arteIn mostra a Palazzo Piouna grande retrospettivadedicata al fotografocon le opere scelte dal1978 al 2010 tra cuii numerosi video s<strong>it</strong>especific. La carrieradell’artista in un volumecurato da Luca PanaroCarpi rende omaggio a uno dei suoifigli eccellenti, Olivo Barbieri uno deipiù bravi fotografi <strong>it</strong>aliani contemporanei.La mostra Olivo Barbieri. Opere scelte1978-2010 che sarà inaugurata il 4dicembre alle ore 18 a Palazzo dei Pio,propone per la prima volta uno sguardoretrospettivo sulla carriera trentennale diOlivo Barbieri, presentandone la completafilmografia e un libro bilingue, a cura diLuca Panaro, che ripercorre attraversouna selezione d’immagini i momenti principalidella sua ricerca.L’allestimento della mostra, ideato daOlivo Barbieri, interpreta l’arch<strong>it</strong>etturarigorosa delle logge rinascimentali diPalazzo dei Pio con quattro punti diproiezione, quattro grandi coni di luceINFOOLIVO BARBIERIQuando: dal 4 dicembre al 9 gennaio2011Dove: Palazzo dei Pio, Carpi (Modena)Orari: venerdì, sabato e festivi 10-13e 15-19; martedì - giovedì 10- 13 (solosu richiesta).Chiuso il 25 dicembre eil 1° gennaioIngresso euro 5, ridotto euro 3[12] - il mese dicembre \2010di marina leonardiOlivo Barbierie la sua CarpiSopra, s<strong>it</strong>e specific Beijing, in basso s<strong>it</strong>e specificmodena 08. Nel box Olivo Barbieriattraverso cui emergono le immagini deifilm. Dicevamo che la mostra presentaper la prima volta l’intera filmografiadell’artista, dodici film a partire dalla notaserie s<strong>it</strong>e specific_: s<strong>it</strong>e specific_ROMA04; s<strong>it</strong>e specific_SHANGHAI 04; s<strong>it</strong>especific_LASVEGAS 05; SEVILLA →(∞) 06,s<strong>it</strong>e specific_MODENA 08; Seascape#1Night, China Shenzhen, 05; Seascape#2Castel dell’Ovo, Napoli, 06; Rivescape#1, Night, China Shanghai 2007; BeijingSky del 2007; 5 Colori e TWIY del2008 e Tuscany in 6 pieces del 2010.Una visione molto interessante grazieanche all’organizzazione dello spazio diproiezione che crea punti di vista davveroinaspettati.La mostra fornisce poi l’occasione dipresentare il nuovo libro che dà il t<strong>it</strong>oloalla mostra: Olivo Barbieri, Opere scelte1978 – 2010, curato dal modeneseLuca Panaro, prodotto da Twin-SetSimona Barbieri e Nuovagrafica, ed<strong>it</strong>oda Apm Edizioni, che in cinquantunoimmagini ripercorre in sintesi il lavorodell’artista.L’opera di Olivo Barbieri si delinea in quattromomenti principali: la c<strong>it</strong>tà europeae orientale letta attraverso la luce arti-Il suo modo originaledi riprendere la realtàOlivo Barbieri è nato a Carpi nel1954. Internazionalmente riconosciuto,le sue opere sono stateesposte nei maggiori musei e galleried’arte del mondo.Dal 1971 intensifica il suo interesseper la fotografia, inizialmente concentrandola sua ricerca sull’illuminazioneartificiale nelle c<strong>it</strong>tà europee e orientali.Dal 1989 viaggia ab<strong>it</strong>ualmentein Oriente, soprattutto in Cina, dicui studia il velocemutamento.Nel 1993, 1995e 1997 partecipaalla Biennaledi Venezia. Nel1996 presentala sua prima retrospettivaal FolkwangMuseumdi Essen.Dallametà degli anniNovanta adottauna nuova tecnicafotografica che glipermette di mantenere a fuoco soloalcuni punti dell’immagine: i paesaggiripresi dall’alto, spesso dall’elicottero,appaiono come dei plastici, dellesorprendenti e stranianti visioni. OlivoBarbieri sembra chiedersi continuamentequanta realtà esista nel nostrosistema di v<strong>it</strong>a, o ancora, quantoprofondamente la nostra percezionesia atta a comprendere ciò che cicirconda. Dopo diverse mostre inItalia e all’estero, nel 2003 inizia ilprogetto s<strong>it</strong>e specific_ficiale, il racconto del frenetico sviluppoarch<strong>it</strong>ettonico della Cina dal 1989, ilprogetto s<strong>it</strong>e specific_ (fotografie e film)che racconta la forma della c<strong>it</strong>tà contemporaneae la rest<strong>it</strong>uzione dell’iconografiadi musei quali gli Uffizi, Capodimonte e ilLouvre. Opere di Barbieri sono presentiin musei e collezioni d’arte pubbliche eprivate in Europa e negli Stati Un<strong>it</strong>i.
Arch<strong>it</strong>ettura e cinemaIn mostra alla Poletti vent’anni di progetti di Vinicio VecchiTra il 1950 e il 1970 Modenaera una delle c<strong>it</strong>tà con il più altonumero di sale cinematografiche.L’arch<strong>it</strong>etto Vinicio Vecchi, grandeprotagonista della ricostruzione del secondodopoguerra, è stato proprio unprolifico progettista di cinema realizzatisia a Modena, sua c<strong>it</strong>tà natale, che nelresto d’Italia. Nell’amb<strong>it</strong>o dell’edizione2010 del Festival dell’Arch<strong>it</strong>ettura cheha per tema “i luoghi della comun<strong>it</strong>à”,i cinema di Modena e il mondo modeneselegato al cinema e alle salecinematografiche sono il tema di unabella mostra alla Biblioteca Poletti.Vinicio Vecchi (Modena 1924-2007)è una figura di particolare rilievo nella storia dell’arch<strong>it</strong>ettura modenese del secondodopoguerra. Cresciuto in una famiglia di decoratori e scultori, dopo aver frequentato illocale Ist<strong>it</strong>uto d’arte, studia arch<strong>it</strong>ettura a Roma e a Milano. Tornato a Modena, diventail piú giovane consigliere comunale e collabora con Mario Pucci nella progettazione dinumerose opere pubbliche e private che trasformano la c<strong>it</strong>tà durante la Ricostruzione,come la Stazione delle Autocorriere, le scuole Fermi e Corni o le ab<strong>it</strong>azioni-officine delVillaggio Artigiano. Si specializza nella progettazione di sale cinematografiche, arrivandoa realizzarne oltre cinquanta, soprattutto nella provincia di Modena.La mostra vuole fare il punto sul lavoro di inventariazione dei materiali dell’archivio donatodagli eredi alla Biblioteca Poletti nel 2007, presentando i progetti relativi ai cinema costru<strong>it</strong>ia Modena e provincia (tra gli altri il Principe, l’Olimpia, Metropol, Spendor, Cap<strong>it</strong>ol,il Raffaello). Saranno esposti disegni originali, schizzi, fotografie e altri materiali presentinell’archivio. L’intento della mostra e delle conferenze è offrire uno sguardo ampio etrasversale, anche di tipo storico, economico e sociologico, oltre che arch<strong>it</strong>ettonico, peruna conoscenza più approfond<strong>it</strong>a della storia del cinema in anni cruciali e di important<strong>it</strong>rasformazioni per il nostro paese e la nostra c<strong>it</strong>tà. Vis<strong>it</strong>e: lunedì 14,30 – 19, da martedìa venerdì 8,30 – 13 / 14,30 – 19 e sabato 8,30 – 13Info: tel. 059 2033372I colori secondo Palmieriin 50 intensissimi scattiIl colore sta attorno a noi, basta saperlocercare. è questo il messaggiodella mostra fotografica I colori chesarà esposta dal 3 dicembre (inaugurazioneore 18) al 3 febbraio pressoil negozio Cami Love di Via Canalino12 (orari del negozio).La mostra, propone una cinquantinadi scatti realizzati da Giampiero Palmierinato a Portoferraio nel 1954ma residente a Modena da oltretrent’anni, che da tempo coltiva lapassione per la fotografia, in particolareinseguendo i temi dell’animadei luoghi e dei segni dell’uomo e deltempo sulle cose.Coerentemente con il suo modo di interpretarela realtà questa mostra haal centro una riflessione sul rapportofra l’esplosione dei colori (quelli creatidall’ uomo ancor più che quelli offertidalla natura), il loro significato e leforme di quello che lo circonda.Fino al 19 dicembre la galleria PuntoArte (via Caselline 15) presenta lamostra Piccoli segni di StefanoRambaldi. Un artista capace d<strong>it</strong>rasmettere piacere ed attenzioneper la materia, la forma, il segno,capace di comunicare l’analisi delleemozioni. Orari: 16-19 chiuso lunedìe giovedì.Info: tel. 059 226694I destini al Museo della figurinaNe Il gioco delle sorti vanno in scena m<strong>it</strong>i, astri e dea fortunaLa mostra Il gioco delle sorti. M<strong>it</strong>i, astri e figurine curatada Sonia Cavicchioli, organizzata e prodotta dal Museo dellaFigurina (Palazzo S.Margher<strong>it</strong>a, corso Canalgrande fino al 20febbraio) e dalla Fondazione CRMO e che comprende più di300 tra figurine, strumenti astronomici tra cui un globo celestee una sfera armillare, stampe rare e libri antichi provenienti dauna collezione privata, analizza il rapporto fra gli uomini e gliastri, a cui si lega una rappresentazione in chiave m<strong>it</strong>ica e lanecess<strong>it</strong>à di dare forma e nome a ciò che contrasta o favoriscela v<strong>it</strong>a di ogni uomo: il destino, la fortuna.Tre le sezioni, a lorovolta suddivise in temi specifici: Vaghe stelle comprende Il cielodegli dei, Un cosmo animato, Le opere e i giorni; Uomini e deiracchiude Imprese fatali e Per aspera ad astra; Il romanzo delcielo prevede Effetto notte e Out into space Tra i libri esposti,l’Atlante celeste di Doppelmaier del 1742 e Le sorti, il libro dicartomanzia e arte divinatoria del 1540 di Francesco Marcolini.Info: tel. 059 2033090/2032940arte