’Contributi<strong>Notiziario</strong> S.I.M. 24 (1-4) p. 27 gen.-apr. 2006 maggio 2006Segnalazione <strong>di</strong> Myoforceps aristata (D<strong>il</strong>lwyn, 1817)in due stazioni della Sic<strong>il</strong>ia orientale (Mar Ionio)Agatino Reitano*Fig. 1. Fig. 1.a. Myoforceps aristata esemplare <strong>di</strong> Lido Bellatrix,Cannizzaro; b. stesso esemplare che in a) parzialmente denudatodal forcipe calcareo; c. Myoforceps aristata esemplare <strong>di</strong>Scogliera del Rotolo, Ognina.Tra i mesi <strong>di</strong> marzo e agosto 2005, durante una serie <strong>di</strong>immersioni con A.R.A., sono stati eseguiti alcuni prelievi<strong>di</strong> incrostazioni calcaree del genere Lithophyllum chepopolano densamente porzioni del piano mesolitoraleed infralitorale <strong>di</strong> due località del litorale catanese. Laprima è situata sul lungomare <strong>di</strong> Cannizzaro, dove, neipressi del lido balneare denominato “Bellatrix”, è presenteun’insenatura naturale generatasi per fenomenierosivi delle colate laviche storiche dell’Etna. Qui, a pochicentimetri dalla superficie marina in normali con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> marea, abbondano concrezioni a Lithophyllumche, a causa del substrato lavico sottostante, presentanospessori (2-3 cm), inadatti ad ospitare esemplari <strong>di</strong> litodomi<strong>di</strong> modesta taglia. Il loro prelievo e successivoesame ha rivelato la presenza <strong>di</strong> 3 esemplari <strong>di</strong> Myoforcepsaristata.Nella fauna <strong>di</strong> molluschi qui presenti citiamo, tra gli altri,numerosi in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> Chiton phaseolinus, Lepidochitonamonterosatoi, solo per <strong>il</strong> periodo marzo-apr<strong>il</strong>e, oltrea Fossarus ambiguus, Mo<strong>di</strong>olus barbatus, Car<strong>di</strong>ta calyculata,Vermetidae. La seconda località <strong>di</strong> ritrovamento è localizzataalle scogliere del “Rotolo”, nei pressi <strong>di</strong> Ognina(CT). Qui dal prelievo <strong>di</strong> modeste porzioni <strong>di</strong> concrezionia Lithophyllum e Vermetidae all’interno <strong>di</strong> una vastacavità sommersa alla profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 4-5 m, sono statiin<strong>di</strong>viduati altri 2 esemplari della specie in oggetto.La <strong>di</strong>stribuzione geografica <strong>di</strong> questa specie in Sic<strong>il</strong>ia ègià stata <strong>di</strong>scussa da Orlando (1978), che per primo lasegnalò nel “Trottoir” a vermeti <strong>di</strong> Cala Rossa (Terrasini,PA), e da Chemello & D’Anna (1985), per esemplariendobionti <strong>di</strong> alghe calcaree, Lithophyllum per l’appunto,a Balestrate (PA) e Scopello (TP). A Sud dellaSic<strong>il</strong>ia Cachia et al. (1993) la confermano anche per l’isola<strong>di</strong> Malta.I ritrovamenti qui segnalati, a mia conoscenza, i primiper la Sic<strong>il</strong>ia orientale, vanno così ad ampliare l’areale<strong>di</strong>stributivo <strong>di</strong> M. aristata nel Me<strong>di</strong>terraneo.RingraziamentiRingrazio gli amici G. Buzzurro <strong>di</strong> Biassono, A. Di Bella<strong>di</strong> Catania ed E. Campani <strong>di</strong> Livorno per i preziosi suggerimentie per la r<strong>il</strong>ettura critica del testo.BibliografiaOrlando V.E., 1978. La malacofauna del “trottoir” a Vermetinella Sic<strong>il</strong>ia Occidentale. Il Naturalista Sic<strong>il</strong>iano, 2 (3-4): 87-96.Chemello R. & D’anna G., 1985. Ritrovamento <strong>di</strong> sei esemplari<strong>di</strong> Myoforceps aristata (D<strong>il</strong>lwyn, 1817) (Mollusca: Bivalvia)nella Sic<strong>il</strong>ia nord-occidentale. Bollettino Malacologico,21 (7-9): 236.Chachia C., Mifsud C. & Sammut P., 2004. The marine shelledmollusca of the Maltese Islands. Part Four: The classes Caudofoveata,Solenogastres, Bivalvia, Scaphopoda & Cephalopoda.Backhuys publishers, Leiden, 299 pp.Segnalazione <strong>di</strong> Myoforceps aristata (D<strong>il</strong>lwyn, 1817) in due stazioni della Sic<strong>il</strong>ia orientale (Mar Ionio)* Gruppo Grotte Catania, C.A.I. Sez. dell’Etna, Piazza Scammacca 1, 95131 Catania.27
’Segnalazioni bibliograficheSegnalazioni bibliograficheContinuiamo la segnalazione <strong>di</strong> lavori apparsi su rivisteitaliane e straniere che trattino <strong>di</strong> molluschi me<strong>di</strong>terranei,<strong>di</strong> molluschi terrestri, acquadulcicoli o <strong>di</strong> molluschifoss<strong>il</strong>i dell’area italiana. Ad ogni segnalazione viene aggiuntauna sintesi del riassunto riportato dagli Autori,ricordando che non viene fatta alcuna valutazione criticae che pertanto la responsab<strong>il</strong>ità del contenuto degliarticoli rimane degli Autori.Molluschi mariniBonomolo G. & Buzzurro G. 2006. Description of enew Muricid for the Me<strong>di</strong>terranean Sea: Ocinebrina paddeui(Mollusca: Gastropoda: Muricidae: Ocinebrinae).Triton, 13: 1-4.Ocinebrina paddeui n. sp. è stata riscontrata vivente solamentead Alghero, località del Nord della Sardegna (MarBalearico), ad una profon<strong>di</strong>tà tra 80 e 120 m, e viene quidescritta. La nuova specie è confrontata con altre speciecongeneriche: O. edwardsii (Payraudeau, 1826), morfologicamentela più vicina, O. nicolai Monterosato, 1884, O.helleri (Brusina, 1865) e O. aciculata (Lamarck, 1822), sullabase dei caratteri morfologici della conchiglia.Molluschi continentaliBio<strong>di</strong>versità in Provincia <strong>di</strong> Prato 2 - Molluschi,Pesci e Crostacei, 2006Curatore: Elisabetta FancelliTesti: Annamaria Noc<strong>il</strong>a, Elisabetta Fancelli, ElisabettaLori, Sara Fratini, S<strong>il</strong>via Barbaresi, Simone Cianfanelli.Questo volume tratta delle specie <strong>di</strong> Molluschi Pesci eCrostacei protetti a livello regionale secondo la LeggeRegione Toscana n. 56/2000 ed in<strong>di</strong>viduati nel territoriopratese.Presentato presso la Provincia <strong>di</strong> Prato <strong>il</strong> 27 Gennaio2006, esso espone le linee guida per la prima attuazionedelle legge regionale per la tutela e la conservazione deglihabitat, delle specie vegetali e degli animali; tra questinumerosi sono i molluschi terrestri e <strong>di</strong> acqua dolcein<strong>di</strong>viduati.Kabasakal H., Unsal Karhan S., Kabasakal E. &Buzzurro G. 2006. Prima segnalazione <strong>di</strong> Diodora demartiniorum(Buzzurro & Russo, 2004) (Archeogastropoda:Fissurellidae) nei mari della Turchia. Triton, 13: 31-34.Diodora demartiniorum (Buzzurro & Russo, 2004) è segnalataper la prima volta lungo le coste della Turchia,ampliando così la sua <strong>di</strong>stribuzione geografica finora limitataalla Tunisia, Libia e Grecia. Due esemplari trovatinella baia <strong>di</strong> Saros ed appartenenti alla suddetta speciesono stu<strong>di</strong>ati e confrontati con D. italica, la speciemorfologicamente più vicina, sulla base dei carattericonchigliari e delle analisi statistiche dei parametri concometrici.28