione <strong>del</strong>l’Urss. La<br />
decisa svolta filo occidentale<br />
in seguito alla “rivoluzione<br />
<strong>del</strong>le rose” nel 2004<br />
sembra avere ridato un clima<br />
di grande speranza al<br />
Paese che vive in un clima<br />
politico più disteso, anche<br />
se la rottura con la Russia<br />
ha creato gravi problemi<br />
economici con il blocco di<br />
ogni esportazione. La visita<br />
<strong>del</strong>la capitale porta d’obbligo<br />
alla chiesa di Metekhi,<br />
nel ricordo dei 13 padri siriani<br />
che nel VI secolo introdussero<br />
il cristianesimo<br />
in questa regione e dei grandi<br />
fondatori <strong>del</strong>la città, re<br />
David, la regina Tamara e<br />
dei grandi santi la cui devozione<br />
è sempre presente e<br />
richiamata. Le chiese sono<br />
piene di giovani che qui<br />
celebrano la loro fede nel<br />
futuro. La visita prosegue<br />
nella città vecchia, caratterizzata<br />
da antiche terme,<br />
nella Sinagoga, nella Cattedrale,<br />
alla Galleria Nazionale<br />
d’Arte, cogliendo un<br />
grande sforzo di confermare<br />
e rafforzare la propria<br />
identità nazionale. Imponente<br />
la nuova cattedrale di<br />
Sameba (che significa Trinità)<br />
costruita con contributi<br />
volontari e finita nel<br />
2005.<br />
La Messa è nella chiesa cattolica<br />
con il veronese<br />
monsignor Giuseppe<br />
Pasotto. I cattolici sono 50<br />
mila con 20 sacerdoti e 35<br />
suore. Difficili i rapporti con<br />
gli ortodossi, ma questo tema<br />
verrà trattato sul prossimo<br />
numero di Notizie.<br />
Giovedì 5 giugno<br />
Jvari / Mtskhata / Gori<br />
Letture <strong>del</strong> giorno:<br />
2 Timoteo 2, 8-15;<br />
Mc 12, 28-34<br />
La storia <strong>del</strong>la Georgia passa<br />
per i suoi centri religiosi.<br />
La chiesa di Jvari è su un<br />
colle, come un faro, ed è<br />
meta di continui pellegrinaggi<br />
nella memoria di santa<br />
Nino che con una miracolosa<br />
guarigione restituì la<br />
salute e salvò da morte certa<br />
re Mirian e la regina Nana.<br />
Si elevò una croce e nel VII<br />
secolo la prima chiesa. Dall’alto<br />
si domina Mtskheta<br />
alla confluenza di due fiumi<br />
che formano il Kura che<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
13<br />
scende al Mar Nero. Anticamente<br />
capitale e centro<br />
religioso <strong>del</strong>la Georgia vi<br />
sorge la cattedrale di<br />
Svetiskovel che secondo la<br />
tradizione conserva la tunica<br />
di Cristo. All’architetto<br />
fu tagliata la mano destra<br />
perché non ne costruisse<br />
un’altra simile o molto più<br />
semplicemente perché si era<br />
innamorato <strong>del</strong>la fidanzata<br />
<strong>del</strong> re Giorgio III.<br />
Nel pomeriggio visita a Gori,<br />
città natale di Stalin, alla<br />
casa ove è nato e al Museo<br />
celebrativo cui manca un’ultima<br />
stanza, quella dei gulag<br />
e dei massacri comunque<br />
ben presenti però nella memoria<br />
georgiana. Fuori programma<br />
visita a Uplitsihke<br />
(la fortezza di Dio) una città<br />
rocciosa ove si contano 7<br />
mila grotte e l’avvio <strong>del</strong> cristianesimo<br />
nel IV secolo.<br />
Venerdì, 6 giugno<br />
David Gareja / Udabno<br />
Letture <strong>del</strong> giorno:<br />
2 Timoteo 3, 10-16;<br />
Mc 12, 35-37<br />
Giornata campale che ci trasferisce<br />
attraverso un paesaggio<br />
pascolivo,<br />
semidesertico, ma di grande<br />
fascino al complesso<br />
monastico, fondato nel VI<br />
secolo da David, uno dei<br />
padri siriani. Con una salita<br />
di un’oretta si arriva in cresta<br />
e si perviene al monastero<br />
di Udabno, percorrendo<br />
un sentiero esposto di grotta<br />
in grotta magnificamente<br />
dipinte in vista <strong>del</strong>le immense<br />
pianure<br />
<strong>del</strong>l’Azerbaijan. Siamo di<br />
fronte a una storia che vede<br />
Tamerlano uccidere 6 mila<br />
monaci nella notte di Pasqua<br />
e i russi farvi esercitazioni<br />
di tiro. Nel 1993 sono<br />
tornati i monaci. Sono in<br />
corso i restauri dei 19 monasteri<br />
<strong>del</strong>la zona. Pranzo<br />
sportivamente al sacco. Si<br />
rientra a Tbilisi. Don<br />
Douglas e don Carlo si succedono<br />
al Vangelo e ci ricordano<br />
come l’uomo di Dio<br />
debba puntare alla dimensione<br />
<strong>del</strong>la completezza. Nel<br />
monaco (monos = unico)<br />
c’è l’idea <strong>del</strong>l’uomo unificato,<br />
il desiderio di essere<br />
uniti in noi stessi e in Dio,<br />
uomini totali, fino in fondo<br />
persone complete.<br />
Conclusione<br />
Sabato, 7 giugno<br />
Tbilisi / Monaco<br />
/ Bologna<br />
Si rientra da un pellegrinaggio<br />
in cui abbiamo verificato<br />
la presenza e l’efficacia<br />
di una fede antica vissuta<br />
nell’attaccamento ai<br />
santi fondatori e a chi ci ha<br />
dato la fede, nella quale un<br />
popolo trova la forza, la<br />
speranza o le virtù per affrontare<br />
un difficile presente.
14<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Celebrato il 50° anniversario di sacerdozio<br />
di don Francesco Cavazzuti, monsignor Rino Bottecchi e don Gino Barbieri<br />
“D<br />
Nicola Catellani<br />
io ci ha detto di parlare,<br />
e noi abbiamo<br />
parlato”. Così, semplicemente,<br />
don Francesco<br />
Cavazzuti domenica 22<br />
giugno ha commentato i cinquant’anni<br />
<strong>del</strong>la propria vita<br />
sacerdotale e di quella di<br />
monsignor Rino Bottecchi<br />
e don Gino Barbieri. I tre<br />
sacerdoti, che ricevettero<br />
insieme l’ordinazione sacerdotale<br />
nel 1958 da<br />
monsignor Artemio Prati,<br />
hanno voluto celebrare<br />
insieme in Cattedrale la solenne<br />
ricorrenza <strong>del</strong> 50°<br />
anniversario, alla presenza<br />
<strong>del</strong> Vescovo e di numerosi<br />
parenti, amici e parrocchiani.<br />
I tre sacerdoti avevano<br />
festeggiato insieme in precedenza<br />
anche altri anniversari,<br />
tra cui il 30° in Brasile<br />
presso la missione di<br />
don Cavazzuti.<br />
Partendo dal brano <strong>del</strong> Vangelo<br />
<strong>del</strong>la domenica, in cui<br />
Gesù invita gli apostoli ad<br />
“annunciare dalle terrazze”<br />
quello che ora “ascoltate<br />
nell’orecchio”, don Francesco<br />
Cavazzuti ha commentato<br />
come, in fondo, quello<br />
che i tre sacerdoti hanno<br />
fatto in questi cinquant’anni<br />
è stato proprio “parlare”,<br />
annunciare a tutti il messaggio<br />
di Gesù Cristo. Il<br />
messaggio è stato annunciato<br />
a tutti, sia nei momenti<br />
felici che in quelli di difficoltà,<br />
talvolta cadendo nel<br />
terreno buono e talvolta in<br />
VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA Noi abbiamo parlato<br />
Centinaia di<br />
parrocchiani e amici<br />
sono intervenuti alla<br />
festa organizzata<br />
dalla parrocchia<br />
<strong>del</strong>la Cattedrale<br />
all’oratorio Eden,<br />
sabato 21 giugno, a<br />
chiusura <strong>del</strong>le attività<br />
e per festeggiare il<br />
50º di sacerdozio <strong>del</strong><br />
parroco don Rino<br />
Bottecchi, di don<br />
Francesco Cavazzuti<br />
e di don Gino<br />
Barbieri. Dopo la<br />
consegna di una<br />
targa ricordo il<br />
tradizionale taglio<br />
<strong>del</strong>la torta.<br />
quello meno buono, ma in<br />
tutti questi anni nessuno di<br />
loro si è mai pentito <strong>del</strong>la<br />
scelta fatta, quella di diventare<br />
sacerdote. “Dio ci ha<br />
detto di parlare, e noi abbiamo<br />
parlato”.<br />
La Messa, solennizzata dai<br />
canti <strong>del</strong>la Schola Cantorum<br />
<strong>del</strong>la Cattedrale, è stata conclusa<br />
dagli auguri <strong>del</strong> Vescovo,<br />
che ha ringraziato i<br />
tre sacerdoti per il lavoro<br />
svolto e per quello che ancora<br />
svolgeranno, auspicando<br />
che la loro strada possa<br />
essere seguita anche da altri<br />
giovani, di cui la Chiesa<br />
ha grande bisogno.<br />
La scelta di spendere la propria<br />
vita nel trasmettere la<br />
parola di Dio agli uomini è<br />
stata una buona scelta e,<br />
come ha auspicato don Gino<br />
Barbieri al termine <strong>del</strong>la<br />
celebrazione, “speriamo di<br />
ritrovarci tutti fra altri cinquant’anni<br />
a festeggiare<br />
ancora, assieme a Cristo”.<br />
Speciale onorificenza conferita<br />
dal Papa al vicario generale <strong>del</strong>la diocesi<br />
Monsignor Douglas<br />
protonotario apostolico<br />
C<br />
on breve di Benedetto XVI, datata 5 maggio<br />
<strong>2008</strong>, monsignor Douglas Regattieri, vicario<br />
generale <strong>del</strong>la nostra diocesi, è stato elevato<br />
alla dignità di protonotario apostolico “Supra Numerum”.<br />
Si tratta di una speciale onorificenza conferita dal<br />
Sommo Pontefice a sacerdoti meritevoli di stima e<br />
considerazione per il particolare lavoro e impegno<br />
pastorale svolto con dedizione e carità. Monsignor<br />
Elio Tinti ha richiesto personalmente questa nomina<br />
per ringraziare monsignor Douglas <strong>del</strong>la filiale dedizione<br />
che in questi anni ha manifestato al suo Vescovo<br />
e alla diocesi di Carpi promuovendo iniziative, sostenendo<br />
attività e curando particolarmente il buon funzionamento<br />
<strong>del</strong>la Curia diocesana, sempre con particolare<br />
attenzione e sensibilità, doti che gli sono particolarmente<br />
proprie. Il Vescovo è grato a monsignor<br />
Douglas per la vicinanza dimostrata e per la stretta<br />
collaborazione che quotidianamente gli offre in ogni<br />
settore pastorale e <strong>del</strong> servizio che presta con disinteresse<br />
e impiegando ogni sforzo per il bene <strong>del</strong> Vescovo<br />
e <strong>del</strong>la chiesa locale. In diocesi tale onorificenza è<br />
stata conferita a monsignor Silvio Sabbadini, monsignor<br />
Duilio Franciosi, monsignor Giuseppe Tassi,<br />
monsignor Luigi Benetti, tutti sacerdoti diocesani che<br />
hanno ricoperto il <strong>del</strong>icato ufficio di vicario generale e<br />
moderatore <strong>del</strong>la Curia diocesana.<br />
La normativa attuale circa i protonotari apostolici è<br />
stabilita da papa Paolo VI attraverso il Motu Proprio<br />
Pontificalia Insignia (21 giugno 1968) e il Motu<br />
Proprio Pontificalis Dominum (28 marzo 1968) nel<br />
quale vengono distinte solamente due categorie:<br />
protonotari apostolici di numero e protonotari apostolici<br />
soprannumerari (in precedenza si avevano i protonotari<br />
apostolici partecipanti, e non partecipanti o<br />
soprannumerari ad vitam, durante munere, ad instar,<br />
distinti in due classi, titolari o onorari).<br />
Sono protonotari apostolici di numero, o partecipanti,<br />
i sette prelati, nominati direttamente dal papa, che<br />
esercitano con fede pubblica la funzione di notaio<br />
<strong>del</strong>la Santa Sede e <strong>del</strong> Sommo Pontefice (notarii in<br />
Urbe) e che, costituiti in Collegio, sono capeggiati dal<br />
“decano”.<br />
Sono protonotari apostolici soprannumerari ad vitam<br />
i canonici prelati <strong>del</strong>le tre basiliche patriarcali di<br />
Roma e i nominati ad personam dal regnante pontefice.<br />
Protonotari apostolici soprannumerari durante<br />
munere risultano invece i canonici prelati <strong>del</strong>le chiese<br />
cattedrali di Concordia, Firenze, Gorizia, Padova,<br />
Palermo (metropolitana e cappella palatina), Treviso,<br />
Udine, Venezia, Reggio Calabria, collegiata di Santa<br />
Maria ad Martyres in Roma, <strong>del</strong>le chiese metropolitane<br />
di Bologna, Cagliari, Esztergom, Malta, Modena,<br />
<strong>del</strong> Capitolo vescovile <strong>del</strong>la Cattedrale di Bergamo, e<br />
l’arciprete pro tempore <strong>del</strong>la collegiata di Brisighella<br />
di Faenza, l’arciprete pro tempore <strong>del</strong> Capitolo <strong>del</strong>la<br />
Collegiata di Lodi, l’arciprete pro tempore <strong>del</strong>la parrocchia<br />
dei santi Stefano e Martino in Riolo Terme<br />
(Imola) e l’arcidiacono pro tempore <strong>del</strong> Cadore.<br />
L.L.<br />
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L’<br />
Ivonne Veratti<br />
intuizione <strong>del</strong>la Festa<br />
più pazza <strong>del</strong><br />
mondo fu lanciata<br />
una sera da Enzo<br />
Piccinini che passeggiando<br />
nella bella piazza di Carpi<br />
gremita di gente si chiese,<br />
insieme ad alcuni amici,<br />
come fare in modo che quelle<br />
persone conoscessero Gesù.<br />
Da quella provocazione sono<br />
trascorsi <strong>25</strong> anni e lo scopo<br />
<strong>del</strong>la festa è rimasto lo stesso:<br />
vivere il messaggio di<br />
Cristo, per essere testimoni<br />
<strong>del</strong> suo amore e <strong>del</strong>la<br />
positività <strong>del</strong>la vita.<br />
Ho conosciuto Enzo<br />
Piccinini, per poco, purtroppo,<br />
il mio ricordo è legato al<br />
fatto che dovunque fosse,<br />
non era mai solo ed io invidiavo<br />
coloro che potevano<br />
parlare con lui. Sapendo chi<br />
era, avrei voluto essere consigliata<br />
e sostenuta come è<br />
successo agli amici,<br />
Pierluigi Strippoli e Giuseppe<br />
Ranalli, che ci hanno<br />
parlato di lui durante La<br />
Festa più pazza <strong>del</strong> mondo.<br />
Chi era Enzo Piccinini? Un<br />
medico oncologo, uno di<br />
quei dottori che non dicono<br />
mai “Non c’è più nulla da<br />
fare”. Per lui c’era sempre<br />
una possibilità e una ragionevole<br />
speranza.<br />
Nell’ambito <strong>del</strong>la Festa è<br />
nato il Torneo di Calcetto<br />
saponato che all’inizio, durava<br />
tre giorni, quest’anno<br />
è durato una settimana e la<br />
fase finale si è svolta durante<br />
i quattro giorni <strong>del</strong>la<br />
Festa stessa.<br />
Noi studenti ci siamo resi<br />
disponibili per la realizzazione<br />
di questo torneo e siamo<br />
rimasti colpiti dal grande<br />
numero di ragazzi che<br />
hanno partecipato e da quelli<br />
che avrebbero voluto<br />
partecipare, anche se per<br />
motivi organizzativi, non è<br />
stato possibile.<br />
Oltre a sostenere l’iniziativa,<br />
noi Giessini, per primi,<br />
ci siamo sentiti provocati nel<br />
metterci in gioco continuamente<br />
e nel dire il nostro sì,<br />
sia come giocatori che come<br />
“raccattapalle”.<br />
Attraverso questa, che potrebbe<br />
sembrare un’iniziativa<br />
come tante altre, e che,<br />
a volte, è molto faticosa, ci<br />
stupiamo <strong>del</strong>la vera bellezza<br />
che Gesù ci fa incontrare<br />
dandoci la possibilità di es-<br />
Alla Festa più pazza <strong>del</strong> mondo il ricordo di Enzo Piccinini<br />
Amico e maestro di vita<br />
Pierluigi Strippoli, oggi<br />
docente di Biologia e Genetica<br />
presso l’Università<br />
di Bologna, lo ricorda bene<br />
perchè da Enzo fu sollecitato<br />
a dare una svolta decisiva<br />
alla sua vita chiedendogli<br />
di fare ricerca insieme<br />
a lui. Col loro impegno<br />
e i loro studi hanno scoperto<br />
un metodo diagnostico<br />
molto importante per la scoperta<br />
<strong>del</strong> tumore al colon.<br />
Con tutti i suoi collaboratori<br />
era in grande sintonia,<br />
perché, prima di tutto, erano<br />
amici con cui condividere<br />
la vita, il lavoro e gli<br />
ideali di fede.<br />
Sapeva capire e accogliere<br />
l’altro, stimolandolo a guardare<br />
al reale come un dono<br />
personale, a cui rispondere<br />
con la propria vita. Poiché<br />
Enzo non si arrendeva mai<br />
di fronte alle difficoltà, era<br />
riuscito anche a trovare fondi<br />
per continuare e migliorare<br />
il lavoro di ricerca.<br />
Alla sua morte gli amici si<br />
sono sentiti smarriti e con-<br />
sere testimoni anche per<br />
coloro che incontriamo.<br />
La cosa più sorprendente è<br />
comunque ciò che<br />
è accaduto tra di noi che ci<br />
conosciamo già da tempo;<br />
abbiamo scoperto, in questi<br />
giorni, come sia importante<br />
essere “compagnia”, cioè<br />
presenti e disponibili in<br />
questa proposta che ci è stata<br />
fatta. Il nostro rapporto si<br />
è rafforzato dandoci la con-<br />
fusi, ma è rimasto loro il<br />
messaggio positivo e l’esempio<br />
di un amico che ha vissuto<br />
fino in fondo il suo<br />
rapporto con il Mistero. Inoltre,<br />
il lavoro di Enzo, la sua<br />
vita e i fondi trovati sono<br />
stati una base fondamentale<br />
da cui ricominciare.<br />
Giuseppe Ranalli, oggi amministratore<br />
<strong>del</strong>egato di<br />
Tecnomatic, azienda leader<br />
nella progettazione e costruzione<br />
di macchine automatiche,<br />
invece ha parlato dei<br />
suoi scontri con Enzo, <strong>del</strong>le<br />
risse universitarie, <strong>del</strong>le difficoltà<br />
economiche, ma anche<br />
<strong>del</strong>la fiducia e <strong>del</strong> sostegno<br />
che gli dava, stimolandolo<br />
sempre a cercare il<br />
positivo in se stesso e in ciò<br />
che voleva fare.<br />
Da Enzo è stato aiutato a<br />
ragionare sul suo desiderio<br />
di lavorare per una impresa<br />
che stava fallendo, lo ha<br />
invitato a chiedersi il perché<br />
di questo desiderio e ad<br />
avere fiducia nelle proprie<br />
possibilità.<br />
Gioventù<br />
studentesca<br />
e il torneo<br />
di calcetto<br />
saponato<br />
Si sperimenta<br />
l’essere<br />
“compagnia”<br />
sapevolezza che non siamo<br />
e non saremo mai soli. Inoltre<br />
vorremmo davvero ringraziare<br />
Alessandro e gli<br />
altri adulti che ci seguono e<br />
ci educano con tanta attenzione.<br />
Siamo certi che queste opportunità<br />
di crescita ce le<br />
dona Gesù ma si attuano<br />
anche attraverso il loro sì.<br />
I ragazzi di Gioventù<br />
Studentesca <strong>del</strong>la Bassa<br />
Era importante che capisse<br />
ciò che gli era stato dato e il<br />
perché di questo dono, per<br />
poi, decidere nella libertà<br />
più totale, cosa farne..<br />
Ora Ranalli dirige un’azienda<br />
all’avanguardia, ha ottenuto<br />
grossi risultati a livello<br />
industriale in Italia e all’estero.<br />
Ha investito tanto<br />
sullo sviluppo <strong>del</strong>l’azienda<br />
e sulla ricerca, senza dimenticare<br />
l’umano che oggi tende<br />
ad essere triturato, rispetto<br />
agli utili. E’attraverso<br />
il suo lavoro e la sua azienda<br />
che ha la possibilità di<br />
partecipare alla realtà di<br />
salvezza e stare di fronte al<br />
Mistero.<br />
Enzo gli ha insegnato che il<br />
gusto <strong>del</strong> vivere manca a<br />
chi non mette il cuore in<br />
quello che fa e riconosce<br />
che tutto ciò che ha ricevuto<br />
è un dono, un dono da<br />
condividere e da trasmettere<br />
come una preziosa eredità,<br />
lasciatagli da un amico,<br />
testimone di una grande fede.<br />
“Adesso tocca a me”<br />
esordisce don Ivo Silingardi<br />
dopo che una lunga e appassionante<br />
introduzione al<br />
suo intervento ha fatto rivivere<br />
al pubblico i fatti di<br />
Limidi e Soliera, il rastrellamento<br />
e le minacce<br />
nazifasciste di strage <strong>del</strong>l’autunno-inverno<br />
1944, la<br />
liberazione dei seicento rastrellati<br />
per intervento <strong>del</strong>l’allora<br />
vescovo di Carpi<br />
monsignor Dalla Zuanna,<br />
definito dal nostro ospite<br />
“un superuomo, in senso<br />
buono”.<br />
Un’introduzione che voleva<br />
non solo essere l’avvincente<br />
racconto di vite vissute<br />
sul filo <strong>del</strong> rasoio, ma<br />
anche esemplificare una<br />
Resistenza di cui si è sempre<br />
parlato poco, preferendo<br />
raccontare quella armata,<br />
e, all’interno di questa,<br />
soprattutto quella partitica<br />
o rivoluzionaria.<br />
Chi, infatti, la metteva in<br />
pratica - vescovi e i sacerdoti<br />
<strong>del</strong> Modenese, don Ivo<br />
compreso - si sentiva, al<br />
pari di altri, combattente per<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
15<br />
Nel dicembre 2002, dopo la morte di Enzo Piccinini gli<br />
amici hanno costituito una Fondazione per dare continuità<br />
a quegli ideali educativi, scientifici e religiosi che<br />
hanno caratterizzato tutta la sua vita.<br />
L’attività <strong>del</strong>la Fondazione è incentrata principalmente<br />
su tre settori: far conoscere la vita e le opere di Enzo;<br />
lavorare sull’educazione e la formazione dei giovani;<br />
sostenere e sviluppare attività di ricerca medico- scientifica.<br />
Info: www.fondazionepiccinini.org<br />
Don Ivo Silingardi, testimone <strong>del</strong>la Resistenza<br />
Il desiderio <strong>del</strong>la libertà<br />
la libertà. La loro Resistenza<br />
era di stampo evangelico<br />
e più che nell’offendere il<br />
nemico consisteva nell’opporsi<br />
alla sua violenza omicida<br />
col sottrargli le vittime,<br />
dando rifugio ai coscritti<br />
e mandandoli in montagna,<br />
ospitando ebrei, tedeschi<br />
disertori, inglesi fuggiti<br />
dalla prigionia.<br />
Questa Resistenza si affiancò<br />
all’altra, quella armata,<br />
che non fu solo comunista e<br />
rivoluzionaria ma ebbe tante<br />
anime e in verità tanti<br />
stili di comportamento quante<br />
le anime che la generavano.<br />
Ma don Ivo non entra in<br />
questi distinguo. Il giudizio<br />
da lui espresso sulla lotta di<br />
Liberazione è complessivo,<br />
chiaro, non semplicistico.<br />
La Resistenza - raccontata<br />
in tanti modi, soprattutto con<br />
una visuale partitica - è<br />
stata anche l’opera<br />
pacificatrice, di donare una<br />
compagnia caldamente umana<br />
a tutti i bisognosi, compiuta<br />
dalla Chiesa nei suoi<br />
vescovi e sacerdoti di allo-<br />
ra.<br />
“Essa - dice il sacerdote<br />
carpigiano - è stata un fatto<br />
popolare, nell’insieme buona<br />
e positiva, anche se come<br />
tutte le cose umane è stata<br />
segnata da eventi negativi.<br />
Adesso si esagera nel ricordare<br />
il negativo”. Don Ivo,<br />
invece, racconta di aver avuto<br />
esempi di sacrificio importantissimi<br />
da tanti che<br />
non avevano le sue idee.<br />
Ricorda in particolare quelli<br />
che furono poi sindaci a<br />
Carpi e a Modena nel dopoguerra,<br />
i quali sotto il Fascismo<br />
erano rimasti al<br />
confino per anni, sebbene<br />
per tornare a casa subito<br />
sarebbe bastata la semplice<br />
domanda di grazia.<br />
“La Resistenza – conclude<br />
- era animata dal desiderio<br />
<strong>del</strong>la libertà, non però nel<br />
senso <strong>del</strong> fare quello che<br />
pare e piace, ma nel senso<br />
che noi siamo liberi di fare<br />
ciò che è bene e che la coscienza<br />
e, per me, la fede<br />
suggeriscono come vero e<br />
buono”.<br />
Davide Cattini
16<br />
N<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Stefano Facchini*<br />
ei mesi scorsi i Comuni<br />
possessori di<br />
quote Aimag hanno<br />
deciso di vendere a privati<br />
una parte consistente (<strong>25</strong>%)<br />
di quelle possedute. Alcuni<br />
cittadini e un comitato<br />
hanno promosso la raccolta<br />
di firme per un referendum<br />
contro questa vendita<br />
di quote, ottenendo di<br />
celebrarlo il prossimo mese<br />
di settembre. I Comuni sostengono<br />
che non si tratta<br />
di vera e propria<br />
“privatizzazione” perché<br />
rimarrebbero proprietari<br />
<strong>del</strong>la maggioranza di<br />
Aimag e che non cercano<br />
un privato qualsiasi ma un<br />
“partner industriale” per<br />
gestire meglio alcuni servizi<br />
e spuntare prezzi migliori<br />
per l’acquisto <strong>del</strong> gas<br />
mentre per quanto riguarda<br />
i prezzi <strong>del</strong>l’acqua non<br />
li decide né il Comune, né<br />
i privati, ma una agenzia<br />
territoriale autonoma (ma<br />
di nomina pubblica). I sostenitori<br />
<strong>del</strong> referendum<br />
invece sono convinti che<br />
la vendita di un’alta percentuale<br />
<strong>del</strong>le quote - che<br />
segue la cessione <strong>del</strong> 10%<br />
<strong>del</strong>l’azienda fatta a suo tempo<br />
alle due Fondazioni Cassa<br />
di risparmio di Carpi e<br />
Mirandola - prelude ad una<br />
sostanziale privatizzazione,<br />
con conseguenti<br />
futuri aumenti <strong>del</strong>le tariffe<br />
a carico dei cittadini. Il<br />
“privato” per sua natura,<br />
ha l’obiettivo di fare utili,<br />
non di fornire servizi indispensabili<br />
alla popolazione<br />
ad un prezzo equo!<br />
Alcune considerazioni:<br />
- Aimag sembra una<br />
azienda sana che produce<br />
utili, che finiscono ogni<br />
anno nelle casse dei co-<br />
muni proprietari (o <strong>del</strong>le<br />
Fondazioni, che li<br />
ridistribuiscono sul medesimo<br />
territorio). Perché<br />
venderne una parte rinunciando<br />
così ad importanti<br />
risorse future? Una risposta<br />
che ho sentito dice:<br />
servono tanti soldi per sistemare<br />
ed ammodernare<br />
una rete idrica bucata ed<br />
obsoleta. Ma se il problema<br />
è un finanziamento,<br />
perché non lo si va a chiedere<br />
direttamente là dove<br />
ci sono i soldi? Non serve<br />
un intermediario per presentarsi<br />
in banca: il fatto<br />
di essere enti pubblici, per<br />
di più azionisti di una azienda<br />
sana e compartecipata<br />
da due fondazioni ex-bancarie<br />
dovrebbe già essere<br />
una garanzia sufficiente per<br />
ottenere prestiti, di natura<br />
sia pubblica che privata.<br />
- Alcuni sostengono<br />
che il partner industriale<br />
serve perché in Aimag non<br />
ci sono tutte le competenze<br />
necessarie per la gestione<br />
efficace ed efficiente<br />
dei servizi. Pare difficile<br />
da sostenere tale ipotesi,<br />
dal momento che Aimag<br />
si occupa, da sempre, di<br />
acqua, gas e rifiuti ed è<br />
unanimemente considerata<br />
una sana e buona azienda<br />
da tutti i punti di vista.<br />
Se serve una “consulenza<br />
straordinaria” per opere<br />
straordinarie, si cercherà<br />
sul mercato il miglior consulente,<br />
non si vende un<br />
quarto di un patrimonio<br />
per comprare una consulenza!<br />
- Un’altra ipotesi possibile,<br />
ma non dichiarata<br />
esplicitamente, è quella che<br />
ORDINE DEL GIORNO<br />
DEL SINDACATO NAZIONALE<br />
PENSIONATI CISL<br />
Il Comitato esecutivo <strong>del</strong> sindacato pensionati Cisl si è<br />
riunito per discutere il documento di riforma <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo<br />
contrattuale e <strong>del</strong>le regole di democrazia e di rappresentanza,<br />
che integra la proposta unitaria <strong>del</strong> novembre<br />
scorso per valorizzare il lavoro e far crescere il Paese.<br />
In questo modo si completa il quadro <strong>del</strong>le rivendicazioni<br />
sindacali che pongono al centro lo sviluppo, la difesa e<br />
la crescita <strong>del</strong> lavoro, la tutela <strong>del</strong> potere d’acquisto<br />
<strong>del</strong>le pensioni e dei salari, le politiche sociali, le regole<br />
<strong>del</strong>la contrattazione e <strong>del</strong>la rappresentanza. A proposito<br />
di quest’ultima il sindacato chiede che siano resi<br />
espliciti il ruolo e la rappresentanza dei sindacati dei<br />
pensionati negli Enti previdenziali, partecipando direttamente<br />
al voto assieme ai lavoratori. Ribadisce l’impegno<br />
e la volontà di partecipare attivamente al confronto<br />
con il Governo sulle politiche previdenziali,<br />
sociali ed economiche per migliorare le condizioni di<br />
reddito e di sicurezza sociale dei pensionati. Pertanto,<br />
richiede che sia ripresa immediatamente la trattativa,<br />
come previsto dal Decreto Ministeriale <strong>del</strong> 10 dicembre<br />
scorso, per concordare gli ulteriori aumenti <strong>del</strong>le pensioni<br />
rispetto a quelli dovuti all’inflazione <strong>del</strong>l’1,6%,<br />
CULTURA E SOCIETA' CULTURA E SOCIETA' A settembre i cittadini di Carpi saranno chiamati a pronunciarsi<br />
sul referendum contro la privatizzazione di Aimag<br />
Privati: parliamone!<br />
riguarda la necessità, da<br />
parte dei comuni, di somme<br />
ingenti oggi, in tempi<br />
brevi e senza costi<br />
(bancari).Se tale necessità<br />
riguarda il finanziamento<br />
di un’opera straordinaria<br />
ed urgente per il territorio,<br />
i comuni dovrebbero indicare<br />
con chiarezza di quale<br />
opera si tratta: la piscina,<br />
la nuova sede comunale,<br />
il nuovo ospedale… Non<br />
credo sia saggio vendere<br />
quello che è forse l’ultimo<br />
dei “gioielli di famiglia”<br />
per finanziare il normale<br />
piano di investimenti. Se<br />
invece la somma serve per<br />
pagare una parte dei debiti<br />
che hanno i comuni, questo<br />
va dichiarato e significa<br />
che chi ha amministrato<br />
negli anni passati lo ha<br />
fatto accumulando un debito<br />
che non è più “sostenibile”<br />
con gli strumenti<br />
ordinari. La vendita di una<br />
grande parte di Aimag può<br />
essere lo strumento straordinario<br />
individuato: occorre<br />
valutare bene se è<br />
uno strumento efficace per<br />
raggiungere l’obiettivo e<br />
tenere presente che si rinuncia<br />
ad entrate future: i<br />
comuni che hanno speso<br />
troppo in passato, dovranno<br />
poi spendere meno in<br />
futuro!<br />
- Un’altra motivazione<br />
è quella <strong>del</strong>la “massa<br />
critica”: un po’ tutte le<br />
municipalizzate si sono<br />
unite, si sono privatizzate<br />
(Aimag però non sarà<br />
privatizzata…) sono diventate<br />
in alcuni casi grandi<br />
aziende multinazionali, per<br />
poter gestire acqua, gas,<br />
rifiuti, perché i costi e i<br />
Stefano Facchini<br />
prezzi di tali servizi sono<br />
troppo elevati... In questo<br />
caso occorre fare chiarezza:<br />
se ciò che necessita è<br />
la “massa critica” non serve<br />
la vendita di un quarto<br />
<strong>del</strong>l’azienda ai privati, rimanendo<br />
una azienda di<br />
dimensioni identiche a<br />
quelle di prima; è necessario<br />
comprare altre aziende<br />
più piccole, fondersi con<br />
altre aziende di dimensioni<br />
simili o trovare un compratore<br />
a cui vendere l’intera<br />
azienda: in questo caso<br />
non è difficile trovare acquirenti,<br />
colossi internazionali<br />
come Eni o Enel o<br />
colossi più vicini come<br />
Hera non vedono l’ora di<br />
espandersi.<br />
- L’ultima motivazione<br />
riguarda il prezzo <strong>del</strong><br />
gas da acquistare. Qui credo<br />
occorra confrontare<br />
innanzitutto i prezzi di acquisto<br />
di Aimag e degli<br />
altri competitori negli ul-<br />
Rubrica a cura <strong>del</strong>la Federazione<br />
Nazionale Pensionati CISL<br />
Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322<br />
Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21<strong>25</strong>9<br />
Modena - Numero verde gratuito 800 031333<br />
quando ormai ha invece raggiunto il 3,6%. Si ribadiscono<br />
le nostre priorità: apertura immediata <strong>del</strong>la trattativa con<br />
il Governo; estensione graduale <strong>del</strong>la quattordicesima<br />
mensilità in continuità con l’accordo <strong>del</strong> luglio 2007 e in<br />
un quadro temporale definito; modifica <strong>del</strong> meccanismo<br />
di adeguamento automatico <strong>del</strong>le pensioni secondo un<br />
tasso di inflazione tendenzialmente reale ed un “paniere”<br />
impostato sui reali bisogni dei pensionati per adeguare il<br />
potere d’acquisto al costo <strong>del</strong>la vita; incremento <strong>del</strong>le<br />
detrazioni fiscali sui redditi da pensione e unificazione<br />
timi anni, nei quali si è<br />
assistito alla decuplicazione<br />
<strong>del</strong> prezzo <strong>del</strong> petrolio,<br />
cui il prezzo <strong>del</strong> gas<br />
è ancora strettamente legato.<br />
Se i prezzi spuntati<br />
da Aimag in anni di crescita<br />
esponenziale dei prezzi<br />
non sono molto diversi<br />
da quelli ottenuti dalle altre<br />
aziende più grandi,<br />
questo risulta essere un<br />
argomento “spuntato”. In<br />
ogni caso credo siano a<br />
disposizione altri strumenti<br />
quali accordi, alleanze,<br />
consorzi tra soggetti che,<br />
pur rimanendo distinti, si<br />
alleano per acquistare insieme<br />
maggiori quantitativi<br />
di gas a prezzi inferiori.<br />
Ora veniamo al privato:<br />
per quali motivi dovrebbe<br />
essere interessato a comprare?<br />
Perchè entrare in<br />
una società che rimane a<br />
maggioranza pubblica,<br />
dove i prezzi sono decisi<br />
da altri e le decisioni più<br />
importanti devono rimanere<br />
pubbliche? Perché<br />
investire molti soldi in una<br />
società che rimane e rimarrà<br />
(?) pubblica e che<br />
deve garantire un servizio<br />
pubblico a prezzi equi? I<br />
motivi appaiono gli stessi<br />
che valgono oggi per i comuni:<br />
gli utili da distribuire!<br />
Le buone ragioni che<br />
spingono un privato a comprare<br />
quote di Aimag appaiono<br />
quindi le stesse che<br />
dovrebbero consigliare i<br />
comuni a non venderle!<br />
Qui si tratta di decidere:<br />
globale o locale? Francesco<br />
Gesualdi all’inaugurazione<br />
<strong>del</strong> Mercato contadino<br />
ci ha sostanzialmente<br />
detto che non occorre<br />
essere “no-global” incalliti<br />
per capire che più una<br />
serie di risorse e di scelte<br />
sono vicine al territorio<br />
dove si producono e consumano,<br />
meglio è per quel<br />
territorio. Forse è vero<br />
anche per le banche, sicuramente<br />
lo è per l’acqua!<br />
C’è ancora tempo per parlare<br />
e confrontarsi, per rispondere<br />
alle legittime domande<br />
dei cittadini e fornire<br />
argomenti e dati precisi.<br />
Il referendum credo<br />
potrebbe ancora essere<br />
evitato (nel caso i comuni<br />
si convincano <strong>del</strong>la opportunità<br />
di non vendere). Se<br />
si dovesse celebrare, l’importante<br />
è che i cittadini<br />
vengano messi a conoscenza<br />
di tutti gli elementi utili<br />
ad esprimere una scelta.<br />
Questo è un compito che<br />
non spetta solo al comitato<br />
referendario, ma anche<br />
e soprattutto agli stessi comuni<br />
e ad Aimag.<br />
<strong>del</strong>la area fiscale non tassata già nel prossimo Documento<br />
di Programmazione Economica; eliminazione<br />
<strong>del</strong> divieto di cumulo <strong>del</strong> reddito da pensione con quello<br />
da lavoro.<br />
Il Comitato esecutivo richiama, inoltre, la proposta<br />
sindacale di legge di iniziativa popolare sulla non<br />
autosufficienza ritenendo prioritari: l’approvazione <strong>del</strong>la<br />
legge contenente le linee- guida <strong>del</strong> disegno di legge<br />
sottoscritto da oltre mezzo milione di cittadini italiani,<br />
l’impegno di spesa nella prossima legge finanziaria per<br />
costituire il fondo e assicurare un sistema di servizi con<br />
interventi universalistici, il rilancio <strong>del</strong>le vertenze territoriali<br />
(contrattazione di II livello) sulle politiche fiscali,<br />
tariffarie, sociali, sanitarie e per qualificare la spesa<br />
pubblica locale.<br />
“QUATTORDICESIMA”:<br />
PRIME VERIFICHE<br />
* Direttore Caritas<br />
Diocesana Carpi<br />
L’Inps ha liquidato circa 3.<strong>06</strong>6.000 pensioni nel mese di<br />
ottobre 2007 per un importo di 980 milioni di euro. Altri<br />
400.000 pensionati hanno ricevuto la richiesta di dichiarare<br />
i loro redditi, in vista <strong>del</strong>la possibilità di ottenere<br />
la somma aggiuntiva. Non è ancora noto il numero<br />
di coloro che hanno risposto positivamente e che hanno<br />
diritto alla quattordicesima a partire dal 2007.
CASA FAMIGLIA<br />
“VENITE ALLA FESTA”<br />
La casa famiglia è un famiglia<br />
che dal 1994 ha deciso<br />
di aprire le proprie porte a<br />
chiunque abbia bisogno. È<br />
una struttura adibita all’accoglienza<br />
di minori e ragazze<br />
madri. Attualmente<br />
la Casa Famiglia ospita 4<br />
minori. I ragazzi in servizio<br />
civile partecipano alla vita<br />
di casa occupandosi degli<br />
accompagnamenti dei minori<br />
alle attività al di fuori<br />
<strong>del</strong>la sede, <strong>del</strong>l’<br />
affiancamento durante i<br />
compiti scolastici, <strong>del</strong>l’organizzazione<br />
di momenti<br />
ricreativi e sportivi e parteciperanno<br />
inoltre al soggiorno<br />
estivo insieme ad ospiti<br />
ed operatori <strong>del</strong>la comunità<br />
ORATORIO S. MARIA<br />
MAGGIORE<br />
DI MIRANDOLA<br />
Il centro giovanile parrocchiale<br />
è rivolto in particolare<br />
a ragazzi in età<br />
preadolescenziale e<br />
adolescenziale (12 – 18 anni<br />
circa), appartenenti alle diverse<br />
fasce sociali <strong>del</strong> territorio.<br />
Gli obiettivi sono:<br />
favorire il dialogo e l’ascolto<br />
all’interno dei luoghi di<br />
aggregazione, porre attenzione<br />
alla dimensione affettiva<br />
importante per il<br />
percorso di crescita, favorire<br />
l’interazione tra ragazzi<br />
e ragazze di etnie e culture<br />
diverse, proporre iniziative<br />
di aggregazione e divertimento<br />
suscitando relazioni<br />
costruttive all’interno <strong>del</strong>le<br />
compagnie. Il giovane in<br />
Servizio Civile affiancherà<br />
i ragazzi nello svolgimento<br />
dei compiti, terrà i contatti<br />
con gli insegnanti <strong>del</strong>la scuola,<br />
proporrà e organizzerà<br />
attività ludiche, sportive e<br />
laboratoriali, gite e uscite e<br />
feste (Natale, carnevale,<br />
Sabato sera,…), promuoverà<br />
iniziative di animazione<br />
musicale e teatrale, parteciperà<br />
a campi estivi fuori<br />
sede, sosterrà i minori in<br />
difficoltà con progetti educativi<br />
personali, per periodi<br />
ed obiettivi definiti.<br />
ASSOCIAZIONE<br />
“PORTA APERTA” –<br />
CENTRO D’ASCOLTO<br />
La principale finalità <strong>del</strong><br />
Centro di ascolto e di accoglienza<br />
Porta Aperta è la<br />
promozione di tutti coloro<br />
che, nelle diverse condizioni,<br />
si rivolgono al centro:<br />
sostiene ed accompagna le<br />
persone in difficoltà morale<br />
e materiale attraverso<br />
l’ascolto, la ricerca lavoro,<br />
gli interventi in generi alimentari,<br />
l’orientamento e la<br />
tutela dei diritti, l’accompagnamento<br />
alle persone in<br />
difficoltà, l’organizzazione<br />
UOMO<br />
DONNA<br />
BAMBINO<br />
IL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO<br />
CON LA CARITAS DI CARPI<br />
La Caritas Diocesana di Carpi anche quest’anno <strong>2008</strong>-2009 offre ai giovani<br />
la possibilità di spendere un anno <strong>del</strong>la propria vita impegnato al fianco<br />
di chi si trova nel bisogno, inserito in servizi di utilità sociale.<br />
PER CHI? Per tutti i giovani di nazionalità italiana dai 18 ai 28 anni.<br />
QUANTE ORE? 30 ore alla settimana suddivise in 5 o 6 giorni lavorativi<br />
QUALE RETRIBUZIONE? 433,80 mensili, con copertura assicurativa e previdenziale<br />
DOVE? La Caritas di Carpi offre la possibilità <strong>del</strong> Servizio Civile nelle sedi<br />
descritte in questa pagina<br />
di momenti di incontro e<br />
integrazione per stranieri.<br />
Il giovane in servizio civile<br />
gestirà l’accoglienza e il<br />
monitoraggio degli utenti,<br />
l’inserimento dei loro dati,<br />
parteciperà agli incontri<br />
d’équipe degli operatori, accompagnerà<br />
ed affiancherà<br />
le persone che usufruiscono<br />
<strong>del</strong>le borse – lavoro. Organizzerà<br />
inoltre incontri, laboratori,<br />
e iniziative di<br />
sensibilizzazione <strong>del</strong> territorio<br />
per promuovere la solidarietà<br />
e l’integrazione<br />
sociale.<br />
ASSOCIAZIONE<br />
“PORTA APERTA” –<br />
PROGETTO<br />
“RECUPERANDIA”<br />
ll progetto “Recuperandia”<br />
nasce per promuovere un<br />
nuovo stile di vita maggiormente<br />
consapevole <strong>del</strong>la li-<br />
mitatezza <strong>del</strong>le risorse e <strong>del</strong><br />
degrado degli ambienti, evitando<br />
gli sprechi. L’idea di<br />
base è distogliere dal normale<br />
ciclo dei rifiuti una<br />
vasta quantità di oggetti,<br />
ritenuti inutili, donare loro<br />
nuova vita mettendoli a disposizione<br />
sia <strong>del</strong>le persone<br />
in condizione di disagio<br />
economico sia di chiunque<br />
voglia avere uno sguardo<br />
attento all’ambiente. È sta-<br />
A B B I G L I A M E N T O<br />
to aperto a questo scopo un<br />
Centro di raccolta -riparazione-<br />
vendita di oggetti e<br />
materiali usati, che ospita<br />
occasioni formative dedicate<br />
a bambini e ragazzi di<br />
scuole, parrocchie e Associazioni.<br />
Il ragazzo in Servizio<br />
Civile si occuperà <strong>del</strong>la<br />
accoglienza degli utenti,<br />
<strong>del</strong>l’accompagnamento <strong>del</strong>le<br />
persone che usufruiscono<br />
<strong>del</strong>le borse – lavoro, parte-<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
17<br />
ciperà alle équipe e affiancherà<br />
gli operatori<br />
nell’ideazione e nella gestione<br />
<strong>del</strong>le proposte<br />
formative.<br />
“AGAPE DI MAMMA<br />
NINA ONLUS”<br />
E’ una Casa di Accoglienza<br />
per mamme in difficoltà. Si<br />
pone in continuità rispetto<br />
allo spirito di Mamma Nina<br />
e si caratterizza come luogo<br />
sicuro in cui sperimentare,<br />
attraverso un’atmosfera<br />
familiare, quelle sicurezze<br />
che favoriscono il percorso<br />
di crescita personale, il<br />
raggiungimento <strong>del</strong>l’autonomia,<br />
l’assunzione di responsabilità.<br />
In Agape la<br />
mamma ha un’occasione per<br />
rileggere la propria situazione<br />
di vita e affrontare le<br />
difficoltà incontrate. Il ragazzo<br />
in Servizio Civile<br />
affiancherà le ospiti e i bambini<br />
nelle attività di vita<br />
quotidiana <strong>del</strong> centro ,<br />
socializzerà con gli ospiti<br />
nei momenti dove non sono<br />
presenti attività strutturate,<br />
accompagnerà gli utenti<br />
nelle attività fuori dalla sede<br />
ed aiuterà i bambini nello<br />
svolgimento dei compiti.<br />
COOPERATIVA<br />
SOCIALE<br />
“IL MANTELLO”<br />
È un centro per l’inserimento<br />
lavorativo di adulti<br />
svantaggiati o in condizione<br />
di disagio sociale. Gestisce<br />
il Centro di Prima Accoglienza<br />
per immigrati <strong>del</strong><br />
Comune, struttura in cui trovano<br />
ospitalità temporanea<br />
immigrati singoli o famiglie;<br />
si occupa, inoltre, di<br />
un servizio di mediazione<br />
sociale ed organizza eventi<br />
sul territorio soprattutto a<br />
carattere multietnico, per la<br />
diffusione di una cultura che<br />
superi il pregiudizio e si<br />
orienti sempre più all’integrazione.<br />
A questo scopo<br />
collabora con alcune associazioni<br />
di stranieri presenti<br />
sul territorio. Il ragazzo<br />
in Servizio Civile si occuperà<br />
di mediazione sociale<br />
attraverso le visite famigliari<br />
nelle case popolari, accompagnerà<br />
i bambini ospiti <strong>del</strong><br />
Centro di Prima Accoglienza<br />
nei compiti pomeridiani,<br />
parteciperà all’ideazione e<br />
alla realizzazione di eventi<br />
di socializzazione e di promozione<br />
all’interculturalità,<br />
accompagnerà gli utenti<br />
nell’orientamento e nell’uso<br />
dei servizi <strong>del</strong> territorio.<br />
AFFRETTATI,<br />
IL BANDO SCADE<br />
IL 7 LUGLIO!<br />
Info<br />
Benedetta Rovatti<br />
340 8285946<br />
curiacaritas@tiscali.it<br />
UOMO<br />
DONNA<br />
BAMBINO<br />
Strada Statale Modena-Carpi <strong>29</strong>0 - Appalto di Soliera - Modena - Tel. 059/5690308<br />
Orari: dal martedì al venerdì dalle 9.45 alle 12.45 e dalle 15.30 alle 19.45 • sabato dalle 9.30 alle 20 orario continuato • lunedì dalle 15.30 alle 19.45
18<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Verso il 500° anniversario <strong>del</strong>l’esposizione al culto<br />
<strong>del</strong>l’immagine in Cattedrale<br />
L’Assunta torna nelle case<br />
L’occasione <strong>del</strong>la tradizionale<br />
festività <strong>del</strong>l’Assunzione<br />
di Maria e la<br />
ricorrenza <strong>del</strong> 500° anniversario<br />
<strong>del</strong>la fondazione<br />
<strong>del</strong>la Cattedrale,<br />
oltre all’esposizione al<br />
culto, dal 1516, <strong>del</strong>la<br />
statua lignea <strong>del</strong>la titolare<br />
commissionata da<br />
Alberto III Pio ed eseguita<br />
a Parigi dal<br />
carpigiano Gasparo<br />
Cibelli, è occasione per<br />
la diocesi di Carpi di<br />
sensibilizzare i fe<strong>del</strong>i<br />
verso questa particolare<br />
devozione, che perdura<br />
ininterrottamente<br />
da cinque secoli. A tali<br />
presupposti si aggiunge<br />
la Peregrinatio Mariae,<br />
che è già iniziata a maggio<br />
nell’8ª zona pastorale e che<br />
proseguirà anno dopo anno<br />
fino al 2015 nelle varie zone<br />
<strong>del</strong>la diocesi.<br />
Un tempo la diffusione immediata<br />
di questa immagine<br />
sacra era procurata da<br />
riproduzioni sia a stampa<br />
che in formelle di ceramica<br />
fe<strong>del</strong>i al mo<strong>del</strong>lo originale<br />
che venivano affisse a scopo<br />
propiziatorio all’esterno<br />
<strong>del</strong>le case ed in numerosi<br />
Organizzata dall’Unitalsi, la Peregrinatio Mariae<br />
farà tappa nella chiesa di San Nicolò<br />
La Madonna di Lourdes a Carpi<br />
Dall’11 febbraio 2007, con l’incoronazione<br />
<strong>del</strong>l’immagine <strong>del</strong>la<br />
Madonna di Lourdes da parte di<br />
papa Benedetto XVI nella basilica<br />
di San Pietro, ha avuto inizio la<br />
Peregrinatio Mariae organizzata<br />
dall’Unitalsi nazionale. Il “viaggio”<br />
<strong>del</strong>la Madonna si protrarrà<br />
fino al settembre <strong>2008</strong> quando<br />
l’immagine sarà collocata nella<br />
“Salus Infirmorum”, la struttura<br />
di accoglienza <strong>del</strong>l’Unitalsi a<br />
Lourdes. La presenza <strong>del</strong>l’immagine<br />
nella chiesa di San Nicolò a<br />
Carpi dall’8 al 10 luglio sarà un<br />
momento fecondo di meditazione<br />
e di preghiera e un’occasione per<br />
prepararsi al pellegrinaggio giubilare<br />
diocesano a Lourdes che si<br />
svolgerà dal 28 luglio al 2 agosto<br />
prossimi.<br />
pilastri votivi nelle campagne<br />
a segnare, con l’immagine,<br />
i percorsi viari e la<br />
stessa devozione.<br />
La Curia vescovile, in collaborazione<br />
con l’Ufficio<br />
Diocesano Beni Culturali,<br />
ha creduto di riprendere e<br />
aggiornare tale manifestazione<br />
cultuale facendo riprodurre<br />
la targa in ceramica<br />
che ripropone il mo<strong>del</strong>lo<br />
settecentesco <strong>del</strong>la Madonna<br />
Assunta <strong>del</strong> Duomo.<br />
28 LUGLIO - 2 AGOSTO <strong>2008</strong> pullman<br />
28 LUGLIO - 1 AGOSTO <strong>2008</strong> aereo<br />
GIUBILEO<br />
A LOURDES<br />
Luogo di consolazione e misericordia<br />
PELLEGRINAGGIO DIOCESANO<br />
“Lourdes è quella fonte dove la coscienza ritorna pulita”<br />
(Giovanni Paolo II)<br />
Ultimi posti disponibili<br />
VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA 1958-<strong>2008</strong>: 150° anniversario <strong>del</strong>le apparizioni a Lourdes<br />
Peregrinatio Mariae a Carpi<br />
Martedì 8 luglio<br />
• Ore 20.30 arrivo a Carpi davanti alla chiesa di San<br />
Francesco. Segue processione in via San Francesco,<br />
corso Alberto Pio, via Berengario, chiesa di San Nicolò<br />
• Ore 21.15 Santa Messa solenne presieduta dal Vescovo<br />
La statua <strong>del</strong>la Madonna sosterà in San Nicolò fino al<br />
pomeriggio <strong>del</strong> 10 luglio.<br />
Mercoledì 9 luglio<br />
• Ore 8.30 Santa Messa <strong>del</strong>la Beata Vergine Maria di<br />
Lourdes<br />
• Ore 10.30 Santa Messa <strong>del</strong>la Beata Vergine Maria di<br />
Lourdes<br />
• Ore 17.45 Santo Rosario meditato<br />
• Ore 18.30 Santa Messa <strong>del</strong>la Beata Vergine Maria di<br />
Lourdes<br />
• Ore 20.30 Ora di adorazione<br />
Si tratta di una<br />
formella, eseguita con<br />
sistema artigianale<br />
manuale, che riproduce<br />
con fe<strong>del</strong>tà il prototipo,<br />
è eseguita a<br />
stampo in terracotta<br />
ingobbiata e dipinta<br />
sotto vetrina nei colori<br />
tradizionali, come<br />
si produceva nel passato.<br />
La targa è disponibile<br />
in due versioni con<br />
valenze cromatiche diverse<br />
con l’intento di<br />
divulgare sempre più<br />
l’immagine <strong>del</strong>la Vergine<br />
Assunta e di<br />
esporla in ogni casa<br />
dove può essere venerata<br />
ma pure apprezzata<br />
come opera d’arte recente<br />
che rivive quella <strong>del</strong><br />
passato.<br />
Chi fosse interessato a procurarsi<br />
un esemplare di queste<br />
targhe può rivolgersi in<br />
Curia vescovile. Comunque<br />
le targhe saranno pubblicamente<br />
disponibili a Carpi il<br />
15 agosto in occasione <strong>del</strong>la<br />
solenne processione <strong>del</strong>la<br />
Madonna Assunta.<br />
a cura <strong>del</strong>l’Ufficio<br />
diocesano Beni Culturali<br />
UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI<br />
Maria, Stella <strong>del</strong> mare e Porta <strong>del</strong> Cielo<br />
La devozione mariana negli inni e nelle immagini<br />
“La vita umana è un cammino. Verso quale meta? Come ne troviamo la strada? La<br />
vita è come un viaggio sul mare <strong>del</strong>la storia, spesso oscuro ed in burrasca, un<br />
viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano la rotta. Le vere stelle <strong>del</strong>la<br />
nostra vita sono le persone che hanno saputo vivere rettamente. Esse sono luci di<br />
speranza.” (Spe Salvi, 49)<br />
La più splendida tra tutte queste luci, quella che ha precorso il Sole, è Maria, Stella<br />
<strong>del</strong> Mare, che la Chiesa da più di mille anni saluta proprio con questo titolo nell’<br />
inno Ave Maris Stella.<br />
Fino a qualche decennio fa, esso era ben noto ai<br />
Cristiani, ma oggi chi lo conosce più? Eppure, tra<br />
gli innumerevoli canti e poesie alla Madonna,<br />
Benedetto XVI, alla fine <strong>del</strong>la sua enciclica, cita<br />
proprio questo inno dei primi secoli, evidentemente<br />
per la sua straordinaria profondità e bellezza.<br />
Ecco la prima strofa:<br />
Ave maris stella, Ave, stella <strong>del</strong> mare,<br />
Dei Mater alma, alma Madre di Dio,<br />
atque semper virgo, e sempre vergine,<br />
felix coeli porta. porta felice <strong>del</strong> Cielo.<br />
A Carpi non sono pochi quelli che si fermano in preghiera davanti all’immagine<br />
<strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong>la Porta che si trova in Cattedrale sul piccolo altare a destra, ma<br />
quanti sanno che questo titolo non le deriva tanto dall’essere stata trasportata qui<br />
dalla porta occidentale <strong>del</strong>la città, quanto dall’essere Lei per tutti i Cristiani la<br />
Porta felice <strong>del</strong> Cielo?<br />
Anche le bellissime melodie composte su queste parole sono cadute nell’oblio,<br />
nessuno sembra ricordarle più. Citando questo inno stupendo, di insondabile<br />
densità teologica e di mirabile intensità poetica, il Papa sembra riproporlo alla<br />
nostra attenzione, come se desiderasse farci ritrovare un tesoro perduto, ce lo<br />
indicasse, e c’invitasse a riprendercelo. Non vogliamo disattendere un invito tanto<br />
premuroso e discreto!<br />
R.Z.<br />
24-27 settembre<br />
San Giovanni<br />
Rotondo<br />
In occasione <strong>del</strong>l’ostensione <strong>del</strong><br />
corpo di San Pio da Pietrelcina<br />
l’Ufficio diocesano promuove un<br />
pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo<br />
dal 24 al 27 settembre <strong>2008</strong>.<br />
Il pellegrinaggio prevede anche la<br />
visita a Trani, Barletta e Alberobello.<br />
Accompagna don Rino Malagoli.<br />
Iscrizioni entro il 30 luglio.<br />
Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) – Tel. 059-65<strong>25</strong>52 - uff.pellegrinaggi@tiscali.it<br />
Giovedì 10 luglio<br />
• Ore 8.30 Santa Messa di Santa Bernadette Soubirous<br />
• Ore 10.30 Santa Messa di Santa Bernadette Soubirous<br />
• Ore 15.15 Via Crucis di Bernadette<br />
• Ore 16 Celebrazione di congedo dall’immagine <strong>del</strong>la<br />
Madonna e partenza per Reggio Emilia<br />
Durante la permanenza <strong>del</strong>la statua sarà sempre disponibile<br />
un sacerdote per le confessioni.<br />
Per ulteriori informazioni o per eventuali esigenze di<br />
trasporto dei malati rivolgersi a:<br />
Unitalsi – Sottosezione di Carpi, via San Bernardino da<br />
Siena, 14 – tel. e fax 059 640590.
VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA A Mirandola corso di formazione per i catechisti<br />
<strong>del</strong>le zone pastorali 6, 7 e 8<br />
Per essere sale <strong>del</strong>la terra<br />
In<br />
questo mese di giugno<br />
la parrocchia di<br />
Mirandola, congiuntamente<br />
con le zone pastorali<br />
6ª, 7ª e 8ª <strong>del</strong>la diocesi,<br />
ha organizzato quattro serate<br />
per la formazione permanente<br />
dei catechisti<br />
<strong>del</strong>l’iniziazione cristiana<br />
dei bambini. Filo conduttore<br />
è stata la centralità <strong>del</strong>la<br />
Parola ossia come conoscere<br />
Dio e Gesù dalla Scrittura<br />
e comunicare il Vangelo<br />
ai bambini e ai ragazzi.<br />
Nel primo momento d’incontro<br />
don Alberto<br />
Bigarelli ci ha proposto una<br />
riflessione su “Io (catechista)<br />
e la Bibbia: una Grazia<br />
a caro prezzo”, sollecitandoci<br />
a “dimorare” nella Parola<br />
di Dio. Secondo la Dei<br />
Verbum la Parola è la regola<br />
stabile e immutabile per<br />
la vita umana. Il termine<br />
stesso “catechesi” deriva da<br />
cateco che significa il diffondere<br />
e riecheggiare <strong>del</strong>la<br />
Parola. Don Alberto ci<br />
ha sollecitati a rimettere<br />
Gesù al centro <strong>del</strong>la nostra<br />
vita e <strong>del</strong>la nostra missione<br />
di catechisti, rimanendo<br />
fe<strong>del</strong>i al testo biblico.<br />
Nel secondo incontro don<br />
Valentino Bulgarelli ci ha<br />
illustrato la modalità e la<br />
gradualità con cui i vari sussidi<br />
catechistici propongono<br />
la Parola alle varie fasce<br />
d’età dei bambini, mettendoci<br />
in guardia sul fatto che<br />
l’ignoranza <strong>del</strong>la Scrittura<br />
è ignoranza di Gesù. Quindi<br />
qualunque cristiano e a<br />
maggior ragione i catechisti<br />
devono conservare un<br />
contatto continuo con la<br />
Parola. Ma questa non è il<br />
fine: è solo uno strumento<br />
perché ognuno di noi integri<br />
pienamente la fede nella<br />
propria vita, utilizzando<br />
Gesù come mo<strong>del</strong>lo. Ci ha<br />
spiegato che non si deve<br />
mettere in mano a un bambino<br />
di sette-otto anni un<br />
brano <strong>del</strong>la Parola, ma che<br />
esiste una gradualità e modalità<br />
di avvicinamento al<br />
Vangelo propria di ogni età.<br />
La consegna <strong>del</strong> Vangelo<br />
dovrebbe avvenire solo con<br />
l’ultimo Sacramento.<br />
Nel terzo incontro don<br />
Umberto Cocconi ci ha<br />
descritto con numerosi<br />
esempi i modi per “Iniziare<br />
i bambini alla Parola di<br />
Zona 6<br />
Tempo di verifica:<br />
quattro settori<br />
su cui puntare<br />
Festa dei Cresimandi <strong>2008</strong><br />
Formazione dei catechisti, attività giovanili, liturgia e<br />
pastorale familiare sono i quattro ambiti su cui la 6ª zona<br />
ha puntato fin dalla sua costituzione e su cui si è svolta<br />
l’ultima e recente verifica da parte <strong>del</strong> Consiglio Zonale.<br />
Il corso di formazione per i catechisti <strong>del</strong>l’iniziazione<br />
cristiana che si è tenuto nelle ultime settimane è stato<br />
preceduto nel corso <strong>del</strong>l’anno da alcuni incontri zonali<br />
sul tema dei sacramenti, che hanno visto la partecipazione<br />
di un buon numero di catechisti. Il progetto senza<br />
dubbio più impegnativo riguarderà tuttavia la parrocchia<br />
di Mirandola che nel prossimo anno pastorale<br />
partirà con la sperimentazione che prevede prima il<br />
conferimento <strong>del</strong>la Cresima e poi quello <strong>del</strong>l’Eucaristia.<br />
Nell’ambito giovanile sta maturando il desiderio di stare<br />
insieme e la zona inizia ad essere riconosciuta. Se la<br />
presenza giovanile alla Veglia di Pentecoste è stata<br />
scarsa, buono è stato il successo riscosso da iniziative<br />
come la Palma d’Oro o gli incontri dedicati alla Lectio<br />
Divina. Su quest’ultima si sta pensando di creare una<br />
sinergia tra le attività di zona e la diocesi al fine di<br />
costruire un progetto condiviso. Significativi anche gli<br />
incontri interparrocchiali (Mirandola, Mortizzuolo e<br />
Cividale) che hanno coinvolto i ragazzi e i giovanissimi.<br />
Aperto a nuove idee è anche il settore <strong>del</strong>la liturgia su cui<br />
c’è ancora un ampio margine di iniziativa. Infatti, si sono<br />
finora registrati risultati alterni: se gli incontri per i<br />
lettori sono stati partecipati, la festa interzonale dei<br />
chierichetti si è rivelata piuttosto <strong>del</strong>udente rispetto alle<br />
aspettative.<br />
Infine, la pastorale familiare ha lanciato quest’anno la<br />
novità dei Pato, un progetto che fa capo alla canonica di<br />
San Martino Carano e si propone di dare continuità agli<br />
incontri per i fidanzati, quelli per il battesimo e post<br />
battesimo dei bambini. Oltre a Mirandola, anche le altre<br />
parrocchie si sono impegnate a nominare almeno una<br />
coppia di sposi come referente per la pastorale familiare<br />
zonale. Si sta infatti pensando a un incontro a settembre<br />
per organizzare le attività specifiche di questo importante<br />
settore. V.P.<br />
Dio”. La Bibbia è un libro<br />
che si legge ma che, paradossalmente,<br />
è anche il libro<br />
che “ci legge” ed interroga<br />
ognuno di noi. La Parola,<br />
pur nella fe<strong>del</strong>tà <strong>del</strong><br />
testo, deve essere raccontata,<br />
adeguandola alle capacità<br />
e all’interesse dei nostri<br />
ascoltatori. I bambini<br />
devono esserne incuriositi.<br />
Su questo principio ha puntato<br />
molto anche l’ultimo<br />
relatore, il professor Marco<br />
Tibaldi, che ha ribadito<br />
la necessità di raccontare la<br />
Bibbia ai bambini sotto forma<br />
di una storia che ne stimoli<br />
la fantasia, e che permetta<br />
loro di agganciare il<br />
testo evangelico alla loro<br />
esperienza, diventandone<br />
una parte protagonista. Per<br />
far questo, per raccontare<br />
in maniera corretta la Parola<br />
ai bambini, è necessario<br />
che la storia sia prima di<br />
tutto significativa per me<br />
catechista; è necessario un<br />
pre-testo che serva da aggancio;<br />
è indispensabile far<br />
immedesimare nel racconto<br />
il bambino che ascolta.<br />
Ogni schema preconcetto<br />
salta e deve essere rimosso.<br />
Il catechista deve riuscire a<br />
comunicare con parole e<br />
modalità adeguate la propria<br />
fede e il proprio entusiasmo<br />
perché la fede cristiana<br />
è gioia.<br />
Gli incontri sono stati molto<br />
interessanti e istruttivi e<br />
hanno messo in luce la necessità<br />
<strong>del</strong> catechista di recuperare<br />
un rapporto quotidiano<br />
con la Parola di Dio:<br />
nella fe<strong>del</strong>tà al Vangelo<br />
passa il nostro essere pienamente<br />
cristiani e validi<br />
catechisti. Ma non ci si improvvisa<br />
catechisti: la necessaria<br />
buona volontà non<br />
è sufficiente ad essere validi<br />
educatori e comunicatori<br />
<strong>del</strong> Vangelo. Non possiamo<br />
nasconderci che la formazione<br />
dei catechisti e più<br />
in generale di tutti gli operatori<br />
ed educatori cristiani<br />
si conferma una “questione”<br />
su cui interrogarci e<br />
lavorare. Se non possiamo<br />
garantire l’autenticità e la<br />
qualità <strong>del</strong>la nostra fede,<br />
basata sulla Parola di Gesù,<br />
ben difficilmente potremo<br />
essere sale <strong>del</strong>la terra.<br />
G.P.<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Alla Sagra di Limidi sarà presentato<br />
lo spettacolo realizzato dai bambini<br />
<strong>del</strong>la parrocchia<br />
19<br />
Un musical sulla vita di Gesù<br />
Già qualcuno sapeva <strong>del</strong>la<br />
cosa, con alcuni infatti ne<br />
avevo già parlato, con altri<br />
ci ho lavorato addirittura<br />
gomito a gomito alla realizzazione<br />
di questo progetto,<br />
per altri invece sarà il classico<br />
fulmine a cielo sereno,<br />
ma arrivati a questo punto<br />
mi sembra giusto che tutti<br />
quanti sappiamo cosa effettivamente<br />
bolle in pentola<br />
nella parrocchia di Limidi,<br />
ed è per questo che abbiamo<br />
voluto dare in pasto alla stampa<br />
questa nostra succulenta<br />
news.<br />
Ma di cosa stiamo parlando?<br />
La vita di Gesù è affascinante<br />
non solo per noi che crediamo<br />
in Lui, ma anche per<br />
parecchi scettici che hanno<br />
voluto rappresentarla con<br />
film, musical o canzoni, e il<br />
più <strong>del</strong>le volte con ottimi<br />
risultati.<br />
Noi che scettici non lo siamo,<br />
anzi, abbiamo voluto dire<br />
la nostra allestendo uno spettacolo,<br />
un musical, dove si<br />
parlasse di Lui, <strong>del</strong>la sua vita,<br />
dalla nascita alla resurrezione.<br />
Allestire uno spettacolo,<br />
come credo sappiano tutti,<br />
richiede tempo ed energie,<br />
quando però hai <strong>del</strong>le solide<br />
basi su cui partire come quando<br />
porti spettacoli pensati<br />
da altri, il lavoro è perlomeno<br />
minore.<br />
Noi abbiamo voluto andare<br />
oltre, portando una cosa tutta<br />
nostra, con balletti e canzoni<br />
allestiti e composti dai<br />
nostri parrocchiani, da noi.<br />
Ma aggiungendo sfida a sfida<br />
volevamo che a rappresentare<br />
il tutto fossero esclusivamente<br />
dei bambini, i no-<br />
stri bambini. A noi adulti<br />
spettava il compito di prepararli<br />
è vero, ma era a loro che<br />
si chiedeva di fare lo sforzo<br />
di fare gli attori.<br />
Contenti? No, affatto!<br />
Volevamo che a questo progetto<br />
collaborassero tutte le<br />
associazioni <strong>del</strong>la parrocchia<br />
e non solo una, e quindi si<br />
vedranno ragazzi <strong>del</strong>l’Acr,<br />
lupetti e anche bimbi <strong>del</strong><br />
catechismo sul palco insieme,<br />
a recitare, a ballare e a<br />
cantare fianco a fianco.<br />
La sfida lanciata è totale e,<br />
con tutte le difficoltà che<br />
essa comporta e comporterà,<br />
non siamo ancora pronti<br />
per rappresentare tutti e 24 i<br />
pezzi musicali. Tuttavia, in<br />
occasione <strong>del</strong>la Sagra desideriamo<br />
ugualmente dare un<br />
assaggio di quello che finora<br />
siamo riusciti a preparare,<br />
e cioè 8 pezzi, i primi 7 e la<br />
canzone finale.<br />
Il titolo? “Shhhh! Si comincia<br />
a pregare…preview”. Per<br />
il seguito…ci risentiremo fra<br />
circa un anno.<br />
Fabrizio Fornasari, don Rino<br />
Malagoli, Ac, Agesci e Anspi<br />
– Parrocchia di Limidi
20<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
CURIA VESCOVILE<br />
Curia Vescovile,<br />
Corso Fanti, 13 Carpi<br />
Tel 059 686048<br />
CARITAS DIOCESANA CARPI<br />
Ha il compito di realizzare<br />
l’attuazione <strong>del</strong> precetto<br />
evangelico <strong>del</strong>la carità nella<br />
comunità diocesana e<br />
nelle parrocchie.<br />
Sede Legale: Corso Fanti, 13 – Carpi.<br />
Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi,<br />
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E-mail: segreteria@caritascarpi.it.<br />
Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle<br />
9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.<br />
UFFICIO MISSIONARIO<br />
Tiene i contatti con tutti i<br />
missionari <strong>del</strong>la Diocesi nei<br />
diversi Paesi <strong>del</strong> mondo e<br />
coinvolge la comunità su<br />
progetti in loro sostegno.<br />
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12,30 e il martedì dalle 15 alle 18.<br />
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UFFICIO PELLEGRINAGGI<br />
Organizza e coordina i pellegrinaggi<br />
diocesani; consulenza<br />
alle parrocchie nell’organizzazione<br />
di viaggi;<br />
possibilità per privati di<br />
prenotare pellegrinaggi e<br />
viaggi autonomi; consultabili<br />
numerose pubblicazioni.<br />
Aperto dal lunedì al<br />
venerdì dalle 9 alle 12,30.<br />
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E-mail: uff.pellegrinaggi@tiscali.it<br />
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relazionali <strong>del</strong>la vita di coppia,<br />
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<strong>del</strong> segreto professionale.<br />
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E-mail: info@consultoriodiocesano.it<br />
Si riceve su appuntamento oppure<br />
attraverso il sito nel servizio mail-help.<br />
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Tre sezioni – Biblioteca,<br />
Archivi storici ed<br />
Emeroteca e Multimediale<br />
– rivolte in modo particolare<br />
a catechisti, animatori<br />
dei gruppi associativi, studenti,<br />
insegnanti.<br />
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venerdì dalle 16 alle 19 - mercoledì e<br />
sabato dalle 9 alle 12<br />
Parrocchia<br />
di San Bernardino Realino<br />
Sagra <strong>del</strong> Patrono<br />
Martedì 1 luglio<br />
• Ore 21 Lectio Divina sul brano<br />
1Pt 5,1-11;<br />
Giovedì 2 luglio<br />
• Ore 21 Santa Messa di Guarigione<br />
Venerdì 4 luglio<br />
• Ore 19 Celebrazione eucaristica<br />
nella memoria <strong>del</strong> Patrono presieduta<br />
dal vicario generale<br />
monsignor Douglas Regattieri.<br />
• Alle 20.15 Cena comunitaria a<br />
base di gnocco fritto, piadine,<br />
etc.<br />
Apostolato<br />
<strong>del</strong>la Preghiera<br />
Intenzioni<br />
per il mese di luglio<br />
Ogni primo giovedì <strong>del</strong> mese, dopo la<br />
Messa <strong>del</strong>le ore 10 nella chiesa <strong>del</strong><br />
Cristo, meditazione guidata.<br />
Generale: Perché cresca il numero di<br />
coloro che, come volontari, prestano<br />
servizio alla comunità cristiana con<br />
generosa e pronta disponibilità.<br />
Missionaria: Perché la Giornata Mondiale<br />
<strong>del</strong>la Gioventù che si tiene a<br />
Sidney, in Australia, accenda nei giovani<br />
il fuoco <strong>del</strong>l’amore divino e li<br />
renda seminatori di speranza per una<br />
nuova umanità.<br />
Dei Vescovi: Perché gli uomini e le<br />
donne impegnati in politica, forma<br />
alta <strong>del</strong>la carità, ricerchino sempre<br />
nelle loro scelte il bene comune, siano<br />
attenti alle persone più deboli e<br />
offrano un efficace sostegno alla famiglia.<br />
In montagna tutto è altare, la cornice<br />
ideale per un matrimonio.<br />
Gli sposi: Lorenzo Caffagni, dipendente<br />
<strong>del</strong>la Cantina Sociale di Carpi e<br />
Filippa Cagol, stilista. Una bella storia<br />
d’amore che dura da tanto tempo e<br />
che il matrimonio, il 21 giugno nella<br />
splendida abbazia di Novacella, ha<br />
reso per sempre.<br />
Carpigiano lo sposo, di Bressanone la<br />
sposa, circondati dal tenero affetto dei<br />
genitori, felici almeno quanto loro, dei<br />
famigliari e degli amici, Lorenzo e<br />
AGENDA AGENDA Centro Missionario Diocesano<br />
Chiusura estiva<br />
Il Centro Missionario Diocesano rimarrà<br />
chiuso per ferie dal 30 Giugno al 12 Luglio.<br />
Ritrovarsi<br />
Il cuore, muto di canti,<br />
navigava la stagione <strong>del</strong>l’abbandono<br />
e i semi dei pochi ricordi<br />
germogliavano fiori<br />
poveri di profumi e colori.<br />
L’ultima preghiera,<br />
prigioniera sopra i rovi <strong>del</strong>lo sconforto<br />
stillava rosse lacrime di pentimento.<br />
Ombre e luttuosi silenzi<br />
Abitavano il giardino dei sogni.<br />
Poi, una voce, respiro di flauto,<br />
con leggere parole di consolazione<br />
illuminò lo spazio <strong>del</strong>l’utopia,<br />
di passione si riempie il cuore<br />
e il ritrovato entusiasmo esplose<br />
a benedire la festa <strong>del</strong>la vita.<br />
Antonio Zappador<br />
10 giugno <strong>2008</strong><br />
Come diceva mia madre, in quel poco<br />
di tempo che l’ho goduta: “Oggi è il<br />
tuo giorno…e che Iddio te ne dia tanti”.<br />
E lei, che questo giorno me l’aveva<br />
donato, rideva compiaciuta. Sì. Consapevole<br />
di tanto valore, dico: “Oggi<br />
è il mio giorno”.<br />
Lorenzo Caffagni e Filippa Cagol sposi<br />
Fiducia nel futuro<br />
Filippa si sono uniti in matrimonio<br />
nella certezza di dare vita a una nuova<br />
famiglia solida, nata nell’amore,<br />
con amore.<br />
Agli sposi, all’emozionato padre <strong>del</strong>lo<br />
sposo Alberto Caffagni, funzionario<br />
<strong>del</strong>la Cantina Sociale di Carpi,<br />
a tutta la Cantina che ha vissuto con<br />
trepidazione il matrimonio di Lorenzo<br />
e Filippa, le felicitazioni da parte<br />
di Notizie.<br />
A.B.<br />
PORTA APERTA<br />
I servizi offerti sono: ascolto,<br />
ricerca lavoro, interventi<br />
in generi alimentari, orientamento<br />
e tutela dei diritti,<br />
accompagnamento a persone<br />
e famiglie in difficoltà,<br />
distribuzione indumenti e<br />
mobilio usati, organizzazione<br />
di momenti d’incontro e<br />
integrazione per stranieri.<br />
CARPI - Via Peruzzi, 38<br />
Tel. 059 689370 - Fax 059 6550219.<br />
Sito internet: www.portaapertacarpi.it,<br />
E-mail: segreteria@portaapertacarpi.it.<br />
Orari di apertura al pubblico: lunedì,<br />
martedì, giovedì e venerdì dalle 9,30 alle<br />
11,30 e dalle 16,30 alle 18,30.<br />
MIRANDOLA - Via S. Faustino 130<br />
Tel e Fax 0535 24183.<br />
E-mail: portaperta.mirandola@libero.it.<br />
Orari di apertura al pubblico: martedì,<br />
giovedì e venerdì dalle 10 alle 11,30.<br />
RECUPERANDIA<br />
Nuova vita alle cose - per<br />
uno stile di vita più equo e<br />
sostenibile.<br />
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Tel 059 6432<strong>25</strong> – fax 059 63<strong>29</strong>186.<br />
E-mail: recuperandia@portaapertacarpi.it.<br />
Orario di apertura: martedì e giovedì dalle 9 alle<br />
12 e dalle 16,30 alle 19; sabato dalle 9 alle 13.<br />
UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI<br />
Coordinamento e promozione<br />
dei mezzi di comunicazione.<br />
È disponibile per tutte<br />
le parrocchie e realtà ecclesiali<br />
un servizio di Ufficio<br />
stampa. Aperto dal lunedì al<br />
venerdì dalle 9 alle 12,30.<br />
Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687<strong>06</strong>8, fax<br />
059 630238. E-mail:<br />
ufficiostampa@carpi.chiesacattolica.it.<br />
Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi<br />
Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo)<br />
Tel. 059/687<strong>06</strong>8 – Fax 059/630238<br />
Redazione:<br />
redazione@notiziecarpi.it<br />
Amministrazione:<br />
amministrazione@notiziecarpi.it<br />
Pubblicità:<br />
info@notiziecarpi.it<br />
Direttore Responsabile: Luigi Lamma - Coordinamento<br />
di Redazione: Annalisa Bonaretti – Coordinamento<br />
Area Ecclesiale: Benedetta Bellocchio<br />
e Virginia Panzani – Redazione: Laura Michelini<br />
(Mirandola – Concordia), Daniele Franda, Saverio<br />
Catellani, Corrado Corradi - Fotografia: Paolo<br />
Santini, Roberto Rossi - Art Director: Claudio<br />
Varetto.<br />
Editore: Notizie soc. coop.<br />
GRAFICA E IMPAGINAZIONE:<br />
Compuservice sas - 059/684472<br />
Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)<br />
ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)<br />
ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i)<br />
BENEMERITO 100,00 (i.i)<br />
Registrazione <strong>del</strong> Tribunale di Modena n. 841 <strong>del</strong> 22.11.86 - C.C.P.<br />
n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale <strong>del</strong>la Diocesi di Carpi<br />
- Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - Autorizzazione<br />
Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU <strong>del</strong> 13.2.90. Notizie fruisce<br />
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Ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs n. 196 <strong>del</strong> 30/<strong>06</strong>/1993 si comunica che i dati dei<br />
destinatari <strong>del</strong> giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'atto<br />
<strong>del</strong>la sottoscrizione <strong>del</strong>l'abbonamento, o diversamente acquisite da<br />
enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informatico<br />
idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno<br />
utilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltre<br />
che per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, anche<br />
per le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,<br />
l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi<br />
normativi e di legge.<br />
ASSOCIATO ALL'USPI<br />
UNIONE STAMPA<br />
PERIODICA ITALIANA<br />
E ALLA FISC<br />
FEDERAZIONE ITALIANA<br />
SETTIMANALI CATTOLICI
ORARIO SS. MESSE<br />
Zona Pastorale 1<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori<br />
di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò<br />
• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale<br />
Festive<br />
• 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:<br />
Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi<br />
• 9,30: Cattedrale, S. Nicolò • 10,00: casa protetta<br />
Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •<br />
10,30 Cimitero, S. Francesco • 10,45: Cattedrale •<br />
11,00: S. Nicolò • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò<br />
• 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospedale<br />
Zona Pastorale 2<br />
Prima messa festiva<br />
• 19,00: Quartirolo, S. Croce, Corpus Domini<br />
Festive<br />
• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •<br />
9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •<br />
11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,<br />
Panzano<br />
Zona Pastorale 3<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,30: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., Limidi<br />
Festive<br />
• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia<br />
• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •<br />
11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.<br />
Zona Pastorale 4<br />
Prima messa festiva<br />
• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Marino<br />
Ponticelli, Fossoli • 21,00: Budrione<br />
Festive<br />
• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno<br />
• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,<br />
S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •<br />
17,00: Fossoli (prima domenica <strong>del</strong> mese) • 18,30: S.<br />
Giuseppe A.<br />
Zona Pastorale 5<br />
Prima messa festiva<br />
• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.<br />
• 20,30: Rovereto<br />
Festive<br />
• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,<br />
Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,<br />
S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena<br />
Zona Pastorale 6<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,00: Mirandola Casa di Riposo • 17,30: Mirandola S.<br />
Francesco • 18,00: Cividale • 18,30: Mortizzuolo •<br />
19,00: Mirandola Duomo • 20,00: S. Giacomo Roncole<br />
Festive<br />
• 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Francesco<br />
• 8,30: Cividale • 9,30: Mortizzuolo, S. Giacomo<br />
Roncole • 9,45: S. Giustina • 10,30: Mirandola Duomo,<br />
Cividale, S. Martino Carano • 11,15: Mirandola S.<br />
Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole •<br />
12,00: Mirandola Duomo • 17,00: Mirandola S. Francesco<br />
• 19,00: Mirandola Duomo<br />
Zona Pastorale 7<br />
Prima messa festiva<br />
• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •<br />
20,30: Vallalta<br />
Festive<br />
• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta, S.<br />
Caterina • 9,30: Fossa, S. Possidonio • 10,00: Concordia<br />
• 10,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15:<br />
Fossa • 11,30: S. Possidonio, Concordia<br />
Zona Pastorale 8<br />
Prima messa festiva<br />
• 17,00: San Martino Spino<br />
Festive<br />
• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.<br />
Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio LUNEDI’ 23<br />
In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.<br />
Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.<br />
Frequenza per la diocesi FM 90,2<br />
AGENDA AGENDA Il Signore mi ha liberato da ogni paura<br />
Domenica <strong>29</strong> giugno<br />
LETTURE: At 12,1-11; Sal 33; 2 Tm 4,6-8.17-18; Mt 16,13-19<br />
SOLENNITA’ DEI SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI<br />
ANNO A – I SETT. SALTERIO<br />
AGENDA <strong>del</strong> VESCOVO<br />
Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
La Tv <strong>del</strong>l’incontro<br />
Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna<br />
21<br />
Dal Vangelo secondo Matteo<br />
In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai<br />
suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio <strong>del</strong>l’uomo?».<br />
Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».<br />
Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio <strong>del</strong> Dio vivente».<br />
E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il<br />
Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte<br />
degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi <strong>del</strong> regno dei cieli, e tutto ciò che legherai<br />
sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».<br />
Mercoledì 2 luglio – San Bernardino Realino, patrono<br />
secondario di Carpi e <strong>del</strong>la diocesi<br />
Diventa patrono di una città mentre era ancora in vita.<br />
Lecce, estate 1616: il padre gesuita Bernardino Realino<br />
sta morendo, 42 anni dopo esservi arrivato. I reggitori <strong>del</strong><br />
Municipio lo vanno allora a visitare in forma ufficiale. E<br />
gli fanno richiesta di voler essere il protettore <strong>del</strong>la città.<br />
Lui, che tanto aveva fatto <strong>del</strong> bene a Lecce, acconsente.<br />
Nato nel 1530 in una famiglia illustre di Carpi, fu<br />
mandato all’Accademia modenese, dove a 26 anni si<br />
laureò in diritto civile e canonico. Ricoprì varie cariche in<br />
alcuni centri <strong>del</strong>la Valpadana e a Napoli. A un certo<br />
punto, però, la sua carriera s’interruppe. Chiamato dal<br />
Signore alla vita religiosa, Bernardino entrò infatti nella<br />
provincia napoletana <strong>del</strong>la Compagnia di Gesù. Nel<br />
1567 fu ordinato sacerdote e fu per alcuni anni maestro<br />
dei novizi gesuiti. Sette anni dopo, a Lecce, creò un<br />
collegio al quale si dedicò fino alla morte. Papa Pio XII lo<br />
ha proclamato santo nel 1947.<br />
Giovedì 3 luglio – San Tommaso Apostolo<br />
Si fa torto a Tommaso ricordando solo il suo<br />
celebre momento di incredulità. Lui è ben<br />
altro che un seguace tiepido. Ma credere<br />
non gli è facile. Dice le sue difficoltà, si<br />
mostra com’è, ci somiglia, ci aiuta. Dopo la<br />
morte <strong>del</strong> Signore, sentendo parlare di risurrezione,<br />
esige di toccare con mano.<br />
Quando però, otto giorni dopo, Gesù viene<br />
e lo invita a controllare esclamerà: «Mio<br />
Signore e mio Dio!», come nessuno finora<br />
aveva mai fatto. A metà <strong>del</strong> VI secolo, un<br />
mercante egiziano scrive di aver trovato<br />
nell’India meridionale gruppi inaspettati di<br />
cristiani e di aver saputo che il Vangelo fu<br />
portato ai loro avi proprio da Tommaso.<br />
· da lunedì 23 a sabato 28 a Marola agli Esercizi spirituali<br />
dei Vescovi <strong>del</strong>la Regione Emilia – Romagna<br />
Il quotidiano<br />
dei cattolici<br />
DA DOMENICA <strong>29</strong> GIUGNO AL 19 LUGLIO<br />
Cure marine per consolidare la salute <strong>del</strong> corpo e <strong>del</strong>lo<br />
spirito
22<br />
S<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
Daniele Franda<br />
abato 14 giugno il successo<br />
<strong>del</strong> primo Mercato<br />
Contadino<br />
carpigiano. Discreto<br />
afflusso di consumatori, collaudata<br />
la scelta <strong>del</strong>la location:<br />
il Foro Boario garantisce facile<br />
accessibilità e ampia disponibilità<br />
di parcheggio,<br />
senza contare che questo spazio<br />
permetterà di organizzare<br />
eventi collaterali. Forse<br />
chi carpigiano non è (basta<br />
essere di Mirandola o di<br />
Pavullo, dove i mercati sono<br />
partiti quasi due mesi fa) fatica<br />
a capire tanto clamore,<br />
tanta attesa, tante preoccupazioni.<br />
Ma, inutile nasconderlo,<br />
Carpi deve masticare<br />
bene le novità prima di digerirle.<br />
Nessuna sterile polemica,<br />
l’importante è che l’iniziativa<br />
sia partita e che tutto<br />
stia andando nel verso giusto.<br />
E poi, dopo che il Consiglio<br />
Comunale ha approvato<br />
all’unanimità il disciplinare<br />
per lo svolgimento <strong>del</strong>l’attività<br />
non ci si può davvero<br />
lamentare. “Sono estremamente<br />
soddisfatto <strong>del</strong> risultato<br />
<strong>del</strong> 14 giugno – dice<br />
Roberto Zanoli, referente<br />
<strong>del</strong>l’associazione Venite alla<br />
Festa, una <strong>del</strong>le sette che<br />
hanno promosso “Una vita<br />
con stile”, tre incontri di cui<br />
il primo è stato proprio l’inaugurazione<br />
<strong>del</strong> mercato contadino<br />
–, era l’esito sperato<br />
da tutti dopo mesi di lavoro.<br />
Le associazioni di<br />
volontariato hanno avuto un<br />
ruolo fondamentale in questo:<br />
abbiamo sollecitato le<br />
autorità e le associazioni di<br />
categoria facendole sedere<br />
allo stesso tavolo affinché<br />
trovassero un accordo. Grazie<br />
alla partecipazione e al<br />
lavoro <strong>del</strong> vice sindaco Alberto<br />
Allegretti, in rappresentanza<strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
Comunale, e all’impegno<br />
<strong>del</strong>le associazioni degli agricoltori,<br />
il progetto ha preso il<br />
via, superando qualche normalissima<br />
difficoltà”. Dunque<br />
avremo anche noi il nostro<br />
farmer’s market, con tutte<br />
le regole che quel nome determina.<br />
I prodotti venduti<br />
dagli agricoltori dovranno<br />
essere rigorosamente locali<br />
e di stagione (“Ciò vuol dire<br />
– commenta Zanoli – che<br />
quando la campagna ha poco<br />
da offrire il mercato contadino<br />
verrà rimandato: è proprio<br />
questo lo spirito che bisogna<br />
inculcare”), e dovrà<br />
essere data la priorità alla<br />
vendita dei prodotti derivanti<br />
da agricoltura biologica.<br />
Questi sono i principi che,<br />
secondo le associazioni di<br />
volontariato che si sono spese<br />
nella promozione <strong>del</strong>l’iniziativa,<br />
dovranno essere alla<br />
base <strong>del</strong> regolamento. Naturalmente<br />
qualcuno dovrà vigilare:<br />
è proprio questo il nodo<br />
da sciogliere per poter finalmente<br />
organizzare date e scadenze<br />
fisse <strong>del</strong> mercato contadino<br />
carpigiano. “Dovrà<br />
essere individuato un ente riconosciuto<br />
dal Comune, in<br />
possesso di determinati requisiti,<br />
che prenda in gestione<br />
il servizio. Verosimilmente<br />
saranno le associazioni di<br />
categoria ad assumersi la re-<br />
APPUNTAMENTI<br />
GASTRONOMIA<br />
Domenica <strong>29</strong> giugno<br />
Quarantoli – Campo Sportivo<br />
Domenica <strong>29</strong> giugno, presso il campo sportivo di Quarantoli, si<br />
terrà la decima Festa <strong>del</strong> Pesce di Mare a Tavola. Un’occasione<br />
per gustare squisiti piatti <strong>del</strong>la tradizione gastronomica mediterranea:<br />
per info e prenotazioni 0535/35552 cell. 333/12<strong>29</strong>080.<br />
MOSTRE<br />
Fino a giovedì 31 luglio<br />
Carpi – Banca Centro Emilia, via Roosevelt 76<br />
Giacomo Rossi fino al 31 luglio espone le sue opere presso la<br />
Banca Centro Emilia di via Roosevelt 76. L’iniziativa fa parte<br />
<strong>del</strong>la rassegna “Arte che si muove”, curata dall’artista, critico ed<br />
operatore culturale Franco Bulfarini e che vedrà vari artisti<br />
esporre le proprie opere per due mesi ciascuno. Ingresso libero e<br />
gratuito.<br />
MANIFESTAZIONI<br />
Dal 12 giugno al 13 settembre<br />
Novi, Rovereto e Sant’Antonio – Sedi varie<br />
Un calendario fittissimo all’insegna <strong>del</strong>la musica, <strong>del</strong>lo sport e<br />
<strong>del</strong> divertimento. E’ questa l’estate che attende Novi, Rovereto e<br />
Sant’Antonio, tanti eventi che si protrarranno fino a settembre. I<br />
prossimi appuntamenti sono: venerdì 27 giugno alle ore 21,<br />
presso il Cortile Arci Anziani di Rovereto, serata danzante con<br />
l’Orchestra Luciano Maselli; da sabato 28 giugno a domenica 6<br />
luglio, al Centro sportivo “I Campetti” di Novi, Torneo Nazionale<br />
di Tennis.<br />
CULTURA E SPETTACOLI CULTURA E SPETTACOLI Il mercato contadino ha debuttato sabato 14 giugno sotto i migliori auspici.<br />
Per le associazioni di volontariato il lancio <strong>del</strong> “farmer’s market” non è che l’inizio<br />
di una serie di incontri mirati a migliorare gli stili di vita <strong>del</strong>la cittadinanza<br />
Una vita con stile<br />
sponsabilità di tale ruolo, una<br />
o tutte e tre (Coldiretti, Confederazione<br />
Italiana Agricoltori<br />
e Confagricoltura Modena)<br />
è da stabilire”.<br />
“Per noi <strong>del</strong> volontariato –<br />
ribadisce Roberto Zanoli – il<br />
mercato contadino rappresenta<br />
un’opportunità per proporre<br />
alla cittadinanza riflessioni<br />
sugli stili di vita e sui consumi.<br />
Si potrebbe anche intraprendere<br />
un discorso con le<br />
scuole e far conoscere ai bambini<br />
<strong>del</strong>le elementari la nostra<br />
campagna e i suoi prodotti<br />
attraverso la vetrina<br />
farmer’s market”. Oltre alla<br />
già citata Venite alla Festa,<br />
sono altri sei gli enti promotori<br />
<strong>del</strong>la seconda edizione<br />
di “Una vita con stile”: Africa<br />
Libera, Progetto<br />
Chernobyl, Porta Aperta,<br />
Caritas Diocesana, Il Mantello<br />
e Bottega <strong>del</strong> Sole. Il<br />
secondo appuntamento, dopo<br />
quello di sabato 14 giugno, è<br />
previsto martedì 24 giugno<br />
alle ore 21 in Piazza Garibaldi,<br />
quando interverranno Oscar<br />
Marchisio, docente all’Università<br />
di Urbino, Rosario<br />
Trefiletti, presidente nazionale<br />
Federconsumatori e<br />
Marco Boschini <strong>del</strong>l’associazione<br />
Comuni Virtuosi,<br />
coordinati da Agostino Rota<br />
di Africa Libera; tema <strong>del</strong>la<br />
Roberto Zanoli<br />
serata sarà “Buone pratiche<br />
in Comune”, una tavola rotonda<br />
che offrirà spunti interessanti<br />
per una migliore qualità<br />
<strong>del</strong>la vita. Il terzo e ultimo<br />
atto di questa iniziativa si<br />
terrà domenica 6 luglio, con<br />
inizio alle ore 18, e si inserirà<br />
all’interno <strong>del</strong> programma<br />
<strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong> Partito Democratico.<br />
“Convivere a<br />
Carpi – Casa, scuola, lavoro,<br />
sicurezza”, questo l’argomento<br />
<strong>del</strong> dibattito che vedrà protagonisti<br />
il senatore <strong>del</strong> Partito<br />
Democratico l’onorevole<br />
Giuliano Barbolini, l’ex<br />
parlamentare europeo Luciano<br />
Vecchi, il segretario Cisl<br />
di Carpi Roberto Giardiello<br />
e la presidente <strong>del</strong>l’associazione<br />
Nos-Otros di Firenze<br />
Laila Abi.<br />
La rassegna “Una vita con<br />
stile” è parte integrante <strong>del</strong><br />
progetto “Reti di Pace”, il<br />
cui scopo è quello di facilitare<br />
comportamenti virtuosi dei<br />
singoli e <strong>del</strong>le famiglie, per<br />
un benessere sociale ed ambientale<br />
che si basi sul rispetto<br />
<strong>del</strong> Creato. I Gruppi<br />
d’acquisto solidale, il progetto<br />
Caritas Famiglia cittadina<br />
<strong>del</strong> Mondo, oggi il<br />
farmer’s market: sono solo<br />
alcune <strong>del</strong>le proposte per cambiare<br />
il proprio modo di vivere,<br />
per pensare meno<br />
egoisticamente e dare uno<br />
scossone ad un sistema 22già<br />
oggi insostenibile.<br />
Bottega di antiquariato<br />
• cartoline di tutti i tempi<br />
• distintivi in genere<br />
• filatelia<br />
• grafica e pittura di autori moderni<br />
• medaglie antiche e moderne<br />
• oggettistica anteriore al 1936<br />
• materiali da collezione anteriori<br />
al 1936<br />
• stampe e libri antichi<br />
Bio è meglio<br />
Chiude a Modena il più grande<br />
evento sul biologico con oltre<br />
1700 partecipanti<br />
Oltre 1.700 congressisti per<br />
il più grande evento di sempre<br />
dedicato al biologico e ai<br />
suoi principi di salute, ecologia,<br />
equità e responsabilità.<br />
E’ questo il numero, ancora<br />
provvisorio e destinato<br />
a crescere, dei partecipanti<br />
al XVI Congresso Ifoam, che<br />
dal 16 al 20 giugno ha fatto<br />
di Modena la capitale mondiale<br />
<strong>del</strong>l’agricoltura biologica.<br />
Organizzato da Ifoam (la<br />
Federazione internazionale<br />
che riunisce<br />
i movimenti per<br />
l’agricoltura biologica<br />
di 108 Paesi)<br />
insieme a<br />
ModenaBio<strong>2008</strong>, un<br />
consorzio creato dalla<br />
Provincia di Modena<br />
e da Aiab (Associazione<br />
italiana<br />
per l’agricoltura biologica)<br />
<strong>del</strong>l’Emilia-<br />
Romagna, e promosso<br />
con il sostegno<br />
<strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>le<br />
Politiche Agricole<br />
<strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
e <strong>del</strong>la Regione<br />
Emilia-Romagna, per cinque<br />
giorni il Congresso mondiale<br />
<strong>del</strong> biologico ha richiamato<br />
a Modena scienziati, tecnici,<br />
agricoltori e produttori<br />
provenienti da un po’ da tutto<br />
il mondo. Accanto a loro,<br />
la città emiliana ha ospitato i<br />
protagonisti <strong>del</strong>la cultura sostenibile<br />
mondiale, come<br />
Vandana Shiva, lo scienziato<br />
etiope Tewolde Berhan<br />
Gebre Egziabher,<br />
l’agronomo e genetista<br />
Howard-Yana Shapiro, il<br />
presidente internazionale di<br />
Slow Food Carlo Petrini,<br />
fino all’agroecologo Miguel<br />
Altieri, il sociologo<br />
Wolfgang Sachs e il<br />
climatologo danese Jorgen<br />
E. Olesen, premiato nel 2007<br />
con il Nobel per la pace insieme<br />
ad Al Gore.<br />
Nelle conferenze su frutta,<br />
vino e tessile bio e nelle diverse<br />
sessioni tematiche <strong>del</strong><br />
Congresso, ricercatori ed<br />
esperti si sono confrontati su<br />
temi che vanno dalle produzioni<br />
vegetali alla zootecnia,<br />
dalle politiche di sviluppo alle<br />
energie rinnovabili, dai diritti<br />
umani alla giustizia sociale.<br />
Per numeri, nomi e qualità,<br />
l’appuntamento modenese si<br />
è così rivelato il più importante<br />
Congresso <strong>del</strong> biologico<br />
di sempre: le edizioni passate<br />
si erano tenute a Basilea<br />
e a A<strong>del</strong>aide, in Australia.<br />
Oltre 100 i<br />
giornalisti accreditati<br />
solo durante le<br />
giornate <strong>del</strong> Congresso,<br />
una quarantina<br />
quelli stranieri.<br />
Il Congresso di<br />
Modena è stato<br />
anche un evento sostenibile,<br />
con un<br />
minimo impatto<br />
sull’ambiente, seguendo<br />
una precisa<br />
strategia ecologica<br />
in linea con i<br />
principi <strong>del</strong>lo sviluppo<br />
sostenibile promossi<br />
dalla Regione Emilia-<br />
Romagna e dalla Provincia<br />
di Modena. Qualche esempio?<br />
I circa 5.500 pasti bio,<br />
con menu anche per vegetariani<br />
o rigorosamente vegani,<br />
sono stati serviti con posate,<br />
vaschette, bicchieri e tovaglioli<br />
biodegradabili e<br />
compostabili. Per la mobilità<br />
dei congressisti sono stati<br />
favoriti i trasporti pubblici e<br />
gli spostamenti a piedi, mentre<br />
per garantire l’assorbimento<br />
di quantitativi di<br />
anidride carbonica equivalenti<br />
a quelli prodotti dai vari eventi,<br />
verranno attivati progetti<br />
di riforestazione in Costarica<br />
e in provincia di Modena.<br />
Risparmiati, infine, circa 20<br />
mila litri d’acqua in bottiglia:<br />
i distributori installati<br />
da Hera nella sede centrale<br />
<strong>del</strong> Congresso hanno erogato<br />
dalla rete urbana acqua<br />
fresca, liscia o gassata.<br />
Alberto Lodi<br />
Editore di medaglie commemorative<br />
di personaggi illustri e di avvenimenti<br />
per la Città e la Diocesi di Carpi<br />
1972 - La medaglia in occasione <strong>del</strong> 30º <strong>del</strong>la morte<br />
di Dorando Pietri, scultore Giuseppe Merighi<br />
Via Ciro Menotti, 57<br />
c.p. 604 – 41012 Carpi (Modena)<br />
Tel. 059 686561<br />
Aperto dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30<br />
Chiuso il giovedì pomeriggio
80<br />
Virginia Panzani<br />
anni di vita, 55 di<br />
sacerdozio, 46 di permanenza<br />
a Cortile.<br />
Tre importanti ricorrenze che<br />
don Benito Poltronieri ha<br />
celebrato domenica 22 giugno<br />
circondato dai suoi parrocchiani,<br />
dai confratelli sacerdoti,<br />
presieduti dal Vescovo,<br />
dai famigliari e da<br />
numerosi amici convenuti per<br />
l’occasione.<br />
Una festa semplice e sentita<br />
che ha reso visibile ancora<br />
una volta il legame di<br />
affetto e di gratitudine che<br />
unisce la comunità cortilese<br />
al proprio parroco e che si<br />
può riassumere nelle parole<br />
pronunciate da una parrocchiana<br />
all’inizio <strong>del</strong>la celebrazione:<br />
“Don Benito ha<br />
accompagnato tutti i momenti<br />
fondamentali <strong>del</strong>la vita<br />
<strong>del</strong>la mia famiglia. Da quelli<br />
più gioiosi come i matrimoni<br />
e i battesimi, a quelli<br />
<strong>del</strong>l’iniziazione alla fede con<br />
la Prima Comunione e la<br />
Cresima, per arrivare a quelli<br />
più dolorosi <strong>del</strong>la morte e<br />
<strong>del</strong>l’estremo saluto. Don<br />
Benito è sempre stato presente”.<br />
Animata con entusiasmo<br />
dalla Schola Cantorum parrocchiale,<br />
la liturgia ha vissuto<br />
alcuni momenti di grande<br />
intensità. Innanzitutto,<br />
la consegna al Vescovo da<br />
parte di Alberto Gasparini,<br />
cortilese e docente di<br />
sociologia all’Università di<br />
Trieste – Gorizia, <strong>del</strong>la prima<br />
copia <strong>del</strong> volume “I giorni<br />
e il cammino. Una parroco<br />
VITA DELLA CHIESA VITA DELLA CHIESA A Cortile grande festa di compleanno per don Benito Poltronieri<br />
80 anni vissuti in pienezza<br />
e la sua gente” dedicato a<br />
don Benito e realizzato dal<br />
Circolo Anspi in collaborazione<br />
con le parrocchie di<br />
Cortile e San Martino Secchia.<br />
Sono state inoltre lette<br />
le parole di saluto <strong>del</strong><br />
sindaco di Carpi, Enrico<br />
Campe<strong>del</strong>li.<br />
Durante l’omelia il Vescovo<br />
ha sottolineato come don<br />
Benito abbia sempre profondamente<br />
amato la sua<br />
vocazione sacerdotale “nata<br />
quando era bambino grazie<br />
alla testimonianza di fede<br />
radicata nella sua famiglia<br />
numerosa e laboriosa. Divenuto<br />
presbitero e poi parroco,<br />
ha sempre cercato di<br />
trasmettere ai suoi parrocchiani<br />
quella stessa testimonianza<br />
di fede, coltivando<br />
con particolare cura i<br />
rapporti di amicizia e collaborazione<br />
con i confratelli<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la Fraternità<br />
sacerdotale”. Da qui l’auspicio<br />
e la preghiera di<br />
monsignor Tinti, che ha<br />
accettato la rinuncia recentemente<br />
presentata da don<br />
Benito, affinché tanti giovani<br />
ne seguano le orme<br />
“scoprendo quanto sia bello<br />
essere sacerdoti e non<br />
temendo di consacrare la<br />
propria vita al Signore”.<br />
Alla Preghiera dei Fe<strong>del</strong>i,<br />
su invito di don Benito, tante<br />
persone si sono avvicinate<br />
all’altare pronunciando<br />
la loro particolare intenzione.<br />
Fra di loro don Marino<br />
Mazzoli, che ha ricordato<br />
con gratitudine l’ospitalità<br />
di don Benito e <strong>del</strong>la sorella<br />
Norma, una religiosa <strong>del</strong>la<br />
Congregazione <strong>del</strong>le Suore<br />
Francescane di Palagano,<br />
che sono state presenti a<br />
Cortile dal 1962 al 1979, e<br />
una rappresentante <strong>del</strong> gruppo<br />
scout Limidi 1, che ha<br />
ringraziato don Benito per<br />
la costante accoglienza.<br />
A conclusione <strong>del</strong>la Messa,<br />
le parole commosse di don<br />
Benito che ha dedicato la<br />
“sua” festa a tutti gli anziani,<br />
spesso dimenticati, i quali<br />
tuttavia “hanno tracciato<br />
orme sofferte, gettando semi<br />
per frutti sicuri che ci stimolano<br />
ad essere protagonisti<br />
<strong>del</strong> nostro futuro e ci<br />
confortano con l’esempio<br />
liberandoci dal pessimismo”.<br />
<strong>29</strong> giugno '08<br />
23<br />
Dopo la celebrazione in<br />
chiesa, la festa è proseguita<br />
con un momento<br />
conviviale aperto a tutti.<br />
E’ stato questo il momento<br />
per distribuire ai presenti<br />
una copia <strong>del</strong> volume<br />
“I giorni e il cammino.<br />
Una parroco e la sua<br />
gente” pubblicato per<br />
l’80° compleanno di don<br />
Benito. Oltre ai vari contributi<br />
scritti, fra i quali<br />
quelli di Alberto<br />
Gasparini, Alberto<br />
Spaggiari e Marta<br />
Lucchi, ciò che arricchisce<br />
il libro è senza dubbio<br />
l’ampio apparato fotografico<br />
che documenta la storia<br />
di Cortile nell’ultimo<br />
cinquantennio, con un importante<br />
appendice dedicata<br />
a San Martino Secchia.<br />
Una varietà di immagini<br />
in bianco e nero e<br />
a colori, alcune più datate<br />
e altre più recenti, che<br />
hanno un unico filo conduttore:<br />
don Benito.<br />
Alberto Gasparini