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In questo numero: Concilio Vaticano II 2009-2010 - Diocesi ...

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Febbraio<strong>2010</strong>11 febbraio <strong>2010</strong>11Mons. Giovanni Ghibaudo*Nella circostanza della celebrazione della18° Giornata mondiale del MalatoSi ricorda l’importanza che la Chiesa deve avere verso il sofferente, e che non si deve limitarsia questa ricorrenza ma, si fa obbligo e dovere di tutta la comunità a partecipare edessere vicina a quelli che soffrono nel corpo, ad immagine di Cristo il quale, “passòbeneficando e sanando tutti coloro che erano nel dolore fisico e morale”. Per questaricorrenza anche il Santo Padre Benedetto XVI, sempre sensibile al problemadella sofferenza, ne da un grande esempio in tutte le circostanze, come nelle udienzedel mercoledi, avvicinandosi e benedicendo e confortando i sofferenti, edincoraggiando coloro che prestano il loro sostegno. Il messaggioannuale che il Santo Padre ha rivolto a tutta la Comunità cristianae, soprattutto, agli operatori pastorali, alleparrocchie, alle comunità religiose che spesso,presi dai loro servizi, si dimenticano di visitarei malati della parrocchia e non. Il Santo Padreper questa giornata si rifà al <strong>Concilio</strong> Ecumenico<strong>Vaticano</strong> <strong>II</strong> che afferma ”Voi tutti che sentitepiù gravemente il peso della Croce, essi dissero…Voi che piangete… Voi sconosciuti deldolore riprendete coraggio: voi siete i prefertidel Regno di Dio, il Regno della speranza dellafelicità e della vita; siete i fratelli del Cristo sofferente; e con lui, se lo volete, voi salverete il mondo (Ench. Vat., I n. 523) Mi è caro ricordare figuredi sacerdoti i quali, pur con tante occupazioni della parrocchia, non si sono mai dimenticate quotidianamente a dare e portare conforto ai malati, adesempio Padre Italo Laracca, di cui nei mesi scorsi questa rivista ne ha portato in risalto la figura, che ogni giorno nel pomeriggio si recava presso imalati dell’Ospedale a dare loro una parola di conforto e di sollievo, e così pure altri sacerdoti. Vorrei anche ricordare la grande figura del compiantoVescovo Martino Gomiero, il quale tutti i mesi mi chiamava e si faceva accompagnare a visitare e dire una parola di conforto e di saluto ai malati dellaClinica. Vorrei sottoporre alla vostra attenzione una poesia che una ammalata dell’Hospice San Raffaele ha scritto in occasione del 25° anno diPontificato di S.S. Giovanni Paolo <strong>II</strong>, mettendo in risalto la sofferenza di cui Egli, con la sua persona, visitando portava. Si auspica che le parrocchie,in questa circostanza, impartiscano a chi lo desidera, malati e non, il Sacramento dell’Unzione dei Malati. Nel ringraziare la sensibilità di coloro che sisentono vicino ai sofferenti, auguro ogni bene.*Delegato della Pastorale SanitariaLa tenda di Dio inmezzo a noi!Don Corrado FanfoniTra le più grandi consolazioni di noi cristiani c’èla certezza che «Il Verbo si è fatto carne ed haposto la sua dimora in mezzo a noi» (cfr Gv 1,14) e <strong>questo</strong> appare più vero in un momento difficilecome quello che stiamo vivendo, immersi inun clima di preoccupazione e sofferenza per laChiesa sparsa sulla terra: mi riferisco al drammadel terremoto ad Haiti e ai vari cristiani perseguitatie uccisi a causa della fede nel mondo. Vedere questinostri fratelli non perdere la fiducia in Dio e continuarea cercarlo (senza chiese dove poter pregare,a volte senza famiglia e senza la possibilitàdi poter esprimere pubblicamente la propria fede)ci spinge a fare la nostra parte per trovare anchenoi il tempo, il luogo e soprattutto la voglia di incontrareil Maestro che è sempre pronto a vivere inmezzo a noi. Dopo l’esperimento/esperienza dell’annoscorso il Servizio Diocesano di PastoraleGiovanile ripropone l’esperienza della Tenda Eucaristicadandole una “veste” nuova. Con l’equipe abbiamodeciso di allargare in modo ufficiale a tutti l’esperienzadell’Adorazione Eucaristica in un tendonedove si alterneranno membri della nostra chiesadiocesana. <strong>In</strong> modo particolare abbiamo decisodi coprire le ore di preghiera (circa 3 per ognipomeriggio) da diverse fasce d’età per ciascun giorno:bambini, adulti, giovani. Come equipe collaboreremocon gli uffici e equipes diocesane competenti:equipe ACR e Uff. Catechistico, Uff. perla Pastorale Familiare e Centro DiocesanoVocazioni, equipe ACG e varie realtà giovanili presentinelle parrocchie. Il nostro desiderio è quellodi poter vivere nella prima parte della Quaresimaun tempo di preghiera e riflessione dal sapore fortementeecclesiale per riportare nelle nostre singolerealtà la forza di chi si è ritrovato con fratelli(anche non conosciuti personalmente) perincontrare l’Unico Signore che ci porta ancora lasalvezza. Durante i tre pomeriggi saranno a disposizionedei sacerdoti per vivere il Sacramentodella Riconciliazione.Certo della partecipazione e dell’impegno di tuttie di ciascuno vi presento il programma dell’iniziativa:Tenda Eucaristica DiocesanaTensostruttura, Valmontone(via dell'Outlet, dopo il 118)mercoledì 3 marzo dalle ore 15.00-19.00:preghiera dei bambinigiovedì 4 marzo dalle ore 15.00-19.00:preghiera per gli adultivenerdì 5 marzo dalle ore 15.00-19.00:preghiera per i giovani. Solo<strong>questo</strong> incontro si concluderà con la Via Crucisper le vie della città e i partecipanti sono invitatia vivere l'esperienza del digiuno.

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