NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - Comune di Ayas
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COMUNE <strong>DI</strong> AYASNorme Tecniche <strong>di</strong> Attuazioned) risanamento conservativoe) ristrutturazione e<strong>di</strong>liziaf) ristrutturazione urbanisticag) completamento e<strong>di</strong>lizio e/o sostituzioneh) ampliamento e/o sopraelevazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti, anche per adeguamentodelle altezze nette dei piani esistenti ai minimi <strong>di</strong> leggei) nuova costruzionej) ripristino <strong>di</strong> fabbricati <strong>di</strong>roccati alle con<strong>di</strong>zioni poste dalla legge 14k) piccole demolizioni funzionali ad altri interventil) demolizione totale o parzialem) mutamento <strong>di</strong> destinazione d’uso 15n) demolizione e ricostruzione a pari volumetriao) ampliamenti volumetrici <strong>di</strong> strutture alberghierep) adeguamento alle tipologie <strong>di</strong> zona6. Gli interventi dalla lettera a) alla lettera d) e quelli in<strong>di</strong>cati alla lettera j) sono considerati <strong>di</strong> restituzioneGli interventi dalla lettera e) alla lettera h) sono considerati <strong>di</strong> riqualificazioneGli interventi <strong>di</strong> cui alle lettere i), l), n) ed o) sono considerati <strong>di</strong> trasformazioneGli interventi <strong>di</strong> cui alle lettere k) e p) sono considerati altri interventi.7. La classificazione degli interventi <strong>di</strong> trasformazione urbanistica ed e<strong>di</strong>lizia, introdotti come inerenti leattività ammesse, in assenza <strong>di</strong> strumenti attuativi, negli e<strong>di</strong>fici all’interno degli agglomerati <strong>di</strong> centrostorico e dettagliatamente descritti nella deliberazione <strong>di</strong> Giunta regionale n. 2515 del 26 luglio 1999, èda considerarsi valida per l’intero territorio comunale, quin<strong>di</strong> non soltanto per le zone territoriali <strong>di</strong> tipoA, ma anche per quelle <strong>di</strong> tipo B, C, E, F.Art. 12 - Destinazioni d'uso1. Le destinazioni d’uso sono <strong>di</strong>sciplinate dalla lettera d), comma 4, art. 52 LR 11/98,artt. 73 e 74 LR 11/98 comma 3,art. 69 LR 11/98 comma 4, art. 25 NAPTP, comma 5, art. 69 LR 11/98 e s.m.e.i.Le destinazioni d'uso sono elencate e normate dall'art.73, capo IV, LR 11/98, così come mo<strong>di</strong>ficatodall'art.45 della LR 21\03.Le categorie <strong>di</strong> destinazioni d'uso ivi in<strong>di</strong>viduate, al fine <strong>di</strong> una corretta interpretazione, sono da mettere inrelazione con la ripartizione in categorie degli usi e delle attività <strong>di</strong> cui al comma 3, art.9 NAPTP2. L'uso cui l'immobile, o parte <strong>di</strong> esso, è destinato, sotto il profilo delle attività da svolgere nell'immobilestesso, costituisce la destinazione d'uso.3. Le destinazioni d'uso sono raggruppate nelle seguenti categorie:a) destinazione ad usi e attività <strong>di</strong> tipo naturalistico 16Tali usi ed attività sono tesi essenzialmente alla conservazione ed alla gestione naturalistica, conesclusione delle eventuali attrezzature d’accesso o d’uso (es. rifugi alpini), che sono invece daricomprendersi nella categoria <strong>di</strong> cui alla lettera g) (destinazione ad usi ed attività turistiche ericettive)14lettera e), comma 4, art. 52 LR 11/9816 artt.73 e 74 LR 11/98 e successivo art.12 NTA PRG16 si fa riferimento a quanto riportato alla lettera a) comma 3, art.9 NAPTP__________________________________________________________________________________________________________________Arch. Clau<strong>di</strong>a GARZENA - Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Architettura & Urbanistica Arch. Paolo Varetti – Dott. Stefano Lunar<strong>di</strong> – Dott.ssa Ilaria Rossetti- 15 -