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Sicurezza alimentare e sistema ispettivo veterinario italiano - SIVeMP

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Conoscenza epidemiologicaimpatto sanitario delle più importantiinfezioni alimentari riferiti aidiversi patogeni (sorveglianzaanimali e alimenti, uomo)• Modello integrato• delle malattie alimentari• Valutazione del rischio• Stato attuale interventi• Nuovi interventi?3) Modelloper l’allocazionedelle risorse1/ Modello di classificazionedei rischi sanità pubblicaStudio fattori di rischio combinazione/iprodotto- patogeno/i2) Modello per ladeterminazione prioritàdegli interventiriduzione rischioFigura 4. Schema del processo decisionale per la determinazione delle priorità sanitarie in sicurezza degli alimenti.relativi alle metodiche disponibili per quantificarel’importanza inerente gli specifici veicoli alimentari e serbatoianimali per i casi umani di infezione <strong>alimentare</strong> (EFSA, 2008).Naturalmente la capacità di poter attribuire i casi di malattiacausati da un patogeno a un determinato veicolo <strong>alimentare</strong>,implica la conoscenza di tutte le fasi della filiera o meglio lemodalità attraverso cui il patogeno raggiunge il consumatorefinale. Questa esigenza scaturisce dal dato secondo cui i casidi malattia devono poter essere riferiti ai momenti specificidella filiera <strong>alimentare</strong>, che a seconda del tipo di agente eveicolo <strong>alimentare</strong>, possono coincidere con il momento dellaproduzione o la fase del consumo. Per esempio la conoscenzadell’evento contaminazione E. coli verocitotossico è la fasedella filiera (es. infezione animale vivo, eviscerazione,refrigerazione ecc.) che risulta direttamente collegabileall’infezione umana. Per conoscere le attribuzioni di malattiavengono attualmente utilizzati metodi diversi, solitamentedipendenti dall’obiettivo e dai dati e risorse disponibili,ciascuno dei quali possiede limitazioni e punti di forza. Essisono:- sorveglianza epidemiologica;- studi caso-controllo (per la conoscenza dei fattori di rischio);- tipizzazione molecolare (es. PFGE);- QMRA (valutazione quantitativa del rischio microbiologico);- parere degli esperti.b. Selezione o prioritizzazione degli interventi di riduzionedel rischio di malattiaLa conoscenza dell’impatto in sanità pubblica dei piùimportanti pericoli chimici o microbiologici è un fattoreindispensabile per selezionare gli interventi ritenuti prioritariper la riduzione delle malattie e per concentrare le risorsedestinate alla ricerca sui rischi di maggior rilevanzaepidemiologica. Come già accennato, per dare una letturascientifica al <strong>sistema</strong> di gestione della sicurezza <strong>alimentare</strong>e definire le priorità di intervento, bisogna individuare inumerosi fattori di rischio (che nelle moderne e complessefiliere alimentari influenzano sia la probabilità sia la gravitàdegli episodi di infezione <strong>alimentare</strong>) a partire dagli anellideboli della filiera in termini di rischio (maggiore) dicontaminazione.Per assegnare le priorità agli interventi di riduzione del rischio,occorre disporre di strumenti decisionali e di analisi complessea volte non sempre disponibili. Il <strong>sistema</strong> integrato dellemalattie alimentari può comunque fornire uno schema diconoscenza e un supporto utili ai manager del rischio perricavare informazioni sui fattori che condizionanol’epidemiologia delle infezioni alimentari e la loroprevenzione. Una componente del <strong>sistema</strong> è la valutazionequantitativa del rischio microbiologico che consente divalutare i fattori di rischio e dunque di guidare o “facilitare”il manager del rischio nella scelta decisionale “informata”per la gestione del rischio. Così come il modello diclassificazione dei rischi di sanità pubblica (alimentato daidati epidemiologici) già descritto, fornisce la base di partenzaper selezionare i pericoli significativi per la sicurezza deglialimenti, un modello integrato delle malattie alimentariapplicato a un particolare pericolo, consente di selezionarele fasi della filiera <strong>alimentare</strong> a livello delle quali gli eventualiinterventi di riduzione del rischio possono contribuire inmisura maggiore alla riduzione delle infezioni alimentari.Ancora un modello simile nell’ambito delle analisi di gestioneconsente di selezionare le strategie di intervento al minorcosto per la collettività.Se l’obiettivo è conoscere le modalità attraverso cui i rischiassociati a una serie di pericoli alimentari possono essereridotti adottando nuove strategie di intervento, l’analisi devepartire dalla conoscenza dello stato attuale delle strategie di76

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