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4 - Società Chimica Italiana

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84Editorialeannuali, non mutano l’impostazione.Vari documenti sono stati redatti dalla Divisione anchein collaborazione con le altre Associazioni diinsegnanti chimici e inviati al Ministro, alla stampa ea tutti i possibili interlocutori con critiche e proposteprecise. I documenti sono pubblicati nel sito dellaDivisione www.didichim.org .Pur non condividendo l’impianto del progetto di riforma,su richiesta del MIUR, in base al protocollodi intesa sottoscritto fin dal 2002, abbiamo fatto losforzo di indicare gli OSA per i vari indirizzi dei Licei,pubblicati in CnS 2005, n.1.Anche la Società <strong>Chimica</strong> <strong>Italiana</strong> è intervenuta (lettera del Presidente al Ministro del 30.3.05) siaper sottolineare la scarsa considerazione data alla<strong>Chimica</strong> nel progetto di Riforma e addirittura la suaeliminazione da alcuni Licei (Economico, Artistico)sia per richiedere che alla chimica sia restituito lostatus di disciplina autonoma.Il ddl emanato non solo non tiene conto delle nostreosservazioni ma continua ad accorpare la <strong>Chimica</strong>a Biologia e Scienze della Terra in una generica disciplinadenominata impropriamente e arcaicamente“Scienze naturali”.Una certa evoluzione si è vista invece per quantoriguarda i Licei Tecnologico ed Economico. Caratterizzatiinizialmente dalle discipline proprie dell’areacomune dei Licei (es. Filosofia), con una modestapresenza delle materie di indirizzo, nelle bozze chesi sono susseguite, dietro la pressione degli imprenditorisono andati perdendo la caratteristica licealee si sono orientati verso la capacità di preparare igiovani all’inserimento nel mondo del lavoro.Prima della Conferenza Stato-Regioni sedici organizzazioniimprenditoriali hanno preparato e diffusoun documento comune in cui chiedono che l’istruzionetecnica e commerciale, nata per risponderead esigenze specifiche della realtà produttiva italiana,conservi anche dopo la riforma della scuola secondariasuperiore “la sua specificitàprofessionalizzante” (IL SOLE-24-ORE del 3 settembre2005).Gli imprenditori ritengono che il Liceo Tecnologicoed il Liceo Economico debbano conservare la lorotriplice vocazione: preparare al proseguimento deglistudi nell’Università, all’inserimento nel lavoro (ribadendola necessità di diplomati nel prossimo futuro),all’apprendimento per tutta la vita.La posizione della Divisione, contraria allo smantellamentodell’istruzione tecnica, è stata espressa intutti i documenti e in vari articoli di questa rivista(CnS, 2005, n.1). Anche in questa occasione è statainviata al Ministro, e per conoscenza aFederchimica, una lettera (9 settembre 2005) in cuisi è richiesto il rilancio delle figure intermedie chefinora gli Istituti tecnici e in particolare quelli per peritichimici hanno degnamente preparato, accumulandoun prezioso patrimonio culturale, didattico, tecnicoe tecnologico.In questa ottica e in accordo con le proposte delleAssociazioni imprenditoriali è stato preparato un modellodi quadro orario per il triennio del Liceo Tecnologicoad indirizzo Chimico e Materiali, che riteniamopotrebbe rispondere agli obiettivi di salvarel’autonomia scolastica e assicurare continuità congli Istituti tecnici dell’area chimica.La proposta, portata avanti da Federchimica, è stataINDIRIZZO CHIMICO E MATERIALIProposta SCI - DIDIII Biennio V annoDISCIPLINE 3° anno 4° anno 5° annoTecnologiechimiche e 99 165 198biotecnologie, (33) (66) (99)Principi diautomazione<strong>Chimica</strong> fisica, 330 231 297Elettrochimica, (132) (132) (132)Analisi <strong>Chimica</strong><strong>Chimica</strong> organica, 132 165 99biorganica delle (66) (99) (66)fermentazioniTotale ore 561 561 594indirizzoTotale discipline 528 528 495comuniOre facoltative 66 66 66Ore totali annue 1.089 1.089 1.089+ 66 + 66 + 66Nelle parentesi sono indicate le ore di laboratorio all’internodelle discipline, in copresenza con l’insegnante tecnico-pratico.recepita nel decreto emanato il 17 ottobre. E’ peròemerso un elemento molto negativo: in tutti gli indirizzil’insegnamento delle scienze sperimentali, è limitatoal biennio ed è affidato ad una disciplina di nuovaintroduzione che sotto il nome di “Scienze integrate”accorpa confusamente tematiche disciplinari di <strong>Chimica</strong>,Fisica, Biologia e Scienze della Terra.Le finalità di un simile insegnamento e le possibilitàCnS - La <strong>Chimica</strong> nella Scuola Settembre - Ottobre 2005

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