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32<strong>Campo</strong> de’ <strong>fiori</strong>LA STORIA DEL CIMITERODI CIVITA CASTELLANAdi Enea Cisbani... continua dal numero 63Ritorniamo alla data fondamentale del 10Settembre 1882, il giorno in cui in Romaviene sottoscritto l’atto di cessione daparte del Ministero delle Finanze alComune di Civita Castellana del “……..Complesso Conventuale di San LorenzoLevita e Martire”. L’atto, stipulato da altiFunzionari statali con le AutoritàCivitoniche del tempo, si compone, essenzialmente,di due parti, tra loro interagentie definibili: una parte generale relativaalla descrizione tecnica del bene e dellasua consistenza, l’altra prettamente di tipolegislativo, comprendente alcuni succintiarticoli di Legge che si rende necessarioconoscere nella loro intrinseca originalità,a testimonianza ulteriore dell’importanzastorica e culturale del bene concesso dall’alloranascente Stato Italiano allaComunità di Civita Castellana.Il primo articolo delle “condizioni speciali”,chiarisce che il bene in questione inperpetuo è inalienabile, invendibile e, pertanto,non può essere ceduto dal Comunea terzi, siano essi soggetti singoli chesocietà. Il secondo articolo, obbligal’Amministrazione Comunale a tenereaperta al pubblico Culto Religioso laChiesa, di provvedere alla sua manutenzioneordinaria e straordinaria, senzaalcun onere per l’Amministrazione centraledello Stato.Il terzo articolo, determina la diretta collaborazionetra Comune e CapitoloRilievo del Convento di inizi ‘900Vescovile per la funzione dei “..LegatiPii..”, che dovessero attuarsi e determinarsinella Chiesa, una questione questa darisolversi, come precisa l’atto, tra Comunee Capitolo, senz alcun intervento delloStato. Il quarto articolo, precisa che“…..qualora per circostanze impreviste ilGoverno si trovasse nel bisogno di servirsidella Chiesa ripetuta, il Comune si obbligadi restituirla nel modo con cui si troveràsenza aver diritto a compensi, e nello stessotempo dovrà restituire tutti i mobili,dipinti ed arredi sacri ceduti, tenuto contodell’ordinario e del deperimento.”La documentazione esistente ci informa,inoltre, della fitta corrispondenza traMinistero delle Finanze e Comune: uncontrollo rigido e scrupoloso, indirizzatoalla tutela innanzitutto del bene e dei suoitesori, ma anche al rispetto dei patti stipulati.È interessante, citare, a questoproposito una singolare controversia dell’epoca.Il 28 Luglio 1884, il Comuneconsegna alle Autorità Religiose deltempo la Chiesa con annessa Sacrestia, ilCoro e tutti gli arredi sacri, mantenendola proprietà del bene, l’onere della suamanutenzione e l’ex Convento che verràadibito a “Lazzaretto”. La Chiesa era apertail giovedì e la domenica, per la celebrazionedei funerali, e in occasione delSettimo Centenario della morte di SanFrancesco, fu sede di importanti manifestazionireligiose e celebrative con unnotevole “….concorso di popolo”. I carteggiarchiviali riportano, inoltre, cheverso la fine dell’’800, una parte delcomplesso venne affittata ad una fabbricadi ceramiche di “…cessi inodori..”,tanto che il Ministero intervenne prontamentechiedendo l’immediata restituzionedel bene. La questione venne risoltapositivamente e tutto ritornò sotto il controllodella pubblica amministrazione.Venne redatto, infine, un puntuale escientifico inventario dei beni, comprendentein particolar modo l’elencazione ditutti di dipinti esistenti.Il 7 Aprile 1937, importanti Funzionaridell’Amministrazione centrale, compionoun sopralluogo nel Cimitero e nel complessoreligioso di San Lorenzo, al fine diaccertarne lo stato di conservazione nonchéla dotazione di beni artistici.La relazione riporta “…lo stato di completoabbandono, la volta a botte della navatacentrale fessurata con lo stillicidio dell’acquasugli arredi, gli altari tutti scoperti,le finestre rotte e senza vetri,…..lascomparsa di alcuni dipinti tra cui ilTransito di San Giuseppe e la Palad’Altare di San Lorenzo, del tutto mancante…..”.Il convento, riporta la relazione, “risultaabitato da modeste famiglie e gli exmagazzini ridotti a deposito di ceramiche………:”.Notevole lo stupore delle Autorità preposte,tanto da sollevare immediate ed energicheproteste verso il Comune e al rispettodegli obblighi assunti nell’atto stipulatonel 1882. Un funzionario della commissione,chiede addirittura la restituzioneProgetto di ristrutturazione del 1950immediata del compendio e il risarcimentodei danni materiali contratti dallo Stato.Notevole fu la preoccupazione delle autoritàdi allora, anche se poi non si arrivò anessuna sanzione grazie alla mediazione eagli auspici di illustri personaggi.Il 10 Giugno 1940, il complesso di SanLorenzo viene risucchiato nel vortice dellaGuerra imminente, anche se i controllirimangono sempre costanti e precisi nelcorso del periodo bellico.Subito dopo la Guerra, nell’alternarsi diproposte e progetti di restauro, SanLorenzo continua seppur faticosamente avivere, ma ai fini della nostra trattazione sirende necessario conoscere lo stato diconsistenza del monumento e del cimiteroagli inizi del 1970 e la diretta relazionecon la data del 6 Aprile 1862, due datestoriche tra loro lontane, ma fondamentaliper conoscere i nuovi e ulteriori sviluppi………………….continua sul prossimo numero ...

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