12Il candidato discute con competenza i temi che costituiscono l’oggetto privilegiato della suaproduzione scientifica. Tale oggetto è indubbiamente originale nella ricerca politologica italiana,tanto più trattato in prospettiva comparata e con rigore metodologico. Le sue capacità di studiososono però attese a prove che dimostrino l’ampliarsi dei suoi interessi.Raffaele MARCHETTIGiudizio del prof. Mario CaciagliEspone e difende la sua prospettiva della politica globale che ritiene debba andare al di là dell’etnocentrismo.Spiega con buone capacità argomentative che cosa intende per esclusione internazionalee/o globale. Sono questi i temi centrali di una copiosa produzione che si vuole collocare nella subdisciplinapolitologica relazioni internazionali, ma il cui approccio resta filosofico normativo. Lostesso che si ritrova nei lavori più recenti (sul Federalismo e sull’Ue) che pur mostrano unprogressivo avvicinamento ad un approccio empirico.Giudizio del prof. Silvano BelligniIl candidato viene invitato dalla commissione a presentare e a approfondire gli argomenti principaliche costituiscono il cuore della sua copiosissima produzione saggistica. Emerge dai testi presentati eviene ribadito dalla discussione il preminente interesse del candidato per i problemi delcosmopolitismo e del cosmo-federalismo, intorno ai quali gravitano una serie di questioni rilevanti,dall’immigrazione, ai movimenti sociali, dai beni pubblici all’esclusione internazionale. Ilcandidato affronta con sicurezza e con acume le obiezioni mossegli dai commissari, in particolare inrelazione al suo approccio costruttivista, alla impostazione normativa che prevale nei suoi scritti ealla sua scarsa propensione al controllo empirico, mostrando una salda preparazione e un’ottimaattitudine argomentativa, e dimostrandosi uno studioso pienamente maturo.Giudizio del prof. Renato D’AmicoLa produzione scientifica presentata dal candidato, che costituisce solo una parte di quella moltoampia dichiarata nel curriculum, evidenzia il suo deciso orientamento verso l’area degli studiinternazionali. In essi, in particolare, il candidato dedica particolare attenzione al tema dellaglobalizzazione e della democrazia globale. Su questo tema si è concentrata la illustrazione ediscussione dei titoli, riguardando in modo particolare la sua monografia; nell’occasione ha difesobene le proprie ipotesi di lavoro, mostrando buona padronanza della letteratura politologica e buonacapacità di argomentazione, maturata anche attraverso esperienze di coordinamento di progetti diricerca nazionali e internazionali, e di partecipazione come relatore a numerosi congressi in Italia eall’estero. Sufficiente l’esperienza didattica anche come professore a contratto.Giudizio collegialeLa Commissione, tenuto conto del profilo del candidato di cui al verbale I, visti anche gliorientamenti connessi alla valutazione dei parametri atti a valorizzare l’impatto della produzionescientifica, e considerata la illustrazione e la discussione dei titoli, esprime il seguente giudizio sulcandidato Raffaele Marchetti:Come già emerge dai testi presentati, la discussione conferma il preminente interesse del candidatoper i problemi del cosmopolitismo e cosmo-federalismo. Nei suoi scritti prevale un’impostazionenormativa da cui deriva una scarsa propensione al controllo empirico. La copiosa produzione sivuole collocare nell’ambito della sub-disciplina delle Relazioni internazionali, ma l’approccioprevalentemente filosofico-normativo non appare ancora congruente con gli standard della scienzapolitica.
13Vincenzo MEMOLIGiudizio del prof. Mario CaciagliNon presenta una monografia ma soltanto una serie di articoli. Conferma di conoscere bene i metodidi analisi quantitativa del sostegno alla democrazia in Italia e negli stati dell’Ue, fra i quali metodiha la predominanza il sondaggio d’opinione. I lavori che presenta sono buoni ma decisamentepochi.Giudizio del prof. Silvano BelligniPresenta una produzione non copiosissima incentrata sui temi del sostegno democratico. Ladiscussione si concentra sulla tesi di dottorato e si focalizza sugli orientamenti dei cittadini inrapporto al regime politico (valori, istituzioni, performances) e alle autorità (funzioni di popolarità).Il candidato illustra e difende con convinzione la sua impostazione metodologica e i risultati – nonsempre condivisibili a giudizio dei commissari – a cui è pervenuto nella ricerca. Nell’insieme unabuona performance di uno studioso promettente.Giudizio del prof. Renato D’AmicoLa produzione scientifica del candidato denota sufficiente continuità e rigore metodologico, anchese ancora poco numerosa e costituita solo da articoli a stampa su riviste e senza alcuna monografia.L’area di maggiore interesse scientifico del candidato riguarda il tema della democrazia; tema sulquale si è concentrata la illustrazione e discussione dei titoli. In questa occasione, il candidatodifende con sufficiente puntualità i risultati dei propri studi mostrando discreta conoscenza dellaletteratura politologica specialistica. Sufficiente la sua esperienza didattica anche come professore acontratto.Giudizio collegialeLa Commissione, tenuto conto del profilo del candidato di cui al verbale I, visti anche gliorientamenti connessi alla valutazione dei parametri atti a valorizzare l’impatto della produzionescientifica, e considerata la illustrazione e la discussione dei titoli, esprime il seguente giudizio sulcandidato Vincenzo Memoli:In assenza di una monografia la discussione si concentra sulla tesi di dottorato e su alcuni pochisaggi, nei quali viene sviluppata l’analisi del sostegno democratico ai regimi politici. Il candidatoillustra e difende con convinzione le tecniche e i risultati a cui finora è pervenuto. Sufficiente la suaesperienza didattica anche come professore a contratto.