22pa. In <strong>Italia</strong> la coltivazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> non eraqu<strong>in</strong>di più v<strong>in</strong>colata dagli obblighi imposti dalRegolamento emanato nel 1900, ma chiunque eralibero di coltivare <strong>tabacco</strong>; <strong>in</strong> cambio il Monopolionon aveva più l’obbligo di acquistare il <strong>tabacco</strong> odi f<strong>in</strong>anziare le operazioni di manipolazione.Con <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio dei M<strong>in</strong>istri<strong>del</strong>la CEE <strong>del</strong> 21 aprile 1970 veniva emanato ilRegolamento CEE n. 727/70, relativo all’attuazionedi una Organizzazione Comune <strong>del</strong> Mercatoeuropeo dei tabacchi greggi. Tale Regolamentocomunitario comportava per l’<strong>Italia</strong> laliberalizzazione <strong>del</strong>le coltivazioni (D.L. 30/11/70 n. 870, convertito <strong>in</strong> <strong>Le</strong>gge 27/1/71 n. 3), el’abrogazione <strong>del</strong> Regolamento per la coltivazione<strong>in</strong>digena <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>del</strong> 1924 e di diversi articoli<strong>del</strong>la <strong>Le</strong>gge 907 <strong>del</strong> 1942.Con l’apertura dei mercati comunitari si <strong>del</strong><strong>in</strong>eavaper la tabacchicoltura italiana e per ilMonopolio una nuova situazione. <strong>La</strong> produzione<strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> greggio, sviluppata per soddisfarele esigenze <strong>del</strong>l’unica impresa manifatturiera, sitrovava a dover competere con i mercati esteri <strong>in</strong>condizioni non favorevoli, da un lato per gli elevaticosti di produzione, dall’altro per il mancatoraggiungimento di qualità che veniva richiesto dall’<strong>in</strong>dustriadi trasformazione. Inoltre i tabacchi <strong>in</strong>colli non sempre erano competitivi su altri mercati.<strong>La</strong> nuova politica comunitaria nel settore <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong>greggio mirava essenzialmente:- a privilegiare le produzioni e il collocamento<strong>in</strong>terno rispetto alle produzioni, a costi piùbassi, provenienti da paesi terzi;- a raggiungere un determ<strong>in</strong>ato livello diautoapprovvigionamento, e ad assicurare la tutela<strong>del</strong> reddito dei produttori.Per favorire le produzioni venivano fissati ogni anno:- un prezzo di obiettivo per il <strong>tabacco</strong> greggio,ad un livello che garantiva un equo reddito aiproduttori;- un prezzo di <strong>in</strong>tervento pari al 90% <strong>del</strong> prezzodi obiettivo, che era il prezzo m<strong>in</strong>imo garantitoal quale la CEE ritirava il prodotto tramitegli organismi di <strong>in</strong>tervento;- un premio per chi acquistava <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> fogliadirettamente dai produttori comunitari e lo trasformava<strong>in</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> colli.Il Tabacco, 9Per favorire la vendita <strong>del</strong> prodotto sul mercato<strong>in</strong>ternazionale veniva <strong>in</strong>oltre istituito un premiodi restituzione all’esportazione, quando il livellodei prezzi <strong>in</strong>terni alla CEE era superiore a quelloesterno, e si applicavano tariffe preferenziali,con dazio nullo o ridotto, ai tabacchi greggi provenientida determ<strong>in</strong>ati gruppi di Paesi. Si favorivano<strong>in</strong>oltre le riconversioni varietali, si <strong>in</strong>centivavanoi contratti di coltivazione, e si emanavanodisposizioni per impedire l’accumulo di scorte difficilmentevendibili sul mercato <strong>in</strong>ternazionale.Per il Monopolio cessava il diritto di controllo<strong>sulla</strong> produzione che aveva esercitato f<strong>in</strong>o ad allora,e trasferiva al FEOGA (Fondo di Orientamentoe Garanzia) gli oneri dei sostegni di protezione,assicurati ai tabacchicoltori e agli exconcessionari, attraverso un organismo di controllo.Tale organismo fu attuato con l’A.I.M.A.(Azienda per gli Interventi sui Mercati Agricoli),istituita con D.L. 30 novembre 1970 n. 870,creando uno specifico Settore <strong>tabacco</strong> (A.I.M.A.Tabacco) con personale qualificato provenientedai ruoli <strong>del</strong> Monopolio.Nel 1972 con la Direttiva CEE 19 dicembren. 646/72 si stabilivano gli obiettivi <strong>del</strong>la primatappa <strong>del</strong>l’armonizzazione fiscale fra i Paesimembri, e si fissavano le imposizioni fiscali suitabacchi lavorati; la direttiva veniva recepita <strong>in</strong><strong>Italia</strong> col D.L. 21 settembre 1973 n. 563, convertito<strong>in</strong> <strong>Le</strong>gge n. 771 <strong>del</strong> 8/11/1973.Nel 1975 con <strong>Le</strong>gge 10 dicembre n. 724, <strong>in</strong>ottemperanza degli accordi CEE sul riord<strong>in</strong>o deimonopoli commerciali, veniva anche liberalizzatal’<strong>in</strong>troduzione e la commercializzazione all’<strong>in</strong>grossodei tabacchi lavorati di provenienzacomunitaria, con immagazz<strong>in</strong>amento <strong>in</strong> depositi<strong>del</strong>l’AAMS o <strong>in</strong> depositi privati che avevano ottenutol’autorizzazione amm<strong>in</strong>istrativa.I problemi <strong>del</strong> settore tabacchicoloQueste azioni comportarono per l’<strong>Italia</strong> importantimodifiche anche nelle strutture di produzionee nelle varietà dei tabacchi coltivati. <strong>La</strong>produzione nazionale di <strong>tabacco</strong> greggio, f<strong>in</strong>o adallora basata sui tabacchi scuri e dimensionataDiana.p65 2229/11/2001, 20.00
Diana <strong>La</strong> <strong>storia</strong> <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>. V. 23Tab. 1. Coltivazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> nel periodo1970-1979.Table 1. Tobacco cultivation <strong>in</strong> Italy <strong>in</strong> 1970-1979period.AnniSuperfici(ettari)Produzioni(tonnellate)Rese(t/ha)197043.00078.4601, 8197142.22375.5151, 8197245.10476.0201, 7197349.90193.2281, 9197449.24292.7331, 9197556.539113.7762, 0197663.917108.6421, 7197758.780109.5821, 9197858.111109.6581, 9197959.996136.5912, 2sulle esigenze <strong>del</strong> Monopolio, veniva orientatasui tabacchi chiari (Virg<strong>in</strong>ia Bright, Burley eMaryland) per la preparazione <strong>del</strong>le sigarette ditipo american blend, sempre più richieste daiconsumatori, mentre i tabacchi subtropicali venivanopraticamente abbandonati.<strong>La</strong> liberalizzazione <strong>del</strong>la coltura ed i particolari<strong>in</strong>centivi f<strong>in</strong>anziari previsti per il <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong>ambito comunitario portarono ad un notevole<strong>in</strong>cremento <strong>del</strong>le produzioni, con la costituzionedi strutture cooperative per le fasi <strong>del</strong>la produzionee <strong>del</strong>la trasformazione <strong>del</strong> prodotto, f<strong>in</strong>o al1977-1978, periodo nel quale si manifestò unaprima crisi produttiva e commerciale.In questo periodo la tabacchicoltura italianaera costituita per il 64% da tabacchi chiari dafumo (Bright, Burley, <strong>Le</strong>vant<strong>in</strong>i), per il 5% daKentucky, per il restante 31% da altri tabacchi,tra i quali <strong>nuove</strong> varietà di tabacchi scuri curatiall’aria di orig<strong>in</strong>e tedesca, come il BadischerGeudertheimer e il Forcheimer Havanna, <strong>in</strong>trodotte<strong>in</strong> sostituzione <strong>del</strong> Nostrano <strong>del</strong> Brenta e<strong>del</strong> Beneventano. <strong>La</strong> qualità di questi ultimi tabacchi,ibridi costituiti partendo da varietà tedesche,era tuttavia <strong>in</strong>feriore a quella <strong>del</strong>le varietàorig<strong>in</strong>arie e tale motivo, unito anche ad una riduzione<strong>del</strong> premio operata dalla CEE, porteràagli <strong>in</strong>izi degli anni ’90 ad una consistente contrazione<strong>del</strong>la loro produzione.L’abolizione <strong>del</strong> monopolio <strong>sulla</strong> coltivazione<strong>in</strong>fluiva anche sulle attività <strong>del</strong>le società operant<strong>in</strong>el settore <strong>tabacco</strong>: l’Azienda Tabacchi <strong>Italia</strong>ni(ATI), per la forte concorrenza sull’acquisto<strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> greggio, attraversava un periododi crisi, che porterà alla chiusura di alcuni stabilimentidi lavorazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> e alla riduzione<strong>del</strong>la manodopera impiegata. Nel 1982, conla <strong>Le</strong>gge n. 467 <strong>del</strong> 22 luglio, avveniva il passaggio<strong>del</strong> capitale azionario <strong>del</strong>l’ATI al Monopolio.Come conseguenza <strong>del</strong>la liberalizzazione<strong>del</strong>la coltura <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> l’<strong>Italia</strong> <strong>in</strong>iziava ad essereuno dei più importanti paesi esportatori di<strong>tabacco</strong> greggio: la crescita <strong>del</strong>le esportazioni avvenivasostanzialmente <strong>in</strong> due periodi, una neiprimi anni ’70 e l’altra nei primi anni ’80, periodicaratterizzati a livello <strong>del</strong>l’economia <strong>in</strong>ternazionaleil primo dalla liberalizzazione dei rapportidi cambio f<strong>in</strong>o al primo shock petrolifero,il secondo dalla forte rivalutazione <strong>del</strong> dollaro.<strong>La</strong> seconda fase di crescita si realizzava prevalentementeverso i mercati extra-CEE <strong>del</strong>l’Europaorientale e di alcuni paesi <strong>in</strong> via di sviluppo.Tab. 2. Coltivazione <strong>del</strong> <strong>tabacco</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> nel periodo1980-1989.Table 2. Tobacco cultivation <strong>in</strong> Italy <strong>in</strong> 1980-1999period.AnniSuperfici(ettari)Produzioni(tonnellate)Rese(t/ha)198060.984125.5412, 1198160.661130.9712, 1198262.664143.5362, 3198371.434156.0232, 2198475.528161.3322, 1198580.977166.4912, 1198679.035145.7101, 8198777.450162.1272, 1198893.809184.3552, 0198995.164197.3182, 1Diana.p65 2329/11/2001, 20.00