IL CONTESTO PASTORALE1. Le coppie miste <strong>di</strong> <strong>cattolici</strong> e <strong>musulmani</strong> che <strong>in</strong>tendono oggi formareuna famiglia, alle <strong>di</strong>fficoltà che <strong>in</strong>con<strong>tra</strong> una qualsiasi al<strong>tra</strong> coppia,devono aggiungere quelle connesse con le profonde <strong>di</strong>versità culturalie religiose. Far acquisire consapevolezza riguardo a queste <strong>di</strong>fficoltàè un primo, fondamentale servizio da rendere a chi chiede un tale<strong>matrimoni</strong>o.2. Se <strong>in</strong>fatti circa il <strong>matrimoni</strong>o non mancano punti <strong>di</strong> convergenza<strong>tra</strong> islâm e cristianesimo, numerose e significative sono le <strong>di</strong>fferenze.Ciò impone un attento <strong>di</strong>scernimento da attuare con e <strong>tra</strong> i nuben<strong>di</strong>:esso tocca non soltanto l’ambito della fede, ma <strong>in</strong>veste anche aspettimolto pratici. L’esperienza mos<strong>tra</strong> come sia rilevante, per esempio, lascelta del luogo <strong>di</strong> residenza della futura coppia e la fondata previsione<strong>di</strong> restarvi nel futuro: lo stabilirsi <strong>in</strong> Italia, o comunque <strong>in</strong> Occidente,offre al v<strong>in</strong>colo <strong>matrimoni</strong>ale (e alla parte cattolica <strong>in</strong> particolare) maggiorigaranzie, che <strong>in</strong>vece nella maggior parte dei casi vengono menoquando la coppia si <strong>tra</strong>sferisce <strong>in</strong> un Paese islamico. Tali elementi praticidovranno essere tenuti accuratamente presenti <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alla concessionealla parte cattolica della <strong>di</strong>spensa dall’impe<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>rimente<strong>di</strong> <strong>di</strong>sparitas cultus (can. 1086) 1 .3. In breve, l’esperienza maturata negli anni recenti <strong>in</strong>duce <strong>in</strong> l<strong>in</strong>eagenerale a sconsigliare o comunque a non <strong>in</strong>coraggiare questi <strong>matrimoni</strong>2 , secondo una l<strong>in</strong>ea <strong>di</strong> pensiero significativamente con<strong>di</strong>visa anchedai <strong>musulmani</strong>. La fragilità <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca <strong>di</strong> tali unioni, i delicati problemiconcernenti l’esercizio adulto e responsabile della propria fede cattolicada parte del coniuge battezzato e l’educazione religiosa dei figli, nonchéla <strong>di</strong>versa concezione dell’istituto <strong>matrimoni</strong>ale, dei <strong>di</strong>ritti e doverireciproci dei coniugi, della patria potestà e degli aspetti patrimoniali edere<strong>di</strong>tari, la <strong>di</strong>fferente visione del ruolo della donna, le <strong>in</strong>terferenze dell’ambientefamiliare d’orig<strong>in</strong>e, costituiscono elementi che non possonoessere sottovalutati né tanto meno ignorati, dal momento che potrebberosuscitare gravi crisi nella coppia, s<strong>in</strong>o a condurla a fratture irreparabili.1Cfr Appen<strong>di</strong>ce I: “Natura dell’impe<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sparitas cultus”.2«Per quanto riguarda il <strong>matrimoni</strong>o fra <strong>cattolici</strong> e migranti non cristiani lo si dovràsconsigliare, pur con variata <strong>in</strong>tensità, secondo la religione <strong>di</strong> ciascuno, con eccezione<strong>di</strong> casi speciali, secondo le norme del CIC e del CCEO» (PONTIFICIO CONSIGLIO DEL-LA PASTORALE PER I MIGRANTI E GLI ITINERANTI, istruzione Erga migrantes, 3 maggio2004, n. 63).142
4. Attesa la complessità dei fattori <strong>in</strong> questione, i <strong>matrimoni</strong> <strong>tra</strong><strong>cattolici</strong> e <strong>musulmani</strong> devono essere comunque considerati unioni potenzialmenteproblematiche: pertanto è necessario adottare verso lepersone co<strong>in</strong>volte un atteggiamento molto chiaro e prudente, ancorchécomprensivo. Anche se talvolta è dato <strong>di</strong> <strong>in</strong>con<strong>tra</strong>re coppie cristianomusulmane<strong>di</strong> profondo spessore umano e spirituale, capaci <strong>di</strong> amalgamarespecificità e <strong>di</strong>fferenze senza ab<strong>di</strong>care alla propria identità,non accade così nella maggioranza dei casi, non solo per i rilevanti con<strong>di</strong>zionamentisociali e culturali, ma soprattutto a causa <strong>di</strong> un’antropologiaculturale e religiosa profondamente <strong>di</strong>versa che le persone, talora<strong>in</strong>consapevolmente, portano <strong>in</strong> sé.5. Proprio da ciò deriva l’esigenza che si prospett<strong>in</strong>o per tempo alleparti i problemi che quasi <strong>in</strong>evitabilmente si presenteranno, verificandocosì non solo la loro generica buona volontà, ma anche la <strong>di</strong>sponibilitàe la reale attitud<strong>in</strong>e ad affrontarli <strong>di</strong> comune accordo.143