Questo è Cefis - Il Primo Amore
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gamba, ad altre missioni adiacenti – non si presta ad alcun commento valido:<br />
se infatti nessuno, di quanti potrebbero averne parte in causa come controllo,<br />
se ne dà conto, a che serve spulciare fra i misteri (minoritari) della ragion di<br />
stato, del sano realismo produttivo, della complessitàorganizzativa?<br />
Con Restelli ceduto all'Avvenire, <strong>è</strong> salva una testata (o quantomeno<br />
tenuta in vita a trapianti d'ossigeno costante) ed <strong>è</strong> aperta una strada alla ricerca<br />
di consensi morali per una azione condotta con disinvoltura e impegno.<br />
Altro fido di <strong>Cefis</strong>, il f.f. direttore amministrativo de “<strong>Il</strong> Giorno”, l'alta voce<br />
dell'ENI nella politica italiana, Morandi, celebre anche quale copista di fiducia<br />
ai tempi della siglatura di lettere per l'ing.Mattei. Non mancano all'inoltro degli<br />
auguri di rito il Girotti, ex vicepresidente, pedina d'assalto Montedison; il<br />
Bartolotta, direttore generale ENI; l'Arcaini sempre in linea; il Campanini-<br />
Mescoli della Snam Progetti; il Sacchi, amministratore delegato Snam.<br />
Sono alcuni fra i pochi (<strong>Cefis</strong> sa che <strong>è</strong> la qualità, non la quantità che vale)<br />
colonnelli dello stato maggiore, presenti oggi in forma meno fredda e ufficiale<br />
del solito. Fa piacere ritrovarli o risentirli nel frasario d'obbligo, probabilmente<br />
sincero e sentito, di una scadenza tanto singolare, intima, significativa. Certo,<br />
essi gli debbono molto, ma il debito <strong>è</strong> reciproco.<br />
Più aperto <strong>è</strong> il conto con la segretaria: di questi cinquant'anni da<br />
celebrare, più di venti li hanno passati davanti allo stesso mestiere quotidiano,<br />
realizzando piccole e grandi fortune insieme, con la passione, il gusto, lo slancio<br />
di neofiti e il fiuto sicuro degli affari. Avventure immobiliari hanno preso forma<br />
lentamente, per caso o coincidenza, alle volte; lui ad escogitare, a saggiare il<br />
terreno, ad investire secondo il vento che tira; lei ad offrirgli una testa (di<br />
paglia) e il nome per le società da varare.<br />
Inizialmente erano forse espedienti o alternative, specie considerando<br />
l'incerta pur se robusta carriera agli Idrocarburi di Stato, con i salti d'umore di<br />
Mattei, il delfinato in pectore o proclamato, le rotture col grande ras dell'oro<br />
nero (dal 1960 alla disgrazia di Bascapé); il rialzo vertiginoso delle azioni con la<br />
successione e l'incontrastato dominio. Una volta affrontata la strada delle<br />
imprese a latere, il cammino <strong>è</strong> sgombro, la potenza dell'ENI, il nome del suo<br />
presidente spalancano porte e allietano il transito.<br />
Tutto questo <strong>è</strong> presente, ricordo e testimonianza, durante la sosta di <strong>Cefis</strong><br />
nello studio, davanti al caminetto, tra le rose di giornata. Un poco in disparte<br />
invece le preoccupazioni, i prestiti a medio e lungo termine, le politiche di linea<br />
e di staff, le cointeressenze, l'obsolescenza degli impianti Montedison, i passivi<br />
e gli incrementi che affaticano e monopolizzano (non interamente) la fervida