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scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

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Contributi• C. Delonguev<strong>il</strong>le & R. Sca<strong>il</strong>let (comunicazione personale),otto conchiglie prive <strong>di</strong> mollusco ed una valva<strong>di</strong> esemplare giovan<strong>il</strong>e dentro un masso <strong>di</strong> fangocompatto dragato dai pescatori <strong>di</strong> El Puerto de laSelva, Catalogna (Spagna) (2004).Lungo le coste Croate abbiamo accertato l’effettiva presenza<strong>di</strong> Phola<strong>di</strong>dea loscombiana solo presso le città <strong>di</strong>Spalato e Omis. È comunque nostra opinione, tenendoconto che le due citta<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>stano <strong>di</strong>versi ch<strong>il</strong>ometri traloro, che la specie sia presente anche in altre localitàdella Dalmazia, probab<strong>il</strong>mente ovunque abbia trovatole con<strong>di</strong>zioni ottimali per potersi inse<strong>di</strong>are. Ci auguriamoche tale supposizione possa essere confermata attraversonuove ricerche in loco.Phola<strong>di</strong>dea loscombiana è un mollusco perforatore, che viveinfossato in <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> substrato, come fango, arg<strong>il</strong>la,sabbia e legno. Non ha spiccate preferenze riguardola profon<strong>di</strong>tà, potendosi <strong>di</strong> norma rinvenire dalla zona<strong>di</strong> bassa marea fino a <strong>di</strong>verse centinaia <strong>di</strong> metri.Le coste dell’Adriatico centro orientale lungo le qual<strong>il</strong>’abbiamo trovata sono <strong>di</strong> tipo sabbioso, con fondo caratterizzatodalla presenza <strong>di</strong> grossi massi d’arg<strong>il</strong>la tra i3 e i 15 metri circa. Tali blocchi, <strong>di</strong> cui non conosciamol’origine, sono ammassati uno sull’altro e variab<strong>il</strong>i sianella forma, da tondeggianti a spigolosi, che nelle <strong>di</strong>mensioni.Sulla loro superficie sono visib<strong>il</strong>i molti foriche in<strong>di</strong>cano la presenza al loro interno <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi molluschiperforatori. Qui Phola<strong>di</strong>dea loscombiana conviveinfatti con Pholas dactylus Linnè, 1758 e Barnea can<strong>di</strong>daFig. 4. Phola<strong>di</strong>dea loscombiana, vista dorsale con mollusco a sifoneparzialmente estratto.(Linnè, 1758); mentre queste due specie sono <strong>di</strong>stribuiteuniformemente, Phola<strong>di</strong>dea loscombiana tende a formaregruppi <strong>di</strong> una decina <strong>di</strong> esemplari, ben <strong>di</strong>stinti all’internodei massi. Esso vive ben infossato nell’arg<strong>il</strong>la, mantenendosiin contatto con l’esterno tramite un lungo canaleche per gli esemplari <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni raggiunge20 cm <strong>di</strong> lunghezza e 0,7 cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro.Tutti gli esemplari da noi rinvenuti provengono da questohabitat e quin<strong>di</strong> dalle profon<strong>di</strong>tà sopra in<strong>di</strong>cate; nonesclu<strong>di</strong>amo possa vivere anche in acque più profonde,come del resto in<strong>di</strong>cherebbero i ritrovamenti nel bassoAdriatico <strong>di</strong> D. Di Massa. Ma personalmente ad ogginon ne abbiamo riscontrato la presenza, nonostante attentie ripetuti controlli <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mento marino provenientedai pescherecci operanti lungo tale costa.RingraziamentiEsprimiamo la nostra gratitu<strong>di</strong>ne a Christiane Delonguev<strong>il</strong>lee Roland Sca<strong>il</strong>let <strong>di</strong> Bruxelles (Belgio) per avercifornito importanti dati personali ut<strong>il</strong>i alla stesura delpresente lavoro. Un particolare riconoscimento va all’amicoErmanno Quaggiotto <strong>di</strong> Longare (VI) che ci haaiutato attraverso un’accurata ricerca bibliografica. Siringraziano inoltre per l’interessamento e collaborazioneEnzo Campani <strong>di</strong> Livorno, Du<strong>il</strong>io <strong>di</strong> Massa e PeterSossi <strong>di</strong> Trieste, Luigi Bruno <strong>di</strong> Erice (TP), Neven Lete<strong>di</strong> Spalato (Croazia).Fig. 3. Phola<strong>di</strong>dea loscombiana, vista laterale e dorsale conmollusco.BibliografiaDelonguev<strong>il</strong>le C. & Sca<strong>il</strong>let R., 1986. Phola<strong>di</strong>dea loscombianaGodall in Turton, 1819 espèce rare en me<strong>di</strong>terranee confirmationde son appartenance a la malacofaune maltaise.Apex, 1 (4): 131-134.Oriolo G. & Sabelli B., 1972. Primi ritrovamenti <strong>di</strong> Phola<strong>di</strong>dealoscombiana (Turton, 1819) (Phola<strong>di</strong>dae, Martesiinae) inme<strong>di</strong>terraneo. Conchiglie, 8 (5-6): 91-96.26

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