12.07.2015 Views

In questo numero: Concilio Vaticano II 2009-2010 - Diocesi ...

In questo numero: Concilio Vaticano II 2009-2010 - Diocesi ...

In questo numero: Concilio Vaticano II 2009-2010 - Diocesi ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Febbraio<strong>2010</strong>37Pietro Vannucci:La Madonna col Bambino e i Santi Ercolano e CostanzoMadonna della Cucina, 1515 ca.Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbriaza che poteva essere certa del risultato finalee fedele allo stile e alla mano dell’artista.E le sue opere erano così apprezzate che lostesso Vasari, nelle Vite del 1568, scrisse comela sua pittura “tanto piacque al suo tempo, chevennero molti di Francia, di Spagna, d’Alemaniae d’altre province per impararla”.Lo straordinario livello qualitativo della sua artefu ben compreso, poiché alla fine delQuattrocento era considerato uno dei più grandipittori d’Italia. Nell’arco della sua vita Peruginofu un instancabile lavoratore e un ottimo organizzatoredi bottega, tanto da essere consideratoda alcuni il primo artista-”imprenditore”.Fu in grado, infatti, di gestire contemporaneamentedue attivissime botteghe: una aFirenze, aperta negli anni settanta delQuattrocento e nella quale si formò Raffaello,ed una a Perugia, aperta nel 1501, nella qualesi formò una generazione di pittori di scuolaumbra che diffusero poi il suo linguaggioartistico. Egli realizzò <strong>numero</strong>se opere per altrecittà d’Italia, come Lucca, Venezia, Bologna,Ferrara e Milano, e soggiornò per importanticommissioni a Roma e nelle Marche. Per soddisfarele <strong>numero</strong>se richieste che riceveva organizzòle sue botteghe e i suoi assistenti in mododa portare avanti più incarichi, senza restaremai senza lavoro.Come si era soliti fare all’epoca, il maestro realizzavail disegno della composizione, creavaschemi grafici e cartoni preparatori ed eseguivale parti dell’opera con difficoltà maggiori, affidandoagli assistenti le parti marginali, comesfondi e predelle.La bravura del maestro, nel coordinare un lavorodi <strong>questo</strong> tipo, si riscontra anche nel fattoche pur avendo nelle opere l’intervento di piùmani la resa era orchestrata in modo da nonfar scadere la qualità artistica e l’unità dell’opera,di modo che potesse essere ricondottaad un unico stile.La Madonna della cucina di Pietro Vannucci,considerato come il più grande tra i protagonistidi quel rinnovamento dell’arte italiana nelculmine del Rinascimento, tra gli ultimi decennidel XV e i primi del XVI secolo, sarà visibilenel Museo Diocesano di Velletri fino al 28febbraio.*Conservatore del Museo Diocesano di VelletriChristusMara Della VecchiaChristus è una delle più importanti e interessantiopere di musica religiosa di Liszt. La stesuradel testo dell’oratorio ha avuto un percorso piuttostocomplicato, dapprima il musicista si rivolsea letterati e poeti di diversi orientamenti spiritualie opposte posizione religiose, infine decisedi comporre egli stesso il testo, selezionandobrani dalla Bibbia, dai Vangeli e da inni medioevali,tutti in lingua latina. Questa tormentata preparazionedell’opera è esemplificativa della parabolaideologica-religiosa percorsa dal musicistanel corso della sua vita, il quale partendoda convinzioni riformiste e rivoluzionarie èapprodato infine a un rigoroso tradizionalismoin seno alla Chiesa di Pio IX.Nel Christus Liszt sceglie le parole dell’anticatradizione nel desiderio di tornare a una religiositàprimitiva, lontana dalle contaminazionie dalle complicazione della contemporaneità,in fondo la religiosità, espressa dalla musicasacra di Liszt, è una religiosità utopica efuori dalla realtà. L’oratorio, composto tra il 1855e il 1867, è diviso in tre parti: Oratorium in NativitateDomini, Post Epiphaniam, Passio et resurrectio.Perquanto riguarda lo stile musicale, Liszt lo halegato profondamente al testo da lui stessopreparato, impiega il can-to gregoriano inteso comeespressione del popolo, usa la polifonia classicae le modalità antiche, scartando decisamente il recitativoe l’aria che sono forme tipiche dell’oratoriobarocco, classico e romantico, ritenute inadeguateall’espressione del sentimento sacropuro e originario in quanto, non solo perchècaratteristiche della musica contemporanea,ma anche perché evocano, fatalmente, unamusica decisamente non religiosa.Tutta l’opera esprime la tensione dell’autoreverso la ricerca di una spiritualità primitiva,arcaica addirittura primigenia, ma comunquerisulta una composizione raffinata, originaleanche nell’uso dell’orchestra, organo,coro e solisti, che vengono trattati inmodo davvero poco tradizionale.Liszt assistette alla prima esecuzione dellaprima parte della sua opera nel 1871 aVienna, diretta da Anton Rubinstein e conall’organo Bruckner , mentre la prima dell’operacompleta fu diretta dallo stesso compositorenel 1873 a Weimer.Nonostante Liszt sia un autore popolare ele esecuzione delle sue composizioni strumentalisiano frequentemente presenti neiprogrammi concertistici, il Christus non èun’opera molto eseguita e difficilmente sitrova nei repertori dei più noti esecutori.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!