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L'infibulamento endomidollare a fascio nelle fratture diafisarie di ...

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N. Spina, M. Tonnarelli, G. Caraffa, N. Marucci, F. GiancecchiFig. 1. Infibulamento <strong>endomidollare</strong> a <strong>fascio</strong> per via retrograda.Col termine <strong>di</strong> “embrochage fasciculé” (o “embrochageen bouquet”), la meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Hackethal ha trovato estimatorisoprattutto in Belgio 15-21 e in Francia 22-31 , dove èstata sottoposta a <strong>di</strong>verse varianti <strong>di</strong> tecnica riguardantisoprattutto la via <strong>di</strong> introduzione.Il principio è <strong>di</strong> realizzare una riduzione della frattura eduna sintesi <strong>endomidollare</strong> a cielo chiuso per via retrograda,utilizzando un “<strong>fascio</strong>” <strong>di</strong> infibuli (fili <strong>di</strong> Kirschnermetallici o chio<strong>di</strong> in titanio <strong>di</strong> piccolo <strong>di</strong>ametro): si ottienecosì una stabilità <strong>di</strong> tipo elastico, che rispetta e favoriscela consolidazione fisiologica, offrendo anche un notevolecomfort al paziente 14 18 27 31 (Fig. 1).Abbiamo inizialmente adottato questa meto<strong>di</strong>ca <strong>nelle</strong><strong>fratture</strong> scomposte e instabili dell’estremità prossimaledell’omero, soprattutto in quelle dell’età infantile.INTRODUZIONEIl trattamento chirurgico delle <strong>fratture</strong> <strong><strong>di</strong>afisarie</strong> <strong>di</strong> omeroresta tutt’oggi un argomento controverso per la molteplicitàe la varietà delle tecniche proposte1-13.L’infibulamento <strong>endomidollare</strong> a <strong>fascio</strong> si colloca a metàstrada tra le meto<strong>di</strong>che conservative e le altre cruente,caratterizzandosi soprattutto per la sua limitata invasività.Proposta per la prima volta da Hackethal 14 come alternativaall’inchiodamento secondo Kuntscher 2 (ritenuto inadattoalle peculiarità anatomiche della <strong>di</strong>afisi omerale), lameto<strong>di</strong>ca ha, per così <strong>di</strong>re, dovuto reggere un <strong>di</strong>fficileconfronto nel tempo con meto<strong>di</strong>che più rigorose (placca eviti 3 10 13 ), con filosofie <strong>di</strong>fferenti (fissazione esterna 11 13 ),più recentemente anche con strumenti più sofisticati <strong>di</strong>sintesi <strong>endomidollare</strong> (chio<strong>di</strong> bloccati 9 12 13 46 ).Fig. 2. Classificazione sec. Muller.25

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