12.07.2015 Views

scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Notiziario</strong> S.I.M. 24 (1-4) pp. 12-16 gen.-apr. 2006 maggio 2006’CuriositàStoria <strong>di</strong> una conchigliaMassimo Leone*CuriositàIl logo è, per suo uso e natura, dappertutto. Lo ve<strong>di</strong>amosempre uguale a sé stesso, moltiplicato però infinitamente,con variazioni sempre <strong>di</strong> quantità, e mai <strong>di</strong> qualità.Anche <strong>il</strong> logos, <strong>di</strong>cevano i f<strong>il</strong>osofi, è <strong>il</strong> sudore dell’universomondo, l’effetto del suo vivere e traspirare,oppure la parola piena e rotonda che tutto lo in<strong>di</strong>ca eraccoglie, come una bolla <strong>di</strong> sapone l’aria.Gli antichi dovettero commuoversi davanti ad una conchiglia,come <strong>il</strong> poeta e f<strong>il</strong>osofo Valéry ai giorni nostri.Questi scrisse un breve saggio, intitolato L’homme et lacoqu<strong>il</strong>le, ‘L’uomo e la conchiglia’, nel quale sostenevache, <strong>di</strong> tutti gli oggetti atti a suscitare le emozioni delpensiero, la gioia estetica dell’intelletto, la conchiglia ècertamente uno dei più mirab<strong>il</strong>i. La spirale era <strong>il</strong> modellogeometrico <strong>di</strong> Valéry quando, davanti al suo pubblicoestasiato dalla parola tersa del poeta, <strong>di</strong>squisì ungiorno della f<strong>il</strong>osofia della conchiglia. Forma dell’estasi,la spirale caratterizza moltissime conchiglie, e fra questeuna faceva mostra <strong>di</strong> sé sul tavolo da lavoro <strong>di</strong> Brunelleschi,l’altra, chissà forse la stessa, comparve sulloscrittoio <strong>di</strong> Gaudì. Due geni della forma architettonica,due amanti della conchiglia a spirale.Ma gli antichi ricoprirono della loro fervida immaginazioneun altro genere <strong>di</strong> conchiglia, la cosiddetta bivalve,nella quale essi immaginarono una generazione senzaimpurità, e la nascita <strong>di</strong> un ente perfetto. L’autore delFisiologo, saggio sul logos che pervade e nutre <strong>di</strong> sé lanatura tutta, e insieme fantasiosa <strong>di</strong>squisizione suglianimali e sulla loro funzione simbolica nel libro <strong>di</strong> figureche Dio ha <strong>di</strong>segnato per l’uomo, ha conferito allaconchiglia un rango tra i più elevati. Questo testo d’autoresconosciuto, <strong>di</strong> epoca <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e da determinarsi (forse<strong>il</strong> terzo secolo) e <strong>di</strong> origine incerta (Alessandria nelsuo splendore pare l’ipotesi più probab<strong>il</strong>e) afferma chela rugiada, polvere adamantina che abita gli spazi celesti,nelle prime ore del mattino, quando tutto è più puro,limpido e sott<strong>il</strong>e, proprio come un verso <strong>di</strong> Valéry,penetra senza attrito né rumore tra le valve della conchiglia,e la feconda. Da questo connubio soprannaturalenasce la forma più dura, preziosa, incorruttib<strong>il</strong>e eperfetta: la perla. La lettura tipologica del creato ha suggeritoall’autore del Fisiologo la seguente esegesi: le duevalve della conchiglia sono <strong>il</strong> Vecchio ed <strong>il</strong> Nuovo Testamento,e la rugiada celeste ed impalpab<strong>il</strong>e è lo SpiritoSanto che si poggia lieve sul destino dell’umanità. Cosaoccupa la giuntura delle due valve, questo luogo <strong>di</strong> generazionesenza procreazione, <strong>di</strong> nascita senza sessualità,se non <strong>il</strong> ventre immacolato <strong>di</strong> Maria, suggerisce <strong>il</strong>Fisiologo, la quale <strong>di</strong>ede alla luce la perla del logos delmondo, <strong>il</strong> Cristo Salvatore? Egli è la perla perfetta chenasce dall’imperfezione della conchiglia unita alla graziadella rugiada, perla, come <strong>di</strong>ce <strong>il</strong> credo niceano, generatae non creata.I dotti padri della Chiesa si bearono <strong>di</strong> queste metafore,e le tramandarono impreziosendole, fino a che qualcuno,nella cerchia dei pittori del Rinascimento, ebbe un’ideageniale per risolvere un problema spinoso. Il problemaera <strong>il</strong> seguente: come dare una forma pittorica, inlinee e colori, a un dogma che nemmeno le parole riesconoad esprimere, vale a <strong>di</strong>re la generazione del Cristonel seno della Vergine Maria, l’unione ipostaticad’umanità e <strong>di</strong>vinità? Qualcuno ricordò <strong>il</strong> Fisiologo, maanche le parole <strong>di</strong> Clemente Alessandrino, educatorecristiano e al contempo edotto <strong>di</strong> f<strong>il</strong>osofia stoica, <strong>il</strong> qualenel Pedagogo, primo manuale del perfetto cristiano,affermava che poche cose possono ben esprimere laperfezione del logos, e tra queste vi è <strong>il</strong> duro e r<strong>il</strong>ucentesmeraldo, vi è l’oro luccicante e incorruttib<strong>il</strong>e, ma vi èsoprattutto la perla, rotonda e perfetta.I matematici si sono a lungo cimentati con un problemanoto come ‘isoperimetrico’: dato un pezzo <strong>di</strong> spago, inche modo è d’uopo arrangiarlo perché esso racchiuda lamaggior superficie possib<strong>il</strong>e? Problema la cui variante tri<strong>di</strong>mensionalesuona così: data una superficie dutt<strong>il</strong>e apiacere, com’è necessario <strong>di</strong>sporla perché racchiuda <strong>il</strong>massimo volume comprensib<strong>il</strong>e? La risposta intuitiva allaprima domanda è: <strong>il</strong> cerchio. La risposta alla seconda è,ovviamente: la sfera. Ma per passare da quest’intuizionedel senso comune a una rigorosa <strong>di</strong>mostrazione matematica,ci sono voluti molto tempo e soprattutto una sf<strong>il</strong>zaimpressionante <strong>di</strong> postulati, assiomi e teoremi. L’ironicoautore dell’Elogio della calvizie <strong>il</strong> problema l’aveva già risoltoa modo suo: la testa calva è eccelsa proprio perché èquella che più volume raccoglie, e con maggiore economia<strong>di</strong> mezzi. Ma pensiamo ancora a come la natura <strong>di</strong>sponela pellicola effimera <strong>di</strong> acqua e sapone intorno a unabolla, e ci saremo resi conto <strong>di</strong> una verità: la perla era oggettoessenzialmente priv<strong>il</strong>egiato, per Clemente come per<strong>il</strong> Fisiologo, al fine rappresentare la perfezione del logos.Se ne sovvennero i pittori del Quattrocento italiano, esoprattutto <strong>il</strong> fiorentino F<strong>il</strong>ippo Lippi: le absi<strong>di</strong> checompaiono nelle architetture <strong>di</strong>pinte alle spalle dellesue Madonne con bambino, sono sovente sostituite dasplen<strong>di</strong>de conchiglie, della specie Pecten jacobaeus.12* Università <strong>di</strong> Torino, Via San Secondo 16, I-10124, massimo.leone@unito.it.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!